1935
Possiamo ora muovere verso il Mondo del Fuoco, affermando i segni sovramundani. Più volte abbiamo insistito sull’urgente necessità di acquisire le qualità terrene indispensabili. L’insegnamento procede sempre secondo due direttrici che si riuniscono nella linea integrale del conseguimento. Se molte qualità terrene sono di difficile conquista, le condizioni sovramundane possono sembrare pure astrazioni; eppure sono realtà esistenti. Chi si è abituato a pensare in scala planetaria, sa quanto è reale la vita del Mondo del Fuoco, Mondo irradiante, Mondo di Vittoria.
Diamo inizio, pertanto, alla terza parte.
1 — Non solo bisogna saper conciliare il Mondo del Fuoco con l’Infinito, ma anche attenersi saldamente all’idea di Gerarchia. La Bellezza di quel mondo è coronata dai gradi gerarchici, che salgono nella Luce infinita.
Non amareggiatevi se sono pochi coloro che salgono coscientemente quella scala luminosa. Essi sono dei giganti, attorniati da tali magneti che attirano altri, e li trasportano a loro insaputa, inconsapevoli dell’arduo sentiero.
2 — Voi stessi vi fate più forti a mano a mano che salite. Pochissimi sanno avanzare sulla via della Luce, lieti di ogni aspirazione diretta al Signore. Quando si realizza il tesoro che c’è stato affidato spuntano le autentiche ali dello spirito.
3 — Non è detto che tutto ciò che è sacro e grande appaia tale anche all’esterno. Le vere dimensioni sono quelle della coscienza interiore. Molte cose si possono prevedere, ma nessuno sa quando e come verrà il Messaggero. Sono gli uomini, con le loro misure convenzionali, ad impedire le manifestazioni trascendenti. E non pensate che queste parole abbiano fatto il loro tempo, perché proprio oggi più che mai si nega la radiazione spirituale. Ma né il Macro né il microcosmo possono esistere senza un sole. Sapete che i moti dei Luminari non potrebbero essere più propizi. Congiunzioni simili ricorrono solo a intervalli di secoli, e oggi mancano non secoli ma pochi anni per decidere le nuove frontiere del genere umano. Pochi sanno percepire queste strutture cosmiche; tanto più bisogna quindi essere pronti a comprendere gli eventi straordinari indicati dai Luminari. Si tratta di percepire appieno la grandiosità del momento, e perciò è necessario essere solenni. Se la sentite, buon per voi!
4 — È esatto affermare che il Mondo del Fuoco e quello terreno sono fra loro coordinati; ma le cause degli sviluppi restano invisibili. Ad esempio, uno stato temporaneo di angoscia terrena può essere inteso come preludio di una grande gioia. Un’onda di fuoco può passare quieta nel mondo terreno, e il tuono lo si sente nei mondi lontani. Quindi tutte le dimensioni sono raggiungibili al variare del potenziale delle onde. In verità, sia in questo che nel Mondo del Fuoco tutte le energie creative sono all’opera. La corrente portante è una sola, ma non sempre si sa riconoscere la vastità degli effetti di un’azione.
5 — Le cause degli eventi terreni rimangono ignote. La loro vera natura è accessibile solo alla coscienza dell’Adepto: perciò l’umanità è costretta ad assimilare solo minuscoli frammenti della Verità. Parlate dunque con grande rispetto della Legge del Fuoco.
6 — Nel comportamento degli avversari si nota uno spreco d’energie. Nella loro confusione essi vedono i fatti come deformati da uno specchio: motivati da volontà malefica, la loro visione è sfocata. Solo chi segue la Gerarchia del Bene, può incanalare tutte le energie a vantaggio del bene. Solo una coscienza ardente sa contenere l’orizzonte del Mondo; perciò gli eventi che spazzano via gli accumuli del passato sfuggono al nemico. La capacità di prevedere agisce solo nella visione focalizzata dei costruttori. Il Mondo del Fuoco è dunque stato predestinato dai Portatori di Luce.
7 — Ecco il saluto augurale che rivolgo al discepolo: “Prega così: ‘Signore, Ti servirò in ogni cosa, sempre e dovunque. Che l’oblio di me stesso sia il segno della mia via!’”. Quand’egli realizza nel cuore la gioia della via, che percorre senza attrito perché tutto si trasforma nella gioia di servire, gli si possono aprire le grandi Porte. Fra i massimi concetti, il discepolo deve ricordare nel cuore i segni della Luce, e fra i terrori deve ricordare i segni delle tenebre. Così sta scritto sullo scudo di Luce: “Signore, vengo da solo, da vincitore, giungerò alla meta, la conquisterò!”. E inoltre: devozione, lealtà, abnegazione. Ma orribili sono le testimonianze delle tenebre. Che la mano del discepolo si astenga dall’iscrivere in esse menzogne, ipocrisie, tradimento, egoismo.
8 — Fra ciò che più ostacola l’ascesa è il servizio reso a metà. Non c’è progresso finché non si espelle quest’odiosa mezza misura. Bisogna capire che, una volta scelto il Maestro, l’allievo deve sempre comportarsi di conseguenza, ben sapendo gli effetti nocivi delle mezze misure. Non solo il tradimento è pernicioso (lo si può, del resto, affrontare con la spada in pugno) ma anche le tane di quelle mezze virtù. Bisogna guidare gli uomini sulla via della lealtà, che è la prima virtù nel Servizio. Come può lo spirito crescere, come ci si dimostra fedeli alla Gerarchia, come si purifica la coscienza? Semplicemente attenendovi a questa sola regola: lealtà nel Servizio. Ricordate dunque sempre l’insidia delle mezze misure: le memorie delle tenebre ne sono zeppe; perciò bisogna sapere quali ne sono le conseguenze. Se si potessero svelare tutte le memorie del Mondo sottile l’umanità resterebbe inorridita alla vista delle nubi oscure che avvolgono gli atti distruttivi, le mezze virtù, i tradimenti, le bestemmie, l’intolleranza, l’egoismo, le rivolte. Sulla via del Fuoco ricordate quest’insidia, e i suoi effetti letali.
9 — Le fonti che reagiscono alle energie sottili sono molto sensibili: donde la grande importanza della qualità tipica delle correnti più pure. Del pari, come gli esperimenti chimici danno risultati che variano con il mutare dei vasi, delle sostanze e delle combinazioni, anche le manifestazioni della ricettività sottile sono molto diverse. Un organismo in preda all’imperil riceve solo una minima parte della trasmissione. Se è saturo d’egoismo, le riveste di colori orrendi. Se è impregnato di malevolenza, la ritrasmette deformata. Perciò le storture di una cattiva ricezione sono dovute alle qualità proprie del ricevente. È legittimo domandare perché non mettiamo fine a queste cose. Perché esistono memorie, scritte da mani umane, così mostruose da affermare che i Mahatma dell’Est usano lanciare maledizioni prima di ritirarsi, la notte. Cosi pensa chi vuole il male del prossimo. In verità, gli uomini Ci attribuiscono perfino l’abitudine di calunniare: Ci ascrivono tutte le loro qualità peggiori.
10 — Continuiamo a dire del trasmettere e del ricevere. Lo spirito igneo è ricettivo alle energie sottili: è buon conduttore solo una coscienza ardente. Perciò bisogna scrutinare con grande discernimento fra i messaggi ricevuti. Le Figure dei Grandi hanno assunto aspetti molto deformati proprio perché l’uomo si è abituato a visualizzare l’Altissimo a basso livello. Sono soliti pensare che il Superiore deve servire l’inferiore, e non si rendono conto che solo quando si comprende il Servizio si acquisisce il diritto di partecipare alla Catena. Sono dunque le cattive ricezioni la causa di tanti rifiuti che ammorbano lo spazio. Sappiamo che talvolta i Grandi chiamarono “Mahatma” un discepolo, ma alcuni di quei cattivi ricettori pervertirono la trasmissione al punto da farne una bruttura. Pertanto Noi mettiamo in guardia contro le distorsioni e le false memorie. Se chiamiamo “Mahatma” un discepolo è per affermare una grande possibilità. Ma cosa può rivelare un medium o un ricettore avvelenato dall’imperil? Bisogna dunque purificare la profanità delle azioni umane e distruggere simili memorie in futuro. Nel Mondo del Fuoco solo la coscienza fervente è capace di accogliere fedelmente le Nostre Trasmissioni.
11 — La storia annota gli impostori e i falsi profeti. Ma non tutti gli impostori spirituali sono stati riconosciuti a dovere. Se alla base dello Stato si ponesse il principio spirituale, si potrebbero rintracciare tutti i perniciosi effetti delle false fonti. È chiaro che fra le memorie delle tenebre stanno tutti questi impostori con le loro menzogne e male intenzioni. “Perché, si domanda a buon diritto,l’Insegnamento viene calunniato?”. La ragione è una sola: gli impostori vivono sprofondati in Maya. E per assicurare un granello di Bene comune ci vuole tolleranza. Con dolore Noi perdoniamo a quei mentitori, che vivono in Maya e in Maya periranno. E lo stesso vale per le distorsioni dell’Insegnamento.
12 — Fra chi diffama l’Insegnamento si segnalano alcuni, di un genere loro particolare, che si assumono il compito di custodi della Verità. Ma questa è una prerogativa della coscienza ignea. Chi si autoproclama guardiano della Verità si dà grande pena per riconoscere come genuino solo ciò che gli garba. Perciò sono tanti coloro che vilipendono l’Insegnamento e tutti gli esordi luminosi. È giusto far notare gli anatemi e le maledizioni profferite da simili custodi della Verità. Quante cose belle sono state distrutte da quelle forze oscure! Perché non possono sopportare i Nostri Consigli? Perché il Nostro Insegnamento è onnipervadente, è comprensivo, è primordiale. Le tenebre combattono specialmente la Sorgente più prossima alla Gerarchia di Luce. Chi volesse rintracciare le fonti di falsità si accorgerebbe che sono in grande misura alimentate dalla coscienza umana. Chi semina dubbi, chi deforma getta continuamente divieti sulla Verità e sulla Luce. Ma anche il Mondo del Fuoco ha le sue Guardie. Guai ai falsi custodi, guai a chi inquina lo spazio con insegnamenti fallaci. Guai a coloro che indegnamente hanno dato e danno al mondo un’idea di Gerarchia tale da sminuire le sue Immagini luminose. Combattete le distorsioni.
13 — Grande è la forza creativa sprigionata dalla purificazione della coscienza. Accumuli del genere sono presenti ovunque! L’umanità non può farne a meno, se vuol progredire. E Noi possiamo intervenire e dare salvezza solo quando la coscienza è stata purificata. Perciò tendiamo a tal segno tutte le energie.
14 — Si domanda perché Noi non poniamo fine alle fonti di menzogna. Perché non indichiamo pubblicamente quelli che distorcono l’Insegnamento? Se si bloccasse a forza la corrente seguita dall’umanità, il fanatismo diverrebbe brutalità. Il libero arbitrio pervertito scorre come la lava dei vulcani e sommerge anche chi si è levato contro il Bene. Certo la violenza non è la via giusta per l’umanità, come insegna la storia. Perciò le energie sottili possono essere recepite solo dalla coscienza ardente, il cui vero contrassegno è la tolleranza. Certo è bene purificare dovunque siano presenti concrezioni impure, ed è compito di quella coscienza ripulire le memorie dello spazio. Fra le pagine scritte dall’uomo alcune se ne notano, perniciose, che hanno confuso i cervelli anche dei bene intenzionati. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna ben comprendere quanto vale la capacità di recepire le energie superiori e le trasmissioni sottili.
15 — Molti sono i canali ricettori della Verità, e ciascuno ha caratteristiche e scopi suoi propri. Ma l’oceano di pensiero dell’Insegnamento può essere trasmesso solo tramite la fonte a esso più prossima. Molte sono le vie e molti i mezzi per tali comunicazioni, e le qualità specifiche dei vari canali denotano le loro proprie limitazioni. I ricettori ignei, capaci di contenere il mare mentale dell’Insegnamento, sono i condotti principali fra le Forze superiori e il Mondo. Non è difficile appurare il decorso seguito dalle Ispirazioni gerarchiche, né le imprese dei Portatori della Coscienza del Fuoco. Osservate, dunque, e quando scoprite una vittoria luminosa ponetela alta, oltre i limiti apparenti. Quella conquista invero rende possibile la comprensione umana del Fuoco.
16 — Nei giorni dell’Armageddon tutte le energie sono straordinariamente tese. Ciò è richiesto dalla necessità di attirare tutte le possibilità per le azioni di Bene. In verità tutte le forze del Cosmo sono in campo per creare le condizioni necessarie. Come destare la coscienza senza un impeto, senza un anelito a cambiare il modo attuale di vivere? Certo i costruttori sopportano tutto il peso di quanto accade, ed è indispensabile capire che l’Armageddon è una furiosa battaglia, e che altrettanto poderose sono le imprese costruttive del grande Piano. Siano dunque benedetti quelli che frappongono ostacoli, poiché in tal modo le Nostre energie aumentano e affiancano la potenza costruttiva della Luce. Si potrebbe domandare: “Non si può fare a meno dei cataclismi, del terrore, delle grandi calamità? Sono indispensabili le miserie?”. Vi rammentiamo allora gli accumuli esistenti nello spazio, e il fatto che l’uomo deve espiare il male che ha generato. Perciò le Forze della Luce attendono sollecite alla grande trasmutazione ignea. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate quindi che in tempo di Armageddon si purifica lo spazio.
17 — Affermare il potere vitale dell’Insegnamento è specialmente importante in un’epoca come questa, in cui è chiara la distinzione fra creatori e autentici cercatori da un lato e quelli che negano la Verità. Alcuni di questi riconoscono l’autorità del presente, del passato e del futuro; altri vedono ogni cosa nello specchio fallace di Maya; altri ancora cercano di acquisire importanza confutando la Gerarchia; c’è poi chi si crede capace di procedere senza guida — variopinte sono le smorfie dello spirito. Perciò non ci si deve stancare di riproporre le origini creative e di trasformare con il potere vitale dell’Insegnamento la coscienza umana. Tutte le Nostre forze sono rivolte a rigenerare lo spirito: è una trasmutazione ignea ed è la chiave dell’opera Nostra. Durante tale processo è d’uopo rivelare la potenza dell’Insegnamento, poiché il rifiuto delle leggi obnubila il pensiero e apre la porta alla dissoluzione. L’umanità deve trovare il coraggio di far propria la trasmutazione del Mondo del Fuoco in tutta la realtà.
18 — L’uomo non si accorge che molti popoli vanno degenerando. Ci sono nazioni male intenzionate che indiscutibilmente si vanno corrompendo e decadono sotto gli occhi di tutti! Persino nella struttura fisica dei loro membri se ne può leggere il declino: è un processo che si riflette sulle mascelle, sugli zigomi, sugli arti, sulle orecchie e in altri sintomi. Una nazione in tale stato si tramuta in un focolaio di malattie sia dello spirito che del corpo. Ma quando si attiva la facoltà creativa dello spirito le capacità di progresso e di sviluppo di un popolo appaiono chiare. Chi rifiuta il Battesimo di Fuoco, chi non vuole seguire l’Origine della Luce sprofonda nel caos della dissoluzione. Osservate il declino morale e affermate che solo il Mondo del Fuoco ha la virtù di purificare.
19 — In vetta non c’è spazio per tutti, e chi vuol salirvi si accorge che è meglio non caricarsi troppo; del resto, lassù non c’è posto per cose superflue. Lo spirito in ascesa deve costantemente ricordare che è indispensabile staccarsi dalle cose della vita quotidiana. Il pendio è ripido: solo alla base la Montagna è ampia e offre spazio per le cose terrene; la Vetta è aguzza e troppo angusta per i possessi umani. Ma da quella cima si vedono bene gli eventi del mondo: pensate dunque alla Vetta, pur senza trascurare le pareti scoscese. Durante la salita, coraggiosi, saldi e positivi, tenete a mente che se la cima è stretta, l’orizzonte è vasto. Quanto più ci si eleva, tanto più potente è la visione, e quanto più questa si dilata tanto più intimamente ci si unisce al tutto. Ricordate dunque il saluto di commiato al momento di cominciare l’ascesa.
20 — In verità, quanto più si sale tanto meglio si aderisce al tutto. Del pari, come l’uomo che scala una montagna si distoglie dalle cose che attraggono in basso, così chi procede verso il Diritto del Fuoco si libera da tutte le gravose memorie imposte dalla vita.
21 — L’Insegnamento viene impartito in successione infinita, per affermare le verità del Fuoco e tramandare le leggi supreme e, seguendo lo stesso principio che governa i poli magnetici, lo si affida solo ad uno spirito ardente che abbia affiancato la Gerarchia per millenni. L’azione intensa del Fuoco si estende per migliaia di anni; tanti ne occorrono per forgiare una coscienza, per incidere e lastricare il sentiero dell’unione, per fondere assieme i cuori in un unico grande Servizio. La Legge cosmica è immutabile, perciò è comprensibile che la successione dell’Insegnamento copra millenni. È un grande diritto che molti vorrebbero infrangere, ma a chi crea nel Mondo del Fuoco si addice un Diritto cosmico. Perciò l’umanità deve purificare la coscienza se vuole comprendere questo grande Diritto di successione.
22 — La Vetta è il simbolo da riconoscere come meta per l’ascesa dello spirito. Ogni discepolo dovrebbe ricordare che se si vuole scansarla si perde il sentiero, e che un carico eccessivo è di grave impaccio. La Vetta è aguzza, e qualsiasi inutile attaccamento al mondo terreno blocca il viandante, e non è agevole sostare su quei pendii. Ricordate dunque la Vetta, quando iniziate la salita. È difficile conquistarla se lo spirito non si attiene ai fondamenti della Gerarchia. Sulla Via del Fuoco non c’è solitudine, né vuoto: ma solo la recisione dei legami con il mondo terreno, e l’attrazione irresistibile per quello del Fuoco.
23 — Tutto il Mondo lotta per la perfezione finale. Alla ricerca si aprono molti sentieri, e il più perfetto è quello della Bellezza. La religione ha indicato la via del Nirvana, ma è un approccio malinteso, distorto da concetti fuorvianti. La cattiva comprensione dell’idea di Karma e di Rinascita ha causato molte deviazioni. Chi si diede a ricercare la perfezione poté scoprire, mediante la Bellezza, le potenti leggi dell’Essere. Ma se si allineassero le distorte espressioni della vita con la Bellezza, si vedrebbe la legge della perfezione: tutti gli squilibri di qualsiasi principio introdotti nella vita, se visti in quella luce, rivelano la legge dell’Essere. Se si osserva la vita del pianeta con i suoi molti pregiudizi, si capisce che è indispensabile conseguire l’ultima vittoria mediante la Bellezza. Abituatevi all’idea di questo coronamento glorioso: è un pensiero che conduce al Mondo del Fuoco.
24 — Una delle grandi virtù, sovente malintesa, è proprio quella dell’umiltà. La si è intesa come non-resistenza al male, o come semplice bontà d’animo, come compassione: pochi l’hanno recepita come abnegazione. Invero, solo questa, solo il sacrificio di sé permettono d’intenderla a dovere. Ci sono giganti ed eroi spirituali consacrati interamente ad umili compiti per il bene dell’umanità. E grandi esperimenti si vanno compiendo in umiltà nei laboratori terreni, e grandi imprese ardenti sono compiute da chi ha dedicato la vita, in modo umile e totale, a quel fine. Sulla via del Mondo del Fuoco esistono manifestazioni di grande potenza ispiratrice. Molte invero sono le maniere con cui l’umiltà si manifesta, mediante l’abnegazione e l’autorinuncia. L’eroismo stesso ne è un aspetto. Le memorie dello spazio sono dunque pervase di grandi atti d’umiltà, e sono voli ardenti dello spirito di inapprezzabile valore. In verità, gli eroi dell’umiltà bevono la coppa del veleno per il bene dell’uomo.
25 — Esempi di suprema umiltà e perfetta abnegazione sono quelle Figure che portano ricolmo il Calice del sacrificio di sé. Grave è il fardello nel loro cuore; sopportano l’impeto di tensione espresso dal genere umano, il gravame di tutto il dissidio. Una tale umiltà è redentrice. Chi risolve, senza riserve, di bere la coppa del veleno? Chi vuole armarsi con lo Scudo di Fuoco per proteggere gli uomini? Chi accetta le energie del Fuoco? Chi vuole realizzare l’intera tensione cosmica? In verità, chi è in armonia con le Forze superiori. Gli uomini sanno chiedere il Bene, ma rarissimamente pensano a darlo. Ecco perché l’umiltà di un santo che porta un calice di Fuoco è considerata suprema. Quel calice contiene l’essenza che salva lo spirito umano, e l’espiazione. Ricordate, e comprendete.
26 — Per acquisire una simile umiltà ignea lo spirito deve temprarsi per millenni e vivere in atto di costante conseguimento. Così si compie l’ultima offerta per il pianeta, e in questa grande Battaglia gettiamo tutto il Nostro Potere. Perciò la Nostra umiltà è ardente. Non è facile per lo spirito essere umile: è come una fornace ardente, come una torcia in fiamme, e l’autosacrificio e l’abnegazione l’attendono all’ultima tappa. Ecco perché l’estremo soggiorno in Terra è tanto arduo. Ogni soglia è sempre dolorosa. Così Noi forgiamo il grande futuro.
27 — Il dominio dello spirito e quello del cuore sono così poco compresi che è bene ampliarne il concetto, per il progresso umano. Sovente, infatti, l’incomprensione di quei grandi principi disturba l’equilibrio terreno. L’esempio migliore è dato dalla divergenza fra Oriente e Occidente. In Oriente, infatti, non si capisce che il dominio dello spirito non comporta inerzia, e che la supremazia del cuore non è debolezza di volontà. E l’Occidente, dal canto suo, ha distrutto entrambi quei concetti, ponendo la materia sovrana a base della vita. Ma senza dominio di cuore e spirito non c’è progresso. Bisogna accettare, e usare nella vita quotidiana, la formula della materia ispirata: così spirito, cuore e sostanza pervaderebbero la vita. Il Mondo del Fuoco proclama la supremazia dello spirito in tutto il Cosmo. Se gli scienziati volessero capirne il grande valore, quante utili indagini ne verrebbero, per l’umanità! Ma i “dotti” non ammettono la massima delle forze, che è proprio la supremazia dello spirito. Quindi qualsiasi approccio sottile alla scienza e all’arte è da considerarsi come autentico pensiero igneo. Ricordate il dominio dello spirito, sulla via del Mondo del Fuoco.
28 — L’uomo stesso conferma quel potere che regge l’essere suo, e che consiste delle principali qualità spirituali. Egli vive governato da varie potenze, e si scorgono effetti costruttivi e distruttivi. Chi vive retto dal potere della Bellezza è attratto alle attività costruttive, crea con le sue capacità la maestria dello spirito e rigenera la vita con la Bellezza. Ma che vita terribile conducono quelli che sono sorretti dal potere distruttivo! E naturalmente, a questo proposito, s’intende l’egoismo, che si oppone al potere della Bellezza. È dunque da capirsi chiaramente che l’uomo o si getta nell’abisso o si eleva nell’Infinito. La supremazia dello spirito e del cuore è una grande legge universale. Il Mondo del Fuoco crea con il potere dello spirito.
29 — Oggi, nel Nostro Giorno, dirò come il potere della Bellezza chiama al Mondo di Fuoco del Compimento. La capacità creativa dell’Amore cosmico è infinita. Lo spazio ne riverbera la legge. I raggi s’intrecciano in poderosa unità. Solo a Raggi congiunti potemmo bloccare molti terremoti. Così per il Mondo l’esperimento dell’Agni Yoga è una trasmutazione ardente; ma il Mondo superiore conosce la legge cosmica che lo manifesta per predisporre l’accoglimento del Raggio del grande Diritto cosmico. Il Mondo del Fuoco ne esprime l’essenza.
30 — Ci vuole una coscienza espansa per comprendere il potere creativo del Raggio cosmico invisibile, che è la legge del Mondo igneo. Le vibrazioni dei raggi sono note. Ad esempio, la volontà, l’anelito spirituale, la gioia e tutte le altre espressioni dello spirito e del cuore emettono raggi loro propri. Con ciò non si dimentichi che queste radiazioni non escludono il Raggio cosmico, che ha in sé tutte le potenzialità dell’azione. I raggi emessi coscientemente ne rappresentano il potere. Quante grandi strutture si sarebbero potute erigere con l’elevata tensione dello spirito e del cuore puro! E che potenza avrebbero avuto quei raggi unificati! Ma se lo spirito non tende alla grandiosità delle Origini cosmiche non riceve il potere del Raggio universale. Si potrà realizzare un grande futuro solo quando si saprà recepirlo.
31 — Parlerò del grande Raggio cosmico a proposito dell’unità. Nell’ultima tappa terrena, prima della vittoria finale, si stabilisce uno stato di conformità fra i centri ignificati e quel Raggio. Ogni tensione percettibile corrisponde allora a definite designazioni cosmiche. Così i centri si saturano di fuoco per accogliere il grande Raggio cosmico, che prepara tutti i corpi al distacco definitivo dalla Terra. Il veicolo sottile, il fisico e l’astrale assumono allora una sola e medesima forma di Bellezza. Questo è il massimo effetto del misterioso Raggio cosmico, che è attratto dal Diritto di Fuoco. Questo è il supremo Mistero universale, massima manifestazione cosmica!
32 — La lotta sferrata dallo spirito è un passo verso la guarigione. In tempo di ristagno, finché perdura l’orgoglio, finché ci si autodifende, lo spirito non avanza. Il battesimo di Fuoco presuppone dunque che lo spirito sia in lotta, e questa condizione naturalmente è favorita dall’intensa ricerca. Osservate come gli uomini salgono e scendono in spirito: qualcuno, che già possiede la sintesi totale, si perde nelle sue ricerche e non manifesta il compimento. Altri, specializzati, si appagano del proprio lavoro e si sentono come coronati da quel compimento. Lo stesso può dirsi di quella “abilità imprenditoriale”, che blocca il libero oscillare del pensiero creativo. È dunque importante saper discernere le potenzialità negli uomini, poiché non sempre il genio è visibile a chi si compiace di sé, e occorre inoltre rispettare l’opera e la ricerca di chi è dotato di sintesi. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna esprimere questa sintesi e lo stato di lotta dello spirito.
33 — Lo spirito ha conflitti suoi propri, e fra questi è specialmente notevole l’insoddisfazione. Se è dotato di sintesi è in grado, naturalmente, di affermare la propria forza. Ma proprio uno spirito simile non resta mai soddisfatto. Del pari si osserva sovente nella vita che il convenzionale blocca l’accesso ai Portatori di Sintesi. Le moltitudini si attengono sempre alla sola evidenza. È biasimevole che gli uomini si chiudano da sé in così angusti confini: chi rifiuta di comprendere l’azione creativa del pensiero è degno di compassione. Avete detto bene a proposito del pensiero e della conoscenza diretta. Il pensiero regna su ogni Samadhi. Quanto più è elevato, tanto più è possente. Quanto più è infuocato, tanto più utili ne sono le conseguenze. In verità, il pensiero è onnipotente e illimitato.
34 — Fra le altre sofferenze, lo spirito sente angoscia, specie al termine della via. È un fenomeno del Mondo sottile, mentre l’insoddisfazione discende dalla conoscenza del futuro. È un sentimento assai intenso quando lo spirito si suddivide.
35 — Quanto si parla della cooperazione, e come poco la si comprende! È uno dei concetti peggio intesi, perché nelle comunità umane l’idea del lavoro di assieme è molto deforme. La vita in una vera comunità di collaboratori non conosce forzature di sentimenti, né divieti, né costrizioni, ma solo l’opera comune nel nome del Bene manifesto. Se il genere umano accettasse la legge di quest’opera comune come norma di vita, quanto ne verrebbe purificata la coscienza! In effetti, il ritmo di un compito svolto in comune può unire specialisti e individui dalle caratteristiche più variate. È una legge semplice, eppure quant’è distorta! Gli uomini manifestano la presenza dello spirito condizionati da molti fattori, sia spirituali che karmici, ma sotto il raggio del lavoro si potrebbe organizzare una comunità all’insegna della cooperazione. Perciò è necessario insegnare a collaborare con il lavoro stesso e affermando che ciascuno è parte dell’intero. Bisogna però escludere qualsiasi pensiero scorretto nei rapporti personali. Se così interpretata, tale comunità può affermarsi come un singolo canale unitario. Quante spiacevoli evenienze si possono evitare ampliando la coscienza e sapendo che è inammissibile invadere a forza il cuore di un altro essere umano. Sulla via del Mondo del Fuoco chi vuole collaborare sappia dunque che esiste progresso solo se si rispetta la legge del Lavoro comune: non c’è altro mezzo! Il sottile si consegue con il sottile, e le corde sottili del cuore risuonano solo se tese da molti millenni. Ponete mente con cura a quest’unica via. È così: la legge del lavoro concorde non tollera violenza al cuore altrui.
36 — Nella comunità bisogna aver presente la sacralità dei sentimenti, e in modo speciale ricordare che non è ammesso evocare forzosamente il sottile in un compagno di lavoro. Non si devono suscitare vibrazioni sottili nel cuore con stimoli esterni. La giusta vibrazione nasce solo da un atto meritevole interiore. È raro trovare segno di questa vita dello spirito fra le asfissianti vibrazioni terrene. Ma quando esiste, quando lo spirito vibra in armonia con lo spirito, che bellezza! Preparando la coscienza della comunità primo requisito è capire cosa sia collaborare. Allora essa si rafforza, e svaniscono i vermi della pietà di sé. Così Noi consigliamo i discepoli, e affermiamo la gioia del lavoro senza violare il cuore di nessuno. Molto tempo fa si disse: “Non si ama per forza!”. È anche una formula cosmica. Ma molto si può fare per ripulire le vie del lavoro concorde. Ricordate pertanto che la collaborazione è un grande passo nella vita quotidiana della comunità.
37 — La vittoria dello spirito sta nel suo tendere con tutte le forze verso l’alto pur nel bel mezzo delle difficoltà terrene. Non potrebbe affermarsi se in stato di benessere o di agio. Perciò i discepoli possono dar prova delle loro forze spirituali nelle fatiche e nei problemi quotidiani. Senza questo travaglio spirituale, come si potrebbero conseguire i livelli supremi e raffinare la coscienza? Quanti affanni s’incontrano su quella via! Ma qualsiasi atto che distolga lo spirito dai desideri mondani è un’affermazione superiore. La via del Mondo del Fuoco passa per le fatiche dello spirito e per le privazioni terrene, e le massime conquiste si ottengono solo allorché ci si stacca dai fenomeni del mondo alla ricerca di altri, superiori. Quando si afferma che “perverrà alla vittoria chi ha conosciuto ogni conflitto e ha cercato la conoscenza” s’intende che la sua sarà la conquista del Fuoco. Ricordatelo, sulla via del Mondo del Fuoco.
38 — La reciprocità si manifesta nel modo più potente quando lo spirito esprime un flusso di energia sottile, ed è sottilissima se si manifesta mediante la conoscenza spirituale, la cui potenza è incomparabile. Naturalmente durante l’opera costruttiva bisogna ricorrere a molti canali, ma è bene distinguere fra quelli di essi che sono controllati dalla volontà esterna o interna. La grande Sorgente della comprensione spirituale è sempre l’affermazione più sottile ed elevata. La fonte esterna invece non è che un condotto, usabile anche paralizzando la volontà altrui. Ma molte informazioni sono imprecise, poiché non lo si può fare molto sovente; inoltre simili canali sono assai unilaterali, laddove nella struttura cosmica sono come un solo alambicco. Perciò è tanto importante l’approccio alla conoscenza spirituale. I medium, e altre fonti, ricevono semplicemente brani d’emissione che pullulano nello spazio. La sollecita cura della Gerarchia prende forma di comunicazioni rivolte ai discepoli, ma se questi non le ritrasmettono alla comunità il canale s’intasa. Potrebbe mai la Gerarchia trasmettere visioni destinate ad un solo discepolo? Quel singolo canale sarebbe impuro. Perciò è così ardua impresa ampliare la coscienza.
39 — L’essenza del progresso ardente è il distillato di varie acquisizioni dello spirito. L’elemento primo è l’attività indipendente, in cui sono impliciti amore per la Gerarchia, senso di responsabilità e giusta comprensione del Servizio. Pertanto, quando la citiamo intendiamo con essa tutte le qualità caratteristiche dell’acquisizione superiore. Se un discepolo vi si accinge il suo campo d’azione diviene illimitato, e la Gerarchia è l’impeto ardente di tutte le sue imprese. Non c’è attacco, prossimo o remoto, che possa turbarlo, poiché egli sa cos’è il Servizio di Fuoco. Ecco perché tanto importa espurgare l’egoismo dalla coscienza. Ma bisogna essere pronti a qualsiasi difficoltà, sapendo che il Servizio reso alla Gerarchia è la vittoria più grande.
40 — Solo dopo lunghe ricerche si scopre ciò che appartiene allo spirito e al cuore. Solo queste grandi fatiche conducono alla vittoria.
41 — La regalità dello spirito è propria della coscienza ardente, come disciplina e sintesi dello spirito, come espressione di vasta conoscenza. Solo chi è schiavo in senso spirituale teme dunque tutto ciò che è del fuoco, giacché ogni sua manifestazione lo ustiona. Vedete con quale regalità avanza il discepolo illuminato dal Fuoco della coscienza, e notatene non solo l’eroismo palese, ma anche il maestoso procedere spirituale nella vita quotidiana. Non ci sì può sbagliare nel riconoscere la potenza di quel regale Portatore del Fuoco. Noi conosciamo quei grandi eroi che saturano lo spazio e l’ambiente con il loro fuoco e ispirano altri alle stesse conquiste. E necessario dunque saper vedere, nella vita, le imprese sottili dello spirito regale. Ma occorre distinguere con sottigliezza tale eroismo, che non sempre è palese, e l’occhio ordinario non sempre lo scopre. Mirabile è la vita dello spirito regale!
42 — L’eroismo comunemente è inteso in senso ben diverso. Bisogna ammettere che non sempre l’eroe è segnalato con squilli di tromba. L’eroe dello spirito non cammina esaltato in una luce abbagliante, ma beve ogni giorno dalla coppa del veleno. A chi chiede di più, sovente vien dato di più, accogliendone l’istanza, ma i doni terreni non sono segno sicuro di doni superiori. L’eroe dello spirito, in verità, va per altra via. Il suo fardello è il Mondo. E che magnifico contegno è il suo, mentre avanza impetuoso, in silenzio e da solo. La sua capacità creativa spirituale è paragonabile solo alla massima tensione del Fuoco, poiché la fiamma suprema è invisibile. Lo spazio moltiplica i suoi raggi. La Figura di Colui che dà non è forse l’immagine del Cuore miracoloso? Ricordate queste cose, sulla via del Mondo del Fuoco.
43 — Il cuore dell’eroe conosce il sacrificio di sé nel nome del Bene comune, e l’abnegazione, e il grande Servizio. Non sempre la sua strada è cosparsa dei fiori della gratitudine umana; più spesso si aggira fra rovi spinosi. La via della rinuncia è dunque sempre degna di rispetto, perché ogni progresso compiuto sulla superficie della Terra a prezzo di eroismo spirituale è sempre garanzia di un nuovo esordio. Quanti di questi eroi si potrebbero vedere, come torce, sul cammino dell’uomo. Ma l’ignorante non vede quei fuochi. Sulla via del Mondo del Fuoco è doveroso quindi venerare gli eroi della vita di ogni giorno, che la coronano di vittorie, ora per ora. Le comunità di lavoro dovrebbero coltivarne il rispetto, poiché solo l’eroismo dello spirito e del cuore sorreggono le nazioni. Chi conosce l’eroismo della rinuncia di sé non sarà mai l’eroe di un solo istante: le memorie spaziali ne conserveranno il segno per sempre.
44 — Chi volesse riflettere seriamente sulle tappe dell’evoluzione finirebbe per concludere che le sue leggi sono infinitamente variabili. Sembrerebbe semplicissimo indagare tutti i processi di sviluppo e di miglioria, ma in realtà l’uomo nota solo ciò che riesce a inquadrare nella comprensione corrente.
Potrebbe mai afferrare la grandiosità delle leggi che tengono il Cosmo intero in equilibrio? A una vastità siffatta non si addicono le consuete misure, e l’insuccesso di tali ricerche è proprio da attribuirsi a quest’incommensura. Come limitare l’Infinito! Ma il pensiero può penetrare fin nelle profondità dell’Universo se lo spirito conosce l’essenza del Fuoco, dal potere infinito, dalle innumerevoli proprietà. Se solo l’umanità afferrasse l’essenza e la grandiosità della facoltà creativa del Fuoco, tutte le fasi dell’evoluzione affermerebbero grandi leggi. Tutto ciò che muove percorre una spirale, salendo a grande perfezione. Sulla via del Mondo del Fuoco sappiate dunque di quest’infinità delle leggi.
45 — Se l’umanità comprendesse l’evoluzione certamente giungerebbe a riconoscere il Diritto del Fuoco, che solo può creare in senso cosmico. Ne verrebbero possenti sviluppi evolutivi. L’equilibrio del Cosmo intero riposa sulla congiunzione ignea delle Cause prime.
46 — Anche se gli effetti positivi delle buone intenzioni, dei buoni pensieri, delle buone azioni sono poco visibili, pur tuttavia, secondo la legge causale, ognuno di essi produce i suoi frutti. È una legge immutabile e sublime. Sapere che ogni atto è una causa dilata la coscienza, poiché la giusta direzione è impressa non dal timore, ma dal discernimento. Magnifica è questa legge, che infonde vita a qualsiasi esordio buono e creativo! Invero, la struttura del Cosmo cresce ogni istante, per via di tutte queste origini, e gli eroi dello spirito sanno che i loro sforzi giornalieri li fanno compartecipi della creazione della vita. La legge di causalità dirige il pensiero a comprendere l’infinità del Mondo del Fuoco; allora lo spirito si sente connesso alla Catena universale, quale effetto di una causa e causa di un nuovo effetto. Molte cose un giorno potrà l’uomo comprendere alla luce della sola comprensione della legge causale. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate il moto eterno di ogni singola azione.
47 — Sublime è la legge di Causalità, che dà risposta a tutti i problemi! Le sciagure lasciano perplesso l’uomo, ma quella legge lo riporta all’agire del Karma. Le calamità lo esasperano, ma la legge gliene spiega le ragioni. Certe strane perdite di equilibrio lo confondono, ma la legge cosmica esige una Giustizia superiore. Chi in spirito vi si adegua è già alleato alla Verità. Se la scuola e le chiese la insegnassero la coscienza salirebbe di livello, poiché ciò che resta separato dalle basi dell’Esistenza non può avanzare. È giusto affermare che una causa prima non potrebbe sussistere senza l’unico Fuoco dell’Essere; e la costruzione del Cosmo procede in modo simile, unendo quelle cose che di diritto si appartengono. Tutto quindi si unifica nell’Universo. Bisogna accettare questa Legge in tutto il suo potere.
48 — L’uomo svilisce il Diritto cosmico e neppure si accorge di contrastare l’affermazione stessa dell’Esistenza. Quante mirabili leggi gli restano nascoste! Ogni principio sacro deve essere custodito. La rivelazione è prossima, ma è difficile ampliare la coscienza. Quindi il sacro viene percepito solo dallo spirito ormai accosto alla Legge del Fuoco. L’unione è un effetto della legge cosmica di Causalità. Un vortice di fuoco genera una grande tensione spaziale: pertanto i computi umani non sono attendibili. In effetti, all’uomo vien dato secondo la sua coscienza: perciò la Verità rimane celata, ma il Diritto del Fuoco governa nello spazio. Così Noi, Arhat, custodiamo sacra nel cuore la sua legge. Senza fusione ardente non c’è struttura cosmica possibile; e con ciò ho concluso.
49 — Da tempo immemorabile il Calice è stato simbolo di Servizio. Vi si raccolgono i doni delle Forze superiori, e da esso si spandono. È sempre stato simbolo di autosacrificio. Chi lo porta è un vincitore, e ogni nobile impresa è marcata da quel segno. Le cose più elevate, e le più benefiche per l’uomo, ne dovrebbero portare il marchio. La Coppa del Graal, come il Calice del Cuore consacrato al Servizio maggiore, sono Magneti universali: il Cuore del Cosmo vi si riflette. Tutte le figure degli Eroi dello Spirito possono rappresentarsi come portatori del Calice. L’intero Universo si specchia nel Calice dello spirito ardente. Quella Coppa contiene gli accumuli precipitati nei secoli attorno al seme dello spirito. Bisogna riconoscerla come grande simbolo nella vita quotidiana. Tutti, fanciulli e giovani, devono impararlo. E bisogna saperlo comprendere in tutta la grande varietà delle sue forme.
50 — Nella vita, se unificata dalla legge del Diritto cosmico, si può vedere quanto si è bevuto dalla coppa del veleno per giungere a tanto. Lo spirito porta ogni calice affermato dal sacrificio di sé. Il grande calice della Bellezza è dato come corona allo spirito per Diritto del Fuoco. Grandi davvero sono questi tempi, poiché le energie finali si moltiplicano nell’ultima fase. Giustamente si è detto: “II cuore non potrebbe sopportare a lungo un’attrazione sovente ripetuta”. Il cuore dell’Arhat prosciuga il Calice dell’abnegazione nell’ultimo passaggio. Il Calice della Nostra vita è colmo e svela la via della Nostra Esistenza cosmica.
51 — È giusto quel che si disse delle moltitudini e della loro incapacità politica. A ciò va aggiunta la mancanza di uomini guida nazionali. È necessario coltivare nel popolo il senso della responsabilità se si vuole che la sua voce sia quella autentica della comunità. La capacità di guidare un popolo è degenerata! L’anima di una nazione è nascosta, e chi rappresenta lo Stato deve possederne la sintesi. In futuro non si potrà più tollerare la comparsa di quelle guide arbitrarie che hanno infestato il pianeta. Il diritto di ergersi a guida di un popolo spetta ad uno spirito che abbia legami con le Forze della Luce. Secondo la Legge superiore non c’è posto dunque per dei capi arbitrari. Quando la coscienza sarà dilatata sarà possibile affermare la grande legge della Guida, che dovrà essere sottilmente compresa in tutti i campi. L’arte del governo dovrà affermarsi pertanto in tutta la struttura della vita. Le dichiarazioni dei capi di Stato, quando violano il sentimento popolare, sono causa di gravi conseguenze. È giusto dunque onorare la grande funzione di guida, conferita per speciale diritto dello spirito nazionale. Sulla via del Mondo del Fuoco rispettate la Guida.
52 — Il successo è uno dei concetti peggio compresi. Di solito, quando il buon esito di una missione affidata dalla Gerarchia e ottenuto per il suo aiuto viene, dallo spirito orgoglioso ed egoista, attribuito a suo proprio merito, il successo si tramuta in una grave angoscia. Se poi si pretende di essere venerato per quel compimento, per ciò stesso si bloccano le memorie dello spazio. Quanti miserabili in spirito, nella storia, trascorsero la vita al colmo della gloria terrena! Un discepolo che insinui nella comunità l’idea che la Gerarchia dovrà tener conto del suo successo non fa che sminuirla. È difficile far comprendere ai discepoli il giusto concetto del successo! In verità, è indispensabile la presenza dell’umiltà spirituale, nonché della gratitudine. Chi fu a presentare le occasioni propizie? Chi mostrò la direzione? Chi fu all’origine del bene? Solo e sempre il Gerarca, la Guida, la Forza della Luce. Discepolo, se hai successo, esamina la tua armatura: ovunque vi vedrai inciso “Gerarchia”. Non io, non me stesso, né il mio, ma il Tuo, Signore!
Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate quindi che l’umiltà deve accompagnare il successo. Discepolo, non pretendere di avere fortuna, poiché le energie del fuoco sono sottili e l’egoismo, grossolano, non può assimilarle. Se volete vero successo siate dunque umili.
53 — Avete detto bene a proposito della grossolanità, e di come siano impotenti le energie sottili nei suoi confronti. Nessuna struttura può stare salda su pilastri di volgarità. Pertanto tutto ciò che ne sia inquinato non può avere durata, e la sua decadenza è inevitabile. Se quel verme corrode le basi la disintegrazione totale è assicurata. Qualsiasi impresa umana corre lo stesso pericolo. Se è grossolana, può essere avvolta di mille brame e così va ad iscriversi nelle memorie dello spazio. Qualsiasi governo dovrebbe preoccuparsi di eliminare questo orrore; ogni comunità deve lottare per liberarsi da una simile piaga. Se ben formata, la comunità non darà mai segni di grossolanità nel suo seno. Un popolo allevato nella volgarità va incontro ad una trasmutazione per fuoco, e chi l’ha permessa ne è karmicamente responsabile. Anche i discepoli che se la concedono dovranno subire una purificazione speciale. La volgarità è una vera e propria infezione, che decompone l’ambiente. Dunque nessun governo avrà successo se vi si annidano quei microbi, e non c’è discepolo che giunga a buon esito se così si attarda lo spirito suo. Tenetelo a mente, mentre vi avviate al Mondo del Fuoco.
54 — Dirò come intendere la tolleranza. Quando parliamo di una tolleranza superiore intendiamo che la Gerarchia può essere alquanto indulgente, poiché il cuore del Gerarca tutto comprende; è sensibile a tutto, conosce tutti gli impulsi e le intenzioni, e soppesa il bene e il male. Con la Sua clemenza, lo Spirito superiore scende al livello di coscienza del discepolo e con la Sua tolleranza lo eleva. Ma per quest’ultimo la tolleranza deve essere una cosa diversa. Se egli si mostra intollerante nei confronti dell’ambiente la qualità che gli occorre non si può chiamare indulgenza. Quando gli viene suggerito di coltivare la mirabile qualità della tolleranza significa che per prima cosa deve eliminare ogni atto di biasimo. Essere tolleranti non significa avere supremazia sui propri compagni, né che lo spirito sia di tale levatura da poter giudicare chi gli sta intorno. Quel consiglio tende soprattutto a fargli comprendere che lo spirito deve liberarsi dell’egoismo, portatore d’orribili mostri. Il discepolo può dunque mostrarsi indulgente solo quando è privo d’egoismo. La tolleranza deve essere ben compresa, sulla via del Mondo del Fuoco.
55 — Per lo spirito l’audacia è l’inizio dell’ascesa. Il vero coraggio, l’insegna in quale scala valutare le azioni e gli orientamenti, poiché non ammette codardia. Il coraggio estirpa i semi del tradimento. Chiunque l’abbia realizzato in spirito conosce la bellezza di servire. Chi è audace trova la via della vittoria e non ha paura di nulla. La sua vita è permeata di rispetto per la Gerarchia. Ogni discepolo può riflettere sulla bellezza di questa qualità ignea, che libera lo spirito dalle catene del mondo. Il coraggioso non teme la solitudine, poiché in spirito sente il legame con la Gerarchia della Luce, e sa che la gioia sta solo nel compimento. Non si attende riconoscimenti da parte umana, poiché la sua vittoria è come una corona da lui stesso intrecciata con il suo lavoro e la lotta ardente. Solo l’eroe spirituale conosce il vero conseguimento. L’audace, dunque, è scevro di egoismo, e sa servire veramente per il bene del genere umano. Ricordatelo, sulla via del Mondo del Fuoco.
56 — Se si è annebbiati da risentimenti personali non c’è progresso né costruzione possibili senza enorme dispendio di forze da parte della Gerarchia. Questa è la prima norma da ricordare, e ne discende il primo passo: l’espulsione di ogni desiderio di vendetta personale, in quanto grave manifestazione di disonestà egoistica, che porta a calpestare anche il massimo dei valori. Se un discepolo trascura, per egoismo, di forgiare nel proprio spirito l’affermazione del Servizio, il male può essere irreparabile. L’uomo primitivo visse e credette nella vendetta, ma da allora la coscienza è migliorata, e oggi l’uomo non può più attenersi a concezioni così tenebrose. Chi sa cos’è il Karma capisce che la vendetta ricade solo su sé stesso. Non ci si afferma con metodi egoistici e violando il cuore altrui. Un buon discepolo non pretende di essere rispettato, deve meritarselo. Chi è re dello spirito deve manifestarlo dapprima in un piccolo ambiente. Simili dimensioni crescono dall’interno, e lo spirito potrebbe anche coprirsi di tutti i simboli della gloria umana, pur restando miserabile. Ricordino questa norma coloro che ancora sono ammalati d’egoismo e d’orgoglio: queste sono catene sulla via del Mondo del Fuoco.
57 — Se l’uomo dedicasse a ciò che è positivo la stessa attenzione che rivolge alle cose negative, la costruzione cosmica procederebbe molto più spedita. La pazzia maniaca, ad esempio, l’ossessione e l’uso pervertito dell’ipnotismo sono ormai parte della coscienza; anche se compresi solo in parte, tuttavia vi si sono impiantati. Altre manifestazioni positive, invece, permangono pressoché ignorate. È comunemente risaputo che il maniaco o l’ossesso sono animati da forze notevoli, e le loro azioni lo dimostrano. Perché dunque non rivolgere la coscienza all’influsso onnipotente esercitato dallo spirito? Il suo magnetismo deve penetrare nella vita quotidiana. Tutte le forze negative sommate assieme non si possono neppure paragonare alla potenza magnetica dello spirito. Imparate ad apprezzarla, sulla via del Mondo del Fuoco.
58 — Se lo spirito è impregnato di profondo rispetto per il Mondo invisibile non tarda a ritrovare il giusto livello di coscienza. Tutti i dinieghi derivano da pensieri distruttivi nei confronti dell’Invisibile. Chi volesse abituarsi a riflettere sul Mondo sottile e sul grande magnete dello spirito capirebbe quanto è importante la profilassi dell’aura. Ma se si è soliti considerarli come semplice suggestione si sprecano le risorse più potenti dell’uomo.
Invero le guide spirituali non ricorrono alla suggestione né all’ipnotismo, e la grande fede nella Gerarchia non è illusione, ma la vita stessa del Mondo sottile. Se appaiono seguaci e allievi, è per il magnetismo spirituale del Gerarca. Pensate a tutti quei codardi e a quegli ossessi che non si peritano di bestemmiare e tradire. È difficile trovare qualcosa di peggio che il rifiuto di comprendere i Principi gerarchici dell’Esistenza. Sulla via del Mondo del Fuoco cercate di capire il magnetismo dello spirito.
59 — Il culto più diffuso è quello di sé stesso. I suoi campioni non si fermano davanti a nulla, e i loro tentativi sono tanto multiformi quanto numerosi. Nei loro specchi deformanti si vedono mostruosamente pervertiti gli esordi di bene. In verità, niente li arresta, dalle minime azioni di egoismo fino all’usurpazione dei doni supremi. Il culto di sé assume gli aspetti più impensati: un falso erede, ad esempio, impone il suo veto su una decisione spaziale. Impossibile elencare tutte le storture che ne derivano. Chi è disposto ad assumere il sacrificio? Chi rappresenta in Terra le Forze del Cielo; chi coltiva la Rinuncia; chi conosce il Servizio cosmico. Discepoli, rendetevi conto del male arrecato dal culto di sé. Ricordatelo, sulla via del Mondo del Fuoco. Il sacrificio è la corona dello spirito.
60 — Scienza e religione non sono da considerarsi come distinte in essenza. Lo studio ravvicinato dell’atomo e della materia conduce a concludere che l’energia vitale non è elettricità, ma Fuoco. Scienza e religione si fondono dunque in un unico principio. La materia sì rivela come sostanza ignea, e non c’è serio pensatore che neghi che la forza suprema è fuoco. La scienza è impotente a distruggere l’idea della divinità del Fuoco, e la religione non può interdire le analisi rigorose della scienza. Così si manifestano, dunque, comprensione e armonia fra i concetti religiosi e scientifici. Fra l’uno e l’altra corre un parallelo sottile, che ne rivela le fasi superiori. Ecco perché tanto importa che i dotti siano sensibili all’occulto e al sottile. Ma questa divina percezione è possibile solo a organismi raffinati, e non si acquisisce con pratiche esterne, ma dall’interno. Perciò le grandi scoperte per il bene dell’umanità non verranno mai dai giganteschi laboratori della scienza, ma dallo spirito di chi possiede la sintesi. Noi, Fratelli dell’Umanità, vediamo i risultati che incanalano giustamente le ricerche. Certo la sintesi è un dono raro, ma quei devoti, impersonali, che lo portano in sé non hanno bisogno di specializzarsi. Noi vediamo e predichiamo grandi risultati di cui saranno capaci. Sulla via del Mondo del Fuoco venerate i Portatori della Sintesi.
61 — La foce di un fiume è alimentata da molti affluenti. Il fiume riceve le acque dalle montagne e le porta, per quei canali, fino allo sbocco nel mare. A volte la foce è nascosta, a volte è poco cospicua, talora è sotterranea: ma in tutti i modi alimenta le correnti del mare. Per la sua funzione vitale, il cuore è molto simile alla foce del fiume, anche se la sua capacità di sintesi non è sempre evidente. Ma anche in questo caso, com’è impossibile arrestare la forza della corrente d’estuario, così non si può bloccare la creatività sintetica del cuore, i cui elementi vi affluiscono lungo le vie delle energie sottili; e anche l’efflusso delle energie prodotte dalla sintesi è un processo molto sottile. Ciò che meglio lo dimostra è la divisibilità dello spirito, che è affine a quella delle energie e, se ad alto livello, implica anche la divisibilità dei centri. Un gruppo di questi opera allora nel mondo fisico, mentre un altro restituisce un fluido sottile al Mondo del Fuoco. Per comprendere la trasmutazione dei centri è sempre necessario rifarsi alla grande divisibilità dello spirito.
Possente è l’azione delle energie sottili dei centri, e non la si può arrestare. È solo possibile sostituire un processo con un altro. Quando l’alto Agni Yogi consacra le sue energie alla grande costruzione cosmica l’opera sua comporta una grande trasmutazione ignea. In tali casi non si possono ottenere chiare manifestazioni a livello fisico, e lo Yogi ascolta i suoi propri pensieri, poiché la sua coscienza recepisce impressioni del Mondo sottile e dell’opera che vi compie. Tali pensieri sono come rimembranze dell’azione creativa dei centri e dello spirito. Si dice: “ebbe un lampo di pensiero”, ma Noi diciamo invece: “lo spirito suo ha ricordato”. Così può manifestarsi l’opera dell’alto Agni Yogi. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate che la sintesi è come l’estuario di un fiume, e ogni specialità come uno dei suoi canali.
62 — Come definire bene l’immaginazione? La si scambia di solito per la capacità di inventare forme, ma di per sé quella facoltà ha radici e distinzioni sue proprie. Il suo nucleo è presente nel “calice”, come precipitato di molte vite. Comunque è alimentata non solo dalle memorie d’esistenze passate, ma anche dal presente. Quando lo spirito partecipa alla vita dei mondi lontani, o del Mondo sottile o Astrale, sovente le rimembranze di quelle esperienze si riflettono come immaginazione. Non è raro che uno studioso trovi una formula, o una direzione, proprio per una comunione con il Mondo sottile. Il pensiero e la volontà vengono accesi anche dalle Sfere sottili. Ma uno spirito capace di sintesi non attinge solo dal tesoro del “calice”, è anche un autentico collaboratore delle Forze cosmiche. Quante sono le cause inesplicabili della inesauribile capacità d’immaginazione, e quante le angosce altrettanto inesplicabili del cuore! Di solito infatti, quando si è protesi a costruire e agisce la divisibilità dello spirito, è inevitabile sentire angoscia nel cuore. Quest’ultimo, inoltre, è un grande serbatoio d’energie per soccorrere altri. Ci sono nobili esempi di grandi santi che alimentarono i prossimi e i lontani con un profluvio di correnti. L’Agni Yogi agisce nello stesso modo. Sulla via del Mondo del Fuoco abbiate delicate premure per il cuore, che sente l’angoscia del fuoco.
63 — In verità la Forza divina scende abbondante sulla Terra, e nello spirito umano individuale è prodigiosamente rilanciata in alto. È una Comunione divina che manifesta l’unità dei Mondi, dello Spirito, del Karma. Molte forme di comunione esistono in Terra. Molte Fiamme divine sono state sparpagliate, ma la Comunione divina resta eterna. La sua fonte è nello spirito e nell’azione, connessi dalla possanza della Legge universale.
64 — Quando il Divino unisce tutte le sfere, le energie si tendono al massimo. I grandi eventi si producono solo in un simile clima. Del pari le trasmutazioni cosmiche, fisiche, spirituali e planetarie, sono possibili solo se tutte le energie del fuoco vengono recepite. Si potrebbe mostrare scientificamente che tutti gli eventi s’illuminano sotto un’alta tensione, che luci e ombre sono più nette. Se l’umanità non dimostra acume quanto basta per percepire la via del Bene, le stesse azioni del male segnalano grandi battaglie e conseguimenti. In verità la via del Bene può essere individuata proprio in base alle azioni delle tenebre! Solo il conseguimento di uno stato di equilibrio permetterà all’uomo di realizzare la grande Legge cosmica, e solo l’unione con le grandi Forze superiori può dare l’equilibrio. Si sa come agisce l’attrazione esercitata dai Luminari: le loro energie sono mutuamente compresse. Il Mondo è uno solo; il Macro e il microcosmo sono una cosa sola. E lo spirito manifesto tende le sue forze in egual misura per costruire e per distruggere. Non meno potentemente può agire anche come creatore, e le sue forze sono tese da quelle dei Mondi superiori. Macro e microcosmo sono uniti in tal modo.
65 — Qualsiasi sistema di governo e di società può reggersi sulla legge cosmica. La scienza mostra le direttive e basta solo applicarle sottilmente per scoprirne i molti aspetti costruttivi. Se invece di pensare a riforme e a nuovi statuti l’umanità prestasse attenzione alle leggi dell’universo le sarebbe possibile recuperare l’equilibrio, ora sempre più gravemente violato, a partire dalla legge di concezione fino alla consumazione cosmica. Le leggi sono una sola. L’unità è possibile a tutti i livelli. La via evolutiva scorre come un filo in tutte le gradazioni fisiche e spirituali. Perciò nel governo e nell’ordine sociale tutte le leggi universali possono essere applicate per migliorare le forme. Sulla via del Mondo del Fuoco siate ben convinti del potere unitario del Cosmo.
66 — Nell’adattare la legge cosmica allo stato e all’ordine sociale è bene tener presente la legge di attrazione, ripulsa e coesione. Tutte le strutture vi sono soggette, e gli uomini dovrebbero essere disposti per gradi secondo la composizione delle loro aure. Un raggio che unifichi aure fra loro armoniose accresce l’attrazione, ma le combinazioni disarmoniche sono causa di ripulsa. Questo effetto può essere paragonato al comportamento dei gas: come le molecole prive di coesione premono contro le pareti del contenitore, così le aure disarmoniche si respingono a vicenda, sino al limite dell’esplosione. Bisogna tener conto delle leggi cosmiche e del loro operato quando si tratta di strutture politiche e sociali. Due sole aure ben armonizzate possono creare un mondo nuovo, e sono comunque garanzia di successo, poiché l’unione dei raggi genera una reazione che guida ogni esordio al compimento. Affermate dunque l’armonia e l’unione delle aure, e sulla via del Mondo del Fuoco ricordate come sono potenti i raggi che ne scaturiscono. Che i discepoli riflettano sulla grande legge dell’unione. Egoismo, crudeltà, pietà di sé, orgoglio altro non fanno che produrre repulsione, come avviene talora per i gas.
67 — Nella coscienza umana si afferma il significato della vita quando affiora la comprensione del ruolo cosmico dell’uomo. Il mondo appare allora designato da Noi come campo d’azione nel nome del bene dell’umanità. Quando lo spirito scopre la verità dell’unione inseparabile fra macro e microcosmo, il legame diventa cosciente ed è possibile collaborare con le energie universali. Ma come sono inermi gli uomini, quando vivono isolati da quelle correnti! Invero tutta la vita si trasforma allorché lo spirito sale coscientemente, riconoscendo il principio guida: la Gerarchia. Solo quando questa è percepita e affermata di proposito l’uomo scopre qual è il suo vero ruolo nel Cosmo. Ogni anello della catena si chiude su quello che lo precede in alto. Povera umanità, che ancora non riconosce in coscienza l’idea delle grandi leggi universali! Solo la creatività spirituale legherà i mondi fra loro in intimo rapporto. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate la legge della catena gerarchica.
68 — Quando lascia la sfera terrena lo spirito prende miglior coscienza dei conseguimenti che ne hanno caratterizzato la vita. Ogni esistenza ha, per così dire, dei motivi dominanti, come dei canti, o dei lamenti, che rafforzano lo spirito. Le sue vittorie lo guidano in alto e se ha realizzato la luce del Servizio è per lui sempre gioioso separarsi dal mondo terreno. Anche in caso di malattia sormonta i dolori fisici. La liberazione dalla Terra lo collega ai Mondi superiori, cui aspira. La scala della sua ascesa basa sul rispetto per la Gerarchia. Ma se invece si attarda fra i limiti dell’egoismo non ha altra via che il dolore. La dipartita gli è allora paurosa, e a lungo permane attaccato alla sfera terrena. Molti cuori che hanno recepito il potere del Servizio aspirano ai Mondi superiori, e un raggio di soccorso sorregge quei discepoli devoti. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate questa partenza dal mondo terreno nella gioia di servire la Luce.
69 — È veramente necessario espurgare quei dogmi che distolgono dal giusto pensiero. La dottrina del purgatorio e dell’inferno potrebbe essere sostituita dall’idea della vita nel Mondo del Fuoco. Non c’è purgatorio più perfetto della vita terrena, se vi si tendono tutte le possibilità dello spirito, e non esiste inferno peggiore delle infezioni terrene che lo affliggono. Intendere la vita incarnata come purgatorio preliminare ai Mondi sottili e del Fuoco è cosa che raffina la coscienza. Gli sforzi umani per conoscere il Mondo Invisibile dovrebbero instillare nella coscienza il pensiero della purificazione, che prosegue la via terrena fino al Mondo del Fuoco! L’idea che quel sentiero è uno solo consentirà di vivere in bellezza e di lasciare l’esistenza come viandanti che proseguono il cammino. Quando si sarà compreso il legame indissolubile con il Mondo sottile la dottrina del purgatorio assumerà il giusto posto fra le Verità eterne. Perciò è imperativo realizzare che la vita non ha termine, che la grande Ruota continua a girare. Gli accumuli contenuti nel “calice” conferiscono grande potere allo spirito nel Mondo del Fuoco; così come, d’altro canto, la via delle tenebre impone la sua propria oscura presenza. Guidate i pensieri umani a riconoscere che la Terra è un purgatorio.
70 — La coscienza guidata per ispirazione gerarchica è come uno splendido riflesso delle Forze superiori. L’udito del cuore è come una prodigiosa risonanza. Lo spirito che si affermi quale sincero coadiutore delle Forze cosmiche è da considerarsi come Fonte sacra. Molte correnti riverberano su una sola corda. Il pensiero unilaterale accetta solo quelle che concordano con la natura essenziale del conduttore; lo sappiamo. Sappiamo che certi canali impuri trasmettono le loro infezioni. Sappiamo che molti autori riempiono le loro opere delle loro illusioni, e che affermano il Diritto cosmico come fosse loro proprio. Vediamo le trasgressioni e gli attacchi contro quel Diritto di Fuoco. Si formano nello spazio, accanto alle tavole e alle memorie dello spirito puro, anche i vortici della distruzione. A fianco a fianco di cuori ardenti vediamo orde di genti che illudono sé stesse, e la legge cosmica non consente di trattenere la mano del Karma. Le piccole coscienze si attribuiscono per prima cosa uno spirito regale. È penoso leggere queste memorie terrene, e i cuori ardenti lottano strenuamente per distruggerle. Ricordate queste cose, sulla via del Mondo del Fuoco.
71 — Fra gli ardenti Servitori del genere umano sono specialmente notevoli quelli che si assumono il peso del sacrificio. Il loro spirito è come una torcia accesa, poiché contiene in potenza tutte le qualità capaci di elevare la famiglia umana. Solo una coscienza possente può assumersi quell’onere. I vari compiti dei Servitori dell’umanità riflettono le loro caratteristiche spirituali. Chi è designato quale Servitore dell’Uomo ha nello spirito la sintesi perfetta. Ma si sa così poco di coloro che volontariamente hanno scelto la solitudine per servire la grande Forza onnipresente universale. Quante azioni potenti si potrebbero osservare in ogni singolo compimento! Chi si dedica ad un tale compito sa che i Figli della Ragione compiono anch’essi il loro sacrificio. Ogni impresa di un Servitore siffatto è fruttuosa per il bene dell’umanità. Bisogna ben comprendere cos’è il sacrificio. Quel Servitore ha in sé ogni impulso di bene, ogni sforzo per eseguire il Volere dei Figli della Ragione. Ma è necessario salvaguardare le sue forze.
Sulla via del Mondo del Fuoco imparate il peso del sacrificio.
72 — In verità lo spirito umano è buon conduttore di tutte le energie superiori. Come corrente impetuosa esso svolge varie funzioni per manifestare e adempiere la Volontà suprema. Come connettere altrimenti manifestazioni di livelli diversi? È solo l’affermarsi dello spirito che agisce quale legante. Perciò il cuore e la mano del Maestro vedono e apprestano tutti i fattori necessari per l’ascesa. Fra i concetti infuocati è da notarsi specialmente la potenza del legame che connette i mondi fra loro. Dalle mani del Maestro il discepolo riceve istruzioni per associarsi al potere del Fuoco. Dal cuore del Maestro ottiene l’ignificazione della coscienza. Solo lo spirito umano può realmente connettere i mondi. Perciò sulla via del Mondo del Fuoco abbiate profondo rispetto per il Maestro terreno che impianta i semi dell’Altissimo.
73 — Il seme che trasmette la vita a uno spirito forte è in realtà il retaggio tramandato dal Principio gerarchico. Chiunque voglia affermarsi nel compimento deve aderire senza indugio al principio della Guida del Fuoco. Il seme viene trasmesso come grande approccio al Fuoco. Il pellegrino che ha accolto il destino di quel compimento deve riconoscere la legge del retaggio cosmico. Le leggi universali stanno alla base della vita, e nulla mai vivrà che non abbia basi palpitanti di fuoco. Solo chi aspira al Fuoco capirà la bellezza di quella ricettività. L’unione realizzata con le Forze superiori mostra come il cuore assorba i Raggi del Gerarca, e solo i più prossimi a Lui possono vibrare in risonanza a quei Raggi, che trasmettono una vibrazione di fuoco. Ricordate, nel trasmettere e ricevere la legge, che qualsiasi vibrazione può essere accolta dallo spirito se il suo fuoco è intenso. Sulla via del Mondo del Fuoco tenete presente che chi si offre quale agente di trasmissione connette le proprie energie alla Gerarchia. Tutto ciò conduce all’unione spirituale, poiché lo spirito è uno in essenza.
74 — Fra i seguaci dell’Insegnamento sono notevoli in modo particolare quegli spiriti che si accollano mansioni di responsabilità. Quanto maggiore è quest’ultima, allorché si porta la sintesi, anziché una qualsiasi specialità!
Tale guida conosce tutte le gioie, tutti i contenuti della sintesi, e nello stesso tempo sa qual è il gravame dei fuochi, manifesti o no. Questo retaggio delle età ha precipitato nel “calice” strati di fuoco; perciò chi porta la sintesi sopporta anche il peso dei secoli. Chi opera in modo specialistico, disponendo di uno sbocco continuo per le sue energie è raramente così aggravato, ma chi ha la sintesi è un oceano tempestoso d’energie. Splendido è il suo Karma, ma gravissimo il fardello. Ogni retaggio, ancorché immanifesto, vive e palpita nel suo spirito, e l’insoddisfazione e il continuo anelito alla perfezione ne sono segni caratteristici. Anche se la via della specializzazione può essere esteriormente difficile, quella del portatore della sintesi la sorpassa a dismisura. Quante ricerche e conquiste impersonali egli rivela nella sua vita quotidiana! In verità ogni fase del suo cammino è una vittoria spirituale. Sulla via del Mondo del Fuoco è necessario saper riconoscere le gesta del portatore di sintesi. Ricordatelo.
75 — Il più bel segno rivelatore di vittoria è la rinuncia a sé stesso. È questo un concetto cosmico che bisogna comprendere in tutta la sua bellezza. L’impersonalità è un potere che adorna lo spirito non solamente sul campo di battaglia: solo allo spirito libero dal sé è possibile vivere con impeto, passare di vita in vita come su una corda, passare cantando su tutti gli abissi. Tutte le strutture conformi alla designazione cosmica vengono allora erette con grande vigore igneo.
Guardate come vive un tale eroe dello spirito. Fin dai primi anni conosce la Guida suprema; un sacro Custode lo accompagna per suo destino; la sua coscienza non si lascia offuscare dalla supremazia fisica o spirituale. È autodidatta, per effetto della sua capacità di sintesi. Riconosciuta la propria superiorità, ne trae fermezza e tolleranza sociale. Tutte le sue virtù ispirate sono a disposizione sia del ricco che del povero, di chi cerca o di chi è già illuminato. Conosce Chi lo protegge, e pertanto si offre a soccorso altrui. La Legge superiore lo ha posto al timone, e in modo visibile o impercettibile è un eroe del fuoco. Così vive il “Leone del Deserto”.
In tal modo intensifica ancora la propria abnegazione. La ferma decisione di collaborare con il superiore lo pone in contatto con le forze universali e con la suprema Fratellanza del Fuoco. È, questo, un vincolo diretto che viene conferito solo per Designazione superiore. Quando lo spirito trova la via nella giungla della vita, veramente i mondi risuonano. Sulla via del Mondo del Fuoco proponetevi la vera rinuncia di voi stessi.
76 — Molti paesi subiscono un intenso processo di dissoluzione; alle battaglie terrene si accompagnano grandi conflitti nei Mondi superiori. Chi ha idea del Karma nazionale comprende quanto accade. Bisogna riflettere su questi eventi, che scuotono il mondo. È facile scorgere le nubi nere che si affacciano su molti orizzonti. Gli accadimenti che segnalano il dissolversi di un ordine indicano il futuro che verrà a sostituirlo. Il magnetismo cosmico purifica e raccoglie nuove forze. Le nazioni destituite stanno sotto ombre tenebrose. Laddove l’equilibrio perduto non viene recuperato in breve tempo si raccolgono nubi che decideranno il fato di quei paesi oscurati e dei loro capi. A oriente e ad occidente s’intensifica il Karma dei popoli. Dal Nord irradia una nuova Luce. Il Sud è scosso dai fuochi sotterranei. Così il Karma nazionale giunge a soluzione. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate che eventi poderosi lo portano al compimento.
77 — Non senza ragione si parla dello strano influsso esercitato dalle emanazioni vitali degli oggetti che circondano un uomo. L’antico costume indiano di costruire una nuova dimora per ogni erede posa su solide basi. Se potesse vedere quante ombre sanguigne avvolgono certi troni, quanti terrori si affollano attorno a certi ritratti ancestrali, e quante lacrime bagnano certe collane, e quanti spettri infestano i muri, l’umanità avrebbe molto rispetto per le emanazioni. Infatti, quale ne sia l’effetto fisico, la loro energia psichica può essere costruttiva o deleteria. Come può avanzare per vie nuove un nuovo eletto, se circondato da oscure oppressioni d’emanazioni antiche? Queste eredità che vengono dal passato, quante disgrazie hanno causato! Quando, in antico, si seppellivano con il defunto gli oggetti che gli erano appartenuti, non lo si faceva solo pensando alla vita d’oltre tomba: per antica saggezza vi si ricorreva per purificare lo spazio. In Egitto si sapeva la legge delle emanazioni. Basterebbe analizzare gli eventi e il succedersi dei fatti storici per convincersi che certe distruzioni furono effetto di quegli influssi. Sulla via del Mondo del Fuoco siate cauti, e imparate a distinguere bene fra tali emanazioni. È così importante saper conservare gli accumuli benefici!
78 — In fatto di tradizioni occorre discriminare con acuto discernimento. Se le s’intende come stratificazioni deposte dagli avi, si ritrovano le stesse emanazioni trasmesse da tutto l’ambiente; in tal caso portano impresse le caratteristiche dei loro tempi. Ma per evolvere occorre rinnovare e ampliare di continuo. È giusto rifarsi alla spirale, che crescendo eternamente afferma l’infinito. Il continuo rinnovamento intensifica le capacità creative, e dal potere formativo della diversità traluce veramente l’infinito. Non si possono dunque considerare le tradizioni come principi guida. Di norma quelle popolarmente affermate decadono a semplici usanze, e queste ad abitudini, ricoperte da tutte le stratificazioni del passato. Chi ha fede nel Mondo del Fuoco dovrebbe dunque accettare qualsiasi rinnovamento come moto potente in senso evolutivo: le tradizioni riportano indietro, mentre l’eterno respiro del moto immette nell’Infinito. Sulla via del Mondo del Fuoco sappiate che lo spazio è saturo d’energie grandi e potenti.
79 — Le forme esistenti narrano lo stato spirituale di un popolo, e si potrebbe giudicare se quest’ultimo si solleva o ricade non solo dall’esame dei fatti storici ma anche dalle espressioni della sua capacità creativa. Quando l’ignoranza e la volgarità oscurano lo spirito lo si vede riflesso nelle leggi e nei costumi di vita. Con questa sola norma si possono valutare le configurazioni principali d’ogni tempo. Naturalmente le varie istituzioni gettano un colore diverso sui vari periodi storici. E quali sono i segni che più si notano nelle prime tre decadi del ventesimo secolo? Guerre, terrori, crudeltà, volgarità e orribili dinieghi! Eppure in mezzo a queste tenebre si vedono punti di Luce; e non importa se sono pochi, né se sono fra loro distanti. L’equilibrio della Luce non dipende dalla quantità, ma dal potenziale; non dall’affollamento, ma dal valore dello spirito. Sulla via del Mondo del Fuoco ponderate a lungo sull’importanza delle grandi formazioni, e abbiate soprattutto preziosa la luce degli occhi, che danno all’uomo il potere della Bellezza.
80 — Ci sono molti segni per valutare la lealtà di un discepolo. Uno è la persistenza di cui dà prova in ogni campo, se resta saldo fra bufere e tempeste, se non teme di proseguire il cammino nonostante gli attacchi e sotto il lancio di pietre. Altro segno è l’invincibilità della sua fede, quando la via indicata dalla Gerarchia è l’unica possibile. E volendone verificare la fedeltà si deve osservare in qual modo si sviluppano i mutui rapporti. Dovete riconoscere la grande importanza di un nucleo di due o tre discepoli che collaborano, resi forti dal rispetto per la Gerarchia e vicendevole. Questi sono sintomi che denotano ardente lealtà. La lealtà nei confronti degli amici e dei collaboratori è garanzia di devozione alla Gerarchia. Quel piccolo nucleo può rivelarsi come base incrollabile d’opere grandi. Avete detto bene a proposito del giusto favoritismo, nome con cui alludiamo ai legami dello spirito e del cuore. Così si forgia la catena di solidarietà che inevitabilmente trascina in alto. Sulla via del Mondo del Fuoco sappiate riconoscere la bellezza della lealtà: è una via prodigiosa che esclude quel veleno aggressivo che chiamiamo corruzione spirituale, causa di ulcere immensamente più gravi di quelle fisiche. Apprezzate la lealtà, sulla via del Mondo del Fuoco.
81 — Guardate come agisce la corrente di chi ha appena iniziata la via del Servizio. Per prima cosa egli è trascinato verso una Luce invisibile e ignota, tutte le sue speranze si ravvivano, le sue ricerche trovano nuovo stimolo e lo spirito procede con ardore. La corrente allora si manifesta come ricerca personale, seguita poi da uno stuolo di dubbi e di speranze. Ma se lo spirito riesce a sormontare gli attacchi oscuri si afferma il pegno dell’aspirazione e dell’ascesa. Sono cose che le guide spirituali devono ricordare. Talvolta gli avversari dichiarati sono meno pericolosi degli aspiranti che si fanno incontro alla Luce, poiché fino a quando non si sono abbattuti i terrori del dubbio non si riesce a discernere la via della Luce. Bisogna infatti aver piena coscienza della Luce per saper distinguere le sue voci dai sussurri delle tenebre. Ciascuno combatte il nemico a modo suo: alcuni si difendono quando attaccati, altri prevedono le insidie, altri portano la lotta nel campo avverso. Ma la via di coloro che per la prima volta si affacciano alla Luce deve veramente essere guidata e sorvegliata, poiché fintanto che i dubbi non sono tutti scomparsi bisogna controllare lo spirito nel suo cammino. Come Ur. ha detto, bisogna arrischiare tutto. Ricordatelo, sulla Via del Mondo del Fuoco.
82 — La Stella guida è il Karma, posto in essere dalle azioni di molte vite. Tutti sanno che è difficile attraversare a nuoto l’oceano o saltare un abisso. Quella Stella è proprio il battello che porta in salvo a riva fra l’infuriare degli elementi. C’è da domandarsi in che modo ciò avvenga, e dove sia la spiaggia che accoglie il pellegrino. Gli agi, di per sé, non sono un buon battello, non fatto per resistere alle bufere della vita, poiché la Stella guida coinvolge tutte le basi del Karma. Queste ultime poggiano su principi indefettibili, e tutti gli accumuli creativi manifestano le loro correnti sature. Quella Stella è accesa da tutte le emissioni della vita, e contiene i raggi del seme dello spirito. Vive in ogni istante, e riflette tutte le energie vitali. Lo spirito umano la rispecchia in sé. Sulla via del Mondo del Fuoco pensate alla via tracciata dalle Forze della Luce, ricordate la Stella.
83 — I ponti gettati fra i Mondi riflettono le energie di cui è satura la vita universale. In quei conduttori vanno e vengono le energie vitali, come a saturarsi a vicenda. Dove l’attività spirituale s’intensifica si manifesta questo scambio d’energie. È la formula del moto parallelo, che assicura grandi scambi da e per la Terra. Quindi le regioni terrene contaminate da gas asfissianti intercettano le correnti del fuoco. Non è raro vedere aree preda, per così dire, della dissoluzione, distrutte cioè dai loro propri gas. Gli strati sovramundani non possono attivare scambi vitali e ne risulta l’autodisfacimento. Dunque gli strati delle varie sfere contengono le energie della vita e della morte. Pensate a questi scambi energetici, mentre andate verso il Mondo del Fuoco.
84 — Per meglio assimilare le energie superiori delle sfere sovramundane occorre spiritualizzare i centri. Quando si stacca dalla Terra lo spirito deve ripulirsi dalle emanazioni inferiori: qualsiasi scoria inutile è causa d’indicibili dolori nel Mondo sottile. Se la coscienza è ben sviluppata s’innesca un processo di purificazione che lo libera da quelle impurità. Ma se aderisce alle abitudini mondane sperimenta in quell’altro Mondo tutte le infermità cui fu soggetto nel fisico. Salendo in vetta i carichi superflui affaticano il respiro anche colà. È molto penoso trascinarvi cose non superate, che diventano gravi fardelli. Penosissima fra tutte è la percezione della propria grossolanità: se ne sente il peso già negli strati inferiori, sotterranei. È frequente udire lamenti che giungono dalle sfere sovramundane, sfuggiti agli spiriti ancora similmente aggravati. È biasimevole inquinare quelle regioni così come si è fatto per quelle fisiche; gli accumuli di volgarità si depongono come strati incancellabili sempre visibili. Dunque per salire nelle Sfere superiori è indispensabile spiritualizzare i centri. Riflettete su queste cose, sulla via del Fuoco.
85 — L’unificazione dei Mondi è da intendere come un completamento reciproco. Nulla si dà e nulla si riceve se non esiste mutua conformità. Il sovramundano riflette le emanazioni terrestri. Non fate l’errore di credere che in quelle sfere prevalga il riposo. Dove tutto è sottile, tutto viene percepito. La conformità è il principio base dei rapporti fra i Mondi. Il sottile e il sensitivo stanno in alto, il grosso e l’inerte in basso. Dunque quelle relazioni sono veri e propri compimenti reciproci. Ciò che lo spirito porta agevolmente nel mondo terreno può essergli insopportabile nel sottile. Poiché nel suo anelito manifesta le proprie possibilità, colà si satura d’energie sottili: ad esempio, se animato da autentico desiderio di ricerca, ma senza sbocco, avrà modo di esprimere utilmente le proprie capacità creative. È la conformità il principio che guida le energie dotate di tensione. Chi è preda di bassi istinti conduce un’esistenza deplorevole. Volgarità, egoismo e orgoglio, assieme ad altri ben noti vizi umani, si manifestano nel Mondo sottile come tremendi colpi sferrati dal Karma. Sulla via del Mondo del Fuoco rammentate la grande legge del compimento reciproco.
86 — Il Battesimo del Fuoco sospinge lo spirito in regioni conformi ai suoi requisiti. Superare una trasmutazione ignea conferisce la possibilità di pervenire in sfere superiori. Là dove tutto è posto in tensione da un fuoco bisogna essere saturi per assimilarne uno superiore. Si devono dunque accogliere con solennità tutti i gradi di quel Battesimo. Ognuno di essi rivela l’apertura di una nuova sfera sovramundana. Anche il Karma di un popolo può essere sottoposto ad una trasmutazione per fuoco, che ne manifesta il destino predisposto. È un grande Passaggio che pone in tensione tutti coloro che seguono il Signore. Certo quando si approssima l’ora della battaglia terrena e sovramundana le Forze di entrambe le parti sono accomunate dall’ardente tensione. Le energie dell’una e dell’altra sono faville di un unico Fuoco. Perciò ogni atto di Bene si ripercuote nel Mondo sottile. Sovente è possibile spiegare l’equilibrio proprio come l’unione raggiunta dai due Mondi. Fra tante distruzioni terrene il potere del Mondo sottile è come un’ancora di salvezza inviata dalla Gerarchia del Bene. Cercate di capire quel Battesimo, sulla via del Mondo del Fuoco.
87 — In verità il mondo invisibile spiega ogni cosa visibile, dall’Immanifesto al palese, dal manifesto al sottile. Tutte le energie sono dunque sature di un solo Fuoco, che trasmuta ciò che è manifesto nell’eterno processo evolutivo dei Mondi. Le azioni fisicamente invisibili sono sviluppi altrettanto vitali di quelli terreni, e affermano il legame fra i Mondi. Molti, pervenuti alla Luce, si domandano perché l’asprezza delle prove non vien meno. La ragione sta nel fatto che ogni processo è causa di tensione nel Mondo invisibile, espressa dalle Forze della Luce e dalle orde delle tenebre. L’umanità si pone allora come utile conduttore quando la forza spirituale riesce ad attirare il Potere della Luce. Ma per uno spirito ancora incerto non è facile respingere la torma delle tenebre. Rammentate quindi, sulla via del Mondo del Fuoco, che lo spirito chiama a sé Forze dal Mondo sottile e da tutte le sfere.
88 — La coscienza, mentre s’investe di Fuoco, percepisce acutamente la solitudine cosmica. Quando lo spirito conosce le gioie infinite del Mondo del Fuoco, ma ancora è avvolto dalle bufere terrene, soffre intensamente per le imperfezioni presenti in quegli strati. La solitudine cosmica è ciò che sente il “Leone del Deserto”. Distogliersi in spirito dalla Terra ne rivela i sintomi. Così, quando i Mondi si unificano nella coscienza ignificata è arduo sopportare le acute manifestazioni terrene. Giustamente si è detto che lo spirito può vivere senza un corpo, poiché un corpo deforme può contenere un’anima luminosa, ma, quand’anche fosse esteriormente perfetto, esso non può dare asilo ad uno spirito non conforme agli accumuli del passato. È vero che sovente le malattie sono benefiche, in quanto uniscono lo spirito al Mondo sottile.
Ogni manifestazione, insomma, basa su due principi conformi ai due Mondi, e sovente accade che tali rapporti siano inversamente proporzionali. Sulla via del Mondo del Fuoco sappiate che è necessario comprendere sottilmente la misura reale degli eventi.
89 — Le date planetari e corrispondono a quelle sovramundane. Lo stato di oscurità di questo pianeta richiede l’impiego di tutte le forze per ristabilire l’equilibrio. È facile pensare al futuro se lo spirito sa che i due Mondi sono in mutuo rapporto, se riesce ad avanzare verso il Mondo del Fuoco. Qualsiasi incremento di tensione gli rivela la magnitudine degli eventi futuri. Nel Mondo sottile sono in atto sviluppi che assecondano le manifestazioni fisiche, e specialmente tesi sono gli strati più prossimi alla Terra. Interi eserciti si vanno preparando. Popoli interi prendono le armi per contrastare le forze distruttive. Il Mondo superiore non lascerà il pianeta senza soccorso.
Anche la Madre del Mondo e la Gerarchia e i grandi Signori del Fuoco mobilitano le loro armate. Grande davvero è quest’epoca, risolutiva per i destini della Terra: le Forze del Cielo pervadono lo spazio. Ricordatelo, sulla via del Mondo del Fuoco.
90 — È sempre difficile convincere del contrario chi pensa di poter seguire la propria via senza bisogno di Guida superiore. È una mentalità meschina, che non accetta la Gerarchia e considera quell’aiuto come una violazione della volontà. Molti di costoro sono atei, che ritengono malefica la fede ardente nella Guida superiore. Vedete come vengono distorti i principi della Gerarchia. Come illuminare simili coscienze, se lo spirito si isola dalla Luce e afferma solo la propria esistenza ristretta? Quando si costruisce con ardore bisogna badare a queste creature limitate, che estinguono il fuoco. La coscienza è una manifestazione di vita, quindi tutte le strutture concepite dal pensiero producono forme. In realtà il Mondo sottile è formato da tutte le conformità della potestà creativa universale. Le sfere sovramundane riflettono chiaramente l’essenza terrena. Nella coscienza umana deve affermarsi il senso di responsabilità di fronte al Cosmo. Sulla via del Mondo del Fuoco sappiate che siete responsabili delle forme che create.
91 — Il coraggio è un conseguimento di Bellezza e coronamento del Servizio, è una corona, segno di Comunione cosmica. Si può affermare che questa è la congiunzione di Forze superiori. Una grande Corona è destinata a cingere la fronte scolpita da millenni di sacrificio e rinuncia. È il cuore che la modella, e lo spirito alato crea il suo proprio Karma di ascesa. A stento filtrano faville di creatività sulla via del Karma, e la Verità della sua azione è ancor meno compresa. Non è dall’esterno che la si può valutare a dovere. Il Karma è presente in ogni cellula, e lo spirito ha le proprie armi ed è ricco delle sue conquiste.
Un Karma che abbia in sé tutti i conseguimenti splende come un sole, e la forza creativa di un cuore siffatto alberga precisamente tutte le pene e i conflitti dello spirito. Ma il cuore allora sa d’essere soggetto alla corrente della Coscienza cosmica. La sua corona è davvero fiammeggiante.
92 — I principi del Bene e del male si ripetono a tutti i livelli, con questa differenza, che prolungati nel Mondo sottile hanno espressioni esaltate. Solo i principi costruttivi danno allo spirito la forza di tendere consapevolmente verso il bene. Lo schiavo delle tenebre è inevitabilmente attratto verso il basso. Le antiche Scritture dicono di quelli che vivono nel Regno dello Spirito e di altri, che stanno sottoterra. Perché gli strati fisici e la Terra stessa sono dimora di queste ultime forze? In realtà, perché una forza trae in basso quelle orde, mentre l’aspirazione al Mondo del Fuoco tende a trattenere lo spirito nel Mondo sottile, ma i Portatori di Luce, fulgenti di abnegazione, si precipitano in Terra a dare salvezza. Intere regioni sono oggi sature di distruttori. La Terra, per le sue emanazioni tossiche, è adatta a quella genia tenebrosa. Non stupite dunque se certe parti del mondo sono popolate d’entità oscure.
93 — Nuovi principi verranno affermati quando scienza, arte e vita saranno fra loro coordinate e in equilibrio.
È infatti necessario che questo basi sul concorso di tutte le espressioni. Il Mondo ha un grande bisogno di equilibrio, e la coordinazione è possibile quando esiste una migliore comprensione del principio sottile gerarchico. È persino prevedibile in che modo avverrà la trasmutazione: la scienza non farà gran differenza fra spirito e sostanza. Quando spirituale e fisico saranno unificati sarà possibile costruire secondo nuovi principi; sarà possibile valutare il corpo fisico dallo stato di coordinazione esistente fra i centri, le loro qualità e funzioni. L’armonia di queste ultime rivela la vita qual è in realtà: si potranno ad esempio studiare i vari precipitati renali in rapporto alle funzioni oculari, coordinare i processi degli organi doppi, e paragonare fra loro quelli che si avvalgono di un organo solo. Si riconosce che esistono molte unità di funzioni, e sono molte sintomatiche. Infine, le nuove strutture baseranno su forti principi, segno di grande progresso di conoscenza. Dunque gli ardenti Portatori di sintesi portano benessere e felicità al mondo. Sulla via del Fuoco ricordatevi dell’equilibrio e della coordinazione, grandi principi.
94 — Ci sono vari modi di superare l’abisso. Il coraggio di affrontarlo nasce precisamente quando lo spirito rischia tutto. È vero che egli acquista la tempra necessaria solo nella vita, le cui difficoltà lo fanno sfavillare. Le conquiste spirituali sono tanto ardue.
Il corpo fisico sopporta le privazioni, pago di sé, ma lo spirito le sormonta, e la lotta che conduce eleva a grande altezza. Aspirate dunque alle difficoltà spirituali. L’abisso può spalancarsi davanti al cuore. Sembra allora che la via della vita proceda inesorabile, ma il cuore, se vede l’abisso, è anche consapevole della Luce. Quando si perviene infatti all’estremo confine è possibile svelare l’Infinito del Fuoco. Solo se lotta con tutte le forze lo spirito dispiega le ali. Sulla via del Mondo del Fuoco siate impavidi davanti all’abisso: è una vittoria gaudiosa, nota allo spirito alato.
95 — Sulla soglia del Mondo sottile il corpo mentale si separa dal fisico. Lo sviluppo della sensibilità al fuoco agevola il volo nelle Sfere superiori. La separazione del corpo mentale è chiaramente registrata dallo spirito, che sente il distacco dalla Terra e aspira alle sfere superiori; così i due mondi si unificano, e ciò lo sprigiona dal corpo fisico. La morte è un grave problema per l’umanità: è quella transizione che tanto l’impaurisce. Ma lo spirito che ha compreso la transitorietà dell’esistenza terrena è sospinto mirabilmente nel Mondo sottile. Bisogna prepararsi coscientemente al distacco. Così quella soglia si manifesta chiara al nuovo venuto, in tutta la grandiosità del Fuoco. Sulla via del Mondo del Fuoco preparatevi pertanto a lasciare la Terra.
96 — Per lo spirito ardente che si tuffa nelle sfere sovramundane quelle regioni non gli sono estranee, perché ha imparato a conoscere le manifestazioni spaziali. Può dunque acclimatarsi negli strati del Mondo sottile e l’ingresso è accompagnato da una sensazione di gioia.
97 — È bene dedicare sollecite cure alle ultime ore di soggiorno terreno. Accade sovente che l’impeto finale predetermini la vita successiva, nonché il livello in cui lo spirito prenderà dimora. Infatti è inammissibile richiamarlo in Terra, quando già se n’è dipartito. I tessuti già liberati dall’attrazione terrestre sono costretti ad un terribile sforzo per riassimilarsi nella vecchia atmosfera. Bisogna imparare a pensare durante la dipartita di qualcuno, così come durante la nascita, in modo da facilitare quei processi. Ogni ritardo è nocivo in entrambi i casi. Bisogna porre mente alla formazione sottile del nuovo corpo. Le ferite inferte a chi muore avranno da essere curate nel Mondo sottile. È frequente che i morenti siano trattati con grande crudeltà, tanto da poter affermare che non è la morte ad infliggere tormenti, ma i viventi. Chiunque si accosta all’insegnamento del Fuoco deve saperlo. Sulla via del Fuoco ricordate la norma di aver cura sollecita per gli ultimi istanti del trapasso.
98 — Il merito, qual è oggi inteso, deve essere sostituito da un concetto più sottile. Se ci si abituasse a tener conto solo dell’essenza del merito, anziché dei suoi segni esteriori, in base cioè alla qualità interiore delle azioni, quanti indizi sottili si vedrebbero! Quando lo spirito impara a coordinare la vita terrena con la superiore, tutte le misure assumono nuove dimensioni. Una vita dedicata interamente alla monotonia del mondo materiale contrassegna il merito in base a quelle aspirazioni. La consapevolezza dei due Mondi, invece, introduce nuove misure: il transitorio non è più il vero elemento motivante. Solo l’anelito per le manifestazioni del Fuoco unisce fra loro i Mondi, e il comportamento ne resta saturato in proporzione. La coscienza di chi punta al Mondo del Fuoco è satura della Forza emanante dalla Gerarchia del Bene; ma la felicità terrestre si dissolve con la stessa facilità di tutto ciò che è transitorio. Sulla via del Fuoco pensate all’eterna energia vivente di quel Mondo.
99 — Il Karma è presente in qualsiasi gesto, in tutti i Mondi, e così come si può accelerare lo sviluppo, lo si può anche rallentare. Se il Karma si aggrava se ne risentono gli effetti non solo nella vita successiva, ma in tutte le fasi intermedie. Il Mondo sottile è intimamente connesso al terreno, ed è necessario pensarci più seriamente. Chi ne abbia compreso il legame sarà infatti più cauto nelle sue azioni mondane. Giova allo spirito in lotta aver cura di tutte le energie. Grave impedimento è il non comprendere la verità della vita spaziale, per cui tutto si trasmuta, tutto si espia. Giustamente si è presentata la legge del Karma; in effetti, Karma all’infinito. L’aspirazione invero si protende nell’infinito, e altrettanto fanno le possibilità. Sulla via del Mondo del Fuoco ponetevi in rapporto cosciente con la legge del Karma.
100 — Chi prende parte alla struttura del Cosmo può essere chiamato a buon diritto Reggente, e ogni epoca ha i suoi Reggenti. Il Signore, l’Uomo-Dio, e il Reggente delle Forze della Luce costituiscono il grande Potere. Il principio gerarchico è sempre alla base di qualsiasi costruzione, e chi vuole comprendere meglio la struttura dell’Universo deve riconoscerlo e farlo suo. Le Forze della Gerarchia si congiungono attraverso due Mondi: il Principio Guida e l’esecutore del grande Volere sono una Fonte sola. Su quei due principi posano i Mondi: il sovramundano si manifesta tramite il terreno, e questo aspira al Mondo del Fuoco. Questa unità nel Fuoco afferma l’eternità della vita, il cui potere cresce in strutture di Fuoco.
Per capire sottilmente il Principio gerarchico bisogna approfondire la struttura dell’Esistenza. La Volontà suprema ha emesso il suo Decreto. Spiriti ardenti hanno il compito di manifestare il Mondo del Fuoco, e così si è avviato lo scambio d’energie che unifica i due Mondi. Tutte le religioni hanno affermato l’esistenza di questi scambi. È una cooperazione ignea ed è la struttura stessa del Cosmo. Sulla via del Mondo del Fuoco imparate a comprendere la costituzione dell’Universo.
101 — In verità solamente il cuore è capace di penetrare in tutte le azioni, in tutti i moventi, in tutte le creature con discernimento. Per comprendere il Mondo del Fuoco è indispensabile saper discriminare con il cuore. Solo quella fonte, che anela ai principi del Vero, è in grado di formulare concetti sulla reale costituzione del Cosmo. Solo quella fonte, che è satura del fuoco delle energie sottili, sa giudicare con esatte misure. Per affermare le proprie forze nelle sfere superiori, è indispensabile intensificare il cuore, poiché non esiste altro Fuoco che possa sostituirle. Il cuore sospinge potentemente lo spirito verso le energie sottili, e con la sua tensione attrae tutte le sfere superiori. Quel vaso sacro può rivelarle tutte, con le loro sublimi virtù creative. Le energie del cuore sono insostituibili, e riflettono veracemente la Volontà superiore. La creatività del cuore può essere paragonabile a un sole. Sulla via del Mondo del Fuoco cercate di comprendere il cuore nella sua funzione di legame fra i Mondi.
102 — Classificare gli uomini in base all’aura e alla mutua attrazione è un processo scientifico, ma per tutte le indagini rigorose è sempre necessario saper discriminare. Dove splende la conoscenza del cuore, il discernimento è attivo; dove quella è assopita, l’energia ignea è passiva. Bisogna far conto che attorno ad un cuore ardente si raccolgono coloro che vi sono attratti dal desiderio di servire. Quel magnete attira, agendo come una legge; sappiate che ogni vita del cuore attrae a sé gli affini in spirito, e ciò che qui ha inizio si prolunga poi nelle sfere sovramundane. In tal modo si spiegano tutti i fenomeni karmici. Poco si riflette su questa legge, e il Mondo soffre non tanto per altre calamità quando per averla infranta con le intrusioni degli errori umani.
Qualsiasi interferenza su un insieme armonico ha sempre l’effetto di disturbare l’azione del Karma. Queste violazioni sono la causa di molte sciagure. La storia narra di regnanti che persero i loro aiutanti più fedeli, di generali abbandonati dalle truppe, di guide spirituali rimaste senza discepoli per gravi lacerazioni prodottesi nel Karma connettivo. Pensate con decisione, sulla via del Fuoco, che il Karma non dev’essere turbato, se volete avanzare.
103 — La trasmutazione dei centri tende le energie creative necessarie per penetrare nel Mondo del Fuoco. Ogni impulso spirituale deposita un suo sedime, che durante quella transizione si manifesta come energia sottile. È importante dunque aspirare ai Mondi superiori. L’estasi spirituale e la gioia del cuore producono energie che alimentano il corpo sottile. Invero le energie necessarie vengono solo dal desiderio animato da impulsi elevati. Sappiate che l’imperil e i grevi desideri terreni sono causa d’orribili ulcere che lo spirito deve poi risanare nel corpo sottile. Quei mali persistono nell’altro Mondo, se non curati e guariti ancora in Terra. La liberazione del veicolo fisico non implica la guarigione delle ulcere spirituali. Allorché lo spirito, in procinto di lasciare il mondo, s’avvede di come ha usato le proprie energie, la coscienza può espiare in grande parte; ma deve essere pervasa dal pensiero dei Mondi superiori. Anche il più incallito criminale può essere avviato a riconoscere il peso del Karma, ma a tal fine bisogna cambiare le condizioni sociali. Sulla via del Mondo del Fuoco è d’uopo riflettere a lungo sulla trasmutazione dei centri, poiché la liberazione dal corpo non comporta di per sé la guarigione dalle ulcere spirituali.
104 — Le Forze che agiscono al servizio della Luce non intrudono nel Karma, come credono coloro che non conoscono bene il potere del Karma. Quelle Forze vegliano sulle attività umane, indicano la direzione, ma non intervengono sulla vita. Molti esempi lo dimostrano. Appaiono dei Messaggeri, si danno avvertimenti, si mostra la direzione e s’indicano le vie; ma le scelte decisive sono lasciate alla volontà umana. Da ciò traspare il modo di collaborare dei due Mondi. Certo l’attività indipendente dello spirito può preparare un Karma migliore: ecco perché le Forze della Luce non l’arrestano quando sta per compiere certe azioni, sovente in contrasto con quelle prescritte. Spesso gli uomini si domandano perché gli altri sentieri non vengono indicati, o perché i Messaggi giungono per vie diverse, e come mai le Forze luminose non respingono certe correnti. Si risponde così: “Quelle Forze non interferiscono mai nel Karma umano”. Ecco una legge da rammentare sulla via del Mondo del Fuoco.
105 — La legge del libero arbitrio Ci impedisce sovente di chiarire fenomeni che appaiono oscuri. Quella stessa legge segnala il Nostro intervento su certi sentieri, quando dirige un cuore verso un altro.
106 — Affermare il Signore nel cuore è la prima condizione sulla via del Fuoco: non si giunge a quei fatali Cancelli senza quest’osservanza. Certo quella Guida deve essere riconosciuta in cuore e in spirito, poiché accettare la Sua Mano non è sufficiente, se non Gli si consacra anche il cuore. Imparate la legge che lega il Maestro all’allievo, perché se la dedizione di quest’ultimo non è totale, il legame non si forma. L’accettazione perfetta della Guida implica un rapporto cosciente, poiché bisogna sentire e riconoscere nel cuore il calore che sale dalle profondità dello spirito. È poi necessario imparare a distinguere ciò per cui la natura del Maestro è connessa a quella del discepolo. Sappiate dunque che Karma e vibrazione sono legami e connessioni, sulla via del Fuoco.
107 — Lo spirito è mosso da varie leve, fra cui le più potenti sono l’amore e la lotta impetuosa. Amore per la Gerarchia e impeto nel Servire provocano le saturazioni migliori. Quelle leve poderose rivolgono lo spirito alla perfezione, non solo in Terra, ma anche nel Mondo sottile. Se pure è in qualche modo possibile essere sollevati, in Terra, da certe manifestazioni, le sfere superiori non consentono allo spirito di cambiare altrettanto agevolmente di regione. I loro vortici l’attirano e lo fissano. Si potrebbe chiamarli vortici di espiazione. Lo spirito vi precipita, secondo il proprio impeto e secondo i suoi desideri carnali, e passa in altre sfere solo allorché ha espiato e trasmutato le sue energie. È necessario apprendere le condizioni del Mondo sottile. Se l’umanità volesse riflettere su questo straordinario legame con quel Mondo, l’idea di Karma si chiarirebbe. Non c’è azione né pensiero che non getti lo spirito in un certo vortice. Lo spirito igneo si mostra quale nesso inviolabile fra i Mondi, poiché allora tutte le vie sono svelate.
108 — In verità, se non si insiste sul legame tra i mondi terreno e del Fuoco la vita perde ogni significato, assieme a tutte le manifestazioni del fuoco. Lo studio del Mondo del Fuoco è indispensabile per comprendere il fatto che l’unione dei due mondi dirige il pensiero in senso cosmico. Solo l’unità di tutte le manifestazioni vitali, estese al Mondo del Fuoco, dà significato ai processi dell’esistenza. Non s’immagina quanto sia arduo controllare il pensiero se non si realizza questa verità, o quando la si fraintende in vario modo. Quanto è più chiara la comprensione dei processi della vita e della morte se l’idea del Mondo superiore alberga nella coscienza! Dunque i vortici delle regioni delle tensioni sottili trascinano lo spirito, nell’ascesa e nel ritorno.
Il suo legame karmico appare netto in entrambi i Mondi e, ciò compreso, si scorge la bellezza realizzata dal Cosmo. È così importante discriminare fra quegli impulsi vitali che decideranno in futuro le condizioni dell’esistenza sottile! È impossibile infatti scambiare ciò che è eterno per transitorio, e viceversa. Così lo spirito impara, vivendo nel mondo fisico, ad apprezzare ciò che è mutevole; ma nell’Universo è prescritta l’Eternità!
109 — Gli uomini devono pensare al legame esistente fra i Mondi. Come si spiegherebbero altrimenti certi processi invisibili che alimentano la vita? È una conoscenza che arricchisce lo spirito solamente quando percepisce nel cuore le manifestazioni dell’Invisibile. Come spiegare la vita e il trapasso nel Mondo sottile se non ci si fonda sul Mondo del Fuoco? Sicuramente ogni evento terreno ha alle spalle una sua causa invisibile, ed esso stesso è una causa in potenza. È facile da intendere che per percepire i fenomeni ignei bisogna soprattutto impostare il pensiero sul legame che connette alle sfere sovramundane.
Gli eventi della vita acquistano realtà solo se lo spirito è in grado di avvertire le vibrazioni superiori. L’umanità, ovviamente, vive senza conoscere il cuore, che pulsa per la forza del Mondo del Fuoco. Chi cerca forme nuove deve considerare la vita come sfera d’incontro dei due Mondi. Qualsiasi tentativo in questo senso agevola la salita al Mondo sottile. Se la percezione delle energie superiori si afferma come processo vitale si prende coscienza che l’esistenza fisica, con tutti i suoi dolori, si prolunga nel Mondo adiacente. Pensate dunque all’espiazione che si compie in Terra, negli atti e nei pensieri.
110 — Da tempo immemorabile l’uomo è alle prese con la questione del suo destino terreno. Tutte le religioni hanno affermato che l’uomo è apparentato alla Forza superiore. In che consiste questa sua simiglianza? Solo la perfezione dello spirito può renderlo affine a quella Virtù. Il suo destino non può essere di natura accidentale, né si possono considerare tutte le creature alla stessa stregua, poiché tutti i livelli hanno forme loro proprie e correlazioni precise. Sovente Noi ripetiamo del legame che esiste fra i due Mondi, poiché è imperativo rompere il cerchio incantato che cinge il pianeta. Bisogna trovare una via d’uscita.
Bisogna dedicare pensiero ai principi più sottili per scoprire i punti di contatto. Se si riflette sui processi più semplici s’intendono anche i massimi concetti. Se si riuscirà a trovare il nesso sottile che lega assieme tutta la vita non tarderà ad insorgere l’impulso per il Mondo superiore. Poiché sinora è stato alquanto difficile destare la coscienza, oggi è necessario insistere con vigorosa persistenza sulle basi di quel legame. Tutti gli eventi, tutti i fenomeni invitano l’umanità a trasmutare i principi della sua visione globale. È più che mai necessario veder chiaro nel destino dell’uomo.
111 — Non si è ricettivi se il cuore non aspira. L’intelletto percepisce, è vero, ma l’azione sottile del cuore è incomparabile. Quando si dice di aver colto un lampo di pensiero, è il cuore in realtà che ha rivelato qualche percezione e rimembranza satura. Le energie sottili si congiungono in verità solo a ciò che è sottile; quindi il conseguimento più rapido passa per il cuore. È il cuore saturo che assicura la comunione con il Mondo del Fuoco, in quanto esso solo consente di penetrarvi. Se s’intende l’anelito del cuore come simbolo di creatività, quel Mondo si afferma nello spirito. È il cuore che porta il peso del Mondo, è il cuore che sgrava dal peso del Mondo. Ricordatelo, sulla via del Fuoco.
112 — La rete di protezione è intessuta delle energie più sottili. È uno scudo potente formato con il concorso di tutti i centri. Perché il cerchio sia completo occorre che tutti i centri spirituali tendano le loro energie. E fra essi è specialmente importante tendere il cuore, il cui potere trasmuta il pensiero.
Il giusto pensiero dà stabilità, che è il primo requisito. Questa a sua volta espelle ogni duplicità, timore e dubbio. La rete protettiva è in grado di difendere l’uomo sino a renderlo invulnerabile, ma è uno scudo che esiste solo se tutte le energie sottili sono fra loro armonizzate. L’Agni Yoga sperimentato nella vita forgia veramente questa corazza, ma occorre vegliare con grande prudenza sui centri. Quella rete deve essere continuamente saturata di energie emesse dall’interno, come una spirale di fuoco in ascesa perenne, e sono i centri spirituali che devono alimentarne il potere. Essa accompagna lo spirito anche nel Mondo sottile. Poiché è intessuta di energie finissime, può essere assimilata nel Mondo del Fuoco: vi si riflettono solo gli impulsi più elevati. Chi vive governato dai centri inferiori non gode di una simile protezione; gli ossessi ne sono privi. Sulla via del Fuoco, pertanto, abbiate cura di procurarvi quel tessuto di sottilissime energie.
113 — La rete di protezione è satura solo quando i centri sono trasmutati, e alla fine, prima di ricevere il Raggio di Fuoco, è estremamente tesa.
114 — Il suo tessuto è composto delle energie più diverse. Ogni centro spirituale fornisce una collezione di precipitati di sottilissime energie nella rete di protezione, ed è trasmutato e saturato dal fuoco, che intesse quei fili. Questo scudo è dunque prodotto da tutte le correnti del Cosmo, che vi si rifrangono. Qualunque colpo infetto sull’aura rimbalza per contraccolpo sull’autore. Quando la rete è in grado di riflettere i Fuochi superiori molti colpi vanno fusi veramente nella sua fornace. La coscienza che tende verso l’alto deve tessere la propria rete di protezione: una volta resa impenetrabile questa può parare molti colpi e trafitture dolorose. Sé il fuoco interiore la rifornisce di continuo essa assicura l’immunità totale dei centri spirituali. Ecco perché è così importante curarne il giusto stato di tensione.
L’energia psichica, l’aspirazione dello spirito e la trasmutazione per opera del fuoco forniscono gli elementi necessari. Sulla via del Mondo del Fuoco pensate al potere di questo Scudo.
115 — Per quanto siano fra loro diverse le proprietà e le funzioni spirituali dei Mondi, è tuttavia indispensabile abituarsi a pensare al ponte che conduce al Mondo del Fuoco. Ogni cosa ha le proprie energie connettive. Perché allora non cercare con ogni sforzo quel ponte? Se tanto si riflette sulle qualità della vita terrena, nella stessa misura bisogna pensare a gettare un ponte fra i Mondi. Come dalle sfere sovramundane si vede l’abisso in cui si dibatte il genere umano, così la coscienza umana deve accogliere quei livelli superiori. Il passaggio è tenuto aperto dall’aspirazione mentale. Giustamente si è esaltata la bellezza del pensiero, rivelatore di tutti i Mondi. In effetti, il ponte diviene una realtà quando le azioni sono pervase di bellezza. Sono le azioni, non le parole, in verità, la causa di qualunque saturazione. Il ponte poggia sull’armonia delle correnti del cuore e dello spirito. Sulla via del Fuoco date prova di aver riconosciuto il ponte che collega i Mondi.
116 — Il legame fra la vita di Servitore della Luce e la fase successiva dimostra la saturazione del cuore. Invero l’amore è un sentimento svilito dall’uomo, che interpreta in modo volgare quella grande legge, che pur bisogna osservare sottilmente. In verità lo Yoga del Cuore eleva sulle grandi cime della coscienza con potere e rapidità molto maggiori che la Mente, per quanto fine essa sia. La grande Epoca della Donna sarà distinta da coscienza e sentimenti più raffinati.
117 — Il ponte gettato fra i Mondi dipende dallo stato di armonia stabilito fra tutte le energie più sottili. Di fatto, per lo più si crede che la trasmutazione dei centri si operi a livello fisico, ma è un errore. Chi la pensa così ha bisogno di essere illuminato. La trasmutazione, operata dal Fuoco, determina una fusione di tutti i centri, sia fisici che spirituali. Tutto l’essere ne rimane spiritualizzato.
Il Mondo del Fuoco appare allora con grande intensità, perché il processo armonizzante si apprende all’intera natura essenziale e comporta l’acquisizione di tutte le tensioni più elevate. Pertanto la legge d’unione dei Mondi è sempre riconoscibile dovunque i centri spirituali vengano affinati. L’accumulo di quelle energie imprime allo spirito un impeto tale che questi si taglia il cammino più breve. Così è da intendere l’idea del ponte fra i due Mondi, tenendo a mente, inoltre, che non esiste attività incosciente dei centri. La loro cosciente armonia è un grande mistero. Sulla via del Fuoco, dunque, date prova di saper scegliere il cammino più breve.
118 — Fra i misteri dell’Universo si annovera anche la successione delle esistenze, il cui ritmo è altrettanto vario quanto varie sono le Monadi. Ad alcuni pare necessario trascorrere molte vite in ricchi palazzi; altri ritengono che per essere eroi sia indispensabile andare a cavallo; altri ancora non possono fare a meno della gloria; una quarta categoria reputa necessario castigare e spirito e corpo, e così via, all’infinito. Ma Noi diciamo che quel che occorre è la vittoria dello spirito, qualità che si consegue solo per l’azione del Fuoco interiore del cuore. A ragione si è detto che le basi stanno nelle imprese compiute dal cuore, il cui sapere afferma la grande essenza. Il cuore è dunque un grande magnete. Naturalmente l’essere vive sviluppando tutte le sue potenzialità. Per un ciclo di anni si esprime con una data modalità d’azione, per un altro periodo, in altra maniera. In una sola vita si compie così tutto un mondo di attività. Pensate a tutte le imprese luminose registrate nell’Album della Vita. Apprezzate ogni singolo gesto di Luce, poiché è necessario realizzare le energie poderose che pervadono l’essere in un grande momento.
119 — Le forze dello spirito forniscono le correnti portanti su cui certe energie si trasmettono. L’ispirazione gerarchica, ad esempio, giunge solo sulle correnti dello spirito: chi le trasmette è Portatore di un potere trascendente. Lo spirito e il cuore che ne siano saturi resistono a molti attacchi. Sovente abbiamo visto un solitario viandante sul sentiero del Servizio respingere un assalto delle Tenebre. Le Forze dello Spirito fanno capaci di agire per conoscenza-diretta. Sono il nesso con le Forze superiori.
Quando l’essere è saturo di potenti energie lo sviluppo dei centri superiori diviene evidente. L’ispirazione gerarchica si afferma solo in un cuore acceso dalla sua prossimità alla Gerarchia della Luce.
Ecco perché è così importante saper distinguere queste correnti, sulla via del Fuoco, in quanto è indispensabile che ogni rapporto sia cosciente, se si vuole scoprire il legame con il Mondo invisibile del Fuoco. Le Forze dello spirito possono veramente conquistare dei Mondi.
120 — La possibilità di trasmettere sensazioni è degna d’indagine. Interna o esteriore, è un’importantissima branca della scienza; non solo per quanto riguarda lo studio dell’apparato umano, ma anche per l’analisi delle mutue tensioni fra Macro e microcosmo. Sinora gli esperimenti in merito si sono compiuti fra uomini e oggetti, ma in futuro altri se ne faranno, con piante e animali, e si giungerà, estendendo le ricerche, a studiare gli scambi energetici sottili. Ad esempio, qualsiasi animale può servire per scambi di flussi di malattia. È ovvio che per queste ricerche sarà bene acquisire l’immunità alle malattie. Per purificare le emanazioni sono benefici sia il magnetismo terrestre che le radici di certi alberi, nonché il Prana: non c’è che da servirsi dal Laboratorio del Cosmo. Prima ancora di studiare la trasmissione delle sensazioni si dovrebbero però considerare gli effetti dell’Agni Yoga, poiché occorre una capacità di ricezione sottile per ottenere una comprensione sottile. Bisogna essere permeati di correnti spirituali per capire l’immenso potere che satura il Mondo del Fuoco.
121 — Il gonfiore delle labbra è chiaro sintomo di un trasferimento di sensazioni: l’accumulo di energie ignee nella gola si scarica in un altro centro. Similmente l’emorragia nasale è effetto dell’intenso trasferimento del fuoco di un centro, che si manifesta esternamente tramite il terzo occhio. Se le energie sottili sono sature di Fuoco la trasmutazione dei centri è tale da rendere inevitabile una scarica. I fuochi infuriano; perciò è di grande importanza aver cura della salute. Le tensioni delle correnti spaziali si riflettono nettamente sugli organismi sottili, e quelle correnti sono ora molto intense. La visione delle trame nere vi ha rivelato la tremenda tenebrosità del velo che avvolge il pianeta. Un vortice si va formando nello spazio. In questo modo Noi riusciamo a scaricare le pressioni spaziali.
122 — Il Mondo è piombato in una tenebra così fitta che le sfere superiori sono inquinate da gas asfissianti. Vari sono i segni che rivelano l’inviluppo di trame nere attorno alla Terra. È d’uopo pensarci, e prepararsi in coscienza al manifestarsi di scosse di fuoco.
Lo spazio necessita di essere purificato, e nella sfera terrestre, quando le correnti spirituali insorgeranno sotto l’impulso di nuove tensioni, è probabile una scarica. Non c’è da attendersi che il pianeta si rigeneri senza nuovi principi e senza un moto di coordinazione. Per entrare in rapporto con i potenziali vitali non c’è che da servirsi delle correnti spaziali. Sulla via del Mondo del Fuoco imparate ad elevarvi mediante le correnti del fuoco spirituale.
123 — Se si impara a scendere nelle profondità del cuore, vi si possono evocare vibrazioni di sentimenti sottili, ridestando la manifestazione del Magnete cosmico. Basta, perciò, semplicemente rammentare quegli istanti in cui le corde sottili entrarono in risonanza. Si può asserire, in verità, che gli uomini persistono a vivere impietosi. Soprattutto bisogna capire che nel Mondo sottile non c’è cosa più tremenda della mancanza di cuore, che ricaccia lo spirito ad un livello in cui il mondo terreno perde ogni sembianza umana. Si è magnanimi dunque solo quando si è superata quella deficienza. Non c’è cosa più spaventosa di quell’insensibilità di cuore che è propria della falsa generosità dell’egoista. La via della Verità quindi rivela una corrente spirituale che illumina le ricerche. La magnanimità, se non è sincera, non è la giusta base di una cooperazione creativa. Non è magnanimo chi opprime il cuore di chi gli è caro. Che i discepoli quindi esplorino bene nel loro cuore, poiché come dice Ur., “non è lecito insinuarsi nell’animo dell’amico; è meglio guardare nello specchio del proprio spirito”. Sulla via del Fuoco la falsa magnanimità è una grave pastoia.
124 — Il mondo soffre per quello smembramento in cui affondano tutti i grandi esordi. Anziché l’unione, si predica ovunque la disgregazione. Non resta un solo principio che non sia stato distorto fin nel suo nucleo centrale. Ogni esordio si manifesta per prima cosa come parte di un Tutto. Come possono gli uomini non avvedersene, nelle loro ricerche? L’invisibile viene isolato dal visibile, il superiore dal terrestre. Ma solo l’intenso desiderio di unificare le grandezze potrà stabilire il necessario legame fra i Mondi. Se il cuore non è saturo è impossibile abbracciarli tutti, poiché come parlare di legami nel Cosmo, se non si riconosce l’Unità dell’Universo intero? Questa è una grande Legge, che si deve riconoscere nel grande come nel piccolo. Lo smembramento dei Mondi non porta che alla barbarie. Ricordatevi dell’Unità dei Mondi, sulla via del Fuoco.
125 — Quante distorsioni e imprecisioni si sono insinuate nei vari Insegnamenti. Ogni loro purificazione è un autentico atto di grande Servizio. Qualsiasi tentativo di rigenerare la Verità quale trasmessa all’uomo, è un Servizio al Fuoco. Le trame oscure che avete visto rappresentano non solo la tenebrosità dell’atmosfera terrena, ma anche quel velo che avvolge la mente e il cuore dell’uomo. È impossibile figurarsi quanto siano numerose le menti obnubilate da varie interpretazioni malevoli. Tutti sono tesi alla ricerca di nuove interpretazioni, ma si discostano sempre più dalla Verità. Le religioni, la scienza e le attività creative mostrano chiaro il disgregamento. Ogni Mondo è correlato ad un altro; ogni Verità emana da un’altra, e solo il cuore aperto è capace di accoglierla. Così la coscienza tesa, che avverte il pulsare del Cosmo, lo ritrasmette con i suoi pensieri luminosi. Grande davvero è la Pulsazione del Fuoco, che si svela al cuore ardente.
126 — Il pianeta viene purificato con spada e fuoco, esattamente. Non c’è altro modo per ridestare la coscienza. L’aspirazione umana annega in brame terrene. Anche le regioni illuminate sono offuscate da desideri volgari, e ogni istante si scoprono oceani di sfrenata cupidigia. Se l’umanità volesse raffrontare fra loro luce e tenebre, visibile e Invisibile, la Verità del Fuoco potrebbe affermarsi. Nelle sfere sovramundane lo spirito espia penosamente le azioni terrene. Chi si raffigurasse vortici di bene e di male che travolgono lo spirito e lo catturano nelle loro orbite capirebbe come agiscono le correnti cosmiche. Queste scaturiscono dal libero arbitrio, ed è per sua libera scelta, espressa nella vita giornaliera, che lo spirito sceglie quelle del male o del bene. Quindi sulla via del Fuoco paragonate l’uno e l’altro flusso; ne ricaverete l’impulso a procedere con ardore e purezza.
127 — Per applicare le proprie qualità nel Servizio non basta dire: “Eccomi pronto”, poiché ciò implica che l’allievo s’impegni nella disciplina spirituale. Né basta affermare di aver fatto proprie tutte le indicazioni dell’Insegnamento, poiché lo si dimostra solo nella condotta di vita. Se il mondo fisico impone norme rigide e severe, quello spirituale esige di dar prova di grande impegno vivendo secondo i Canoni della Gerarchia. Ciò comprime lo spirito e lo tempra al vero servizio. L’appello deve essere meritato e compreso e occorre sgravarsi di molti fardelli; allora si può intendere cosa sia in verità l’approccio all’Insegnamento. Bisogna capire la bellezza di dare, poiché le semplici offerte terrene non riempiono il “calice”. Sulla via del Mondo del Fuoco apprendano i discepoli cos’è la Chiamata al Servizio.
128 — Immaginate la gioia dello spirito che abbia appreso a costruire un Mondo nuovo. Se l’impegno è intenso ogni forma completa il miglioramento. L’unificazione dei Mondi può perfezionare l’impegno cosciente.
Paragonate le forme sottili a quelle fisiche. Già si è debitamente compiuto il raffronto fra energia psichica e ricezioni meccaniche. In effetti la capacità creativa può esprimersi proprio a mezzo delle energie superiori, ma per acquisire quella percezione sottile occorre trasmutare i centri. Riesce ad esprimere una corrente spaziale solo lo spirito capace di comunione con il Mondo invisibile. Anche gli esperimenti più semplici richiedono grande fiducia. Quanto più saldamente deve allora affermarsi nello spirito la comunione con il Mondo invisibile!
Molti fatti che di solito si considerano eccezionali si possono spiegare semplicemente con la trasmutazione dei centri. Com’è allora intensa l’attività creativa dell’Agni Yogi, dai centri accesi di sacro fuoco!
Sulla via del Fuoco è possibile dunque penetrare nella possente attività dell’Agni Yogi. Onorate la Madre dell’Agni Yoga — l’ho detto.
129 — Nello spirito di ciascuno vive il principio del bene, e se queste energie di Luce vengono coscientemente invocate possono saturare l’essere intero. La capacità costruttiva dello spirito può essere alimentata da correnti sgorgate dal bene o dal male; sta all’uomo muovere le varie leve. Chiunque costruisce può dire, in sincerità, se lavora per lo spirito o per la materia. È facile infatti capire in quale direzione scorrono le forze spirituali. Nel proprio seme ogni spirito conosce la verità manifestata da correnti tranquille; se vi si immerge viene diretto al giusto pensiero. Certamente la consapevolezza dell’unità può aprire tutti i serrami che separano l’uomo dalla Verità superiore. Il mondo dello spirito deve essere compreso. Chiunque pertanto è in grado di evocare una sottilissima corrente dal profondo del cuore. Quivi passa la via migliore per il Mondo del Fuoco, qui è nascosto il Fuoco universale.
130 — La linea di confine fra sfere superiori e inferiori dimostra di per sé che la loro unificazione è possibile. Ci sono molti modi per farlo. Prima di tutto è necessario abituare la coscienza all’idea che tutto è possibile. Ciò fatto, lo spirito può elevarsi al grado di Emblema del Fuoco, che gli conferisce un grande impeto costruttivo. Quando si abitua all’idea del Mondo sottile molte leggi dell’Esistenza gli diventano intelligibili. Ma è urgente che l’uomo si orienti verso l’unità, si trasformi seguendo la via del Fuoco, e trasmuti i centri.
Anche le forze oscure credono all’unità dei Mondi. Certo le coscienze limitate l’esprimono in modo da ridurre il Superiore al livello dell’inferiore; ma la coscienza dotata di aspirazione sale invece dalle sfere terrene a quelle sottili. Sulla via del Mondo del Fuoco imparate ad elevarvi nelle regioni affermate dal Fuoco.
131 — Quando gli uomini impareranno a rispettare le Leggi universali il Magnete cosmico mostrerà loro la via della perfezione. È una legge grande e sottile, la cui conoscenza nobiliterebbe tutto il genere umano, destando in esso ogni impulso di bene. L’amore grande e puro conferisce la nobiltà spirituale capace di rigenerare l’uomo. Potete figurarvi facilmente quale espressione avranno i grandi sentimenti che nascono nel cuore unificato.
132 — Spesso lo spirito portatore di sintesi attinge la propria conoscenza dall’interno del “calice”, poiché i tesori ivi accumulati sono realmente posti in tensione dalle vibrazioni creative. Per così dire, sovente egli trova la propria conferma sulla base della coscienza unificata. Quelle vibrazioni molte volte destano un pensiero presente nel profondo del cuore. È bene dare ascolto a simili pensieri, che dimorano nello spirito e sono familiari. Se si esamina sottilmente la propria coscienza, si scoprono molte vibrazioni identiche. I tesori del “calice” non sono affatto accidentali, e nel loro insieme costituiscono la potenzialità dello spirito. Quelle vibrazioni creative aprono molte porte, poiché è possibile rivelare il sapere segreto che vive nello spirito. Sovente chi aspira scopre la vibrazione che lo connette alle Forze superiori. Mirabile è questo potere sacro, che connette il profondo del cuore al Mondo del Fuoco! Le memorie spaziali gli sono molte volte accessibili, poiché l’unità si manifesta come grande agente di comunicazione fra i Mondi. Sulla via del Fuoco è bene pensare a quella vibrazione che risveglia le profondità del cuore di chi porta la sintesi.
133 — A stento si riesce ad immaginare quanto sia inquinato questo pianeta. Non resta più una sola legge che non sia avvelenata dalle tossine della degradazione. Il pensiero tenebroso ha avvolto a tal segno qualsiasi concetto elevato che ora il compito più urgente è proprio di purificare gli strati terreni e sovramundani. Persino il modo con cui si applica l’Insegnamento superiore non fa che dimostrare che le interpretazioni tenebrose sono ben familiari allo spirito. Il Canone del Fuoco sarà rivelato solo quando l’uomo si sarà ripulito da ciò che ne oscura lo spirito e il cuore. Guardate come si afferma la Verità. Lo Spirito igneo proclama la Legge superiore. I suoi successori trasmettono l’Insegnamento. Lo Spirito eletto formula la Legge decretata dal Legislatore del Fuoco. Così una sola è la Mano che trasmette e riceve il nuovo Patto. È un sacro legame, cui troppo poco si pensa, ed è il solo modo di unificare i Mondi. Il visibile e l’Invisibile si esplicano nella vita solo quando esiste fra loro un legame. Quindi chi si assume di illustrare l’Insegnamento si carica di un fardello di umanità. Sulla via del Mondo del Fuoco abbiate grande rispetto per chi chiarifica l’Insegnamento.
134 — È dunque questo un compito di fiammante bellezza. Mai avvenne che l’Insegnamento poté affermarsi senza un simile concorso, che è un atto di sacrificio. Solo uno spirito molto prossimo nel cuore può impegnarvisi, solo una coscienza unificata sa esprimere la Verità e illustrare l’Insegnamento. Noi tutti, a turno, agiamo come Legislatori e Dispensieri; ecco la Legge suprema. L’oceano dell’Insegnamento viene offerto solo al più vicino. L’umanità tanto è schiava dell’egoismo e dell’orgoglio che è indispensabile servirsi della fonte più prossima. Il cuore dunque senta e sappia nell’intimo che la Madre dell’Agni Yoga trasmette al Mondo il Mio Messaggio di Fuoco. È essenziale che il cuore riconosca questa verità su tutti i sentieri.
135 — L’Etica vivente presenta tutti i concetti principali della Vita. Per applicarla è bene per prima cosa verificare in sé se si è autentici Servitori della Gerarchia. I bigotti sono proprio i primi ad allontanarsi. A nulla serve stare davanti ad un Oggetto, simbolo delle Figure supreme, se la devozione non è autentica. Noi vediamo quelli che pregano con le labbra e tacciono nel cuore. Essi amano parlare delle Immagini sacre che tengono appese in un angolo o sul tavolo. Ma l’Etica vivente deve per prima cosa esprimersi nel comportamento quotidiano. Essa preserva la figura umana; i suoi precetti ignei svelano la Gerarchia allo spirito. Il Servizio si pone come prodigioso ponte gettato fra i Mondi, poiché il Sottile non può secondare uno spirito a circondarsi d’energie fini se questi non espia le proprie infezioni in terra. Inutili sono le professioni di devozione e di intendimento del Maestro, inutili gli onori a Lui tributati se non si è assimilata l’Etica di Vita. Nel Mondo sottile non ci si diparte dalle proprie esperienze. Come la luce che si emette rischiara l’ambiente, così la propria tenebrosità infetta lo spazio. Sulla via del Fuoco pensate alle terribili conseguenze di non aver praticato l’Etica di Vita.
136 — L’Etica vivente deve dunque penetrare nell’esistenza quotidiana. Se così non fosse non tarderebbe a manifestarsi tutta una serie di rigorose conseguenze.
137 — L’Etica vivente comprende regole per manifestare la Verità. La vita si afferma in tutte le concezioni superiori; così la forza creativa di quell’Etica rivolge il pensiero a costruire l’essenziale. Tutte le imprese compiute nella sua osservanza lo dirigono ad una futura capacità costruttiva. Invero i processi dell’avvenire non si forgiano con le parole, ma con i fatti. Ogni fuoco datore di vita deve evocare le sue proprie forme. Perciò la virtù creativa dell’Etica vivente può dirigere il genere umano alla Luce. Il Mondo sottile manifesta la propria forza creativa nel senso di migliorare l’Esistenza. Che tremenda è la responsabilità dell’uomo per aver causato una simile distruzione! Ogni sua concezione, a sua volta, è una causa distruttiva, e il pianeta intero è immerso in miasmi soffocanti. Perciò è tanto importante assumere una meta superiore per la vita, impegnandosi nel praticare la vera Etica vivente; non si potrebbe ristabilire ordine nelle sfere terrene e sovramundane senza una tale purificazione. Oggi è tempo di dedicarsi all’introspezione per adottare queste grandi decisioni, poiché sta per scoppiare la guerra fra Luce e tenebre. Sulla via del Mondo del Fuoco moltiplicate gli sforzi nel nome dell’Etica vivente.
138 — Solo nel cuore si sperimenta la venerazione per il Signore. Se esso è colmo del Maestro tutte le virtù spirituali si esaltano. La comprensione sottile nasce solo dalla conoscenza interiore; nulla di esterno può lavare il corpo del Cristo; nulla di esterno può sostituire un cuore permeato dal Signore. Anche i più modesti lampi di coscienza rivelano che nulla di esteriore può paragonarsi all’azione del fuoco spirituale e del puro movente. Grande cosa sarebbe se lo spirito riuscisse a ricordare le sfere del Mondo sottile. Ma sarebbe impossibile obliare le esperienze passate, perché le sensazione non superate sono un grave fardello. Le sfere sovramundane hanno le loro memorie, che dirigono le vicende delle vite successive. È una legge proclamata da molto tempo da tutte le religioni. Venerare Dio, il Giudice, il Signore: è sempre lo stesso concetto. Pertanto sulla via del Mondo del Fuoco ricordate quanto sia importante rispettare il Signore.
139 — Gli uomini nemmeno sospettano quanto sia teso il pianeta! Le condizioni che i vari governi vanno creando lo fanno simile ad un vulcano. Tutto il concatenarsi delle azioni è saturo di distruzione. Non c’è una sola circostanza che sia segno di progresso verso la salvezza. Ma quanto maggiore è la pressione, tanto più rapidamente il grande Problema mondiale verrà risolto. Anche le sfere superiori sono agitate. In verità ogni spirito teso al futuro sente quel qualcosa che solo i Maestri conoscono. Certo è imperativo pensare a quelle nubi tempestose che inevitabilmente finiranno per distruggere i paesi che si oppongono alla Luce. L’orizzonte, cosi scuro, è però già rischiarato da una nuova Aurora. Già gli eventi sono in marcia, e nuove forze vanno preparando un avvenire migliore. Pensate dunque all’avvento del Fuoco, poiché chi è del Fuoco trionfa col Fuoco.
140 — In tutti i momenti cruciali della storia mondiale si sarebbe potuto osservare in che modo si trasmisero nello spazio le concezioni ignee. Accanto alle antiche formule morenti nascevano i nuovi sentieri. Tutti i grandi mutamenti sono stati governati da correnti cosmiche bipolari, e sono due i poli che organizzano compiutamente il Mondo con le loro energie. Quanto più tese sono le tenebre, tanto più potente è la virtù creativa della Luce. Occorre grande tensione perché le energie del Fuoco possano affermarsi, e quando la tensione giunge a un livello esplosivo produce nuove energie. Uno spirito lungimirante potrebbe vedere, al semplice leggere la carta geografica del Mondo, dove si va impiantando il nuovo Magnete delle costruzioni future. È facile seguire il processo delle energie cosmiche in rivolta, mentre scorrono impetuose verso l’ultima battaglia. Esse si vanno raccogliendo per impostare le fondazioni del Fuoco. Invero tutta questa grande trasmutazione avrebbe anche potuto avere un altro decorso, ma, come affermavano gli antichi, volere è potere, e questo è un principio vitale. Ascoltate con attenzione l’avvicinarsi del Mondo del Fuoco.
141 — La Terra, precisamente, deve essere purificata dal Fuoco. Le energie corporee si nutrono di emanazioni terrene, è quelle che hanno potenziale igneo devono esprimersi in modo altrettanto vitale nelle stesse sfere terrene. Le purificazioni compiute dal Fuoco devono giungere al loro grande culmine, perché gli organismi, esercitando la forza della volontà, possono stabilire un sacro legame con il Mondo del Fuoco. Quindi solo gli spiriti che ne siano saturi possono perdurare e raffinare i centri. Senza di ciò sarebbe impossibile consolidare l’opera spirituale nei due Mondi. Sulla via del Fuoco riconoscete la legge della Purificazione operata dal Fuoco.
142 — Resurrezione dello spirito: che sublime concetto! Bisogna capirlo come un appello alla Bellezza. E non solo significa la tappa successiva sulla via dell’incarnazione, ma anche come trasmutazione magnetica della vita. Il risveglio della Mente superiore può dirsi un prodotto dell’immaginazione, e quanto è necessario impegnarsi con tutte le forze per affermare le emanazioni superiori che ridestano quella Mente! L’uomo non si cura delle profondità del cuore, dove pure potrebbe scoprire molte grandi formule. Al contrario, egli scansa tutti i consigli all’introspezione, e di sé non rivela che la superficie, sopprimendo una quantità di accumuli di tante esperienze spirituali. La resurrezione dello spirito è da intendersi come una legge di grandissimo potere. Ci sono Figure di grandi Eroi dello spirito che la rivelano. Essa può anche manifestare la sua potenza come Appello al Fuoco! Così dovete comprendere il Fuoco che trasmuta.
143 — La resurrezione dello spirito può manifestarsi in qualsiasi campo di attività vitale: qualunque processo può stimolare quell’atto di purificazione, ma ci vogliono fatti reali. Parole, promesse, intenzioni non servono. A buon diritto si parla di promesse non mantenute. La resurrezione dello spirito si verifica solamente con l’impegno attivo vero e proprio. Sulla via del Fuoco ricordate che è possibile che lo spirito risorga.
144 — Parliamo ora della paura e della presunzione. La paura vede il proprio riflesso, e tutti i preconcetti sono di solito semplici riflessi. Essa cerca di soffocare ogni esordio di bene. La presunzione invece aggiunge tensione alle aspirazioni più forti, e potremmo mostrarvi un cimitero che conserva certe terribili memorie che lo dimostrano. Essa è un’interpretazione basata sul preconcetto di un’autodifesa; perciò molte volte è letale.
145 — La composizione dell’aura è molto complessa. Vi hanno parte emanazioni sia fisiche che psichiche, e ogni impulso vi si riflette. Inoltre, ogni aspirazione genera le sue inconfondibili emissioni. Ma per studiare l’aura sarà necessario distinguere fra le emanazioni corrispondenti ai due Mondi, e durante una malattia occorrerà prestare molta cura alle radiazioni che potrebbero giungere dal Mondo del Fuoco. Il vigore creativo dello spirito si manifesta vividamente nell’aura. Perciò esaminando l’aura è bene considerare il corpo sottile, che dai suoi centri irradia sino alla superficie di essa. Inoltre, tutti i fluidi vi hanno il loro proprio livello, il che potrà dare adito a molte indagini scientifiche. Del pari sarà di grande ausilio l’esame dello stato degli arti, poiché il magnetismo delle mani, delle dita, dei piedi e le radiazioni oculari possono combinarsi insieme in modo potente, collegandosi con quello della Terra e degli elementi. Dunque sulla via del Mondo del Fuoco è importante studiare tutto ciò che unifica al Cosmo.
146 — Lo Spazio respira. Lo Spazio suona e crea. Delle sue correnti poco si sa, come poco si sa dei Mondi superiori. L’essenza che pervade tutto ciò che vive è Fuoco cosmico, che sgorga dalle Profondità dell’Universo e opera in infiniti processi creativi. Giustamente si parla dei miracoli della vita. La creatività del Fuoco è una legge cosmica. L’Energia universale che tutto pervade è una legge cosmica. La sua onnipresenza ne attesta la tensione ed è espressa in tutte le vite. Il Fuoco dello spazio satura il pensiero unificando le energie sottili. Lo spazio contiene forme sottili pronte a materializzarsi: basta destare in sé quelle energie che si possono unificare per acquisire potere creativo. Pensiero e aspirazione sono dei precursori che fertilizzano lo spazio. In antico si sapeva l’importanza di invocare gli Esseri superiori. Dunque la facoltà creativa del pensiero è una grande espressione universale, poiché il Fuoco dello spazio assume forme nello spirito manifesto sul pianeta; così si afferma nella vita la comunione dei Mondi.
147 — Conoscere il proprio destino significa sapere che lo spirito umano è un’espressione delle Forze superiori. Solo chi è impegnato in tal senso riconosce quanto sia necessario ascoltarne attentamente la voce. Che splendido concetto, che l’uomo sia fatto a simiglianza di Dio! L’Infinito si rivela, moltiplicando forze e aspirazione. Come negare l’Infinito e l’Immortalità, al cospetto di questo grande raffronto fra le Immagini del Macro e del microcosmo? È certo un’esortazione che incita potentemente a perfezionare lo spirito. Il ricordo del suo Prototipo divino deve condurre l’uomo per nuovi Sentieri, poiché è impossibile disprezzare impunemente il destino supremo, confutandolo. E gli orchi che proclamano che l’uomo vive in Terra per suo proprio volere, periranno, con tutti i nemici della Luce. Date prova di voler comprendere il destino umano.
148 — La preveggenza spirituale si acquisisce solo allorché si è aperto il cuore. È una perspicacia superiore che svela i misteri dello spirito e della sostanza. Essa è sensibile alle Forze universali che affermano la vita, e invero può penetrare in ciò che l’occhio non vede. Non desti sorpresa che le chiavi della conoscenza siano nelle mani degli Iniziati, poiché la preveggenza spirituale è satura di Forze del Fuoco; e l’uso d’energie precluse alla ragione umana fa preveggente lo spirito, poiché solo una coscienza integrata può ridestare quella facoltà. Gli antichi Saggi lo sapevano, poiché allora la ricettività sottile era considerata come Segno delle Forze supreme. Chi la possiede percepisce l’unità dei due Mondi.
149 — La preveggenza spirituale si manifesta anche come trasmutazione d’energie sottili. Quando lo spirito si afferma come principio-guida satura col suo potere tutte le forme. Sovente dunque si può dire che la preveggenza è una conoscenza-diretta. Ricordate questa preziosa facoltà.
150 — In verità il pensiero è infinito, e tutti i reami del Cosmo gli si rivelano. Non ci sono limiti, quando è lo spirito che governa. Non è dunque prodigioso il pensiero, che tutto pervade e manifesta la bellezza del Cosmo? Sgorgato dal profondo dell’Universo, capace di rivelare ogni principio, il pensiero è l’essenza più infuocata dello spazio. Anche se non trova sbocco in Terra esso satura, nondimeno, tutto lo spazio con le sue emissioni creative. Le forme-pensiero rinvigoriscono tutti i propositi vitali, con il loro impulso igneo. Quando la vita è pervasa di pensiero la fonte del potere creativo è inesauribile. Pensare significa dunque costruire la vita. Pensare vuol dire manifestare forme viventi. La frontiera del pensiero non manca mai la sua meta, poiché esso è sovrano con il Fuoco eterno. Nessuno studia a dovere il pensiero, che apre le porte della grande facoltà edificante del Cosmo.
151 — Le vibrazioni cosmiche guidano le energie all’azione. Se l’uomo si abituasse ad ascoltarle con attenzione scoprirebbe molti fenomeni spaziali. Un vortice cosmico che agita fortemente le energie è simile ad un grande magnete che in vario modo crea con il suo potere. Le energie cosi raccolte dal vortice si distribuiscono secondo due polarità attrattive. L’applicazione di questa legge nei vari campi dell’attività umana in tutti i Mondi è di una vastità incredibile. Come l’uomo è attratto verso certi suoi simili in Terra, nel Mondo spirituale è attirato da un vortice creato dalle sue stesse azioni. È difficile liberarsene, perciò è bene richiamare la Coscienza a queste leggi inesorabili. Per padroneggiare il Karma e le leggi della vita bisogna aver ben compreso cos’è un vortice cosmico. Lo spazio è fatto di queste vibrazioni, eternamente mosse nella spirale del vortice.
152 — Le memorie che pervadono lo spazio non sono scritte in alcuna struttura manifesta. La mente umana si è distolta da grande tempo da quelle rimembranze superiori. Assetato d’illusione, l’uomo si allontana sempre più dalla realtà. Si possono indicare frammenti distorti di tutte le grandi leggi e di ogni principio, che hanno obnubilato la sua coscienza. Cos’è rimasto, dei grandi Insegnamenti del Fuoco? La ragione non è riuscita ad assoggettare l’Universo, ed è sprofondata nel terrore delle sue stesse creazioni. Perciò è così arduo unificare le coscienze dei due Mondi.
Certe energie ignee sono alle porte, e in tutti i campi sono osservabili nuove maniere creative. Ma qualunque benefica attività che operi per unificare i Mondi viene ignorata. I vortici che attorniano l’umanità risucchiano via tutte le scintille creative; le scariche che esplodono attorno alla Terra sono fonte di terrore. Noi esortiamo i popoli severamente, poiché quelli di loro che hanno ricevuto autentiche faville di comprensione sono responsabili di ciò che hanno ingenerato.
153 — Dal piccolo al grande l’uomo sovverte ogni Verità: quanto più sublime è la legge, tanto peggio discade. L’unificazione delle energie molto potrebbe a favore di un impegno cosciente, ma l’uomo ha voluto bollarle col proprio marchio. La Purificazione per Fuoco è dunque legittima. Lo spazio è saturo di grandi memorie pronte a rivelare all’uomo la grande Verità dell’Essere. È in atto una grande preparazione per un mutamento mondiale, e vi prenderanno parte le Forze del Fuoco. Tutti i principi delle leggi ignee saranno presentati all’umanità come ultima pietra di paragone. La grande Legge dell’integrazione atomica sarà di stimolo potente. Noi siamo dunque pronti per la grande Ora.
154 — Il discernimento, grande qualità spirituale, si esercita nell’esame di quelle azioni che meglio rivelano le profondità del cuore. Proprio dove l’umiltà fa difetto può regnare l’impostura. Dove non si rispetta la Gerarchia può insediarsi la bestemmia. Dove spira l’insubordinazione ai Decreti delle Forze superiori si nasconde l’egoismo. E dove non c’è posto per il Maestro del Fuoco non si procede secondo l’Insegnamento. Non lo si impara, infatti, senza Lui, se lo spirito non s’impegna a fondo per accedere al Suo Mondo. Lo spazio è pieno di memorie relative a molti Maestri personali, ma il Principio Guida è il Maestro del Fuoco, senza il Quale non si passa né si avanza, né si giunge alla meta. Ricordatelo, mentre lavorate per un futuro migliore.
155 — La più ricettiva di tutte le energie sottili è quella che sgorga dal cuore. La corrente che si unisce al Fuoco dello spazio deve irradiare dal cuore. È questo un concetto ben più profondo e vasto che non si creda. A proposito di quella corrente è bene ricordarne la potestà creativa, poiché invero un pensiero profondamente sentito è capace di creare. In realtà, se il cuore batte in accordo con il Cosmo, il Fuoco può unificare tutte le correnti. Nulla pertanto di costruttivo può sostituire il tremito ardente del cuore. Sulla via del Mondo del Fuoco procuratevi quel palpitare, che apre la via a tutte le vittorie.
156 — Palpitazioni cardiache accompagnano sia la gioia che il dolore. Come potrebbe il cuore non fremere, se conosce sia il passato che il futuro? Come potrebbe non soffrire, quando è acceso e proteso nell’opera creativa? Come potrebbe non palpitare, se nell’intimo conosce il destino del Cosmo?
157 — Lo spirito regale sa cos’è il vero Servizio. Chi è impegnato a realizzare la Verità s’immerge nell’essenza fondamentale della vita, altrimenti gli sarebbe impossibile capirla. Quindi deve essere capace di perfetto autocontrollo, proprio per acquisire l’umanità necessaria. E quante energie andranno spese, prima che lo spirito suo scopra il proprio, autentico destino!
La regalità spirituale del Gerarca è quel potere che desta la coscienza e svela la massima concezione della Verità sul pianeta. Ecco un vero re dello spirito! Con quanta forza si manifesta, quel grande Custode del Fuoco! Quante grandi strutture stanno sorgendo, basate su quell’ardente regalità spirituale! Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate il potere benedetto diffuso dal Gerarca, Re dello Spirito.
158 — Per rendere manifeste energie cosmiche ci vuole grande cautela. Tutti i processi del genere sono pericolosi per l’uso errato che se ne può fare. Ci vuole una consapevole prudenza per evitare conseguenze molto spiacevoli. Le forze evocate dal Mondo sottile richiedono grande ritegno, che solo uno spirito elevato possiede; altrimenti quelle forze, scatenate, finiscono per alimentare il Caos universale. Quando grandi scadenze sono prossime è indispensabile ricordarlo, poiché molte saranno allora le invocazioni.
159 — La rete protettiva riflette lo stato dei centri. Non è possibile penetrare qualsiasi manifestazione senza aver a che fare con essa. Pensate quei riflessi come indici delle potenzialità dei centri, accesi o ridesti da questo o quel sentimento, inclinazione o attività. Anche in caso d’infezione fisica la causa può risalire alla poca vigilanza esercitata sulla rete di protezione. Tutto ciò dimostra quanto sia importante tenerla sotto osservazione, e come sia facile scompigliare quelle radiazioni dello spirito. Certo, se queste ultime sono sature di sentimenti o di aneliti elevati la rete ne resta rafforzata. Ma le piccole macchie che si osservano sull’aura sono da studiare come sintomi di varie ulcere spirituali. Pertanto chi vuole apprendere appieno la virtù creativa dello spirito riconosce subito l’opportunità di custodire la rete di protezione. Se si vuole prendere contatto con il Fuoco dello spazio è necessario rendersi conto di tutti i processi del grande laboratorio dei centri. Sulla via del Mondo del Fuoco è dunque bene essere convinti in coscienza delle rovinose conseguenze dell’egoismo, causa d’irritazione che avvelena con l’imperil.
160 — Invero lo spirito ardente crea con immenso vigore; il suo verbo risuona con potenza. Invero lo spirito ardente non conosce le mezze misure: la forza creativa del cuore esprime tutto ciò che si propone. Invero il cuore ardente è invincibile. Così Noi operiamo, uniti e concordi. Il tempo è saturo di costruzioni per un grande futuro.
161 — Il pensiero igneo non ha limiti: quale precursore d’infinita capacità creativa si lancia nello spazio. Bisogna abituare la coscienza a questa produzione senza confini. Se si proiettano tutti i concetti sullo sfondo dell’Infinito si perviene alla fase di costruttività cosmica, che solo la commensura è in grado di rivelare, e che è potente in tutto l’Infinito del Fuoco. Il Fuoco si manifesta come impulso del cuore, come moto del pensiero, come grande unificante dei Mondi. La virtù creativa sta appunto nell’unificare le varie energie espresse dal Fuoco dello spazio e dallo spirito umano. La scienza futura scoprirà le leggi di queste unioni, poiché è necessaria la più sottile cooperazione cosmica, sì da eseguire ciò che i Servitori del Fuoco vanno pensando. Tutte le formule del Fuoco vivono, e attendono l’ora di manifestarsi. Perciò la scienza può impegnarsi nella ricerca delle energie spaziali.
162 — I Servitori del Fuoco possono affermare nuovi principi. Prima di una grande epoca nello spazio si addensano le formule ignee, così dando origine a tutti i grandi esordi, così manifestando il Fuoco in ogni grande processo unificante. La Costruzione universale prepara altissimi principi per l’Epoca nuova, e su questi dunque sarà eretta la prossima fase evolutiva, poiché ciò che fu distrutto deve tornare in vita come grande virtù direttiva. L’operare della Legge del Diritto cosmico inaugura l’Epoca nuova, epoca di equilibrio e di Bellezza. L’impegno a creare formule nuove e grandi consentirà al genere umano magnifici sviluppi.
163 — Il lampo che squarcia lo spazio purifica le sfere. Tutte le manifestazioni del Cosmo trasmutano le energie che ne hanno bisogno. Nel laboratorio universale sono numerosi i mezzi per produrre scariche spaziali. La purificazione è un processo indispensabile nel Cosmo. Sapendo dell’unità di Macro e microcosmo, si deve riuscire a comprendere qualsiasi processo. Chi trasmuterà lo spirito umano? Noi rispondiamo: il Portatore del Fuoco, con i suoi lampi. Chi scoccherà la freccia cosmica che distrugge il male? Chi si assumerà il compito di ripulire le bandiere a lui affidate? Giustamente si è ricordata la Spada del Cristo. Quando le energie cosmiche tendono le loro potenze ignee, e le folgori purificanti saettano nello spazio, lo Spirito ardente crea in egual misura. Il Mondo soffre a causa delle mezze misure, e soffoca per eccesso di indulgenza — sì, sì, sì! La folgore spirituale rigenera lo spazio, e rivela i Mondi lontani, e appresta uno splendido futuro, poiché satura lo spazio con le sue energie di fuoco. Chi accenderà la fiamma profetica che purifica? Solo Colei che collabora con le Forze cosmiche, solo Colei che coadiuva le Forze della Luce. A Lei, assistente e compagna, ho comandato di illuminare lo spirito. A Lei è stato demandato il diritto di creare con la Spada cosmica. A Lei è stato donato il Cuore ardente — che la Luce sia quella sfolgorante della Bellezza — sì, sì, sì! Ho detto.
164 — La costruzione universale è satura di potenti energie, e l’attività costruttiva dello spirito manifesta anch’essa la propria potenza con la sintesi di tutti i fuochi. È possibile creare, saturando l’ambiente, solo se le energie del cuore sono accese. Senza quei fuochi non si può affermare l’Etica superiore. La si può porre come meta dell’impegno vitale, ma è necessario aspirare a conoscere il superiore e il sottile. Solo gli spiriti sottili sanno manifestarla. I principi si applicano con l’azione diretta. Le parole vuote di senso lasciano strati ad esse confacenti, ma l’azione del cuore ardente evoca il fuoco e l’accende nei cuori circostanti: così crea il vero Agni Yogi.
165 — Le forze delle tenebre premono con vari mezzi, e sono presenti in livelli prossimi alla Luce. Nelle sfere sottili questa vicinanza è naturalmente impossibile, ma nel mondo terreno, dove l’atmosfera è ispessita da gas tossici, le forze tenebrose cercano di serrarsi attorno alla Luce. Un impulso di distruzione le sospinge verso i Fari di Verità. I nemici che attaccano con la spada in pugno non sono pericolosi come quelli che si accostano con una maschera di Luce, e sono, coscienti o no, veri strumenti dell’Ombra. Dapprima quelli inconsapevoli agiscono, per così dire, in parallelo con il bene, e, quali portatori di male, infettano ogni esordio. Ma quelli che invece servono il male sapendolo dicono nel tempio le vostre stesse preghiere, e guai a chi non è capace di distinguerli! Tranelli tenebrosi l’attendono. Non è saggio ammettere nel luogo più sacro chi offende lo spirito. I diavoli possono anche aiutare, a livello fisico, e finanche costruire un tempio, ma il piano spirituale è loro inaccessibile. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate allora gli schiavi dell’ombra, che cercano di penetrare nel “Sancta Sanctorum”.
166 — Quando si riorganizzano le formazioni spaziali evocate dall’accumulo delle strutture terrene, bisogna prendere tutte le misure necessarie per eliminare gli agglomerati tenebrosi. Qualsiasi ricostruzione che avviene in Terra si produce per risonanza con le sfere sovramundane. Questo Periodo di Fuoco è saturo d’energie particolari che devono scendere nella vita prima di certe scadenze. Quest’Epoca, infatti, potrà generare manifestazioni ignee quando verrà l’ora per l’umanità di levarsi a riconoscerle. Così è da intendersi quella Ricostruzione ignea che inaugurerà la nuova Era. Ma bisogna che lo spirito giunga a comprendere i fuochi spaziali, poiché solo assimilandoli potrà generare l’energia necessaria. Le scadenze del fuoco sono imminenti. Chi ne è capace, veda, poiché si avvicina un’Epoca grande!
167 — Prima del grande riordino del Mondo le forze oscure si dispiegano, perché la trasmutazione sia più perfetta. Ciò che avviene ora nel Mondo, non è una fase evolutiva vera e propria, e invero si può dire che questo periodo è il peggiore, il più denso, il più saturo di ombre. Ma è in atto un grandioso processo che raccoglie tutto ciò che serve alla ricostruzione. Come i livelli densi delle sfere terrene si preparano alla battaglia, così una formazione delle Forze della Luce è in allarme. La fase vissuta ora dal pianeta è paragonabile ad una fornace di Fuoco cosmico. Tutte le energie dense sono infiammate di tensione, e il Diritto cosmico sorveglia il processo. La virtù creativa del Fuoco raccoglie tutte le sue energie, e così la tensione delle due polarità ricostruisce il Mondo. Bisogna saper distinguere chiaramente fra queste energie turbolenti.
168 — È cominciata un’epoca di Fuoco. Come oggi si studiano tutti i fenomeni fisici così un tempo si studieranno le manifestazioni ignee dei centri. L’Agni Yoga viene come precursore di quest’Epoca grande — sì, sì, sì!
169 — Tutti devono pensare alla ricostruzione del Mondo, poiché se si capisce ciò che avviene si riconosce l’avvento del futuro. Qualunque pensiero rivolto in tal senso non mancherà di produrre i suoi frutti. Le forme pensiero rivelano le tendenze del futuro, perciò è bene comprendere il concatenarsi di tutti gli sforzi. Il vigore creativo spirituale agisce come un lievito nello spazio, come una grande potenza costruttiva, come signore dello spazio, come un fuoco immane che tutto pervade. Perciò chi pensa alla preminenza del futuro e alla sua grandezza compie un’opera costruttiva. Bisogna cementare lo spazio con formule ignee, e fertilizzarlo manifestando il fuoco dello spirito. Sulla via del Fuoco, impegnatevi a comprendere la ricostruzione del Mondo.
170 — Il Fuoco dello spazio freme alle esplosioni terrene. Il legame sottile fra le sfere e i Mondi è così forte che non c’è evento di cui non si registrino gli effetti più remoti. Quel legame sta, senza possibilità d’errore, nella conformità fra Macro e microcosmo. Lo stato dello spirito riflette molto sovente manifestazioni che si producono in vari livelli. La comparsa del Fuoco spaziale serve spesso per scaricare l’atmosfera, purificandola. Certo si potrebbe fare uso consapevole di queste energie, ma bisogna che l’organismo sia preparato. Lo spirito ardente è costretto a frenare le proprie energie sottili, perché la mancanza di correlazioni fra il fuoco dei centri e le condizioni planetarie è tale che non può svolgere appieno l’opera sua senza nocumento.
L’estasi di santa Caterina fu possibile perché i Santi vivevano allora in un mondo a parte. Il disegno della vita, quando quelle cose avvenivano, è così diverso dall’Armageddon! Mai prima d’ora si vide una simile battaglia spaziale. La tensione di tutte le sfere è incandescente. Sulla via del Mondo del Fuoco curatevi di prendere coscienza del legame che connette le Sfere.
171 — Sì, il cuore dell’Arhat è come il cuore del Cosmo. Ma qual è la qualità che lo fa simile al sole? È l’amore, Noi diciamo; ma non quell’aspetto di esso in cui all’uomo piace limitarlo, né quella semplice benevolenza che si ascrive ad un Patriarca. No, il cuore solare dell’Arhat è proteso alla vittoria e annienta ogni corruttela, combatte le tenebre e arde di impegno.
E cosa lo alimenta? L’amore, Noi diciamo: è questa l’unica fonte che sappia renderlo saturo. La grande Madre del Mondo la conosce; ogni cuore puro la conosce. E dove confluiscono i cuori? Nell’amore, Noi diciamo, in quella sorgente poderosa che fa bella la vita e contiene tutte le energie sottili del cuore. Il cuore dell’Arhat è una fortezza segreta posta a guardia dei tesori nascosti del Cosmo, e lo si forgia non fuori dalla vita, ma nelle sue profondità. E ciò è compiuto dall’amore. Sì, sì, sì, così dice il Signore di Shamballa.
172 — Nulla è più difficile da capire per l’uomo quanto la bellezza del conseguimento. Eppure questo è un grande movente, poiché quale altra cosa potrebbe meglio ridestare la coscienza? Che mai potrebbe generare un impulso ad elevarsi, lasciando gli strati inferiori, se lo spirito non fosse sospinto a conseguire? La direzione seguita dall’umanità è palesemente la contraria, e conduce nelle sfere che imprigionano lo spirito alla Terra per lunghi periodi. Dunque qualsiasi sentimento elevato subisce simili interpretazioni mostruose. In verità la vita chiama a conseguire il Fuoco, alla sua grande Bellezza. Ma è così difficile distogliere l’uomo dalle sue faccende d’ogni giorno! Sulla via del Mondo del Fuoco impegnatevi a conseguire la Bellezza.
173 — Molti sono i modi per rendere più rarefatto il corpo denso. In effetti ogni pensiero sottile è da considerare come un’espressione del Fuoco, e dunque è necessario imparare a pensare in modo ardente. Ma quella rarefazione dev’essere intesa anche in senso spirituale, poiché, pur vivendo in un corpo denso, è possibile non cadere nel grossolano. L’Agni Yogi, superato il battesimo del Fuoco e la conseguente trasmutazione, non ha più un corpo denso, poiché quando quest’ultimo ammette in sé le energie sottili muta di sostanza. La rarefazione è appunto alla base della trasmutazione ignea dei centri. Invero il sottile è accessibile solo al sottile, e la scienza futura prenderà a studiare il corpo sottile. Le manifestazioni del Fuoco, sempre più potenti, mentre da un lato dirigono lo spirito ai Mondi superiori, d’altro canto rendono più penose le sfere terrene. Ricordate che solo il sottile può accedere al sottile, e rispettate la Madre dell’Agni Yoga.
174 — Ci vuole un organismo sottile per assimilare una corrente di Fuoco, e solo il cuore ardente può comunicare con il Cuore del Cosmo.
175 — Ogni Epoca lascia le sue impronte nell’Eternità, e questi suoi sedimi sono vivi quanto la vita stessa. Ogni Epoca lascia un’eco, come a ripetere le memorie spaziali, ma queste non sono mai uguali a sé stesse, poiché vi si aggiungono sempre nuove energie e decisioni. Un ciclo può riprodursi identico, ma la ricostruzione del pianeta ha le sue nuove leve, e nuove energie ne causano il mutamento. Così caddero Babilonia e Roma, civiltà sparirono sotto la sabbia, imperi sprofondarono nelle acque. Ma per il mutamento del Nostro Ciclo s’approssima la più infuocata, la massima distruzione-costruzione. Lo spazio è disseminato d’energie ignee per questo riordino. È un tempo d’eccezione: il Fuoco infuria! Sulla via del Mondo del Fuoco date prova di aver capito che un Ciclo di Fuoco è alle porte.
176 — Sarebbe errato credere che per le Forze della luce sia agevole il conflitto con le tenebre. Se è vero che queste ne restano ustionate, bisogna d’altro canto sapere che è duro dover sopportare il contatto con esse. La battaglia, terrena e sovramundana, brucia gli oscuri e purifica lo spazio, ma, nello stesso tempo, il contatto con l’ombra è causa di tensione e sofferenza. Nel mondo fisico e sui livelli superiori i cavalieri dello spirito soffrono per le ferite aperte dalle armi delle tenebre. Certo la rete di protezione assicura la vittoria, poiché la Luce allontana le tenebre, ma colpi di rimbalzo e percosse sull’aura e sulla rete sono reali e li si sente. Perciò è necessario prestare attenzione alle battaglie che si accendono fra Luce e tenebre. Chi si rende conto di questo conflitto a fuoco conosce le tensioni spaziali. Chi prova i dolori ignei del cuore sa qual è la Nostra tensione.
177 — Le malattie che affliggono l’umanità dipendono dalle condizioni psichiche. Qualsiasi imperfezione spirituale avvelena il mondo fisico. Non stupitevi se esistono piaghe spirituali e corporee che sono infettive quanto quelle spaziali. Invero l’atmosfera del pianeta è satura di lamenti causati dalle imperfezioni, e le aure umane sono così infette, in senso fisico e spirituale, che solo l’intervento del Fuoco potrà risanarle. Le mezze misure non servono per purificarle, perciò è meglio abituarsi all’idea di una grande disinfezione, poiché il firmamento ha bisogno di cure severe. Ur. ha detto, giustamente, che talvolta una manifestazione pura deve essere parzialmente coperta di rifiuti, poiché così le scintille si apprendono. Dunque l’umanità deve espiare per i suoi misfatti e per tutti gli oltraggi che tanto profondamente si sono radicati nella sua coscienza. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate la legge della purificazione del fuoco.
178 — Qual è il Cuore che si è assunto l’immane Fardello? Quello che tutto abbraccia e conosce il Peso del Cosmo. Chi porta il peso delle età? Il Cuore uno, che conosce l’Infinito. Chi è teso alla conquista del Fuoco? Il cuore uno, che conosce il Diritto cosmico. In verità il Mondo è così saturato dal Cuore uno. L’umanità soffre più a causa dello spirito che della materia, e solo quando in spirito si con formerà al Diritto cosmico guarirà dai suoi mali spirituali. Il pianeta ha perso di vista il proprio destino, grande e nobile. La materia si è fatta tanto densa che occorre raffinarla. Quando la grande Novella del Cuore unificato saturerà lo spirito di puro impegno la vita sarà completamente trasformata. Chi darà allora al Mondo il Messaggio dell’unità del Fuoco? Noi diciamo: il Cuore che tutto abbraccia, il Cuore manifestato dal Fuoco eterno — sì, sì, sì! Ciò che il Diritto cosmico e l’intensa aspirazione del volere hanno unificato è legge immutabile. Ciò che è del Cosmo vive della sua Bellezza — così dice il Signore di Shamballa.
179 — I fluidi del cuore ardente e dello spirito nutrono la rete di protezione. I centri incandescenti sono una panacea potentissima. L’Agni Yogi, saldo nel potere del Fuoco, possiede la potenza della Luce; non vi stupisca dunque che il cuore saturo di Fuoco superiore non ceda a lusinghe né insinuazioni. I suoi fluidi purificano lo spazio, con le loro correnti lo saturano ad immensa distanza, e sono grandi agenti di liberazione. Ad esempio quanto il plesso solare è acceso il cuore spedisce lontano le sue energie purificanti. Ad esempio, quando si prova un senso di assenza, la divisibilità dello spirito è impegnata a creare. Pulsazioni degli arti e del cuore sono sintomo di emissione di proiettili di fuoco. Studiate sottilmente queste varie manifestazioni della creatività spaziale del grande Agni Yogi. Le si osserva nella Nostra Tara, impegnata totalmente a conseguire Bellezza e Fuoco.
180 — Il firmamento terreno è infetto, ed è l’umanità stessa che dovrà risanarlo. Qualsiasi processo vitale lascia i suoi sedimi nello spazio. Tutto dev’essere trasmutato, ogni errore riparato. Ogni strato rappresenta dunque una sfera satura di cupidigia, di aspirazioni, di relitti umani. I fluidi del cuore e dello spirito, che saturano di puro fuoco lo spazio, li disinfettano. Solo così può ricuperarsi l’equilibrio, poiché le energie cozzano fra loro in tutto lo spazio e l’umanità è come assediata da sostanze esplosive. Questi fluidi si sono addensati e sono esplosi in tutte le sfere. Così dunque la catena delle conseguenze è forgiata dalle azioni umane. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate questi proiettili spaziali.
181 — Le Sentinelle del Fuoco montano la guardia, e grandi Liberatori purificano lo spazio. Tutte le Battaglie cosmiche sono sature di forze provenienti da tutti i Centri dell’Universo, che, accesi e in fiamme, costruiscono tutte le espressioni cosmiche. Parlando di quei Centri bisogna pensare agli impulsi di Fuoco impressi e irradiati dai centri di grandi Arhat, in terra e lontano. Senza il concorso dei centri ardenti di quei Salvatori dell’Umanità, sarebbe impossibile trattenere l’irrompere degli eventi sino alla data prevista. In verità, che grande lavoro si compie per difendere l’uomo!
182 — Sì, sì, sì, grande è il lavoro dei centri infuocati! Coloro che purificano le sfere sono i più potenti fra i Servitori del Cosmo, e fili sottilissimi li uniscono. Ma quest’opera, bisogna dire, è necessaria solo durante un processo di unificazione ignea. L’equilibrio di fuoco può salvare il pianeta. Solo una potenza di fuoco potrebbe ridare nuova vita all’ultimo istante. Il vigore creativo del cuore unificato salverà il mondo inaugurando un nuovo Ciclo. Perciò il Nostro cuore è così teso, all’unisono con l’impetuoso scorrere del Fuoco; così l’essenza vitale manifesta il proprio Diritto. Grande è la tensione; nel Mondo è in atto un grande Mistero. Affermo la grande Verità cosmica. Quel Mistero è l’Essere stesso.
183 — Nuovi esordi si potranno edificare sulla base di grandi principi solo quando l’uomo avrà compreso le Origini superiori, senza di che è impossibile manifestare la Bellezza dell’Esistenza, poiché la vita si esprime secondo le tendenze del pensiero umano. Chi crea nel pensiero crea delle forme. Ma come sono orrendi quei moti mondiali generati da fonti putrefatte! Esse infettano l’atmosfera planetaria. È indispensabile ripulirne gli strati per la ricezione di nuove energie. Molte di queste attendono di essere accolte e usate, e percepirle significa già manifestarle. Ma come rivelarle, in tempi simili, a un distruttore? Certo il pianeta passa per il suo Armageddon, e tutto quanto vi si trova si separa nettamente in due campi, della Luce e dell’ombra. Perciò occorre una grande scarica per purificarlo, dopo di che sarà possibile riaffermare la Bellezza di Esistere. In verità, l’ora si approssima. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate il grande principio della Bellezza.
184 — Ogni epoca ha le sue caratteristiche, ciascuna delle quali si imprime nella coscienza. La volontà umana può ingigantire le peculiarità dei tempi che, proprio come evocazioni, sono radicate nella coscienza. Le visioni e le condizioni che segnarono la vita e il pensiero per vari secoli nacquero nello spirito dei religiosi in risposta alle richieste del popolo. Molto tempo fa si comandò: “Cercate, e troverete”. Nel volgere incessante della spirale evolutiva l’uomo finirà per trovare la Verità, che si afferma senza difetti, poiché la polvere e i detriti che vi si accumulano sono cose transitorie. La Verità è manifesta nell’Infinito, e per quanto possa perdurare l’oscuramento dell’uomo pur tuttavia da sotto gli strati delle tenebre si esumeranno le sepolte affermazioni della Luce. Così ciò che è prescritto si dilata nella grandiosa immensità.
185 — Tutto ciò che è grande entra nella vita in modo impercettibile ma potente, e così è del Diritto cosmico, che penetra incandescente. Lo spazio si satura invisibilmente, i fili di fuoco si irradiano irresistibili. Ma quando viene l’ora dell’inizio la potenza del Fuoco esplode con tutte le luci della Bellezza. Perciò dico che è imperativo comprendere quella grande forza ignea che si è incarnata nella Madre dell’Agni Yoga. Nel miracolo dell’immensità si avvicina una soglia; un grande Mistero scende nella vita.
186 — In verità la resurrezione dello spirito darà nascita ad un’Epoca nuova. Cosa esiste di paragonabile al suo potere? Non c’è altra leva capace di intensificare i fuochi dei centri. Ogni forza creativa satura di risorgimento spirituale garantisce un’Epoca grande. Ogni costruzione che vi si appoggi è garanzia di elevazione. Il progresso spirituale potrà avviarsi solo quando si capirà la rigenerazione dello spirito. Non si può restare fra le vecchie storture. Non si può creare un Regno dello Spirito se non si comprende e realizza la purità del conseguimento. Solo la rigenerazione dello spirito offre una base salda per la nuova costruzione, in cui l’umanità compirà il proprio grande destino secondo il posto che le compete nel Cosmo. La rinascita dello spirito sarà invero la forza creativa dell’Epoca nuova.
187 — A uno spirito capace di percepire le correnti spaziali si può trasmettere un suono sull’onda cosmica. Fra le manifestazioni sottili di simili risonanze sono da notare specialmente quelle audibili dallo spirito ardente. È di grande importanza ascoltare quel suono in apparenza inaudibile che trasmette gioia o angoscia dallo spazio. Un senso di angoscia, altrimenti inesplicabile, può essere dovuto al suonare dell’onda spaziale. L’organismo sottile dei portali del Fuoco rabbrividisce all’udire quei suoni. L’orecchio fisico non li percepisce, ma l’udito sottile li coglie e li riceve nel cuore. Perciò lo spirito ardentemente impegnato crea all’unisono con il Cosmo, e conosce le risonanze universali che eccitano lo spazio. Esse trasmettono appelli, chiamano; sono di battaglia o di vittoria, di gioia o di dolore. Chi le ascolta e sente l’angoscia e la gioia della comunione con lo spazio può veramente essere chiamato grande portatore del Fuoco. N’è testimone il cuore ardente della Madre dell’Agni Yoga. Ricordate, allora, il grande Cuore unificato.
188 — L’onda sonora del Cosmo satura di fuoco lo spazio; comunica direttamente con il cuore: perciò le sue correnti vi si fanno sentire. Anche Noi riceviamo quei suoni trasmessi all’inizio al cuore, e ne ricerchiamo la fonte. L’angoscia e la gioia del Mondo ci sono così comunicate anche da queste onde spaziali.
189 — La contemplazione del Mondo rivela i difetti e lo squilibrio che si palesano come manifestazioni nocive. Per prima cosa bisogna capire come agisce sul pianeta l’afflusso delle nuove energie che vengono respinte. Il progresso evolutivo resta bloccato fintanto che non c’è correlazione fra le varie sfere. Infatti, se il Mondo superiore tende a elevarsi mentre l’umanità si getta in basso, non si stabilisce nessuna corrente cosmica, e la disarmonia sale al potere nel Mondo. Non senza ragione si è ricordato ciò che si disse del Buddha; a buon diritto fu detto: “Che i morti seppelliscano i morti”. In verità un concetto globale può manifestarsi solo se l’impegno strenuo riporta vittoria.
190 — Questo continuo trasgredire le leggi da parte dell’umanità deve destare la coscienza, poiché il principio guida è posto come pura fondazione. L’aver perso il contatto fra i principi superiori e la vita nel mondo ha allontanato di molto il genere umano dalle origini sacre, che sole possono ristabilire l’equilibrio perduto. Fra questi fondamenti stanno i principi più vitali che sono stati mutilati sino a essere irriconoscibili. Il processo di purificazione delle Basi della vita e dei grandi Insegnamenti è l’attività creativa più ardente. Così il Portatore di Fuoco satura lo spazio e restituisce equilibrio alla vita. Sulla via del Mondo del Fuoco lanciate un appello nello spazio, a purificare le Basi dell’Insegnamento.
191 — Le varie Epoche si succedono come tappe dell’ascesa evolutiva umana, ed è necessario sapere quali furono i loro sviluppi. Per comprenderne la natura essenziale bisognerà determinare le correnti sottili di cui furono sature. Se lo spirito di una nazione fu ricco di conseguimento spirituale, certamente in quell’Epoca si verificò un progresso. Ma mai come ora il Mondo ha avuto più bisogno della spada dello spirito! Quando le energie manifestarono le loro potenzialità in movimento l’ago magnetico registrò sempre un turbamento del magnetismo cosmico. Così l’Epoca della Spada dello Spirito presenta l’incandescente Principio supremo, e la Bilancia del Cosmo soppesa l’altissimo diritto igneo. L’Epoca della Spada dello Spirito affermerà il Principio designato per evolvere fino ai Mondi superiori. Il fuoco del Magnete cosmico satura lo spazio. Quindi all’inizio dell’Era del Diritto igneo la Spada dello Spirito è pronta.
192 — In verità l’uomo non riesce a svincolarsi dal cerchio magico degli effetti. Come potrà mai respingere le energie malignanti che impregnano la vita? Ci vogliono principi fondamentali per trovare la giusta direzione, ma quel cerchio incantato, che l’uomo stesso ha tracciato, sarà distrutto solo quando la spada dello spirito avrà squarciato il velo intessuto dalle tenebre. Aver cura solo degli effetti non avvicina al principio designato a dare il grande futuro. Giustamente si è detto che la Guida conosce la causa dei processi universali. Pertanto sulla via del Mondo del Fuoco seguite il Gerarca della Luce, che sa le cause e gli effetti. Ricordatelo, all’avvicinarsi della grande Epoca del Fuoco.
193 — I grandi principi della Vita s’affermano quando lo spirito risorge e la loro purificazione è necessaria, poiché altrimenti l’avvento del nuovo Mondo sarebbe impossibile. La corruzione dei principi è rovinosa, e il piano fisico non può attrarre energie pure se non si trasmutano gli accumuli che ora soffocano il pianeta. Come affermare il nuovo Mondo, pertanto? Come è stato detto: con la spada e con il fuoco! Un nuovo processo purificante abolirà ciò che è vetusto, e poserà le grandi Basi della Vita. La spada incandescente dello spirito scenderà a colpire ciò che è corrotto nel mondo, e chi guarda al futuro non la teme, poiché lo spirito temprato ne conosce il vero vigore creativo, che si manifesta con la grande trasmutazione della tenebra in Luce. Sulla via del Mondo del Fuoco date segno di aver compreso l’azione della Spada Infuocata dello Spirito.
194 — In verità, se l’uomo non trasgredisse la manifestazione delle Cause prime, tra i fondamenti dell’Esistenza rimarrebbe la bellezza della vita. Il Diritto cosmico consente di capire che è il modo unilaterale di amministrare il pianeta che lo precipita nell’abisso. Quel Diritto offre all’uomo il Principio che perfora le tenebre; rivela al mondo l’unità dei Principi universali; svela in tutta la sua grandezza il Principio femminile, che porta alla rinuncia del sé, ed è venerato in verità dai grandi Arhat. Sì, in verità, Noi molto veneriamo e rispettiamo quel Principio che dà, che conferisce la vita della Bellezza e del Cuore.
195 — L’umanità deve attendersi grandi rivolgimenti e star pronta a rigenerare le condizioni che essa stessa ha creato. Non si può accettare come legittimo ciò che oggi esiste nel mondo, poiché tutto il male che si è causato deve essere sterminato ed espiato. Qualsiasi trasgressione delle grandi leggi è fonte di penose conseguenze. La virtù creativa del Cosmo predispone un altro destino; perciò l’espiazione è inevitabile, in quanto la purificazione del fuoco imprime una diversa direzione al flusso del Karma. Nello spazio sono presenti energie pronte a trasmutare tutti gli accumuli esistenti. Dunque, in verità, l’uomo si prepari alla purificazione. Chi non teme la fiamma seguirà fedelmente il Fuoco cosmico. Sulla via del Fuoco ricordate che gli elementi si leveranno a ripulire lo spazio.
196 — Quando le Forze della Luce sono in tensione, naturalmente anche le tenebre si raccolgono, ma la Luce è sempre la più forte. Così veramente Noi manifestiamo. Gli eventi sono prossimi, l’ora è grave e satura. Così vinceremo.
197 — Nella Battaglia cosmica difendete ciò che è sacro, affermate il principio che è alla base dell’Esistenza, esprimete ciò che costruisce la vita del futuro. Il Mondo avrà come fondamento le grandi leggi per cui Noi combattiamo nel Cosmo. In quella Battaglia l’umanità afferma il proprio destino. Come durante un terremoto vari accumuli sepolti risalgono alla superficie, ed energie sottili delle sfere sovramundane vengono inghiottite, cosi la ricostruzione spirituale coinvolge gli strati più tenebrosi. In verità, quando durante la Battaglia cosmica l’infimo e il supremo si scontrano si può accedere alla grande Purificazione del Fuoco. Durante la grande ricostruzione del pianeta Noi saturiamo lo spirito umano, che comprenda l’imperfezione delle forme che ha generato, e la rigorosa bellezza delle forme espresse dalla vita. Nella Battaglia cosmica si stabilisce il principio del Nuovo Mondo. Sulla via del Fuoco pensate a quella Guerra.
198 — Sicuramente gli Iniziati dell’antico Egitto conobbero la grande legge che governa l’Universo intero. La Piramide è il simbolo di un monte, dalle larghe basi e dalla cima aguzza. Certo la Camera del Re e della Regina significano quella suprema perfezione che si attende all’avvento delle grandi date cosmiche del Fuoco. È bene pensare a queste scadenze, nonché ai segni e ai computi lasciati dagli antichi. In tal modo si scoprirebbe che certe date cosmiche furono riconosciute fin dai tempi più remoti, portando alla luce il fatto che quei calcoli indicano proprio quest’epoca, questi tempi. Tanto immutabile è il Diritto igneo, inciso su tutte le tavole, e tracciato dalla stessa grande vita del Magnete eterno.
199 — Nel Cosmo esistono Cicli dotati di un loro preciso significato. È possibile scoprire che ciascuno di essi si imprime nella sostanza, portato da certe energie che predispongono epoche intere, e che ciascuno manifesta ed esprime in modo specifico le essenze dell’impegno universale. Ma sopra tutti i Cicli sta il Diritto cosmico, unitario, potenziato da tutte le energie del Mondo. Così tutta la struttura dell’Universo punta verso quel principio che si è affermato nell’Esistenza. Affermate il Ciclo dei Cicli, e il destino si compirà. Nella Battaglia cosmica si forgia il compimento finale, e ogni legge vi si tempra, ma il grande Diritto del Fuoco è saturo di tensione universale. Così il Ciclo dei Cicli si manifesta come vittoria del Cosmo.
200 — Nella fornace della vita molti concetti vanno trasmutati. Tanti sono gli strati sovrapposti alle concezioni più elevate che veramente il pianeta ha bisogno del Battesimo del Fuoco. Attorno alle Immagini del Fuoco si sono ammassate rappresentazioni proprie di spiriti ignobili. Non così insegnarono, non così vissero i grandi Maestri. Non così camminarono nel mondo. Non così, non come si ripete. Quelle grandi Figure devono riprendere una forma appropriata e confacente, quindi la diffusione dell’Insegnamento deve procedere assieme alla loro chiarificazione. La forza creativa del vero impegno garantirà le nuove imprese che daranno al Mondo la resurrezione dello spirito. Sulla via del Fuoco ricordate che è di vitale importanza immergere l’Insegnamento di Bellezza nel servizio e nel compimento.
201 — Che grandiosità si prospetta! Che grande progresso è in attesa di manifestarsi! Che mirabili cose saranno rivelate all’uomo dal Nostro Insegnamento e dallo stabilirsi dei Principi superiori! Una grande epoca è imminente. Così Noi creiamo, insieme.
202 — La creatività della Luce si palesa in tutta la sua potenza proprio mediante le tensioni e le possibilità. Non si pensi che le Forze luminose non sopportino uno stato di grande tensione, è giusto invece raffigurarle in quella scala universale che si addice solamente alla struttura del Cosmo. In verità questa immensa costruzione sarà possibile solo per l’affermarsi delle massime energie. Perciò lo spazio ne è saturo. Le Forze della Luce stimolano tutti i centri del Fuoco. L’attività costruttiva universale procede rifornendo le energie necessarie. In questo processo tendete tutte le forze, con il cuore acceso e la spada dello spirito. Così Noi diamo origine ad un grande futuro, e la grande legge manifesta lo proclamerà!
203 — I ponti dello spirito, gettati su tutte le difficoltà, su tutti gli abissi, costruiti sulla via del fervido impegno, manifesteranno le energie costruttive del Cosmo. In verità lo spirito è capace di unificare i vari centri. L’umanità tende a costruire visibilmente, e non è ispirata da superiori impegni di costruzione cosmica. Ma ogni ponte dello spirito afferma un’attività edificante consapevole che segnala la connessione universale fra tutte le strutture. Nell’Epoca del Fuoco è dunque estremamente necessario dedicarsi all’attività sottile e cosciente dello spirito. Solo i suoi ponti valicheranno l’abisso che si è aperto sul cammino dell’uomo. Sono ponti di Bellezza. Con simili idee di vittoria spirituale salirete sulla grande Vetta che unifica i Mondi.
204 — La saturazione dello spazio con formule che chiariscono l’Insegnamento avrà effetti grandiosi. Così Noi manifestiamo il nuovo Mondo, e il predestinato si compie.
205 — A partire dall’Epoca che proclamò il Diritto del Fuoco si è verificata un’intensa azione magnetica, in base ad un continuo afflusso diretto di forza. Da allora in poi, ogni qual volta lo spirito umano volle allontanarsi dalla via della Verità, il Mondo ne ebbe una dispensazione ignea, portata da un Grande. Così l’opera magnetica seguì il suo corso. Il Magnete cosmico guida lo spirito in una ricerca che lo conduce a realizzare il grande Diritto del Fuoco. Dal momento che qualsiasi pensiero è di per sé un magnete, ogni seria ricerca è capace di potente attrazione. Questi flussi magnetici si stratificano nello spazio, e due polarità si manifestano. Se già il piano fisico dimostra questo campo di forza, è evidente quanto debba essere poderosa l’azione del Magnete cosmico. In verità, il magnete dello spirito crea strati potenti, capaci di attrarre le grandi energie. Quindi le ricerche dello spirito conducono al Diritto del Fuoco, e in verità il mondo intero persegue quella Verità universale. La grande Epoca del Diritto igneo darà la chiave per un’esistenza superiore.
206 — La Sorgente più ricca di energie ignee, il cuore, non è ancora stata studiata come apparato che genera forza e potere creativo. Bisogna aver ben compreso cosa sia quest’ultimo, per rendersi conto della totale invincibilità del cuore, quando tutti i fuochi sono accesi. Solo un’autentica sorgente di grandi energie ha la potestà di creare. Perciò educare il cuore significa accendere tutti i fuochi. Tutte le elevate espressioni del cuore dipendono dalla tensione delle energie superiori: esso satura i corpi sottili con energie conformi. Le vibrazioni che instaurano il sacro legame fra il Mondo sottile e quello del Fuoco vengono dal cuore. In verità, sulla via del Fuoco è necessario impegnarsi per crearle. Dunque il cuore è il Sole dei Soli.
207 — Se l’impulso che muove le energie viene dal cuore, tutte le loro manifestazioni sono sature di potenza creativa. Ciò che nell’Universo appare come vera forza motrice del laboratorio del cuore si chiama impegno fervente. Ciò che nel Cosmo si chiama Fonte della Verità, nella vita si chiama sincerità. Ciò che nell’Universo crea e tiene assieme, ciò che s’afferma incandescente nella vita, è la fiamma del cuore. Nell’unirsi spaziale di corpi diversi è possibile individuare il suo stimolo puro e fiammante. Nel Mondo del Fuoco quella è la forza unificante: solo il fuoco accende altri fuochi. La rivelazione dello spirito non è opera di meditazione ma del senso del cuore. Solo ciò che è stato vissuto può essere superato. Solo il cuore che abbia conosciuto tutti i fuochi può gustare la bellezza della vita superiore. Il futuro condurrà a realizzare queste migliori unità. Sulla via del Fuoco impegnatevi ad apprendere le Leggi supreme dell’Esistenza.
208 — Come potrebbe mai il cuore penetrare a fondo la bellezza della Vita se non ne conoscesse tutte le gioie e tutti i dolori? Perciò nel Libro della Vita si legge sovente che esso trema, ma solo per trasformare le lacrime in perle. Quanto più esso arde, tanto più intensamente soffre e gioisce. La legge del Diritto del Fuoco si forgia vivendo. Il Comando superiore si esegue esplorando col cuore tutti i meandri della vita. Quivi si devono saturare gli impulsi creativi, perciò ogni vita emette le sue radiazioni cardiache. Il Diritto del Fuoco non è certo quel fantasma di perfezione che gli uomini usano figurarsi, è l’accensione di tutti i fuochi vitali del cuore. Non è placida esistenza quella che lo impregna d’amore.
209 — In verità sia lo spirito che il cuore devono prestare ascolto alle manifestazioni sottili e invisibili. Una segreta azione di conquista deve far parte della vita. Il supremo principio del Fuoco agisce come massimo stimolo nell’attività creativa universale. A buon diritto si sono indicati quei fenomeni fisici sottili che esprimono la natura essenziale dell’energie ignee e invisibili, che devono ridestare e ampliare la coscienza umana. La realizzazione sottile del Cosmo dischiude un passo dopo l’altro. Ciò che oggi non si è appreso sarà percepibile domani, e il mondo sottile diverrà visibile. Quando sarà impegnata con tutte le forze del cuore e dello spirito, appresa la legge dell’esistenza dei Mondi, l’umanità potrà dilatare la propria coscienza. È l’uomo che li unifica in sé. Viene dunque l’epoca grande dei grandi orizzonti. Ciò che Noi proclamiamo come Diritto del Fuoco le darà origine: è l’Epoca gloriosa destinata a cambiare la faccia del mondo. Così proclamo!
210 — Il raggio della Coscienza superiore viene unito ai raggi delle coscienze più prossime dall’impegno fervente. Quando, operando il bene, lo spirito si tende e si esalta, è sempre unito a quella maggiore Coscienza. La legge del fuoco è potente sulla Terra, e dunque è necessario comprendere il Mondo sottile. Qualunque azione raddoppia di potenza se i raggi sono unificati, e la coscienza unitaria è lo scudo più invulnerabile. I raggi, nell’impegno totale e nella conoscenza del fuoco, creano sempre con un potere unitario: possono anche penetrare la coscienza, e questa unificazione interiore è da Noi chiamata ispirazione gerarchica. I raggi creativi del cuore compiono l’opera più incandescente nell’Universo, ma il cuore deve essere veramente e totalmente impegnato a conseguire. Certo quel Sole dei Soli supera tutti gli ostacoli e genera esordi sempre nuovi. Il Mondo del Fuoco venera il potere creativo del cuore.
211 — Proprio come ha detto Ur: fare il proprio dovere. È proprio la distribuzione dei compiti che è alla base del Cosmo, e la Catena gerarchica assicura l’equilibrio. Esiste, nell’Universo, una sola grande attività che determina un karma unificato, ma fintanto che questo resta un segreto la confluenza del karma è una soluzione di Forze superiori. La coscienza e il cuore ignei possono unirsi e portare quel Peso del Mondo, e ciò consacra la nuova costruzione prescritta nel Cosmo. Il Magnete cosmico deve essere saturo dell’azione creativa dello spirito e del cuore. In tal modo il Karma si congiunge e si afferma: ciò è da intendersi come un Segno superiore. Ma se la legge più importante viene applicata alle condizioni quotidiane si trasgredisce l’Ordinanza cosmica. Pertanto, sulla via del mondo del Fuoco pensate bene al senso e al valore del Karma unificante superiore.
212 — Quando avviene una collisione di forze, tutte le energie spirituali si tendono. In realtà solo uno spirito teso a creare avverte il potere insito nella reazione. Come si accende il fuoco, allora, e come si può intensificare ogni singolo canale di forza? Le giuste conformità vengono attratte quando tutte le correnti sono in fiamme. Bisogna accettare la legge della reazione contraria come stimolo a creare, che rende più intensa l’attività costruttiva. L’attrazione esercitata dallo spirito si acquisisce proprio con la tensione ignea di tutte le forze. Di fatto, tutto ciò che si incide nello spazio può manifestarsi nella vita come opposizione magnetica alle forze delle tenebre. Salendo per la via del Fuoco ricordate l’impegno di tendere lo spirito, sia sull’orlo dell’abisso, che sulla Vetta, che davanti a un muro di oscurità. Tendete dunque tutte le vostre forze.
213 — Tutti i popoli vanno intensificando le loro forze. Tutto tende alla trasmutazione. L’ora è grande e rigorosa: così prende vita il grande futuro. Affermo una intensa saturazione spaziale.
214 — I cicli generati dal Magnete cosmico dipendono dalla manifestazione delle Forze superiori, e sono alla base della vita planetaria. Il Magnete costruisce in commensura con il potere dello spazio. Lo Spirito che costruisce il Ciclo dev’essere una Potestà corrispondente alla sua meta. La sintesi perfetta del Ciclo deve saturare lo Spirito manifestato per la Sintesi cosmica. Quando un Ciclo succede ad un altro un Principio igneo appare a purificare il pianeta. Come sono pochi gli spiriti che capiscono i fondamenti dell’Esistenza ardente, e sanno Chi sta al Timone! La bellezza del Ciclo illumina solo la coscienza capace d’intendere il Potere delle Cause prime. Il timone della vita planetaria e le basi dell’Esistenza discendono dal Diritto del Fuoco. Sulla via del Mondo del Fuoco cercate di capire il principio dei Cicli.
215 — I disegni dei Cicli cosmici sono elaborati per interi millenni; la Volontà suprema si identifica nello Spirito eletto Che con la Sua propria tensione ignea crea quell’Epoca predestinata. Ma ogni spirito crea un certo Ciclo attorno alle sue imprese, di per sé e con la propria volontà. Tutti questi Cicli si delineano nettamente nella saturazione dello spazio. Un impegno, se strenuo, è già garanzia di un nuovo anello nella creazione del Ciclo. Se la coscienza riconoscesse la verità della struttura ciclica l’edificazione universale rivestirebbe il Mondo di bellezza. In verità con qualsiasi pensiero che si emette si può manifestare una comprensione globale. Quindi sulla via del Fuoco costruite di proposito nuove connessioni fra i grandi Cicli.
216 — L’umanità ha relegato all’ultimo posto la realizzazione del senso di responsabilità nei confronti dello spirito e della religione. I tribunali delle società civili giudicano in merito al corpo fisico, e chi lo ferisce viene perseguito. Ma le leggi e i templi di oggi non si curano delle moltitudini di coloro che hanno subito ferite nello spirito. Giustamente Ur. ha denunciato le gravi responsabilità delle religioni. In verità su questo pianeta non si è ancora vista in atto la funzione unificante della religione. Quel potere sacrale della Terra, anziché per elevare, pervertito dall’uomo, è usato per provocare quella lampante disunione, tagliente come una spada. Preti, bramini, clero in genere hanno deformato le norme cosmiche. In verità solo l’affermazione del vero compito farà capire allo spirito il grande Diritto cosmico. Combattete dunque per fare intendere la grande responsabilità dello spirito e della religione. Quanta purificazione è necessaria per tutti gli Insegnamenti! L’opera di redimere e rettificare le religioni darà nascita ad una coscienza migliore. Sulla via del Mondo del Fuoco siate Portatori del Fuoco purificante.
217 — Fra le tante depravazioni umane è bene sottilmente riconoscere la codardia, che si ritrova congiunta a molte altre qualità tenebrose, prima fra tutte la slealtà, ma che si accompagna anche alla paura, alla viltà, all’egoismo. E nel Mondo del Fuoco non c’è posto per essa. La corona del coraggio può essere deposta solo sul capo di chi abbia rinunciato a sé stesso. Sì, che quel guerriero combatta da solo. Che le frecce dell’ipocrisia gli si configgano nel petto. Che ogni sua offerta venga rifiutata. Ma la sua armatura sarà tempestata di coraggio. Solo il cuore ardente conosce la vera aspirazione. La coscienza sottile illumina le prove di coraggio. La codardia è disprezzo per l’Ego superiore, è segno di schiavitù dello spirito. La grande corona ornerà solo il capo che non si abbassa per viltà. Il disprezzo degli spiriti schiavi è segno di vittoria per il guerriero in marcia sulla via del Fuoco. Solo e coraggioso, sdegnoso e disprezzato dai vili, egli trova le Porte fiammeggianti della Gerarchia della luce. In verità la codardia e il mentire a sé stesso sono parenti stretti delle tenebre!
218 — Ogni volta che l’aspirazione si esalta aumenta la concentrazione dei cristalli d’energia psichica, che si moltiplicano allorché si tende il potere dello spirito. I sedimi di quei precipitati cristallini, costituiti d’energie sottili trasformate chimicamente dall’organismo, alimentano quegli organi che più ne hanno bisogno quando si consuma energia. I cristalli dell’energia psichica sciolgono e dilavano le sostanze nocive. Si tratta di un processo di dissoluzione che si può promuovere coscientemente, ed è di grande ausilio come antidoto: l’invio deliberato di quell’energia agli organi infetti o colpiti può avere effetti terapeutici; basta tendere di proposito la volontà per provocare l’azione spontanea dei cristalli. Quindi il fatto stesso di pensarli favorisce la ripresa degli organi interni danneggiati. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna riconoscere che nell’uomo esistono potenti batterie di fuoco elettrico.
219 — Il centro del plesso solare emette radiazioni ignee. Dovete raffigurarvi il modo di agire del fuoco: come tutti i processi superiori del Cosmo agiscono dall’interno, cosi il fuoco del plesso solare si intensifica nel suo proprio nucleo. Quel centro è in grado di equilibrare tutti i corpi, e con le sue radiazioni satura inoltre l’eterico, che a sua volta alimenta l’emotivo. L’intreccio dei rapporti fra i vari centri e i vari corpi è simile alle volute di una spirale accentrata nel plesso solare. Ogni pianeta, ogni centrale di Fuoco ha un suo plesso solare e il Fuoco divino della vita. Se si arricchisce la coscienza con la comprensione di queste analogie si afferra la Verità del legame incandescente che unisce il Macro al microcosmo. Le onde delle correnti sono infinitamente diverse, e portano lo spirito ardente a comunicare con lo spazio e gli altri Mondi. Anticamente si rappresentava il sole circondato di raggi, e nello stesso modo ci si può raffigurare il plesso solare, da cui partono emissioni sue proprie che dal nucleo si distribuiscono a tutta la rete di protezione. Sono correnti poderose che riconducono al cuore tutti i riflessi dello spazio.
220 — Perciò il plesso solare freme quando certi fenomeni cosmici si intensificano. Quando le onde si infrangono in quel centro, trasmettendogli tutte le risonanze spaziali, il cuore ardente versa in difficoltà. I raggi sono una manifestazione della rete di protezione e in effetti ogni corrente risuona del suo proprio fuoco. Perciò il centro solare è raggiunto da tanti raggi infuocati! La fatica sperimentata dalla Madre dell’Agni Yoga ha una spiegazione cosmica: le tenebre giocano tutte le loro carte. Noi rispondiamo con raggi che annientano i loro oscuri disegni, e il centro solare registra l’alternarsi delle vicende. Bisogna rivolgere alla Luce il potere del Cosmo. Dunque il cuore ardente sente gli eventi della Battaglia.
221 — All’insorgere di una malattia fisica il corpo eterico naturalmente è molto indebolito, e conserva la sua forza solo nei centri ignificati. Ciò spiega perché coloro che hanno vitali solo i centri inferiori abbiano tanta paura della morte. Uno spirito ardente, al contrario, da segni di gioia, e respinge col fuoco gli assalti delle ombre. Gli inferiori sentono la separazione dal corpo astrale causata dalla debilità dell’eterico.
222 — Il potere magnetico dell’aura varia notevolmente con il diverso combinarsi delle tensioni. La coscienza lo infiamma, e quando è satura di impegni elevati e tende alla creatività superiore il magnetismo dell’aura si fa mille volte maggiore. Se poi lo spirito aspira alla Fonte suprema esso tocca il suo massimo potere. Ogni impulso elevato lascia un suo sedime, saturando di sé ogni atto, e tutti gli slanci spirituali conferiscono all’aura un’attrazione particolare che si palesa in modo irrevocabile come base di un comportamento superiore. Le onde magnetiche agiscono a grande distanza, e le emissioni spirituali vengono attratte in modo speciale dalle aure più consonanti. La capacità creativa dello spirito agisce dunque mediante questi magneti ardenti. Sulla via del Mondo del Fuoco è bene affermare il proprio potere magnetico.
223 — La rotazione del plesso solare può avere anche molte altre cause, oltre quelle di natura cosmica. Le sue funzioni devono essere esaminate in concomitanza all’emissione d’energia a grande distanza. Quella rotazione si produce sotto la pressione dell’energia psichica. La radiazione del centro solare attraversa tutti gli altri centri, nutrendoli e unificandoli con energia del Fuoco. La sua rotazione può inoltre servire a coordinare energie diverse, comprimendo, per così dire, qualunque centro che abbia specialmente bisogno di essere saturato o rafforzato, e le sue radiazioni possono raggiungere i limiti esterni della rete di protezione. Quando si spedisce energia in un luogo determinato tutte le radiazioni si raccolgono in una specie di spirale conica, e come proiettili si lanciano a spirale nello spazio. Quindi le funzioni del centro solare sono numerose come i suoi raggi, giacché esso è anche il potente regolatore dell’energie emesse dagli altri centri. Esso assorbe energie dal Cosmo e le distribuisce fra loro secondo le rispettive tensioni inerenti.
224 — È necessario tener d’occhio con cura le manifestazioni dei fuochi sotterranei segnalate dalle tensioni del plesso solare. Si possono così notare precise coincidenze. Un rivolo di tensione sotterranea si riflette sempre nella fiamma rossa che l’accompagna. Così ci si può giovare di un sismografo del Fuoco.
225 — Se solo si potessero vedere, ad occhio nudo, i processi che si sviluppano sull’aura durante le varie trasmutazioni e attività dei centri! Qualsiasi vibrazione dei fuochi interni satura di fuoco lo spazio attorno, con scariche purificanti o con scintille creative, che attirano energie immanifeste. Le radiazioni di fuoco dei centri pervadono così e intensificano tutte le sfere circostanti. Quando emette tali energie lo spirito trasmuta inoltre l’intero spazio sul suo percorso. Fate attenzione al suo grande laboratorio, quando crea energie sottili. Solo con acquisizioni sottili si penetra nel Mondo sottile, e l’insieme di tali conquiste porta al Mondo del Fuoco.
226 — Come sono tesi questi tempi! Il Magnete cosmico destituisce e rigenera le azioni umane. Così Io affermo l’Epoca nuova. Così le scadenze si avvicinano, con gli eventi che le accompagnano.
227 — La coscienza conserva tutte le memorie delle vite passate, tutte le impressioni lasciate da qualsiasi manifestazione e ogni pensiero e ogni impegno ad estendere il proprio orizzonte. È alimentata dal “calice” e dal cuore, e compresse d’energia vi si depositano, inseparabilmente connesse allo spirito. Allorché quest’ultimo lascia il corpo conserva intatto il legame con le energie superiori e inferiori. Certo fu saggio il Maestro a consigliare la trasmutazione della vita. In effetti, per via dell’immortalità dello spirito tutte le manifestazioni delle energie vitali si conservano. Quali sono i sedimi, tali saranno i futuri cristalli. E il pensiero, e il cuore, e la virtù creativa, e tutti gli altri processi li raccolgono. L’intero potenziale dello spirito consiste di radiazioni dell’energie vitali. Pertanto, a proposito dello spirito e della coscienza, il primo è configurabile come cristallo dell’insieme delle manifestazioni superiori. Gli antichi ne conoscevano questa qualità cristallina, ed esso appariva loro come fuoco, o fiamma, in tutti i processi elevati. Ecco perché è importante comprendere il vero valore della trasmutazione operata dal fuoco. In verità, spirito e sostanza si raffinano in un unico impulso ad acquisire la coscienza superiore del fuoco.
228 — Il Fuoco divino spande le sue scintille in tutta l’Esistenza. I loro potenziali non appaiono evidenti, ma, anche se invisibili, sono da riconoscere come base di tutta la manifestazione, poiché una scintilla è presente come legame in qualsiasi centro organico. A partire da questa Verità si può capire come le funzioni unifichino i centri. Ogni favilla divina inala ed esala fuoco, che è l’agente unificante, e questo scambio continuo intensifica tutte le forze del potenziale spirituale. Il potenziale di ciascun centro è un legame con l’immortale ed è dunque grave errore insistere sugli esercizi fisici: certo la scintilla del Fuoco divino non s’accende per azione esterna, ma solo dall’interno. Sotto la guida del Raggio del Maestro essa certamente può accendersi, ma lo spirito dal canto suo deve prepararsi con una propria ricerca indipendente. Zoroastro, che insegnò il Fuoco divino, l’Amore e la Bellezza, affermò nel Mondo la Legge suprema.
229 — Il Fuoco divino pone in attività creativa tutte le manifestazioni del Cosmo, satura le potestà superiori, è presente in ogni favilla vitale. È un valore da applicare a tutti i processi viventi. Il Fuoco si manifesta in ogni centro. Le azioni dell’uomo, in realtà, ne sono portatrici. Se si considerano i suoi fuochi come centri creativi si comprende che i vari corpi unificati dal Fuoco hanno le loro corrispondenze sui diversi livelli. È corretto supporre che l’essenza si distribuisce sui piani manifestati dalle energie sottili. Pertanto parlando del Mondo del Fuoco bisogna saper immaginare i corpi unificati da un vortice di fiamma. In tal modo il Fuoco divino unitario si mostra quale agente che unifica tutte le energie.
230 — Il pianeta è governato dalle leggi dell’Equilibrio cosmico, e fra quelle si può includere il Karma, perché l’Equilibrio contiene tutte le altre manifestazioni vitali, e si rivela come loro agente creativo. Come il rapporto luce-ombra crea e satura un’azione, così l’Equilibrio si afferma secondo lo sviluppo del volere. La Bilancia cosmica distribuisce in misura corrispondente il processo del Karma nazionale, e la bilancia del Karma di un singolo uomo dà la misura del libero arbitrio. Perciò è tanto importante comprendere la necessità di perfezionarsi, poiché un desiderio proiettato nello spazio attrae sempre il proprio oggetto, e con la sua qualità determina l’Equilibrio. Proiettate dunque un desiderio che può essere esaudito: desiderate quelle energie da applicare alla vita. L’Equilibrio si stabilisce solo quando il libero arbitrio sceglie la via del Bene comune.
231 — Le leggi cosmiche dell’Equilibrio si applicano a tutte le date planetarie. Queste attirano soluzioni spaziali che si possono manifestare in tutte le affermazioni della vita. L’Equilibrio ne resta saturato. Bisogna quindi calcolare con sottigliezza le date prestabilite. Dallo studio della mappa del Mondo in epoche diverse si vede come la Bilancia cosmica abbia esercitato il suo grande Equilibrio. Il Comando si è espresso in atto come Equilibrio cosmico. Le scadenze si formano per l’attrazione esercitata da queste spirali di Ordinanze cosmiche. In tal modo le epoche di operatività creativa sono succedute ad altre di natura insidiosa, e le costruttive alle distruttive. Le sostituzioni cosmiche si possono prevedere in base a quelle spirali dell’attività creativa. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna comprendere questo processo di sostituzione, affermato dalle date dell’Equilibrio cosmico.
232 — Le scadenze si approssimano. Nelle viscere del pianeta la sostituzione è in atto, cosi come nel profondo delle nazioni e della vita stessa. Il ciclo afferma questo processo e l’arrivo di nuovi principi. Così Noi creiamo in concordia l’Epoca nuova.
233 — La distribuzione delle varie manifestazioni dipende dall’Equilibrio, su cui basa la vita. Ad esempio, uno spirito assetato di certe affermazioni esteriori può attirarle (con la sua volontà e secondo il grado dell’impegno) e la legge dell’Equilibrio o lo satura o lo priva di questa o quella qualità. La stessa legge prevede le manifestazioni sconnesse, e il Mondo soffre di questi squilibri. Lo spirito umano tanto si è divorziato dai desideri favorevoli all’Equilibrio che ogni suo gesto diventa una forza distruttiva. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate le leggi che rendono saturo l’Equilibrio cosmico.
234 — Le leggi di equilibrio governano del pari anche le vite interiori che sottostanno a ogni esistenza. Così ogni spirito attrae le proprie creazioni. Ma anche nelle leggi supreme l’Equilibrio procede mediante manifestazioni vitali. La vita pertanto, che conduce al sacro Mistero di Perfezione, è disseminata d’intensissime esperienze ignee.
235 — L’impegno spirituale si afferma in Terra come garanzia di un’ascesa vitale, e può anche trasformare la vita universale, schiudendo nuovi accessi ai tesori dello spazio. Ma ciascuno deve trovare in sé lo stimolo di percorrere la via della trasformazione. Lo spirito trova nel conflitto cosmico, nella creatività, nella ricerca di perfezione, nella bellezza, nell’impegno ardente lo stimolo che trasforma la vita. Ma guai a chi persiste nel rifiuto e nello squilibrio, poiché la Bilancia cosmica sussulta, e nella ricostruzione del Mondo la tensione ha raggiunto livelli senza precedenti, e non può tollerare squilibri e attività distruttive. Quindi sulla via del Fuoco cercate le basi dell’Equilibrio.
236 — La ricostruzione del mondo si fa più intensa. Nello spazio si vanno raccogliendo energie nuove e si avviano nuovi processi. Così si crea l’Epoca nuova.
237 — La volontà di conformarsi al Volere supremo acquista la potenza di un magnete. Fra le affermazioni creative qualsiasi atto di volontà è degno di nota: è come un forte magnete capace di prevedere e affermare la vita, attirando le energie necessarie. Certo la scintilla divina può diventare una fiamma se la volontà si impegna. La confluenza tra Volere supremo e volere umano determina una unità elementale. La capacità creativa è resa satura da quest’energie, e se si collabora con quelle universali ne risulta una conformità spaziale corrispondente. Così l’aspirazione di una volontà intensa genera nuove combinazioni cosmiche. Sulla via del Fuoco impostate la volontà, unendola all’Energia suprema manifesta.
238 — Finché l’uomo non avrà appreso a controllare le sue energie, a governare le sue qualità, trasmutando ciò che è infimo in sé stesso, l’energia cosmica gli resterà pericolosa. Noi sappiamo che uso fa dell’energie di cui dispone! Qualsiasi forza che apra nuove possibilità per il Bene comune inaugura anche, in senso cosmico, un canale per rivelazioni ulteriori. Ma ciascuna di queste trova lo stesso accoglimento che l’uomo riserba a tutto ciò che gli viene offerto. Non seguendo il Magnete cosmico, l’umanità lo contrasta. Nel migliore dei casi gli esordi costruttivi vengono affermati nella maniera più personale. Il Magnete, mentre va ora raccogliendo le proprie parti, reagisce peraltro anche al moto universale; in tal modo le sue frazioni si preparano al grande compito. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate la legge del Magnete cosmico.
239 — Una coscienza saturata dal Magnete cosmico può assorbire grandi rinnovamenti. Quando la gioia del futuro vive nel cuore ogni ostacolo diventa un appiglio per la salita: perciò è tanto importante coltivare l’impegno del cuore a costruire un futuro potente. L’impetuosità del corso rinnovatore non spaventa lo spirito temprato in battaglia. Così quando energie vecchie e logore vengono sostituite da altre, novelle, il cuore fervente realizza tutto il valore del tempo. Il rinnovo dell’energie satura lo spazio. Sulla via del Mondo del Fuoco affermate questa rigenerazione delle energie e la comparsa di vie nuove e grandi.
240 — L’Equilibrio del Mondo riposa sul fondamento dell’Essere. La vita si afferma con grande potenza quando la coscienza percepisce la manifestazione superiore. Ogni pensiero elevato garantisce la presenza di un impegno spirituale, e tutte le nuove aperture evolutive trovano espressione nell’infinita catena di azioni e pensieri. Lo spazio produce tensioni conformi ai moti di pensiero e di azione generati dall’uomo in Terra, e questi ne è tanto più responsabile in quanto le sue creazioni bloccano lo sviluppo del Mondo sottile, e non solo l’intero processo evolutivo terreno. Perciò la mentalità spirituale deve scendere nella vita, ma come autentica comprensione dei Principi dell’Esistenza. Non potrà recuperarsi uno stato di Equilibrio mondiale senza il giusto riconoscimento delle Cause prime. Pertanto ogni singola parola del cuore intesa a purificare l’Insegnamento è uno stimolo ignificante che eccita la coscienza. Realizzate dunque il potere dell’Equilibrio, stimolo dell’Esistenza, delle Cause prime e della Bellezza.
241 — Da quanto precede si vede quanto sia indispensabile affermare nello spirito il Principio femminile: invero il Vessillo del grande Equilibrio è stato affidato alla donna. È giunta l’ora per lei di combattere per i diritti che le sono stati usurpati e a cui ha rinunciato di sua volontà. Quante memorie si affollano nello spazio a ricordare le imprese del Principio femminile! Come il Maestro crea tramite i suoi discepoli, così la donna crea tramite il principio maschile. È la donna dunque che eleva l’uomo, col fuoco. Ciò ne spiega anche la degradazione, poiché senza vera cavalleria lo spirito non sale.
242 — La Bilancia cosmica soppesa i destini dei popoli: quelli che assecondano il Magnete staranno nella Luce del Futuro, ma quelli che avversano gli esordi luminosi sentiranno appieno il peso del Karma. La battaglia fra Luce e ombra certo infuria in tutto lo spazio. Quante cose si pesano su quella Bilancia! Ogni ora giunge una nuova onda dal Cosmo, ogni ora quei piatti tornano a oscillare. Lo spazio risuona per le nuove condizioni che preludono al Mondo del Fuoco, e la tensione universale ne genera sempre di nuove. Sulla via del Mondo del Fuoco vedete l’opera del Magnete cosmico in ogni atto, in ogni aspirazione.
243 — Lo squilibrio è ora tale e tanto che l’uomo deve pur domandarsene la ragione. Tutte le valutazioni dei valori della vita e delle sue potestà sono così distorte che egli finisce per vivere immerso nelle sue stesse produzioni mentali, e nessuno sa nulla delle vere virtù motrici, dai principi fondamentali dell’Esistenza sino alle singole leve vitali del mondo creato dagli uomini. E quest’ultimo tanto differisce da quello reale quanto la tenebra dalla Luce. In verità lo spazio abbisogna che i grandi Principi esistenti vengano unificati. Perciò il Mondo non potrà rinascere senza ricuperare l’Equilibrio e se non verrà sradicata la causa dell’attuale disordine. Per questa ragione la Bilancia del Cosmo oscilla. Questa è la grande legge che afferma il Mondo del Fuoco.
244 — Il libero arbitrio conduce a unificare le circostanze che producono il succedersi delle azioni. È di grande importanza creare una corrente d’intensa attività consciamente diretta, poiché l’unione dei moventi interiori e dell’energie esterne è alla radice della centralità di tutte le azioni che si generano come Karma. Con l’uso sostenuto della volontà è possibile attirare le energie cosmiche necessarie alla costruzione del Bene. La coscienza unita alla Volontà superiore genera pertanto una forza poderosa che resiste a tutti gli assalti delle tenebre. Saper discernere tra male e bene è già segno sicuro d’aver trovato il vero sentiero. Lo spirito viene trasformato dal processo trasmutativo e dal conformare la volontà alla Luce. Sulla via del Mondo del Fuoco sforzatevi di adeguare la volontà alla Luce suprema.
245 — Le leggi cosmiche manifestano quelle potestà che meglio d’ogni altra sono atte a dirigere la vita. Le difficoltà incontrate dal pianeta nel coordinarsi a quelle leggi sono causate non dall’essere queste ultime irriducibili e inadattabili, ma dal suo isolamento dai Mondi superiori. In tutta la struttura dell’Universo è manifesta una perfetta commensura con il fine, quindi le sue leggi non si possono giudicare inammissibili. Da gran tempo si è affermata l’Unità magnetica del Cosmo: tutti gli antichi Insegnamenti l’hanno proclamata. Quante memorie spaziali hanno mancato di imprimersi, quantunque testimoniassero sacre affermazioni di Unità! E quante ne esistono che rivelano i semi della separazione! Così come è stato necessario ricordare al pianeta per interi millenni l’Unità eterna, del pari si è costretti a indicare gli effetti del suo stato di separazione.
246 — La corrispondenza che esiste fra i vari Mondi è rivelata dall’affermarsi di salde fondazioni. Se questa conformità viene violata ne derivano effetti d’ogni genere. Con il suo insistere soprattutto sul mondo visibile l’umanità ha rifiutato l’invisibile, e poiché ha scelto di vivere nell’esteriorità, si è dissociata da quegli impulsi interiori che sostengono la ricerca dello spirito. Con ogni suo gesto l’uomo afferma la separazione dei Mondi! Questa discontinuità corrode tutte le fondazioni e causa una reazione, poiché negare equivale ad affermare le forze distruttive. I Mondi invisibili producono tutta l’energia. Come affermare, dunque, il Regno del Fuoco divino? Come ristabilire la legge dell’Esistenza, impegnandosi coscientemente in favore dell’unione? Il Mondo trema perché i principi sono stati violati e occorre ristabilirne l’integrità. Sulla via del Fuoco riconoscete la legge della Conformità generale dei Mondi.
247 — La vita è riportata in equilibrio solo per conquista dello spirito. L’ascesa spirituale è l’unica via di vittoria individuale e di trionfo del Bene comune. Finché l’umanità resta sommersa nei suoi desideri e negli effetti che ha generato come estrarre energie dal Mondo sottile e riconciliarle alle sue attività e alle sue aspirazioni! Un semplice anelito non basta ad accumulare energie se la volontà non è protesa ad affermare le origini del Bene. Giustamente si è parlato di uno specchio deformante, poiché proprio nello stesso modo l’uomo distorce tutti i grandi concetti. Purificare la coscienza e l’Insegnamento: ecco il massimo problema odierno. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate dunque la necessità di restaurare l’equilibrio dei concetti essenziali.
248 — La legge di conformità deve guidare lo spirito a realizzare il Fuoco. Le sue capacità creative rivelano tutte le possibili comunioni con il Mondo sottile. Il superamento del pensiero coagulato gli dà la giusta tensione per la formula di quel mondo. Come gli è possibile sublimare una forma pensiero condensata, così può rapprendere forme sottili. I concetti entreranno in vera e propria consonanza con questi processi: egli è maestro delle proprie aspirazioni elevate. Dapprima bisogna assuefarsi alla sublimazione dei sentimenti, per saturare lo spirito di indispensabile attrazione per il Mondo della Bellezza. In questo modo la giusta concezione del Bello sostituirà le formule convenzionali. È un processo di affinamento del sentire che deve di certo introdursi nella vita.
249 — La penetrazione nelle profondità dello spazio rivela forme nuove. A partire da una forma-pensiero condensata è possibile creare molte affermazioni ammissibili per la vita. Tutte le forme mentali hanno bisogno di essere spiritualizzate dall’uomo, e la possibilità di farlo dipende dal contatto con i vari concetti del Mondo sottile. Perciò il serio tentativo di sublimare i sentimenti genera sempre manifestazioni di ardente bellezza. Sublimare e condensare le forme pensiero: ecco una legge da riconoscere e far propria. In queste aspirazioni si congiungono la costruzione sia fisica che superiore. Garanzia sicura di nuove forme e di nuovi processi è la dilatazione dell’orizzonte e della portata creativa. Sulla via del Mondo del Fuoco impegnatevi con fervore a sublimare il sentire e a condensare le forme pensiero.
250 — L’attitudine di consapevole rispetto per le memorie spaziali apre la via a varie energie superiori. L’armonia delle vibrazioni stabilirà rapporti fisici perfetti fra forme pensiero ed energia, il che ne favorirà il condensamento. L’essenza di quei rapporti sta nello stato di conformità fra il fisico e il sottile. Per raffinare le forme è necessario tendere vigorosamente alla bellezza, dunque quanto più si sublima una concezione formale tanto più ci si accosta al bello. Ha dunque ragione chi sostiene che la via del Mondo del Fuoco passa per il cuore e la bellezza. La costruzione universale viene pertanto raffinata dal processo di cognizione spirituale.
251 — La costruzione del nuovo Mondo prende avvio da energie ignee, che l’apparire di certi raggi particolari genera, introduce e raccoglie dominando i campi da sottoporre a stimolo creativo. I creatori del pianeta lanciano quelle energie con il loro Fuoco, e avranno il potere sia di condensare che di sublimare.
252 — Realizzare che lo spirito ha in sé una qualità luminosa che l’impegno fervente può accendere serve veramente come eterna forza motrice di ascesa. Ogni spirito deve sentirsi uno con la Luce che vive incandescente nel suo seme. Perché allora non ridestare quella forza che genera gli impulsi migliori! Ogni spirito esprime le proprie possibilità quando comunica con quella Fonte di Fuoco. E unicamente la separazione dalla Luce che lo getta fuori strada, e solo quando avrà riattivato questa superiore concezione tornerà a cercare il Fuoco. Il Fuoco dello spazio chiama l’uomo alla conquista delle energie superiori. Sulla via del Fuoco prendete coscienza nel cuore della potenza del seme spirituale.
253 — È possibile all’uomo trasmutare la propria natura essenziale invocando vibrazioni più elevate: questo soltanto gli apre la porta a uno stato migliore. Attualmente egli è continuamente immerso in quelle delle sfere inferiori, perciò è la Mente concreta che ne governa la vita; ma sarà il contatto con il Raggio delle sfere superiori ad imprimergli veramente la vibrazione che ne scuoterà la coscienza. La percezione della scintilla di Fuoco divino presente nel seme dello spirito sarà la base di una nuova umanità. È appunto necessario stabilire nella struttura spirituale ciò che la religione ha mancato di fare, e applicare la legge d’attrazione a tutto ciò che è manifesto. La scoperta della Luce nel cuore sospinge verso la Luce, mentre le tenebre restano nelle tenebre. Ricordatelo, sulla via del Mondo del Fuoco.
254 — La volontà di uno spirito militante può dirigere al bene un esercito intero, un intero mondo, e affermare nuove vie di attività costruttiva. La sua pressione può dunque demolire qualsiasi barriera. Lo spirito militante che dischiude l’orizzonte del Fuoco afferma il Potere supremo, e satura qualunque processo che si sviluppi secondo il Magnete cosmico. Egli resiste a molte tensioni, crea e costruisce possibilità nuove. Che tutti coloro che seguono la Luce apprendano dunque il valore di quella Volontà, poiché chi la osserva è del Fuoco. Siate dunque pronti a riconoscere gli ardenti portatori del Nostro Volere.
255 — Un semplice impegno esteriore a seguire l’Insegnamento del Bene non basta a migliorare la coscienza, né ad approfondire il pensiero, né ad ampliare l’orizzonte. In realtà è solo la penetrazione nell’essenza vitale dello spirito che conferisce la forza necessaria per salire fino all’Immagine suprema. Ogni serio tentativo di rivolgersi all’interno genera nello spirito una comprensione migliore della luce della Bellezza, saturandone le forze di Fuoco universale. La coscienza può realmente avvicinarsi al Mondo del Fuoco e al Mondo sottile. Il valore dell’aspirazione a quelle Sfere sta proprio nel comprendere le profondità dello spirito e del cuore. Pertanto, sulla via del Fuoco, impegnatevi consapevolmente a rigenerare la coscienza e lo spirito.
256 — Quando la coscienza è immota, è come pietrificata: l’uomo allora è simile a un idolo di pietra e come tale porta a perdizione il pianeta. Idoli siffatti si trovano su tutti i sentieri. Chi giudica dalle apparenze li direbbe manifestazioni di vita, ma invero non c’è vita in quei simulacri dello spirito, ma solo morte e dissoluzione. Come dire, allora, che l’equilibrio necessario al mondo dipende da quei fossili! In realtà essi sono causa soltanto di sciagure e catastrofi. Infettano l’atmosfera, come il più terribile dei contagi. Ecco perché è imperativo purificare lo spazio e tutti i processi della vita: questo soltanto potrà salvare il mondo. È raro che l’ardente Portatore della Spada dello Spirito venga riconosciuto e compreso. Ma il “Leone del Deserto”, lo Spirito del Sole, percorre la via della grande Luce, e Noi lo seguiamo.
257 — Tutte le Origini superiori hanno coltivato quel principio che la vita porta in sé, come prescritto dall’Esistente. Alla base della vita sta l’applicazione di quelle Cause, poiché i Principi superiori si affermano come il respiro stesso e come moto della vita. Lo spazio è un tale principio, ed è la forza di tutti i processi vitali. A ciascuno di essi corrisponde un determinato conseguimento, stabilito dalla Bellezza: perciò è necessario imparare ad applicarli. Distinguere e separare le Origini non è fattore di equilibrio. In verità il principio creativo genera quella grandezza che è destino del pianeta, ma la scelta è lasciata nelle mani dell’uomo. Luce o tenebra, costruire o demolire: la decisione spetta al genere umano. Sulla via del Mondo del Fuoco alimentate in voi il fervore per il Fuoco stesso e per il principio di Bellezza.
258 — La purificazione dello spazio si sviluppa in tutte le attività. È giunta l’ora di distinguere nettamente fra le forze che seguono la Luce e quelle che marciano nell’ombra. Invero la tentazione del Principe delle tenebre sta nella promessa di riposo, ma Noi diciamo: “È l’ultima ora!”. Solo una rapida purificazione potrà salvare il mondo: e non si tratta di millenni, e neppure di molti anni. A dare salvezza sarà una vera e propria esplosione di Fuoco, e un simile processo deve riprodursi in ogni cosa. Solo la pulizia dello spazio, della coscienza e degli Insegnamenti potrà generare quelle esplosioni purificanti dello spirito. È vero che le tenebre s’addensano, ma quando la loro tensione sarà al culmine le Forze della Luce affermeranno il Loro potere. Siate pronti quindi a sopportare una grande tensione: la Luce trionfa sulle tenebre!
259 — Il seme dello spirito viene ridestato da lampi di incandescenza, che si manifestano in vario modo. La coscienza satura può evocare i veri accumuli presenti nel “calice”. Il cuore ardente genera l’impegno fervente con la propria tensione. I fuochi manifesti ridestano il seme dello spirito affermando possibilità nuove. Bisogna pertanto studiare le vibrazioni e applicarle alla vita, poiché tutto ciò che è manifesto può valere come legame fra lo spirito e il Fuoco dello spazio. Imparate a sentire il seme dello spirito, e, usando le sue forze, impegnatevi in ricerche superiori.
260 — È bene studiare la rete delle circostanze. Esiste come un tessuto di flussi sottili che, secondo le necessità, conducono alla corrente capace di generare la forza magnetica migliore. Bisogna imparare a rendere sicura qualsiasi impresa. Dato il seme è possibile accertarne gli effetti in ogni caso. Se l’uomo cogliesse il potenziale del grande seme del suo compito, il Mondo sarebbe il grande riflesso della Volontà suprema. Perciò può dirsi che Essa propone, è che l’uomo dispone, e così vanno persi i germogli più preziosi. Una sola è la via del successo: lo spirito deve realizzare il seme del proprio compito in tutta la sua potenza. Al contrario, gli uomini ritagliano ogni cosa nelle loro misure, lasciando residui pietosi. È quindi necessario impegnarsi a fondo in tutti gli esordi del Fuoco e accettare il seme affidato dal Sovrano. Una volta elevati all’Altissimo, con l’Altissimo si resta e si dimora. Sulla via del Mondo del Fuoco imparate a riconoscere le Forze superiori.
261 — Quando siete impegnati a costruire ricordate la grande correlazione. Chi si associa alla Sorgente della Luce deve imparare che il fuoco dello spirito è bellezza ed è riparo, nel servizio del Bene. Ma solo chi dona bellezza sa quanto è grande il Servizio. Perciò bisogna tener d’occhio quelli che diffamano l’Insegnamento: e fra questi saranno più numerosi coloro che già hanno imboccato il Sentiero, che non gli avversari dichiarati. Avete giustamente osservato le incomprensioni che infliggono colpi sullo Scudo: si tratta di vere e proprie incongruenze. Dove sono i seguaci, se l’Insegnamento resta un’astrazione? Tutte queste deplorevoli conseguenze sono causate precisamente da negligenza nell’intendere l’Etica vivente. Il cuore che afferma l’Insegnamento nel Servizio è un vaso di Fuoco. Vi dico che è Mia Volontà instaurare l’Etica vivente e purificare l’Insegnamento. Non c’è altra via per il Mondo del Fuoco. Il compito supremo sta nell’affermare la nuova coscienza sottile. La Mia Volontà trasmette alla Tara il Mio Decreto.
262 — A base di un’Epoca migliore bisognerà porre la rigenerazione del pensiero. Pensare garantisce il successo, la nuova costruzione, un futuro possente. Trasmutare il pensiero significa veramente trasformare la vita. È possibile vedere in ogni processo se il pensiero evolve o si degrada. A parte l’ispirazione agisce anche un impulso che lo accende. Perciò la legge dell’impegno fervente genera quello stato di conformità per cui i Mondi si avvicinano, in quanto saturi di fuoco creativo. Osservare le tendenze del pensiero è già di ausilio a rinnovare la coscienza. Perciò sulla via del Mondo del Fuoco pensate a un futuro migliore.
263 — La costruzione del futuro richiederà la svolta di coscienza necessaria. Rigenerare il pensiero dà i suoi frutti. Quindi quella costruzione avviene per saturazione dello spazio. Grandi e formidabili sono questi tempi.
264 — In quest’epoca di ostruzione globale l’unica via resta la rigenerazione del pensiero. È veramente urgente ridestare la coscienza. Quando infatti lo spirito, guardando indietro, si avvede che quel pensiero è superato, si produce una trasmutazione foriera di discernimento. Il tempo che passa gli segnala che tutte le energie si esauriscono e vengono rielaborate. Ma guai a chi volesse andare incontro al futuro guardando indietro! Lo spirito gravato di residui del passato è veramente sovraccarico, e non può salire il Monte, non può passare la Porta della Luce, non può associarsi al Futuro luminoso. Se dunque i Padri della Chiesa additano il passato, chi serve la Luce chiama al futuro. Il risveglio della coscienza, l’espurgazione dell’Insegnamento e l’appello al futuro saranno causa di un grande rinnovo del pensiero. Sulla via del Mondo del Fuoco la Mia Mano rigenera le energie.
265 — Le vibrazioni suscitano nel cuore moltissime sensazioni sottili. Se si imparasse a ricorrere a certune di esse per evocare sentimenti raffinati dalle profondità del cuore si riuscirebbe a scansare molti attacchi del male. Certamente la scienza ha il dovere di indagare in questo campo, per scoprire come suscitarle. In effetti, i suoni, i colori e gli odori provvedono tutta una sintesi di sensazioni superiori. Allorché i metodi grossolani saranno sostituiti da altri, più fini, lo spirito potrà percepire il sottile, e tale contatto finirà per migliorare tutta la vita. Quando lo spazio prenderà a risuonare di energie sottili bisognerà sapere come usarle nella vita. Si può anche ricorrere allo studio di criminali incalliti per trovare nuovi sbocchi al rinnovo spirituale. Bisogna aprire nuovi canali alle vibrazioni. Sulla via del Mondo del Fuoco pensate a purificare lo spirito umano.
266 — L’uomo annette importanza solo ai concetti che siano consueti nella mediocrità di coscienza, poiché adegua ogni cosa alla sua propria. Perché mai, infatti, non si sono inculcate le Idee superiori? Perché tante distorsioni e tanto dispregio? Perché in verità la ricerca e l’impegno umani si sono piegati in basso. Ma il problema del nuovo Mondo è quello di svegliare la coscienza e ridare al Mondo l’Immagine del Bello. Le facoltà creative dello spirito s’intensificano infatti quando si ascende. Proprio così: non abbassare il Supremo, ma lasciare che continui a elevarsi. Prima cosa sarà dunque creare un’Immagine dell’uomo conforme al divino. Quando la coscienza umana cesserà di rappresentare il divino in modo terreno, le conquiste dello spirito saranno incandescenti.
267 — Le vie delle forze terrene celano insidie dove le tenebre avvertono instabilità; ma qualsiasi loro piano è facilmente sventato se ci si libera da coloro che non si oppongono al male. I passi degli oscuri seguono sempre le scie della Luce, ma se le sue porte sono aperte le ombre non possono entrare, poiché gli strati fini e incandescenti sono loro inaccessibili. Le rivelazioni parziali non portano al successo. Perciò le forze della Luce, dirette a ricostruire il mondo, devono armarsi di Fuoco, con la formula: “per il tuo Dio”, contro le tenebre che cercano d’insinuarsi nel forte. Sulla via del Fuoco bisogna ripetere di queste insidie, poiché molti sono i tentativi di penetrare nella cittadella della Luce. Attenti dunque alle molte maschere con cui si presentano quelli che bussano.
268 — Fohat, in quanto Fuoco onnipresente, è mal compreso, così come poco si comprende il Laboratorio universale. Eppure a tutto ciò che è manifesto si deve applicare il grande Respiro del Cosmo. Invero ben poco si pensa agli scambi vicendevoli tra le forze che si proiettano dal tesoro del Cosmo e vi ritornano. Ad esempio, il ruolo dell’uomo non sta soltanto nel prendere: deve pur esistere un processo di reversione delle forze di cui si è saturato comunicando con il Fuoco dello spazio. Data per reale questa comunione si può capire perché esista, di fatto, una netta differenza fra il prendere e il restituire, la cui misura rappresenta, nel bilancio universale, il Karma del genere umano. Gli ignoranti stupiscono che il Mondo sottile possa essere caotico; ma bisogna pensare alle molte scintille di Fohat che restano infeconde, a tutte le forze che rimangono inutilizzate o vengono distorte. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna rendersi conto chiaramente del caos che regna nella coscienza umana.
269 — Invero le coscienze sublimi si proiettano verso il Principio del Fuoco, mentre le infime si rappresentano l’Immagine superiore a propria simiglianza. Quella Immagine dipende dalla capacità di queste ultime, e ciò spiega le molte, evidenti distorsioni! Come pervadere una coscienza limitata con un’idea universale, se lo spirito impazzisce di fronte alla comprensione totale. Vi dico che il pensiero umano è penoso, è crudele! Un orizzonte degno dello spazio si apre solo a chi conosce l’universalità del Principio, poiché quello spirito sovrano comunica con il Superiore proprio come il microcosmo si fonde con il Macrocosmo. Quindi uno spirito limitato non può aver contatto con il Fuoco. Il potere del Fuoco rivela tutta la Fornace a chi sente il ritmo del Mondo del Fuoco. È il Principio datore di vita, e la edifica in base a Fohat. Ricordate dunque che solo le piccole coscienze negano, mentre lo spirito incandescente abbraccia ogni cosa. Pensate al grande Principio, mentre salite verso il Mondo del Fuoco.
270 — Il Fuoco dello spazio porta in sé le faville di Fohat attratte alle manifestazioni di vita dell’Universo. Esse alimentano tutte le creature e, secondo il grado potenziale di queste, la loro attrazione motoria si moltiplica. La loro densità dipende dalla pressione o dagli accumuli spaziali, perciò è possibile individuare dove stia operandosi in senso costruttivo o distruttivo. Si può interferire negli strati spaziali con il pensiero ardente ed energico e con l’impegno fervido dello spirito. Sulla via del Mondo del Fuoco riflettete sulla forza propulsiva del pensiero ardente.
271 — Si dice che è possibile cavare sangue da qualunque cosa in Natura. È una grande formula, e bisogna comprenderla bene e valutarne il senso, in quanto il Mondo è ricco di poteri in potenza. Abituato alle definizioni fisiche, l’uomo interpreta in tal senso qualsiasi formula; ma ciò che interessa è correggere queste deformazioni e rinnovare la veste della verità, tornando all’uso consapevole dei concetti superiori. Non è dunque sangue che si può estrarre da un sasso, ma una favilla di Fohat, che vive e dimora in tutte le cose. E la stessa legge vige nel Mondo spirituale. Migliorando gradualmente la propria cooperazione con il Magnete cosmico lo spirito acquisisce un potere magnetico igneo che corrisponde alle scintille di Fohat. Ciò non ha nulla a che fare con lo psichismo fisico. Di fatto, la grande esperienza dell’Agni Yoga genera appunto questa forma di magnetismo spirituale, la cui azione è talmente potente che il pensiero di un simile Yogi attira dallo spazio scintille fohatiche e crea con l’emissione della propria Volontà. Sulla via del Mondo del Fuoco l’attrazione esercitata dallo spirito è una grande potestà creativa.
272 — Non si riflette alle conseguenze delle azioni disintegranti. Come eliminare quelle terribili emanazioni, una volta accertato che esse sono, in realtà, la causa del contagio? È chiaro che per ogni processo del genere si deve trovare un antidoto. Bisogna risolversi a cercare le energie ignee capaci di resistere a quelle emanazioni tossiche. L’aspirazione rivolta a una Figura superiore riporta lo spirito in equilibrio. La purificazione dei concetti, la ricerca della verità sono di antidoto alla decomposizione del pensiero. Insomma, ogni dissoluzione tenebrosa dev’essere sradicata con la ricerca del bene. I fuochi spaziali dissolvono i fluidi delle ombre. Sulla via del Mondo del Fuoco impegnatevi a fondo nel purificare lo Spazio.
273 — Fohat pervade tutte le manifestazioni di cui è satura la vita, e le sue scintille sono propriamente attratte ai processi spirituali, poiché il Fuoco cosmico satura le affermazioni identiche. È pertanto la contiguità con il flusso del Magnete cosmico ad attirare scintille di Fohat, che fungono da protezione. Come la rete protettiva che avvolge il corpo, così si comporta la rete fohatica. Il nesso fra le due è costituito da quelle stesse spirali ignee che sgorgano dalle profondità dei centri. Invero la rete fohatica è quel campo magnetico che lo spirito, con la sua tensione e con la potenza del proprio fervore, intesse attorno a tutte le manifestazioni che intende custodire. Quindi ogni attività dotata di tensione e consona con il Magnete cosmico serve a cementare lo spazio.
274 — Dunque un cuore ardente può corroborare qualsiasi manifestazione, poiché il suo magnete attira scintille di Fohat. Perciò il cuore che operi nel nome del Diritto cosmico è una forza possente, raccoglie faville di Fohat e con esse compone, e manifesta una intensa attività creativa. Il cuore fuso è un magnete che opera a tutti i livelli. Perciò il Nostro è così rovente. È il cuore che sa contenere tutti i gradi del Fuoco, e solo il Diritto cosmico può affermarlo. Il Cuore che lo realizza ha in sé tutti i Fuochi.
275 — Se prendesse coscienza del fatto che solo in stato di equilibrio si può essere rapidi, l’umanità si abituerebbe a pensare che le grandezze sono entità relative, poiché qualsiasi costruzione dipende dall’equilibrio. Tutte le coscienze possono pervenire a questa attività costruttiva sistematica, purché cerchino con fervore ciò che possa adornare il tesoro della vita. L’equilibrio esalta la rapidità e il punto focale emette le proprie radiazioni per un’azione costruttiva corrispondente. Perciò è urgente riconoscere l’equilibrio come fattore fondamentale nella riorganizzazione del Cosmo. La potenza di crescita della struttura dipende dal grado di equilibrio raggiunto. Cercate l’equilibrio, sulla via del Fuoco.
276 — Le scintille di Fohat si allineano in vari fili, prolungamenti e canali di trasmissione su cui le energie sottili possono venire dirette nello spazio. Condizionate dalla coscienza ignificata si rispondono e si attraggono fra loro, in quanto sature delle emanazioni ignee dello spirito e del cuore. Queste correnti resistono a tutti gli attacchi spaziali, poiché rese intense da una volontà incandescente. Si è detto che chi di spada ferisce di spada perisce, ed è esatto, ma si tratta non della spada dello spirito, ma di quella lama distruttiva che è la forza maligna dell’egoismo. In verità le scintille fohatiche non la temono. Dove si leva crudele la spada fisica, ne segue un disastro, ma quella spirituale è eccelsa e invincibile, poiché si batte per le Forze del Cielo.
277 — Quando forze ostili sferrano un attacco è bene pensare a prevenirle. Chi serve la Luce deve rendersi conto che non sono solamente quelle, in realtà, ad apprestare insidie, poiché anche la negligenza e l’apatia sono foriere di minacce e distruzione. Giustamente colei che guida sotto la Stella della Madre del Mondo ha affermato che un vero capo ama la verità, poiché sul campo di battaglia è importante sapere quali spade sono state affilate. È solo l’egoismo a imporre la soppressione della verità, e un guerriero irresponsabile può portare alla rovina qualsiasi buon esordio. Chi serve la Luce non deve nascondere, ma rivelare: questo è il suo primo dovere. Certo quando la verità viene nascosta un seguace dell’ombra può agire tramite un fedele della Luce. Ma è possibile che ciò accada al lume dei Precetti che questi conosce? È questa forse la direttiva impartita dalla Gerarchia della Luce? È forse bene che le sue forze vadano spese in correnti di fuoco per soccorrere quel fedele, che non tradisca, per irresponsabilità, egoismo e falsità? Chi infligge tali e tanti colpi sullo Scudo della Gerarchia dovrebbe rammentarsene.
278 — Dire che il Mondo potrà continuare in uno stato di benessere equivale a dire che si può prolungare l’esistenza senza bisogno di rigenerare lo spirito. In realtà solo le tenebre della dissoluzione possono sostenere che non c’è dissoluzione. Ma le forze luminose, che vegliano sull’evoluzione, vedono chiaro il pericolo della distruzione. Le tendenze del Karma del Mondo si palesano in tutti gli eventi. Sulla via del Fuoco saturate la coscienza riconoscendo la necessità della purificazione che rigenera lo spirito.
279 — Non c’è male peggiore dell’offesa costituita dalla codardia. In essa si celano il tradimento, la falsa magnanimità, le rovinose mezze-misure; suo padrone è Satana, suo movente è l’egoismo; costruisce con una mano mentre distrugge con l’altra; fa mostra di aspirazione ma in realtà non è che egoismo il suo vero campo d’azione; è tutto un compromesso e tutti i suoi atti di bene tendono solo ad affermare l’io e a giustificare gli evidenti risultati negativi. È la base ed è la garanzia dell’egoismo.
280 — La coscienza lanciata alla rigenerazione spirituale è in grado di sormontare qualsiasi volontà che si opponga allo spirito. Ma le forze dell’ombra e dell’ignoranza non accettano questa verità. Bisogna aspirare a quelle correnti che procedono secondo il Magnete cosmico, poiché attorno alle sorgenti molte distruzioni trascinano lo spirito nei loro vortici. Queste spirali risucchiano nel profondo, mentre quella dell’ascesa spirituale proietta in alto. È bene dunque assumere un atteggiamento consapevole verso le circostanze attuali, poiché molte cose di reale importanza accompagnano la rigenerazione spirituale. Sulla via del Mondo del Fuoco seguite la spirale dello spirito e del cuore.
281 — Il Cuore del Mondo può esprimere le sue forme ogniqualvolta le energie si congiungono. Ogni combinazione di forme generata da una nuova energia è in realtà una manifestazione del Cuore del Mondo. La sua attività può essere individuata in effetti osservando l’opera creativa del Cosmo. È invero un concetto applicabile a tutti quei processi universali in cui il magnete intensifica la propria attrazione: infatti il potere che raccoglie le energie adatte opera consapevolmente. I fuochi dello spazio obbediscono all’attrazione del Cuore del mondo. Le attrazioni sono sottili per essenza e ogni loro onda compone in modo nuovo le energie avviate all’unione. Perciò il Cuore del Mondo crea rapide congiunzioni. Quante sono le attrazioni ignee attive nel Cosmo!
282 — Il Cuore del Mondo contiene tutte le proprietà delle energie universali. Ogni attrazione opera secondo la Sua Legge. Ogni forma e l’intero processo delle attività concordate creano secondo il Suo grande decreto di fuoco. Una congiunzione ignea possiede un suo proprio potere unificante, che raduna energie cosmiche. In verità il Cuore del Mondo può saturare tutte le attività dell’uomo, ma per questa grande conquista occorre essere sensibili al ritmo del Mondo del Fuoco. È un potere creativo che veramente potrebbe rigenerare la coscienza umana. Sulla via del Mondo del Fuoco cercate con tutte le forze di operare all’unisono con il Cuore del Mondo.
283 — Ogni combinazione cosmica induce un’attività successiva: diviene, per così dire, il nucleo di una nuova rigenerazione. Da questo moto nasce una spirale, e il cuore del Mondo attrae tutte le spirali costruttive. La spirale dunque è presente nella sfera d’azione di un uomo, nel Karma collettivo, nella storia delle nazioni, nelle concezioni d’ogni epoca, nell’attrazione atomica, in tutte le creazioni dell’Universo. Ogni creatura ha il suo proprio moto a spirale che, a sua volta, pone in tensione l’ambiente. Il Cuore del Mondo distribuisce così le correnti del Fuoco cosmico, e il Mondo del Fuoco è l’insieme di queste spirali.
284 — Anche l’opera costruttiva, dunque, procede a spirale, così come ogni attrazione o ripulsa crea la propria. Ciò spiega perché le spirali dei Principi maschile e femminile si sviluppino in direzioni così divergenti. Il primo tende ad afferrare, e non si cura del cuore umano, e su cuori e teste erige i ponti delle sue conquiste. Il problema non sta nella potenza cerebrale, poiché il Principio femminile contiene latenti gli stessi fuochi. Ma quest’ultimo per esprimersi ha bisogno che il cuore sia libero. Quando si sarà appreso a consentirgli di vivere e di sviluppare le proprie capacità di rigenerazione con la sua virtù del continuo donare, esso supererà il Principio maschile in tutte le direzioni.
285 — Il Mondo è cosparso di ulcere, generate dai vizi e dalle scadenti produzioni dell’uomo. Le malattie dello spirito umano che lo infettano sono incalcolabili, ma una delle ulcere più gravi è la mancanza di sincerità. Mentre il Mondo va in pezzi le bolle di sapone non servono da riparo. Quando è necessario schierarsi a difesa di simboli di grande importanza, come la Bandiera della Gerarchia, è inammissibile comportarsi come soldati di cartapesta. È doveroso riconoscere che gli oscuri sono rapidi nell’azione e previdenti, poiché ogni giorno che passa può essere quello dell’Eternità. Al tempo della distruzione e della ripresa del Mondo è importante affermare i principi della vera opera costruttiva. Perciò ogni deformazione nociva sarà considerata come un colpo inferto sullo Scudo. In verità la codardia e l’egoismo sono suoi fratelli. La mancanza di sincerità diviene un’abitudine, e l’egoismo sciorina i suoi effetti malefici. Quindi, mentre il Mondo si schianta, è bene pensare a distruggere ogni distorsione.
286 — Il Cuore del Mondo si palesa e si afferma in tutta l’Esistenza. Ogni Mondo, ogni atomo ha un cuore, il cui potere attrattivo è conforme al proprio destino. Il centro del pianeta può essere inteso come il riflesso di ciò che emana dal Cuore del Mondo. Ogni raggio emesso da questo unisce altri mondi, e tutta la vita è satura di simili raggi, e tutte queste energie di fuoco si intrecciano e si tendono a vicenda nel processo creativo. Il Cuore del Mondo manifesta la legge della spirale. Sulla via del Fuoco imponetevi di realizzare il Cuore di Fiamma del Mondo.
287 — La qualità solare del cuore si manifesta come coraggio, allorché non si conosce terrore, quando il sacrificio dell’Agni Yogi lancia lo spirito in sfere diverse, sopra e sotto il mondo terreno, e lo spirito stesso crea instancabile con tutti i fuochi del cuore, e anche le percezioni sensoriali entrano in risonanza con i processi universali. Lo spirito in verità conosce il Cuore del Mondo e sa che lo Scudo della Gerarchia è invulnerabile. Il cuore dell’Agni Yogi, simile a un sole, conosce la pienezza del calice del Mondo, prodotta dal grande Raggio in arrivo: poiché l’unificazione dei Mondi è la sua massima azione creativa. Per lui ogni sfera del Fuoco è un potere creatore. Il Macrocosmo, pulsando, evoca nel microcosmo vibrazioni identiche. Perciò quando energie di Fuoco si congiungono nello spazio si stabilisce uno stato di equilibrio. Come i missili carichi di energie distruttive, partiti da un solo centro, si proiettano in direzioni diverse, così il cuore solare dell’Agni Yogi assorbe in sé tutte le energie del Cosmo e le concentra nello spazio. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate quel cuore, simile al sole.
288 — Per questo i centri di Ur. sono così sensibili alle catastrofi. Il cuore assorbe tutte le energie in un vortice spaziale e reagisce a ogni vibrazione. Così il cuore, simile al sole, contribuisce a purificare lo spazio. Impetuoso, esso vola incontro alle energie del fuoco, ma ciò è possibile solo quando esiste una fervida attività autonoma, che si instaura al massimo livello della trasmutazione ignea. Allora qualsiasi vibrazione cosmica viene acutamente percepita. Ma quando Noi preannunciamo un terremoto non sempre sono da attendersi eventi fisici. Dovete ricordare quei tremiti che si agitano nel profondo; e i dolori sentiti intensamente nei centri sono in rapporto con quelli. Dunque il cuore solare sente tutte le manifestazioni del Fuoco.
289 — La volontà e il potere dello spirito possono creare in senso cosmico quando il potenziale è simile al sole, poiché per produrre effetti su un’altra aura la sorgente deve possedere energie superiori. Perciò tutti gli esperimenti in tal senso dipendono dal grado superiore e più sottile di esse. Qualsiasi fonte che intensifichi le proprie correnti di volontà sul filo delle energie superiori esercita un’influenza cosmica. Ma lo spirito che volesse farlo per saturare l’aura altrui deve essere molto prudente con le sue emanazioni, poiché non esiste processo più sottile di questo. Quindi allorché si cerca di guarire per tal mezzo bisogna ricorrere a energie superiori e a fluidi più puri. Se lo sviluppo spirituale è assicurato dalla trasmutazione dei centri si possono coltivare quelle fonti. Dunque l’idea delle emissioni spirituali deve comparire nella vita come processo superiore. Ricordatelo, sulla via del Mondo del Fuoco.
290 — Il Cuore del Mondo incanala tutte le energie verso il processo creativo, che è legge nell’Universo. L’impegno cosmico tiene in tensione tutte le energie del Fuoco spaziale, ma la coesione delle forze creative e la loro direzione sono demandate al Cuore del Mondo, Principio supremo che infiamma tutte le vite e da cui dipende anche l’unione dei Mondi. Dunque quel Cuore è la causa delle cause prime e accende tutte le torce della vita. La sua vibrazione viene percepita dalla coscienza in grado di pulsare secondo la vibrazione ignea del Raggio cosmico.
291 — Se la scienza volesse approfondire le ricerche sull’atomo di Fuoco, datore di vita per tutte le manifestazioni, scoprirebbe molte cause fondamentali. Ma per ciò sarebbe indispensabile che lo studio fosse condotto con grande decisione, poiché gli interrogativi formulati devono penetrare realmente sino al livello atomico. Il semplice esame degli effetti esteriori delle varie reazioni non consentirebbe mai di raggiungere le giuste conclusioni. Molto è stato detto sull’essenza ignea del Mondo, quindi è necessario lo studio rigoroso delle vibrazioni manifeste delle correnti e delle energie sottili, nonché dei loro reciproci scambi. Bisogna indagare in tutti i suoi fenomeni quella spirale che connette l’atomo di Fuoco all’Universo. Sulla via del Mondo del Fuoco dovete comprendere bene il concetto degli scambi ignei del Cosmo.
292 — Sono da studiare i mutui rapporti fra i vari corpi, poiché come lo stato del fisico condiziona l’emotivo, questo del pari reagisce su quello. La cattiva salute del primo si riflette sul secondo e una indisposizione spirituale di quest’ultimo si fa sentire sull’organismo fisico. Tutte le esperienze spirituali influiscono sia sull’uno che sull’altro, ma sono effetti da esaminare con acume. L’esperienze di natura astrale non si imprimono immediatamente sul corpo denso, più grossolano. È vero però che, se il corpo sottile raccoglie in sé i fluidi tossici che infettano l’astrale, ne consegue un’infezione nel fisico denso che ne intacca la salute, e questo reagisce sull’astrale così intossicato. Il corpo astrale assorbe facilmente i fluidi del fisico: quindi ogni squilibrio subito vi si riflette. Perciò assume grande importanza che il medico conosca lo stato spirituale del paziente. In stato di malattia e durante la lotta per superarla bisogna aver chiara la concordanza che regna fra i vari corpi, fra loro indissolubilmente connessi. È una sensibilità da acquisire sulla via del Mondo del Fuoco.
293 — Quando i fuochi sotterranei e sovramundani infuriano è necessaria la massima prudenza. Il Centro della Terra è in stato di grande tensione, per l’attrazione reciproca esercitata dai vari strati. I fuochi dei centri creativi sono tesi dai fuochi spaziali, e la congestione del sangue conferma la tensione universale. Perciò è tanto necessario proteggere i centri: i fuochi dello spazio divampano.
294 — Le cause delle malattie sono da cercarsi nel legame fra il mondo fisico e l’astrale. Il corpo riflette in sé tutto ciò che si afferma nei vari strati e recessi del Cosmo. Sembra chiaro che Macro e microcosmo sono correlati in modo indissolubile, ma, fatta eccezione per le coscienze illuminate, questo concetto non viene considerato e le ricerche scientifiche non ne traggono vantaggio. Se si sapesse in qual modo la pressione atmosferica condiziona l’organismo non si cercherebbe forse in tutti i modi di realizzare questo legame, il cui potere satura col proprio Fuoco tutte le cellule viventi? Bisogna studiare il legame fra i vari corpi e gli scambi energetici fra le correnti, poiché è impossibile accertare con sicurezza lo stato dell’organismo e le sue infermità se si ignora quella corrispondenza di Fuoco. Indagini accurate condotte sullo stato di salute fisica e spirituale porterebbero a individuare i fluidi della dissoluzione.
295 — Lo studio dei centri e delle loro reazioni ai Fuochi dello spazio aprirà all’uomo la porta ignea del Cosmo. È il cuore, in realtà, che soprattutto rivela lo stato di conformità e di correlazione. I suoi dolori riflettono processi cosmici, ed è una condizione da studiare attentamente, poiché riproduce la reazione del corpo sottile. Il cuore fisico non può evitarlo. Ad esempio, chi si sente dolori al cuore non può che osservare questo stato di cose, e una nevrosi cardiaca non è che la condizione sottile di un cuore in risonanza con il Cosmo. Ecco perché è tanto importante studiare con cura il cuore nei suoi rapporti con i fenomeni del Cosmo.
296 — Lo spirito libero aspira sempre alle sfere superiori, mentre quello ancora attaccato alla Terra resta a lungo incatenato negli strati inferiori del Mondo astrale. Il legame tra fisico e astrale non si infrange facilmente durante la fase terrena della coscienza. Una rottura fra quei due corpi si ripercuote dolorosamente su quegli spiriti ancora attratti alla Terra.
Quando lo spirito ascende, naturalmente, la liberazione si consegue al momento di lasciare la Terra. Alla radice di simili attaccamenti sta la legge di attrazione cosmica, resa più intensa dall’energia della coscienza. Pensate una sfera piena dei gas dei desideri volgari: gli spiriti non ancora liberati dai fardelli terreni restano immersi in ambienti simili. Lo spirito che invece sia proteso verso il Mondo del Fuoco rivela le sue attrazioni aderendo alle energie ignee. Sulla via del Fuoco, la saturazione della coscienza indotta da quel Mondo genera una spirale che lo estolle nelle sfere superiori.
297 — Il legame che collega i centri fisici e astrali viene saturato dall’intenso processo di trasmutazione durante la vita. Le funzioni di entrambi i livelli sono unitarie, distinte solo dall’attività autonoma che esprimono in ciascuno di essi. Quando trasmutati, i centri fisici intensificano quelli sottili, ma, nello stesso tempo, mentre quelli sopportano la tensione ignea a livello terreno, i centri astrali hanno la possibilità di proiettare il corpo sottile nel Mondo del Fuoco. Nel corpo astrale e mentale si manifestano allora sensazioni dolorose, ma solo all’inizio dell’ascesa, dopo di che ogni centro, pur serbando il proprio legame con l’organismo fisico, funziona anche meglio in altre sfere. I corpi poi si separano, e quello sottile resta sollevato da quei dolori. Le sofferenze fisiche sono quindi causate dalla tensione creativa dei centri astrali. Così i vari Mondi s’intensificano l’un l’altro. Sulla via del Fuoco impegnatevi nella trasmutazione.
298 — Sulla soglia del Mondo del Fuoco l’impegno fervente è di decisiva importanza. L’anelito per le sfere superiori dà allo spirito la forza occorrente per staccarsi dalla Terra. Il compito supremo è questo: inculcare l’aspirazione in tutte le creature. Mentre si edifica la vita, bisogna ugualmente coltivare nel cuore sia il distacco che l’adesione a qualsiasi forma vitale, poiché questo equilibrio spirituale svela molte aspirazioni altrimenti ignorate. Certo la vista del Mondo del Fuoco e l’impegno sincero di rispettare le leggi della vita sospingono lo spirito in una vasta attività costruttiva. L’atteggiamento responsabile di un essere terreno verso il Mondo che lo ospita, congiunto alla realizzazione dell’Infinito, dischiudono il Mondo dell’Esistenza superiore. Lo spirito liberato sa staccarsi dalla Terra e conosce la gioia di creare in bellezza. Sulla via del Mondo del Fuoco lo Spirito ardente s’impegna totalmente nell’eterna opera costruttiva.
299 — La volontà umana è in grado di operare scambi energetici: lo studio dell’organismo è fruttuoso in tal senso. Per giungere a risultati definiti è però indispensabile conoscere lo stato e la consonanza dei centri. Per prima cosa se ne dovrebbe valutare la tensione, che funge da potente accumulatore. Gli scambi energetici devono rivelare le qualità dell’aspirazione. Le energie ignee si manifestano secondo i moti del Cosmo, e ogni epoca esprime un certo accordo fra Macro e microcosmo. In realtà la capacità di reagire a energie sottili condiziona la coscienza e l’organismo intero: di fatto questo scambio energetico ha il suo campo d’azione nella coscienza ignificata, che funge da legante e da magnete. Il pensiero ardente è il primo requisito per elevarsi e percepire. Il cuore sa quando il Fuoco cosmico, attratto dagli scambi fra le energie ignee che pervengono all’organismo, preme sui centri; e lo spirito allora coopera creativamente con il Cosmo. Il libero arbitrio agisce come un magnete, attirando il Cuore cosmico al Fuoco dei centri: legante magnetico che costituisce appunto il potere creativo dell’Agni Yogi. Sulla via del Mondo del Fuoco affermate con impegno questa virtù connettiva.
300 — Questo scambio energetico si ripercuote in tutte le funzioni dell’organismo. È come un regolatore che lo satura distribuendo le energie cosmiche. Le sensazioni provate durante un terremoto, ad esempio, non sono solo semplici echi di Fuoco cosmico, ma un vero e proprio scambio di energie. La capacità creativa dei centri ignificati rende possibile una collaborazione potente. Tensione, angoscia, nonché la sensazione di essere come assente sono segni di scambi energetici creativi. Proprio ora lo spazio è saturo di vari processi costruttivi. È difficile immaginare fino a che punto il pensiero fervente dell’Agni Yogi penetri negli strati spaziali. In verità, il cuore ignificato costruisce con i mezzi più ardenti, e quando è saturo edifica con il Fuoco.
301 — Per equilibrare la distribuzione delle energie nell’organismo occorre saper allocare coscientemente le forze in afflusso. Le correnti possono intensificare questo o quel centro cui esse pervengano, che a loro volta può generare un vortice igneo nella regione del centro che abbia bisogno di essere saturato. Il respiro funge da regolatore, manipolando sottilmente i fluidi pranici. Questa regolazione dell’organismo è una delle prime premesse dell’equilibrio. Perciò gli scambi energetici assicurano la giusta regolazione dei fluidi e delle vibrazioni.
302 — Il Mondo deve essere ricostruito: è indispensabile purificarlo. Il fuoco dello spirito e del cuore afferma un nuovo principio. Costruite, dunque. Un miracolo è alla porta.
303 — Spirito e Sostanza sono congiunti nello spazio. Così uniti prendono a esistere nella loro sfera germinale, e creano forme di vita che passano per cicli di evoluzione. Il perfezionamento è l’unico modo, per lo spirito, di svincolarsi dalla sostanza, e il distacco si compie nell’istante in cui realizza l’atto di liberazione. Questi due Principi: unione e liberazione, sono i fondamenti dell’opera creativa in atto nel Laboratorio universale. È soltanto l’impetuosità ciò che svincola lo spirito, e si riflette sulla coscienza e sul cuore. L’impegno fervente genera una vibrazione sottilissima. Così lo spirito emancipato percepisce il Fuoco che vibra nel Cosmo. Spirito e sostanza sono presenti in qualsiasi fenomeno della vita. Sulla via del Mondo del Fuoco impegnatevi con tutte le forze per liberarvi dalla sostanza.
304 — Quando si parla di Spirito e Sostanza, quest’ultima va intesa nel suo significato più alto. Ma la liberazione dello Spirito concerne invece quei coaguli che si potrebbero chiamare unità di vita materiali. Parlando di queste congiunzioni in varie forme bisogna presumere una caduta dello spirito. Questi infatti, reso oggettivo in forma sostanziale, deve aspirare assieme ad essa alle funzioni superiori. La Sostanza viene sospinta a quell’attività creativa che genera forme di vita, e lo Spirito deve riconoscere precisamente quanto sia sacro il soggiorno nella sostanza. La concezione universale della Sostanza come Principio femminile è di ordine elevatissimo, e la Verità supera di grande lunga ogni comprensione terrena! Solo una coscienza pura ed eccelsa può apprezzare quel paragone. È difficile dissociare lo Spirito dalla Sostanza.
305 — Il Mondo sottile è stato così avulso dalla coscienza umana che ci vorrà una intensa opera di trasmutazione per scoprire la via del perfezionamento che unifica i Mondi. La coscienza ha subito una vera e propria ossificazione e l’uomo tanto si è dissociato dal sottile che le sue energie gli sono inaccessibili. La trasmutazione necessaria verrà solamente dalla cooperazione fra i vari corpi, ai diversi livelli. Si è detto, a buon diritto, che solo un miracolo potrà salvare il Mondo, e questo, in verità, non è avviato in quella direzione. L’attività creativa dell’Epoca nuova vorrà una realizzazione spirituale. Nel Mondo sottile gli eventi si sviluppano in modo che non corrisponde a quello terreno. In realtà la fervida volontà emessa da un cuore incandescente genera un vortice che attrae energie corrispondenti, le cui onde compaiono nella ricostruzione cosmica a base dell’opera creativa e a sostegno del pianeta. Solo su queste energie il Mondo potrà edificare il proprio futuro. Sulla via del Fuoco, dunque, prendete coscienza di questo grande potere costruttivo.
306 — La coscienza proiettata verso i Mondi superiori può avvalersi dei tesori del Cosmo. Dire che l’uomo ha limitate capacità di accogliere rivelazioni blocca ogni possibilità. La coscienza ardente riconosce i metodi evolutivi universali. Attrarre energie dallo spazio è la base del potere creativo, perché consente di intensificare le memorie e le energie. L’uomo è fonte di conoscenza, massimo trasformatore di forze cosmiche. Sulla via del Mondo del Fuoco, dunque, attirate e trasformate energie dallo spazio.
307 — La condizione dello spirito durante la traversata del Mondo sottile dipende dallo stato di coscienza. Ritrattosi dalla vita incarnata con sottilissimo impulso non sa armonizzare le proprie vibrazioni, e per un certo tempo permane entro la sfera terrena. Ma questo soggiorno negli strati inferiori non solo lo appesantisce, ma è arduo da sopportare, per il conflitto che si apre fra le emanazioni fisiche e il lampeggiare del magnete superiore. La disperazione, così acutamente percepita dall’uomo, diviene una tortura, ed è il destino che attende chi non è sostenuto da aspirazioni elevate. Finché resta nel mondo fisico l’uomo può espiare il proprio Karma, ma nel sottile egli dipende in tutto dal genere della sua aspirazione. Lo spazio pullula di quelli che non hanno pagato il loro Karma nel mondo terreno. Dunque lo spirito elevato non prova questi tormenti: raffinare lo spirito è la chiave che apre le porte del Mondo del Fuoco.
308 — Le energie ignee, poste in tensione da uno dei centri, sovente ne eccitano l’attività. Se la loro azione è parziale, quel centro manifesta solo parzialmente il suo potere, e ciò induce in errore le coscienze non ben capaci di discriminare. Giustamente Ur. ha posto in guardia contro quei fenomeni, generati dalla tensione di un solo centro, che sconfinano nello psichismo. È vero che l’apertura, la saturazione o l’irritazione dei centri imprimono una netta direzione all’energia, ma essi sbocciano alla tensione superiore solo quando esiste uno stato di conformità fra le condizioni dell’organismo e il risveglio spirituale. Una pressione parziale produce solo una mezza vittoria, che può essere pericolosissima. Sulla via del Mondo del Fuoco impegnatevi seriamente per realizzare la superiore tensione della sua energia.
309 — Molto si è già detto dello psichismo, ma questa piaga dell’umanità non è ancora compresa a dovere. Esso smorza l’aspirazione, sì che impedisce il conseguimento superiore. Il campo d’azione di un uomo che ne sia succube è delimitato da un cerchio magico in cui trovano ricetto tutte le energie che ne bloccano la crescita spirituale. Lo psichismo riguarda appunto la manifestazione delle infime energie, i cui precipitati estinguono i fuochi dei centri: quando è presente, sono inevitabili disordini nel sistema nervoso, e per di più il distacco dalle funzioni vitali blocca il decorso del perfezionamento. L’attività creativa si spegne e si instaura una passività che fa dell’uomo lo zimbello di ogni sorta di influssi. Poiché la volontà si rilassa, il controllo si indebolisce, e cresce l’attrazione esercitata da varie entità di bassa levatura. Chi vuole accostarsi al Mondo del Fuoco deve dare battaglia a queste forze del male.
310 — Gli accumuli ammassati dai vari paesi vengono soppesati sulla Bilancia del Cosmo. È indiscutibile che le forze distruttive prevalgono, ma la trasmutazione spirituale e la purificazione dello spazio e dell’umanità aprono la via a un nuovo destino. La ricostruzione del pianeta riguarderà tutti i valori, sia materiali che dello spirito. Ogni centro, esprimendo il proprio Karma, produrrà nuova tensione. Il genere umano subisce una purificazione ignea, e qualcosa di nuovo si affaccia all’orizzonte. In verità sarà un purgatorio infuocato, che coinvolgerà tutti gli angoli della Terra. Per il bene dell’Universo su quella Bilancia stanno sia la spada che la trasmutazione. Per il bene del pianeta si avvicina il Mondo del Fuoco.
311 — Le grandi ricostruzioni richiamano dallo spazio grandi energie. Le reti di tali attività pescano molto oltre i limiti delle sfere terrene. Ma con la pressione delle Forze della Luce cresce anche quella delle tenebre. Come una sostanza reagisce al contatto, un’altra parimenti reagisce alla traslazione. Durante il processo della trasformazione lo spazio reagisce a qualsiasi vibrazione. Gli eventi in realtà si comprimono come una qualunque sostanza sottoposta a una reazione chimica. Il Fuoco dello spazio comincia a radunare nuove forze, ma i fuochi sotterranei cercano di erompere. Del pari le forze dello spirito si espandono e dimostrano le loro tendenze, dipendenti dai loro accumuli. Una grande trasmutazione è imminente e il Mondo del Fuoco è in procinto di manifestarsi.
312 — L’umanità comprende poco o niente dell’indissolubilità del Karma, che pure è una legge universale che regola qualsiasi fenomeno. Egli è non solo una monade avviata al termine della via evolutiva: è anche parte della Monade cosmica. Tutte le monadi concepite in quell’Unica sono responsabili dell’esistenza dell’intero Universo. Fra l’uomo e il creato esiste un legame reciproco, quindi importa riconoscere che uno solo che agisca per il male ritarda tutto il progresso. Lo sviluppo degli eventi mostra che la storia molte volte si ripete: la causa risiede nel ritorno in manifestazioni delle medesime monadi. In verità il Karma della grande ricostruzione rivela che esiste un legame indissolubile fra l’umanità e il Principe dell’ombra. La rovina delle grandi fondazioni va a ripercuotersi infallibilmente su essa; ma la resurrezione dello spirito può comportare anche quella di tutte le creature viventi, ivi incluso persino l’Angelo caduto. Sulla via del Mondo del Fuoco farete bene a riflettere sul legame indissolubile che connette le monadi al Cosmo.
313 — Per agire e progredire è indispensabile capire a fondo cos’è l’azione. Quando questa tende a un grande scopo, ogni passo in tal senso deve essere commensurato al fine. Non è lecito mischiare il grande con il meschino. Non è lecito inquinare un alto destino con atti sleali o impulsi triviali. Ne nasce una confusione che inevitabilmente scatena un grave contraccolpo. Un fine elevato esige una saturazione ignea, non sopporta opposizioni alle designazioni spaziali. È necessario quindi, oltre una vigilanza di ordine superiore, saper anche discernere tra le forze delle tenebre e della Luce. Solo la persistenza e il coraggio impavido portano alla vittoria.
314 — Lo stato del pianeta è talmente catastrofico che occorre uno sforzo immenso per impedire che l’uomo ripiombi nella barbarie di un tempo. Chi si assume il compito igneo di vegliare sugli eventi cosmici non può che constatare la saturazione di questa tensione senza precedenti. A difesa dell’umanità è necessario combattere contro le imperfezioni, la viltà, la paura. Il suo Karma è un mosaico delle più tremende espiazioni. Solo la protezione ardente della Gerarchia riuscirà a salvarla. Sulla via del Mondo del Fuoco radunate le armi migliori dello spirito.
315 — La coscienza tanto illuminata da comprendere che la vittoria è inevitabile può accogliere serenamente il nuovo Mondo. Essa si impegnerà nella lotta contro le tenebre, opponendosi a tutta la progenie dell’inferno. Fra queste stanno molte professioni ideologiche del mondo. Infatti la sfera che attornia l’umanità è satura dei prodotti del suo Karma. L’idea che la vittoria viene conquistata nel cuore illumina le vie per ghermirla. Le sfere sono sconvolte dalla battaglia del Fuoco. Le azioni creative promuovono rapidamente energie novelle. Sulla via del Fuoco fortificate lo spirito con una coscienza di vittoria.
316 — La natura essenziale dell’impegno dipende, in ciascuno, dal potenziale dello spirito. L’impulso a confluire nel Cosmo rivela allo spirito il valore dell’unità che presiede all’Universo. Quando avrà compreso che lo spirito è il creatore di tutto ciò che esiste e il sostegno di ogni creatura l’uomo non potrà che riconoscere i legami karmici. L’unità è sottintesa da tutte le leggi della Costruzione universale. Come spiegare altrimenti ciò che accade nel mondo?
Tutti i Portatori di Luce vegliano sull’unità. Nutrito dall’unità del Fuoco cosmico, ogni spirito è del pari una favilla di Fohat. Sulla via del Fuoco rigenerate la coscienza unendovi al Cosmo.
317 — Bisogna poi anche riflettere sulla qualità del bene, concetto di cui molto si abusa, sino a intendere per buona qualsiasi manifestazione di debolezza o di follia. Giustamente si è ammonito a difendere la Verità e combattere il male. La qualità del bene satura di giustizia e di cordialità qualsiasi azione. Con la sua superiore giustizia la coscienza fervente manifesta il proposito di creare un karma migliore, e l’attrazione esercitata dal cuore è sempre satura dell’energia del Fuoco. La qualità del bene deve dunque essere compresa quando si prendono grandi misure. Impegnatevi a perfezionare il concetto del bene.
318 — La situazione del Mondo corrisponde ai sedimi accumulati a strati dall’umanità stessa. Tale conformità afferma i cicli che si succedono, in cui si riflettono le espiazioni karmiche, ognuno dei quali immette la sua nuova fase. Parlando di cicli ricordate sempre questa traslazione della conformità universale. È giusto considerare l’espiazione come un processo igneo e costruttivo. Tre sono le ragioni di questi cicli: trasmutare i vecchi accumuli, purificare lo spazio, modellare un grande futuro. La prima è già in atto, e, come mostro che emerge dal mare, tutta la feccia risale a galla. Nella Fornace cosmica molte cose vanno forgiandosi che saranno utili nel costruire. Lo sforzo di trasmutare stimola l’attività del Karma. Lo stato del pianeta costituisce di per sé un Karma al quale non si può sfuggire, generato dall’umanità stessa. Ma sulla via del Mondo del Fuoco ricordate che la purificazione dello spazio porterà un grande futuro.
319 — L’azione dipende dalla tensione della sfera in cui lo spirito dimora, e come il fervore dell’impegno dà potenza all’azione, così la resistenza incontrata satura questa con l’essenza della coscienza. I vari livelli richiedono misure diverse di spesa energetica. Mentre nel mondo denso si impone un grande sforzo, nel sottile ciò non avviene, e il moto vi è agevole. Il primo suscita quella forza che supera qualsiasi ostacolo, mentre nel secondo la leva principale è il cumulo dell’aspirazione spirituale: questa è la sola che vi consenta di superare le opposizioni. Non è vero che il Mondo del Fuoco sia un semplice riflesso di quello terreno; se gli strati del Mondo sottile in effetti riflettono quest’ultimo, nel Mondo del Fuoco esistono livelli che preservano le sfere terrene nel loro sviluppo evolutivo, con tutte le sue correnti. Essi sono non soltanto le memorie dello spazio, ma autentici Laboratori cosmici, e sono i più elevati. L’ascesa dell’uomo dipende dall’attrazione esercitata da quelle sfere.
320 — La coscienza ha in sé sia il potere che le armi per vincere. Una coscienza guidata può smuovere grandi moltitudini, ma deve sormontare tutti gli ostacoli, in quanto solo le vie del Fuoco portano a Noi. Perciò sulla via del Fuoco è tanto importante aver chiara la meta e la sua conquista. L’attrazione che essa esercita sullo spirito traccia la via più breve e rivela tutte le possibilità. È invero la capacità creativa dello spirito che lo porta al suo destino di vittoria. Attenti a riconoscere tutti i segni della Gerarchia del Bene. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate che il conseguimento è la chiave di volta per costruire un grande futuro.
321 — Fra le energie più perniciose va segnata la paura, che estingue qualsiasi moto costruttivo. Se si potessero elencare tutti gli eventi causati dalla paura l’umanità ne resterebbe sgomenta. La paura è quella terribile Gehenna che intasa di ostacoli il mondo terreno a tal punto da impedire l’accesso alle sfere superiori. Più ancora, essa accresce la forza delle tenebre e ne stimola le attività malvage. Bastano semplicissimi esempi tratti dalla vita quotidiana per capire sino a che punto essa distrugga anche il destino più preparato. A questo si aggiunga che la paura, quando agisce nel mondo sottile, annienta innumerevoli possibilità. È come una barriera che arresta qualsiasi impresa. Il potere della perfezione in verità è come un disinfettante nei suoi confronti. Sulla via del Fuoco sradicate in voi la paura, poiché tutto ciò che essa genera è distruttivo.
322 — Venerare il Signore vuol dire conoscere l’Immagine Guida. RispettarLo significa dedicarsi a Lui. AmarLo significa elevare lo sguardo all’Altissimo, vuol dire consacrarGli il proprio cuore, servire la Gerarchia del Bene, servire la Luce nello spazio. Se si anticipa ogni cosa proiettando pensieri di bene si creano canali in cui quell’energia può raccogliersi e scorrere. Mentre si ricostruisce il Mondo bisogna dirigere le forze ad assecondare l’opera della Luce. Così si creano nuovi ponti. Sulla via del Fuoco venerate il Signore della Luce.
323 — L’ordine della vita è ormai così avulso dal Magnete cosmico che tutti i prodotti dell’uomo tendono a forme mostruose. Lo sviluppo di queste forze ha imboccato un canale di distruzione. Così si incarnano milioni di anime oscurate, che hanno smarrito il legame con lo spirito. Da molti secoli grandi moltitudini di anime cercano piuttosto di vivere in un certo modo che di essere, e si sono asservite a questi desideri. Ma tutte le azioni si riflettono nel Karma del mondo e la salvezza non potrà venire che dalla realizzazione interiore. Solo a tal fine è necessario riscuotere le energie migliori, poiché la Giustizia cosmica si manifesta là dove è attratta. Non si sfugge al Karma, non si può trasmutare un’energia senza tendere la volontà. Sulla via del Fuoco imparate che la legge del Karma è inevitabile.
324 — La trasformazione del Mondo evoca sempre la tensione di tutte le energie cosmiche, e le possibilità spirituali appaiono come impulsi saturi di nuovi sentieri. La sua rigenerazione suscita inevitabilmente aspirazioni creative in tutti i livelli. Il contatto con le correnti spaziali si perfeziona e diviene doloroso, poiché tutti gli strati sono pervasi di gas generati dalla dissolutezza umana. Non stupitevi se percepite questo gravame spaziale. La rigenerazione del mondo ha sollevato tutte le energie, e la trasmutazione produce le sue conseguenze. Sulla via del Fuoco è indispensabile riconoscere il conflitto spaziale, e siate dunque convinti della vittoria del Fuoco.
325 — Il cuore solare del Gerarca rischiara la tensione esistente per effetto del lavoro di ricostruzione cosmica. La coscienza offuscata dell’umanità non vede la causa della dissoluzione in atto. Si parla dell’Ira di Dio, per la paura che assale quando piovono le disgrazie, ma non della Mano che pareggia ciò che l’uomo ha costruito con le sue. La Giustizia cosmica non concede ricompense, ma azioni meritate. Così è da intendersi ciò che vien generato dal Karma. Il Fuoco dello spazio infuria, saturo di creazioni di luce e di tenebra. La Bilancia universale soppesa la Giustizia suprema. Un Editto cosmico è imminente. Per comando del Fuoco il cuore solare del Gerarca esercita il suo potere creativo.
326 — L’umanità stessa, che palesemente non osserva le leggi cosmiche, causa quegli effetti che poi vede riflessi in tutti gli eventi. Da secoli, in realtà, essa ha negato qualsiasi idea di migliorare, e la mentalità di cui sono impregnate le sue moltitudini tende proprio a fabbricare un vicolo cieco. Ha seminato le sue brame in un turbine, e questo ha prodotto quella disunione che offende le leggi universali. Le sue qualità attuali attraggono certi spiriti che si incarnano senza alcun lume di aspirazione spirituale. Gli strati che avvolgono la Terra formano, così condensati, una sfera solida compatta, e tanto permeata di concupiscenza che i raggi, per attraversarla, devono triplicare il potenziale. Il potere creativo di questi ultimi è specialmente elevato quando si affermano possibilità nuove. Sulla via del Fuoco fatevi certi in coscienza che è necessario purificare lo spazio.
327 — La tensione è tale che il Mondo freme. Gli eventi sono in pressione. A tutti i livelli le energie della Luce sono impegnate a fondo per salvarlo dalla distruzione, mentre le tenebre si insinuano, con maschere luminose, decise ad annientare ciò che la Luce crea e, dove possibile, a demolire le basi stesse dell’opera creativa. Nell’epoca grave dell’Armageddon è specialmente necessario sapere quali sono le forze che causano le azioni di ogni singolo giorno, di ogni singolo evento, di ogni fenomeno; poiché è l’ora della decisione, e non ci sono mezze misure sulla via del Mondo del Fuoco.
328 — La condizione dei piani sovramundani accelera il progresso degli eventi. Quegli strati sono, per così dire, rinnovati, poiché l’impegno a favore della Terra ha destato molti spiriti assopiti: alla vigilia di grandi avvenimenti quei livelli sono sempre in stato di allarme. Quegli spiriti sono chiamati a scegliere il loro sentiero, ed è una prova. Le coscienze asservite a bassi moventi non possono che discendere. Ma i servitori della Luce, là come in Terra, vegliano, e l’ultimo Appello invita gli spiriti a scegliere, e risuona su tutti i livelli. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate l’ultimo Appello.
329 — Il Mondo attraversa un periodo di immensa tensione e gli strati inferiori sono saturi di energie che attivamente trasmutano i livelli sovramundani. La sua crisi è tale che tutte le entità superiori aumentano i loro sforzi creativi, nell’intento di controbilanciare le tenebre. Gli spiriti presenti nel mondo fisico e ignoranti di questo processo igneo di trasmutazione rischiano di andare a fuoco nel grande Conflitto che esige una chiara prova di adesione all’elemento del Fuoco. Una decisione presa con grande impeto assicura un posto in Battaglia e nella Vittoria cosmica. È prescritto, nel Mondo del Fuoco, che si sappiano vedere le vie della Luce.
330 — Il fanatismo è una delle crudeltà più violente. Altri processi, che pure paiono grandemente distruttivi nell’Universo, non reggono il paragone con esso, che spegne il cuore e le aspirazioni più nobili. È lo stesso Satana, in verità, che lo diffonde nel mondo. I crimini commessi dalle forze distruttive non sono così gravi come le tremende azioni blasfeme dei fanatici, che tendono ad annientare qualsiasi Insegnamento elevato: il Karma di quegli esseri senza dio mascherati da fedeli li spinge infatti alle azioni più delittuose. Le condizioni della vita rivelano i processi che esso persegue. In verità il fanatismo lascia dietro sé un fiume di sangue. Per costruire il nuovo Mondo è indispensabile rigenerare la coscienza.
331 — Le vibrazioni di cui è saturo il Mondo sono conformi alle manifestazioni deteriori, e non le si può migliorare che a mezzo della tensione umana. L’uomo è al centro di tutto il creato, e riflette tutti i livelli. Quelle vibrazioni sono così disarmoniche da rendere precario il collegamento con i Mondi superiori: in quanto causa di disunione sono le peggiori. Così avviene che gli strati inferiori ammettono quelle soltanto, escludendo le radiazioni migliori. Il Mondo, ormai saturo, attende l’ora della grande Rigenerazione spirituale. Vostro compito, sulla via del Fuoco, è permeare lo spazio di vibrazioni capaci di assecondare l’azione dei raggi superiori.
332 — L’uomo è come un magnete, di molteplici qualità. È chiara l’influenza su lui esercitata dall’Alto o dagli schiavisti tenebrosi. Quando i centri della coscienza sono adeguatamente sviluppati la forza di quel magnete è invulnerabile, in quanto conforme alla Virtù superiore. Al contrario, lo spirito saturo di basse frequenze non è capace di attrazione. Le correnti magnetiche fluiscono solo dove attratte. Se non si attrae non si può reagire a una qualsiasi vibrazione. L’uomo è un magnete: ricordatelo, sulla via del Mondo del Fuoco.
333 — Come attendersi grandi risultati se i semi, posti alla base, già contengono un potenziale di dissoluzione? La semina infatti è quel processo fondamentale da cui dipende l’intero sviluppo. Le pietre di base devono essere collocate nella prospettiva più esatta di tutta la struttura, poiché una crepa si ripercuoterebbe a danno dell’edificio intero. La semina dunque è da considerarsi come racchiudente in potenza tutte le conseguenze successive. Perciò l’agricoltore dedica cure premurose alle sementi: guai se il suo campo coltivato lo facesse vergognare! I semi piantati troppo in profondità germoglierebbero tardi per il raccolto, e il terreno sarebbe soffocato dai rovi. Grandissima è l’importanza della semina. Il potenziale creativo opera invisibilmente per chi è stolto e cieco, ma la natura del terreno rivela terrificanti conseguenze per chi non ascolta la Voce della Giustizia. Guai al contadino che sbaglia nel trattare le sue sementi. Solo il grande si addice al grande. Solo dal luminoso germoglia il luminoso. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate il grande valore e l’importanza della semina.
334 — La più tremenda delle sventure umane è la ristrettezza di vedute. Anche i migliori credono che per la salvezza del Mondo basti adottare le loro prospettive, che non vanno oltre i limiti del mondo fisico. Il clero promette la salvezza dell’anima, ma senza mai trascendere ciò che è fisico. Certi statisti guidano il popolo a ricostruire, ma non si spingono oltre le sfere inferiori. Si possono insomma elencare tutte le qualità della conduzione umana, e vedere con orrore il vicolo cieco in cui l’uomo si è cacciato. In verità non si possono captare le energie necessarie a preservare il pianeta, se non si rigenera la coscienza per ricostruire il Mondo. È una necessità imprescindibile sulla quale insistiamo instancabilmente, poiché questa è l’ultima occasione per far piazza pulita di ciò che l’uomo ha generato. Imprimetevi nel cuore il Precetto di Fuoco: aiutate a ricostruire il Mondo.
335 — La coscienza umana è così deformata ormai che per l’opera di ricostruzione si è costretti a impiegare anche quelle pietre che racchiudono un solo barlume di aspirazione. Nel Laboratorio della Natura si è costretti a estrarre una sola sostanza da tutto un ammasso, scartando tutto il resto. Qualcosa di simile vale anche per il laboratorio umano. Dato lo stato di terrore in cui versa l’umanità, come attendersi che essa imbocchi la via del Magnete cosmico? Se la sua esistenza dall’apparenza armoniosa fosse vista qual è chiunque rimarrebbe sgomento al riconoscere la disintegrazione dei fondamenti. Una messe di odio si è radicata nella coscienza, e bisogna estirparla. Non sapremmo citare una sola religione che, mentre leva lodi a Dio, non sia blasfema. La distorsione dell’Insegnamento ha generato uno stato di terrore perpetuo. Lo si è voluto abbassare al livello umano, ma i templi dell’uomo non sono quelli del Signore. Le Sue parole non vengono attuate, poiché la Luce del Suo messaggio è andata smarrita nelle tenebre della coscienza. Ci vuole un cuore temprato dalla battaglia, conscio della complessità della vita, per riconoscere tutto l’oscurantismo umano. Non resta che ripetere che il Mondo sarà salvato dalla rigenerazione della coscienza.
336 — L’equilibrio del Mondo è stato violato fino al limite del collasso. La propulsione spirituale procede distinta dalla materia, e ne derivano, anziché uno stato unitario, orribile smembramento e dissoluzione. Le energie non utilizzate restano tutte nei livelli terreni, senza sbocchi e prese in un vortice di caos. Tale è la condizione persino della ricerca spirituale, perché l’isolamento dell’uomo esclude i flussi in arrivo dalle sfere superiori. Non si consegue l’equilibrio senza il concorso totale delle radiazioni umane e spaziali. Sulla via del Fuoco la base dell’equilibrio consiste nell’avviare l’esordio dell’Età illuminata.
337 — L’intolleranza dimostrata dall’uomo verso tutto ciò che è nobile ne ha fatto un degenerato: egli ha impresso il suo marchio su tutti i concetti e tutti i principi. Ha bestemmiato tutto ciò che gli è superiore. Non è il Mondo che è crudele, ma l’uomo. Non è il Mondo che è ingiusto, ma l’uomo: scelta la via dell’isolamento e dell’egoismo si è apprestato un destino tremendo. L’intolleranza verso ciò che è elevato e luminoso è la disgrazia del genere umano. Purificare la coscienza: ecco il grande compito, sulla via del Mondo del Fuoco.
338 — Se solo si volesse comprendere quale potenza ha il magnete che sta nel cuore umano! È la massima di tutte le energie del Fuoco. Non c’è ostacolo che possa resisterle, perché il cuore solare sa compiere grandi azioni; decreta ordinanze cosmiche e custodisce le Leggi per millenni. Se solo gli uomini volessero capire che il fuoco poderoso del cuore travolge qualsiasi ostacolo! È un magnete che crea, e non c’è potenza paragonabile a questo Sole dei Soli. Ricordatelo, sulla via del Mondo del Fuoco.
339 — La purificazione dell’atmosfera consentirebbe di incanalare le energie ignee in arrivo. Non c’è processo vitale che non sia intossicato dai veleni prodotti dalla società umana: si è così formato come un vivaio orribile di ogni sorta di malattie. Sovente gli uomini si lagnano, stupiti, per le moltissime difficoltà, sciagure e miserie. La loro mente non comprende che la dissoluzione è molto più potente a livello spirituale che fisico. Il mondo terreno ne mostra i gravi sintomi, ma l’infezione spirituale e tale che rivela, molte volte, lo sviluppo dei processi malignanti. I traditori, gli agitatori, gli autori di imprese perverse insidiano gravissimamente l’Equilibrio universale. Perciò sulla via del Mondo del Fuoco imparate a leggere nei volti umani, e impegnatevi a ristabilire l’Equilibrio.
340 — La coscienza umana è sepolta nel consueto, al punto che è indispensabile rimuovere questa coltre di polvere. L’accendersi di una singola coscienza non basta a scuotere il terrore che tutte le oscura. Se pur totalmente degenerata, una coscienza può risollevarsi più rapida di un’altra che si celi dietro una maschera di umanità. Eccone una impregnata di orgoglio, per la grande importanza che ritiene di avere nella struttura del mondo: quando giunge a disfare le opere del Bene non c’è più speranza per lei. È importante sapere queste cose sulla via del Mondo del Fuoco.
341 — Ci vuol poco perché l’uomo capisca che il Mondo è scosso e che le sfere sono cariche di tensione, segno questo che prelude a battaglie spaziali e terrene. Anche una coscienza modesta può far proprio il pensiero che tutto il Mondo è in procinto di essere ricostruito. Anche chi non vuole riconoscere dove si è trascinati da ciò che l’uomo stesso ha partorito non può fare a meno di avvedersi che un Karma inevitabile preme in tutte le direzioni verso una grande Ricostruzione. C’è da stupire nel vedere fino a che punto l’umanità si lascia illudere dai suoi miraggi. Sulla via del Fuoco bisogna schiarire la propria comprensione.
342 — La Volontà cosmica dirige la coscienza a riconoscere la necessità dell’equilibrio, di quell’equilibrio sia fisico che spirituale senza il quale è impossibile unificare le varie sfere. Come appare strano il mondo dello spirito alla maggioranza degli uomini! L’uomo non va oltre le sfere più basse, e ne deriva un pessimo psichismo. Ciò cui egli tende diviene suo padrone e flagello. Queste concupiscenze, infatti, lo rendono schiavo. La Volontà cosmica invita a rigenerare la coscienza. Sulla via del Mondo del Fuoco impegnatevi con fervore per realizzare l’equilibrio.
343 — L’atmosfera terrestre e la sovramundana si tendono reciprocamente. Gli strati terreni sono saturi di emanazioni generate dagli atti, dai pensieri e dai vizi dell’umanità. La qualità dei rapporti non fa meraviglia, poiché le correnti sono promiscue e la composizione dell’atmosfera riflette ciò che avviene nel mondo. L’equilibrio sarà possibile solo quando l’uomo emetterà radiazioni migliori, poiché tutte le sfere attorno al pianeta sono ora intossicate. Solo quelle emissioni purificanti, con i loro gas, riescono a rarefare le regioni condensate; ogni simile azione vi scava un suo canale. Compito primo, sulla via del Mondo del Fuoco, è purificare lo spazio.
344 — Sono tante le energie in gioco che è necessario conoscere quali sono gli ingredienti dell’atmosfera planetaria. L’esame delle sue qualità chimiche rivelerebbe facilmente quegli strati che avvolgono la Terra. Si studia l’evaporazione del suolo, ma quanto più importante è quella che emana dalle azioni spirituali! Presto sarà possibile analizzare gli strati che impregnano l’atmosfera di un’assemblea o di regioni abitate. Dal momento che gli strati terreni attirano entità sovramundane, deve essere possibile accertare la composizione dell’atmosfera in un vasto raggio. Lo studio delle radiazioni umane aprirà grandi orizzonti. Sulla via del Fuoco è bene prendere coscienza della necessità di conoscere la composizione dell’atmosfera.
345 — Uno dei massimi canali creativi è la tensione delle superiori energie dello spirito, le più sottili, nelle profondità dell’essere. Non si può trascurare impunemente quella potente facoltà creativa, poiché solo nelle profondità dell’essere si ha contatto diretto con le più svariate energie. È là che si rivelano le qualità di tutte le cause creatrici. L’umanità non sa più ricevere il Fuoco perché ha scelto per sé solo gli aspetti esteriori dello spazio. Quando la tensione dello spirito condurrà l’uomo a realizzare in coscienza le profondità creative sarà possibile affermare il principio del Mondo del Fuoco, in bellezza e con la più sottile attività creativa. Ecco un’aspirazione da coltivare, sulla via del Fuoco.
346 — Lo sviluppo spirituale, inevitabilmente, aprirà gli occhi dell’uomo a quegli errori tremendi che sono alle radici del male. È inammissibile discutere sulla priorità o sudditanza dei principi, poiché tali dispute fanno perdere la commensura. L’Equilibrio cosmico non sta in questo. Sono invece proprio queste suddivisioni operate dall’uomo che hanno turbato così gravemente la grande Bilancia, e per ritrovare la facoltà costruttiva non gli resta che espiare per aver trasgredito la legge: l’umanità infatti è divisibile in classi solo secondo il potenziale dello spirito. Di solito l’uomo è lungi dal comprendere cosa sia a mantenere in equilibrio il Mondo. Le Leggi cosmiche sono da intendere come veri e propri Comandi profetici. Perciò bisogna imparare a commensurare il piccolo al grande. Nel ricostruire il Mondo con molta cura si dovranno osservare quelle leggi, e secondo il Volere cosmico, non secondo il terrestre. Dunque sulla via del Mondo del Fuoco è solo l’equilibrio che rivela i Cancelli.
347 — Nella futura ricostruzione del Mondo non ci sarà accesso alle sfere superiori per chi ignora l’equilibrio. Per scoprire come si crea l’equilibrio cosmico ci vorranno molte e molte incarnazioni. In verità imperi sono crollati, popoli sono scomparsi, paesi sono andati distrutti sempre per questo grande problema, per aver annientato l’equilibrio. Perciò è tanto importante riaffermare il principio femminile; proprio così: non nella vita di casa, ma della nazione. Se il pianeta sopravviverà i paesi futuri fioriranno solo in ragione dell’equilibrio. Si potrà persino tollerare una certa prevalenza del principio femminile, poiché il conflitto sarà molto intenso. I governi dovranno includere donne fra i ministri. La donna, che partorisce il popolo, deve pur avere voce nel costruirne il destino. Se le donne fossero rispettate a dovere il Mondo avrebbe una ben diversa saturazione. Dunque solo l’osservanza della legge dell’Esistenza potrà restaurare l’ordine umano.
348 — L’umanità si è tanto scostata dalla vera contemplazione del Mondo che ogni cosa diventa illusoria. Essa infatti non è propensa a voler conoscere quelle male radici che ne distruggono l’opera costruttiva: chiude gli occhi sull’esistenza del male e delle sue cause, e così si degrada. Da lungo tempo si sa che esiste quel principio, che si oppone alla Luce. Come il bene opera in modi e aspetti innumerevoli, così fanno le tenebre. In verità l’uomo preferisce le vie del male inapparente: quell’oscurità molto attrae le piccole coscienze, poiché non è necessario espiarne nel fuoco le azioni; e le personificazioni del male hanno effetti così allettanti! Invero la coscienza umana non ha senso veruno di commensura! Solo una coscienza pura è in grado di accettare entrambi: la Luce e la sua antitesi, la tenebra.
349 — Un orizzonte ristretto a concetti limitati isola sempre dai Principi superiori del Cosmo. L’unità dell’Universo guida lo spirito a contemplare il Fuoco: la coscienza del Principio di Unità comprende i legami che passano fra le concezioni superiori. Si può dire che la dissoluzione è effetto di quelle attività che disuniscono i principi del Fuoco, poiché nelle multiformi manifestazioni universali alla base di tutte le strutture si trova sempre l’Unità del Fuoco. Per ricostituire la Bellezza e i grandi Principi, bisogna comprendere a fondo la magnitudine dell’Unità.
350 — Il pianeta è avviato a concludere un ciclo che porta ogni cosa a rendiconto. Si approssima l’epoca in cui ogni principio dovrà esprimere tutto il proprio potenziale. Cicli come questi vengono interpretati in chiave storica come decadenze o rinascimenti, ma sono ritmi da considerare come alterni trionfi della Luce o dell’ombra. Un simile periodo è ormai prossimo al termine, e per uscirne vincitori sarà indispensabile la massima tensione della volontà. Questa fase del ciclo solleva tutte le energie, poiché tutte le forze della Luce e dell’ombra entreranno in battaglia, dall’Altissima all’infima. Gli spiriti sensibili sanno perché tanta nobiltà si manifesta a fianco del tristo e dell’ignavo. In quella guerra, prima della fase ultima di rendiconto, scenderanno in campo tutte le Forze spaziali, terrene e sovramundane. Sulla via del Fuoco ricordate l’Ordinanza del Cosmo.
351 — Il supremo Ordinamento è appunto il ciclo di rendiconto, che manifesta la propria Volontà anche per il Diritto del Fuoco, ed è generato dalla sublime capacità creativa del Magnete cosmico. Perciò tutti i Precetti e gli eventi puntano all’epoca attuale. Anche il Principe del Mondo pertanto intensifica le proprie forze, in vista di questa luminosa Ordinanza. Il Diritto cosmico compare nella vita. Questo ciclo, una volta compreso, rivela molte strutture che spandono nel Mondo Luce e tenebra.
352 — Il Mondo passa oggi per quelle fasi che sono state preannunciate come decisive per la storia umana. Periodi di distruzione precedono sempre la ricostruzione. La capacità creativa, posta in tensione, chiama in vita tutte le energie. L’epoca in cui l’umanità è ora penetrata manifesterà inevitabilmente le potenzialità di tutte le forze, poiché è decisiva e prelude a una svolta nella storia. Certo lo stato in cui versa il pianeta non è tale per caso, e le tensioni testimoniano quale corrente coinvolga tutte le sfere. Ma se il conflitto è inesorabile, la vittoria sarà decisiva. Tutte le forze e tutti i livelli infatti vi sono impegnati. Sulla via del Mondo del Fuoco si deve impugnare la Spada di Luce se si vuole costruire l’Epoca nuova.
353 — Le ondate che travolgono i popoli sono sollevate dal loro Karma. Nel processo di Costruzione universale ogni fase emette l’onda sua propria nello spazio. Quando, per attrazione magnetica, la scadenza si approssima, tutte queste onde si levano, e il Karma diviene inevitabile. Quando si legge, nelle antiche Scritture, che “tutto viene dal Padre celeste” si allude proprio al Karma. Ogni cosa si forma secondo quelle onde, che percorrono lo spazio ma preservano perennemente il legame con il pianeta: esse condizionano le comunicazioni fra il mondo terreno e sovramundano. Le memorie spaziali non sono altro che queste onde, e sono i popoli stessi che causano storicamente la propria redenzione. Il riconoscere che qualsiasi cosa si traduce in onde spaziali dovrebbe alimentare le migliori aspirazioni. Sulla via del Fuoco fate quanto sta in voi per alleviare il Karma del vostro popolo.
354 — La tensione magnetica è incandescente. Tutte le energie si presentano nei loro aspetti più poderosi. Gli eventi attuali manifestano tutte le potenzialità. È una tensione del tutto inevitabile quella che regna nel Mondo, poiché il processo di rigenerazione dello spirito sublima tutte le energie: perciò sia la Luce che l’ombra si esprimono con tanta violenza. Mirabile è il tempo, quando tutti gli eventi preannunziano una grande ricostruzione. Lo spazio, saturo, afferma il volere del Magnete cosmico. Il Mondo del Fuoco si svela alla coscienza fervente.
355 — I vari corpi si trasmutano secondo la loro natura. Come il fisico trasmuta e raffina il sangue col procedere dell’evoluzione, il sottile fa altrettanto nella propria essenza. Fra i due processi esiste un legame che merita di essere osservato con cura, poiché vi si raggiunge un alto livello di correlazione che coopera fervidamente con lo spazio. Mentre all’inizio il corpo fisico tende i centri del corpo sottile, quando questi sono saturi è il secondo che assume il governo del primo. È un processo di natura ignea che trasfonde energia psichica dall’uno all’altro. Il potere del corpo sottile è un rimedio universale per il mondo fisico. In effetti, la trasmutazione viene percepita in modo diverso a livello fisico o sottile, poiché le sensazioni dipendono dalla tensione delle sfere. Anche la purificazione della sostanza e dello spirito si compie solo tramite le energie del Fuoco e i vari centri, tesi dall’espurgazione spaziale. Il Mondo del Fuoco si fa dunque accessibile alla coscienza che abbia rapporto con il Fuoco dello spazio.
356 — Quando gli eventi puntano alla ricostruzione i centri sia terreni che sovramundani entrano in uno stato corrispondente di tensione. Nulla avviene sul pianeta che non sia sospinto o dal fuoco costruttivo o dalla forza che distrugge. I guerrieri del Bene prevalgono nell’opera di Costruzione cosmica, e qualsiasi processo di Luce ha una sua supremazia inerente: infatti, nonostante il trionfo apparente delle tenebre, il potere creativo universale è saturo della Giustizia del Fuoco. Perciò la spirale creativa del Fuoco spaziale guida gli eventi a celebrarne la vittoria. Sulla via del Fuoco ricordate pertanto che il Mondo sottile corrisponde a quello terreno.
357 — Chiunque può notare quanto siano compressi gli avvenimenti, quanto minacciose siano le nubi, come si acuiscano i centri del pianeta, che mostrano chiare le loro tendenze. Anche le menti più ottuse vedono che la carta del Mondo sta cambiando. In verità non manca più molto a certi grandi eventi. In ogni angolo procede la ricostruzione, e l’agio è solo apparente, è solo un miraggio, poiché tutte le energie subiscono una trasmutazione. Non è difficile comprovare che i piatti della Bilancia cosmica oscillano. Sulla via del Mondo del Fuoco lasciatevi saturare dal Magnete universale.
358 — Se solo gli uomini capissero su quali basi è possibile costruire un mondo migliore! Se solo volessero riflettere sui concetti fondamentali della vita! Quanti impulsi elevati sgorgherebbero nella coscienza, quante energie ora sopite si desterebbero se solo l’umanità facesse suo il Principio del Servizio, così come hanno fatto tutte le Forze superiori! Tutte le qualità ignee del Servizio si reggono sulla devozione, vera e propria base della forza costruttiva. Sulla via del Mondo del Fuoco è indispensabile affermarla.
359 — Le esaltazioni spirituali comportano sempre un rafforzamento del corpo sottile, sede di tutti i centri spirituali; se è consapevolmente alimentato ne derivano grandi possibilità. La sua natura ha bisogno di quelle saturazioni spirituali, la cui efficacia è grande anche per il corpo fisico. L’esaltazione dello spirito rafforza i centri sottili; al contrario, se un centro fisico viene saturato di energie di bassa natura agisce nel senso di distruggerli. Il corpo sottile ha bisogno di nutrimento spirituale. Il legame ininterrotto esistente fra i corpi consente quindi uno scambio cosciente di energie. Sulla via del Mondo del Fuoco riconoscete la realtà di quel rapporto.
360 — L’attività costruttiva umana deve trovare autentiche basi. Così come ora vanno le cose, il Mondo rischia di andare distrutto. Qualsiasi processo di Riordino cosmico esige fondazioni di natura superiore, perché la sua spirale si affermi in ascesa: ma quelle umane sono in grave stato di putredine. Tutti i processi cosmici manifestano una tendenza a migliorare, ma la volontà umana si è cacciata in un vicolo senza sbocco, e il cerchio dell’egoismo raccoglie i suoi frutti. L’umanità dunque non si avvale del fuoco cosmico nel costruire, e il risultato, anziché essere evolutivo, è un’involuzione.
361 — Nell’intero Piano cosmico la trasmutazione è inevitabile. Solo la ricostruzione operata dal Fuoco frutterà nuove energie creative. Il Magnete cosmico crea e intensifica tutto ciò che esiste, poiché si avvicinano certe scadenze che costringeranno ciascuno e ogni cosa a partecipare alla Battaglia cosmica. Lo spazio ha bisogno di scaricarsi. La Bilancia universale alimenta le agitazioni; in tutto lo spazio risuona l’appello allo sforzo finale. Affermo che la trasmutazione delle energie aprirà la via a nuove fasi evolutive. Procedete dunque, nel cuore e nello spirito, verso il Mondo del Fuoco.
362 — Se volete raffigurarvi l’oscillare della Bilancia cosmica pensate che uno dei piatti sia carico di tutti gli eventi storici che hanno preceduto l’epoca odierna. E se guardate al Mondo futuro potete comprendere quanto sia grande la lotta, e come i fuochi si diffondano nello spazio. Vedrete allora le Forze celesti nelle loro armature incandescenti, e le forze terrene che condensano gli eventi spaziali. È importante pensare queste cose, poiché la Ricostruzione deve procedere con la cosciente comprensione di ciò che accade. Le oscillazioni della Bilancia creano vortici che sono pericolosi per chi è instabile, ma tali da elevare ai Mondi superiori chi aspira con ardore. Fra quegli alti e bassi l’umanità non può scegliere una via di mezzo, poiché solo la Luce e l’ombra si contendono la vittoria. Pensate a quella grande Bilancia mentre andate verso il Mondo del Fuoco.
363 — Se l’umanità volesse comparare in coscienza l’eterno e il transitorio, lampi di comprensione le schiarirebbero il Cosmo, poiché i valori umani posano su basi eterne. Ma essa è così compresa del transitorio che è giunta a scordare l’Eterno. Eppure è possibile dimostrare che le forme cambiano e svaniscono, per essere sostituite da altre. Che tutto sia transitorio è cosa ovvia, e di per sé ciò indirizza alla vita eterna. È lo spirito che crea le forme, ma l’uomo lo rifiuta. Ma una volta compreso che lo spirito è eterno, l’infinito e l’immortalità entreranno nella vita. Perciò è imperativo guidare i popoli a comprendere i Principi supremi. Il genere umano vive sommerso negli effetti, e non ricorda che la radice e il principio di tutto è la facoltà creativa. Quando lo spirito sarà venerato come Fuoco sacro la grande ascesa avrà inizio.
364 — Se si cerca la causa che sopprime i concetti superiori inevitabilmente si conclude che è quell’attitudine della coscienza che tutto riduce alle manifestazioni più basse. È tipico degli oscuri abbassare ogni cosa al paragone di ciò che è infimo, e l’uomo invero è soggetto a questa tendenza. Tutti, istintivamente, ricorrono a quest’azione demolitrice. Ne consegue che lo stato della coscienza è l’indice più accurato per capire l’epoca e i destini. Dove conduce un simile errore, che recide il legame con il Mondo del Fuoco? L’espurgazione della coscienza aprirà le porte ad energie migliori. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna lottare contro le coscienze oscure.
365 — La recisione del contatto con le energie superiori fa dell’uomo un vero e proprio isolato nell’Universo. Ma come è possibile esistere senza nulla comprendere dell’evoluzione? Un rapporto di coscienza con questo processo universale implica immediatamente il riconoscimento di una Gerarchia come Principio datore di vita. Sono proprio la medianità e il basso psichismo che distolgono l’uomo dalle Sfere superiori, poiché allora il corpo sottile rimane impregnato da quelle vili emanazioni a tal punto che tutto l’essere ne viene alterato. In realtà la purificazione della coscienza è un processo molto arduo. L’uomo non sa distinguere bene fra psichismo e spiritualità fervente. Bisogna dunque passare oltre gli orrori dello psichismo. Chi ne è schiavo è un vero e proprio strumento nelle mani dei servi delle tenebre. Sulla via del Mondo del Fuoco combattete dunque lo psichismo.
366 — La coscienza può garantire il buon successo, ma anche essere causa di dissoluzione. Il pensiero limitato può infatti dimostrarsi canale adatto per ogni sorta di oscurità. Il pensiero quindi può fiorire in un grande esordio di vita o distruggere tutte le origini. Una mentalità ristretta frantuma ogni possibilità, perché l’azione, per essere costruttiva, dipende dal crescere della coscienza: come aspirare all’Ideale supremo senza ampliarla? Ma le coscienze ardenti e impavide certamente lo realizzano, poiché non ci sono limiti che le rinserrano. Dunque sulla via del Mondo del Fuoco impegnatevi al massimo delle forze per dilatare la coscienza.
367 — Lo stato del pianeta peggiora a causa della coscienza umana. Le forze spirituali vengono spese per distruggere. Per la codardia e la viltà che dimostra verso tutte le idee non conformi alla sua coscienza odierna, l’uomo è sull’orlo della distruzione. Ma le forze dello spirito potrebbero ancora evitare il disastro se solo egli volesse ripulire il pensiero. Un grande principio è sempre il movente primo che eleva lo spirito: la ricerca dei massimi principi è dunque il compito più urgente, poiché da essi dipende l’Esistenza del Mondo. Aspirare al supremo dovrebbe pertanto essere un’impresa irrinunciabile. L’umanità deve pensare a riformare il proprio comportamento: il Karma dell’espiazione è imminente. Tutti gli sforzi devono tendere alla Fonte della Luce. Sulla via del Mondo del Fuoco dimostrate nella vita la grande realizzazione.
368 — Quando nello spirito arde chiara la comprensione dei Fondamenti dell’Essere l’abisso della vita non appare più insuperabile. Quando nel cuore brucia la coscienza del conseguimento il futuro è imminente. L’orizzonte, che stringe il Mondo intero nella sua geometria, abbraccia tutto ciò che è effimero e illusorio, Maya. Cosi lo spazio è saturo del potere creativo del Fuoco e di costruzioni future. Realizzare il transitorio significa sprigionarsi dalla Terra, e lo spirito sale allora ai livelli dove l’uomo vive realmente in essenza. Sulla via del Mondo del Fuoco cercate attivamente quelle energie spaziali che assistono lo spirito nel superare l’abisso della incomprensione.
369 — L’umanità è proprio avviata a gettarsi nel baratro dell’incomprensione. In verità il pensiero contemporaneo proscrive qualsiasi indagine psichica. Eppure è possibile avanzare molto di più, e scendere in profondità, quando si conoscano le distinzioni e i rapporti fra i tre corpi. Infatti, se il fisico è già bene formato, l’astrale è pressoché compiuto, mentre il più sottile dei tre, il mentale, è maturo solo negli eletti. Ma chi è stato iniziato alle energie del Fuoco e sa trasmutare i centri è in grado di usarle. Tutte le altre manifestazioni rientrano in due categorie. Prima: il corpo mentale non essendo ancora perfettamente formato lo spirito non riesce a valicare l’abisso, e quindi non va oltre i limiti degli strati inferiori; seconda: un solo centro è parzialmente attivo. Ricordate inoltre che il Mondo del Fuoco è inaccessibile finché non ha avuto inizio la trasmutazione dei centri superiori. Ma sopra tutti si leva lo spirito che accende i propri Fuochi, poiché allora il corpo mentale crea in misura corrispondente. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna saper discriminare fra i fenomeni psichici.
370 — Far avanzare le coscienze è difficile come muovere le montagne. Le più immutabili sono infatti le coscienze vecchie e ossificate, e sono proprie di chi cammina guardando a ritroso anziché al futuro. Per esse, affermo, occorrono gravi misure, come per chi non supera lo stadio infantile, poiché per valutare gli eventi è necessaria la commensura. Ossificazione e arretratezza distruggono anche le possibilità più splendide. Ecco perché è della massima importanza, se si vuole costruire, riconoscere che i momenti gravi richiedono misure ignee. Sulla via del Mondo del Fuoco imparate ad usare il potere, quando levate la Spada fiammeggiante.
371 — Una valutazione del livello di coscienza estesa agli ultimi secoli pone l’uomo odierno pressoché a zero. Eppure, quante porte gli si sono spalancate, all’orizzonte! Quanti fari sono stati accesi in ogni dove, quante conclusioni si sono rivelate possibili! Ma il velo che si solleva deve sospingere lo spirito a realizzare veramente il Fuoco. Cosa sarete dunque chiamati a testimoniare, in quest’epoca satura di offerte, mentre il Mondo è scosso dalla Battaglia dell’Armageddon? L’immenso potere creativo potrebbe mutarsi in una grande festa dello spirito che svelerebbe un futuro di gloria. Ma non si deve rifiutare la Mano tesa in soccorso, ignorando la via della Luce. Sulla via del Mondo del Fuoco rendetevi conto che è urgente impegnarsi a fondo verso la Fonte della Luce.
372 — Gli uomini pensano ben poco ai principi basilari del costruire, che pure è un’attività essenziale, che si fonda su un’affermazione di grande stabilità e valore. Fra tutti i fondamenti, il più incandescente è il magnete del cuore. Escluderlo significa costruire senz’anima, poiché esso è saturo di ogni energia sottile del cosmo, e tutte le sintetizza. Il magnete del cuore è il prodotto di accumuli millenari; esprime il Karma e attrae. Il cuore è un creatore potente, ed è insostituibile come il sole. Sulla via del Mondo del Fuoco non dimenticate mai che il magnete del cuore è la base di ogni costruzione.
373 — Il Karma produce i suoi effetti in tutto il Mondo. Un atteggiamento responsabile nei confronti della ricostruzione di quest’ultimo può essere la premessa di un Mondo nuovo. Le tendenze attuali sono però così lontane dal Magnete cosmico manifesto che in verità tutte le Forze della Luce si raccolgono per assistere l’umanità. A tutti i livelli si intensificano le attività costruttive. Come pensare che nel bel mezzo dell’Armageddon esista qualcosa di sicuro nelle regioni sottoposte a quei processi? Lo spiegamento delle Forze spirituali guiderà l’uomo fuori dal suo vicolo cieco. La trasmutazione metterà energie migliori a disposizione del Mondo. Sulla via del Fuoco impegnatevi a ricostruire con tutte le vostre forze.
374 — La coscienza della maggioranza fra gli uomini non penetra in profondità nelle strutture universali. Poiché non riflette sul valore dei principi, l’uomo si isola dal Mondo del Fuoco. Eppure qualsiasi facoltà creativa necessita di questa comunione cosmica, che assicura quella commensura che ha perduta. Predestinato dal Cosmo quale costruttore e concreatore, ha rinunciato alla sua corona. Ha concluso il cerchio delle sue azioni senza assumere i principi universali come suoi fondamenti: perciò il Mondo del Fuoco non si riflette in quello da lui creato. Nella sua coscienza tutto si rifrange perdendo conformità con le leggi del Cosmo. Sulla via del Fuoco date prova di saperle osservare.
375 — Il magnete del cuore attrae a grande distanza, le sue correnti destano risonanze proporzionali all’intensità dell’emissione. In verità bisogna saper risuonare secondo la tensione della corda. Il potere creativo del cuore non ha limiti ed è immensamente potente. Aspirare al risveglio delle energie è in rapporto al più essenziale dei principi: lo sviluppo della facoltà creativa; e per ottenerlo occorre che la coscienza sia infuocata. Così è da intendersi l’urgenza di questo processo. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna comprendere quella leva che è il Cuore ardente, e affidarvisi.
376 — Gli strati creati dall’uomo, che di essi avvolge il pianeta, si fanno sempre più congestionati, perché il genere di esistenza che egli conduce nel mondo ostacola non solo gli scambi spirituali, ma persino quelli fisici. La conformità fra i Mondi spaziali dipende quindi dalla saturazione di quegli strati. Nello spazio universale qualsiasi manifestazione scatena tutta una serie di effetti, e l’atmosfera terrestre è come una crosta disseminata di macchie scure. Sapendo quanto sia necessario per il Mondo alimentarsi di energie superiori, si possono immaginare gli effetti di un simile isolamento! I Guardiani che vegliano eternamente irradiano Luce, impegnandovi tutte le Loro energie. Sulla via del Fuoco sappiate che le Forze della Luce cercano di salvare il pianeta a prezzo di grande tensione.
377 — La Battaglia universale che assilla lo spazio infuria in tutto il Cosmo. Molti problemi vi trovano soluzioni che saranno altrettante svolte di importanza storica e affermeranno principi nuovi. Queste battaglie infuocate trasmutano tutte le energie. La svolta sarà brusca, ma la coscienza impavida conosce la gioia dello spirito, poiché senza coraggio non ci sarà futuro. Per comprendere gli eventi attuali bisogna sapere di questa Guerra cosmica, nella quale il Karma raduna tutti i suoi fili. Il coraggio, incandescente, solleverà il velo sul domani e mostrerà la causa che opprime lo spazio. Cercatela, dunque, e vedrete gli effetti. Così il Mondo del Fuoco sarà reso accessibile all’uomo. Volgete il cuore a quel Mondo.
378 — La Guerra in atto impone la scelta fra le vie della Luce e dell’ombra. È indispensabile farlo, quando tutte le forze del Cosmo sono tese e nello spazio volano frecce di fuoco. Ogni coscienza deve sapere di questa Battaglia. In verità, mentre piovono tanti dardi infuocati l’umanità deve imboccare senza riserve quella via di salvezza che le Forze della Luce le additano. Correnti di fuoco vengono inviate in aiuto del mondo, ma bisogna accoglierle nello spirito e nel cuore. Sulla via del Fuoco è imperativo riconoscere il potere offerto per la salvezza dell’uomo.
379 — Sulla via del Servizio è importante ricordare che l’onestà è necessaria, quale principale requisito per costruire. Chi distorce i fatti deforma la struttura, e inganna sé stesso. Lo specchio del Cosmo riflette queste storture, e lo spirito che le commette danneggia l’opera intera. Perché mai l’umanità ha circondato il pianeta di menzogne? Distorcere la Verità, l’Insegnamento, i principi è foriero di distruzione. In simili vie senza sbocco si aggira chi vive nell’egoismo. Si è forzati a spazzare la polvere, e grandi crepe si aprono nella struttura scompaginata. In verità le ulcere dello spirito impediscono di costruire. Bisogna saper distinguere bene tolleranza e mobilità da quelle corrispondenti qualità che tanto disordinate appaiono quando si ha a che fare con uomini che si aggirano dove né coscienza, né sincerità, né verità hanno presa sullo spirito. L’onestà dunque è il primo requisito sulla via del Mondo del Fuoco. Ricordatelo.
380 — Gli accumuli che circondano il pianeta sono estremamente densi. Molte cose utili si potrebbero imparare dallo studio di quell’ammasso. In realtà l’atmosfera contiene sostanze che attirano alla Terra energie corrispondenti, e se fossero analizzate nelle loro proprietà sottili si vedrebbe che ciascuna di esse è satura di emanazioni umane, prodotte dalle attività psichiche dell’uomo. L’aura del pianeta racchiude tutte le energie che ne sono le manifestazioni essenziali. Ecco perché la purificazione dello spazio è di primaria importanza, sulla via del Mondo del Fuoco.
381 — Come si può pensare di conseguire l’iniziazione al Fuoco senza una vera e propria lotta? Chi può credere di esaurire la vita senza battaglie? Solo un’intelligenza limitata può sognare grandi conquiste senza sforzo. Vivere e trionfare significa camminare sull’orlo dell’abisso, con sofferenze e tensioni. Mentre il Laboratorio cosmico trasmuta queste energie del cuore, le anime umane conoscono il purgatorio terrestre. Senza una simile adesione al Fuoco cosmico il cuore non può assumere l’iniziazione al Mondo superiore. Sulla via del Fuoco ricordate che la vita è un purgatorio.
382 — Il Mondo è immerso nelle conseguenze poste in essere dalle azioni dell’uomo. Perché stupire di ciò che accade? I gas generati dall’aver soppresso lo spirito nelle sue strutture hanno eretto barriere nello spazio, avvolgendo il pianeta di ombre, e le sue aspirazioni corrispondono a quanto avviene. Gli strati terreni e sovramundani sono saturi di incombenze generate dai suoi crimini, è reciprocamente si infettano. Tutto ciò, è ovvio, ha valore di Karma. Sulla via del Mondo del Fuoco bisogna provvedere ad affermare effetti karmici d’altro genere.
383 — Attorno al pianeta si sono raccolte energie ignee cosmiche, e i loro flussi concentrati trapassano la spessa coltre dell’atmosfera. La salute del genere umano dipende da queste correnti, che manifestano i loro effetti sia fisici che spirituali. Epidemie dell’una e dell’altra natura nascono proprio da quegli strati addensati, e se ne scorge l’influsso nel corso degli eventi. Quegli stessi strati sono avvertibili anche nello spazio esterno, dove sono di nuovo causa di attività. Così la legge dell’eterna trasmutazione opera nella vita: sulla via del Mondo del Fuoco dovete comprenderla bene.
384 — L’esaltazione spirituale è un’energia ignea creativa, che tutto impregna di aspirazioni elevatissime. Sono energie di cui si deve far conto nell’educazione del cuore, poiché saturano lo spirito di sottilissime emanazioni. Durante l’ascesa è così importante raffinare i sensi. L’impegno e l’esaltazione dello spirito e del cuore favoriscono sempre le attività costruttive. Basta un sentimento elevato per attirare dallo spazio energie di fuoco. Quant’è dunque importante ridestare l’aspirazione! Sulla via del Mondo del Fuoco fate vostra la gioia di servire la grande Gerarchia della Luce.
385 — La volontà rivolta a cooperare con il Magnete cosmico può erigere molte grandi strutture, poiché, operando cosciente, crea con intenso vigore. Perciò scegliere i modi e sapere la direzione impregnano lo spirito di impegni ferventi. L’umanità non riconosce la legge della volontà diretta e cosciente, e ciò ne spiega i molti errori. Si può asserire che non c’è azione umana che venga intrapresa nella piena consapevolezza dei suoi sviluppi; perciò la vita dell’uomo si distingue per mancanza di commensura con il fine. Sulla via del Mondo del Fuoco ricordate la grande legge della volontà coscientemente diretta.
386 — Per le condizioni dell’esistenza lo spirito dipende dall’unione con le correnti universali. Bisogna infatti educare la coscienza in tal senso. Allorché l’umanità sarà intensamente assorta nel lavoro cosciente, avrà libero accesso a qualunque energia. Il cerchio magico dell’isolamento è in realtà da essa stessa creato, così come il vicolo cieco in cui si dibatte. L’illuminazione è possibile solo quando esiste un rapporto cosciente con le energie del Cosmo. L’isolamento da quelle Forze superiori ha appunto causato certi eventi che poi hanno intensificato di molto il loro corso. Sulla via del Mondo del Fuoco cercate il rapporto consapevole con le energie universali.
387 — Il più tremendo flagello dell’umanità è l’autodistruzione cui si condanna per il suo palese egoismo. Chi afferma che per servire il proprio ideale deve annientare tutto ciò che gli attraversa la strada, distrugge le basi stesse dell’evoluzione. Il Cosmo vuole che tutte le creature abbiano la loro espressione, e non esiste egualitarismo spirituale. La medesima Fonte sta all’origine di tutti gli Insegnamenti superiori, e non contempla la distruzione di quegli alimenti spirituali. Chi pretende l’uguaglianza di ogni fondamento e Dottrina non fa che ridurli in polvere, tutti quanti. Non è molta la distanza fra ateismo e ipocrisia. Sappiate dunque, sulla via del Mondo del Fuoco, chi sono coloro che minano le basi stesse dell’opera costruttiva.
388 — Quando un’epoca declina si nota per prima cosa l’aprirsi di una spaccatura fra le strutture interiori. Quando la rovina spirituale oblitera la coscienza di un popolo quel sintomo è molto evidente. Chi osserva una carta geografica del Mondo si convince facilmente che la dissoluzione prelude al risorgimento, che si consegue solamente con la rigenerazione dello spirito. La ricerca di una vera rinascita conduce al rinnovo dello spirito e dei principi, con il che si può avviare una nuova attività costruttiva: non è possibile nulla del genere senza un autentico risollevarsi dello spirito. Servire la Luce deve infondere il coraggio necessario per esprimere una fervida ricostruzione.
389 — Ciò che meglio definisce un’aura armonica è una combinazione sottile di energie, fra i cui costituenti sono tutte le energie creative, poiché in tal caso quegli ingredienti possono restare congiunti. Un’aura siffatta unifica la coscienza e il cuore, di per sé già unitari. Quando la tensione è armonica una qualsiasi corrente può attraversarla senza recare danni, se le forze dei due poli sono equivalenti. Lo stesso vale per le trasmissioni, poiché sia l’emittente che il ricevente devono conformarsi a una sola e medesima vibrazione. Ecco perché il cuore è un fattore di tale importanza; e dal momento che è possibile agire mentalmente a distanza il suo potere è incomparabile, poiché può destare le energie assopite delle rimembranze e degli accumuli del passato. È bene comprendere la potenza del cuore quale espressione del Mondo del Fuoco.
390 — Il Karma manifesta sempre i suoi segni. Anche l’anno veniente formulerà le sue richieste. Il Karma del Mondo e il cammino dei popoli mostreranno gli effetti degli eventi. Le Forze della Luce pervadono tutti i moti mondiali. La Bilancia cosmica soppesa la rinuncia al sé e l’evidente cattiva volontà. Perciò in tutte le azioni ricostruttive si osservano agitazioni di natura cosmica che rivelano il Potere della Luce nell’ultima Battaglia. Così Noi saturiamo lo Spazio, ed è imminente una fase di saturazione dell’opera costruttiva. In tal modo, tese tutte le forze, vinceremo.
391 — La ricettività alle energie sottili è sempre accompagnata dalla purificazione dell’organismo. Bisogna inoltre ricordare che l’ausilio maggiore viene dalla coscienza, in quanto quelle energie sono percettibili solo se l’organismo è raffinato. È un principio da comprendere appieno, poiché di solito i concetti sono mal mischiati, e ne nascono incomprensioni e misture, causa di errori molto pericolosi. Sono processi che si devono accuratamente discernere durante la purificazione della coscienza, poiché gli uomini sono sempre ben disposti ai fenomeni di basso psichismo, e non altrettanto alle concezioni superiori e ferventi. Chi cade in simili insidie può trovarsi così circondato da fluidi psichici da non potere, neppure lo volesse, sostituirli con altri, superiori. Anche in questo caso, la coscienza è l’elemento di salvezza. Sulla via del Mondo del Fuoco si può asserire dunque che la coscienza ignificata è la chiave per ben discriminare.
392 — Lo studio deliberato della forza delle proprie radiazioni produce una saturazione considerevole. Lo spirito che voglia applicarle deve intensificare il potere del cuore, che, simile al sole, illumina tutte le vie. Quel riconoscimento è infatti possibile quando le sue energie più elevate sono attive. Sulla via del Mondo del Fuoco prendete coscienza delle radiazioni del cuore.
393 — Le radiazioni del cuore hanno qualità di Fuoco che potentemente si diffondono nello spazio. Se solo gli uomini volessero imparare a basare le loro opere su queste energie, molto si potrebbe stabilire in conformità con il Magnete cosmico. Quelle radiazioni hanno potere costruttivo, e nulla v’è di paragonabile, poiché anche le energie spaziali vi sono subordinate. Sulla via del Fuoco imparate a conoscere il cuore, Torcia delle Torce.
394 — Il fatto di essere sensibile alla tensione del Mondo è segno di essere proclive a una coscienza fervente. Le ulcere nascoste del mondo sono percepibili al cuore ardente. Le vibrazioni che pervadono lo spazio passano inavvertite per quelle coscienze che sono affondate nei solchi dei moti mondiali. Solo il cuore che prende in sé consapevolmente quelle ulcere è degno di essere chiamato collaboratore del Magnete cosmico. Una coscienza isolata dalla Battaglia cosmica non può avvicinarsi al Mondo del Fuoco, poiché quel discernimento è indispensabile, ora che il Mondo è scosso dal conflitto fra Luce e tenebra.
395 — Proprietà particolare dello spirito raffinato è saper riconoscere le qualità e i meriti umani. Quanto più ampia e sottile è la coscienza, tanto più è benigna, ed è tipico invece della coscienza ristretta spogliare ogni cosa di merito. Un cuore non sarebbe veramente grande senza questa virtù, ma se è ardente sa tributare riconoscimento a chi è generoso e dà. Il processo di saturare il cuore di queste virtù non è senza conflitto. Grave è il danno per lo spirito quando un’affermazione fisica prevale sull’essenza ignea. Il cuore ardente sa riconoscere la spiritualità costruttiva, che è la base su cui fondare possenti strutture. Le Guide dell’umanità e i grandi re si basarono su questa sola virtù, e quando essa mancò molte distruzioni si verificarono nel Mondo. Ricordatela, sulla via del Fuoco.
396 — Affermo che saper riconoscere i meriti altrui è qualità ignea di grande importanza, senza la quale non è possibile erigere la nuova struttura. Ricordatelo sempre, ciò vale per tutta la catena gerarchica. Qualsiasi pecca di ingratitudine si paga con una grave ritorsione di Karma, e quando questo principio fondamentale non viene rispettato persino le Forze della Luce abbandonano lo spirito a sé stesso. La legge resta identica anche ai massimi livelli, poiché questa virtù deve essere acquisita con il fuoco interiore, ed è lo spirito stesso che deve impadronirsene. In assenza di questo principio Noi non prendiamo cura della coscienza.
397 — Le cause delle malattie sono innumerevoli, e la scienza ha il dovere di indagarle. Per farlo bisogna tener presente la struttura dell’intera vita planetaria. Nell’esaminare le malattie occorre prendere in conto le correnti sia fisiche che spirituali. Anche l’ambiente ha la sua importanza, poiché l’aura collettiva esercita un forte influsso su un organismo sensibile. Sovente si constata che in tempo di epidemie i migliori sono proprio i primi a trapassare nel Mondo sottile, e molti sono gli spiriti sensibili che il male travolge. È cosa da studiare, poiché non sempre chi cade ammalato è carente di energia psichica. “Microbi” di infezioni spirituali, di cui lo spazio è saturo, sovraccaricano l’organismo sensibile dotato di grandi riserve di essa. Si può notare che sovente, in periodi critici, una malattia risolve un nodo drammatico della vita, e che un terzo spirito assume il fardello che si è coagulato nei suoi dintorni, portandolo volontariamente e con cura sollecita. I medici devono prestare grande attenzione alle circostanze che accompagnano e precedono la malattia, poiché in tal modo potrebbero scoprirne la chiave nascosta.
398 — Anche il fuoco che minacciò la Madre dell’Agni Yoga in alta montagna fu una scarica sintetica di fuoco spaziale. Per così dire esso trasmutò l’atmosfera circostante; quale fuoco fisico e occulto, in realtà, espurgò tutte le manifestazioni che vi si erano accumulate. L’organismo sottile ha molte funzioni, poiché lo spirito igneo ha molte attività diverse. L’Agni Yogi allevia lo spazio e assorbe tutte le emanazioni. È un potente guerriero che combatte le tenebre, è di per sé quel potere che le orde tenebrose cercano di distruggere.
399 — Le oscillazioni dell’energia psichica sono motivate da varie cause. La più importante è la stessa qualità spirituale di chi ne è portatore. Se lo spirito è ardente le sue riserve non si esauriscono mai, neppure nei momenti di massimo riflusso. Lo spirito ancora terreno invece si alimenta delle sole energie inferiori, che facilmente ne divorano le modeste risorse di energia psichica, poiché questo Fuoco migliore comporta tensioni dei centri superiori, aspirazioni e sentimenti elevati. L’energia psichica, per così dire, si cristallizza durante la fase di declino, ma lo spirito ardente è in grado di accenderne i cristalli con la tensione del cuore. Uno stato di esaltazione può persino rivelare il potenziale delle sue risorse. Ecco perché non può mai esaurirle. Esse possono sfolgorare in caso di infiammazione dei centri, possono ridursi grandemente in azioni di battaglia o trasmissioni a grande distanza, ma quel sacro cristallo non si scioglie mai del tutto: al massimo cambia di ritmo e di qualità e di tensione.
400 — Le riserve dell’energia psichica sono inesauribili, e in caso di impegno spirituale la sua forza si moltiplica. Se l’aspirazione è elevata quest’energia agisce come impulso costruttivo di nuove risorse. Le sue proprietà sono dunque multiformi e la sua potenza è superiore a tutte le altre energie, poiché la vita in essa presente può trasmutarle. Se guidata coscientemente può sbaragliare qualsiasi opposizione. La sua fonte pare esaurirsi solo se non è sostenuta dall’impegno cosciente. Con le vittorie spirituali e la saturazione ignea questa sacra sorgente di vita rafforza tutte le funzioni vitali.
401 — Il cristallo dell’energia psichica può, per così dire, farsi più fioco in tempo di grandi tensioni. È uno stato temporaneo che però non è segno di estinzione, poiché, data la compressione esercitata dall’esterno, lo spirito diviene incandescente e il potenziale di quel cristallo sta proprio nel fuoco che divampa dal seme stesso dello spirito. L’energia psichica, inoltre, dà forma al corpo sottile. Se comprime una qualunque energia, quest’ultima agisce di rimando e in proporzione sul corpo sottile. La chiarudienza, proprietà ignea, dipende dallo stato dell’energia psichica. Con tutto ciò, è sempre bene stare attenti a come la si impiega, ricordando che è una ed una soltanto la fonte di energia psichica, che crea a distanza e a tutti i livelli. Così si deve affermare questa fonte ardente, che ha in sé tutte le dinamiche del Fuoco.
402 — I mezzi per comprimere l’energia psichica sono svariatissimi. L’esaltazione mentale, la gioia dell’aspirazione, l’estasi dello spirito e ogni intima saturazione di potere ne possono moltiplicare l’espressione. È proprio dall’interno che si può alimentare la sacra fonte. In stato di grande agitazione o malattia il suo cristallo può rianimarsi di nuovo potere per l’afflusso di quelle energie che traggono origine dai centri superiori e dai sentimenti elevati. Perciò la fede, affissa nella Sorgente della Luce, compie veri prodigi.
403 — Quando si accendono i centri si possono osservare varie saturazioni operate dall’energia psichica. La trasmutazione ignea ne sommerge e condensa i cristalli. L’attività dei centri travolge tutte le energie, e a lavoro compiuto i cristalli precipitano con nuovi ingredienti che contribuiscono con le loro proprietà, espresse dalle varie funzioni dei centri. L’energia psichica si distingue anche per la sua qualità, e se viene raffinata pervade i processi superiori delle funzioni vitali, rafforzandoli a vario livello con proprietà diverse. Del pari, mentre il Fuoco creativo si apprende a tutto l’Universo, l’energia psichica passa per molti fasi di affinamento. Così la fonte del potere creativo dipende dall’affermarsi dell’energia psichica in tutto il suo potere, che in realtà è la crescenza delle forze spirituali.
404 — L’energia psichica si manifesta anche in altre forme, e può trasmettersi sull’onda di una corrente magnetica. Comunicazioni del genere sono possibili però solo se le aure e le correnti sono fra loro in rapporto armonico, poiché se esiste una controreazione essa scompare, divorata dall’interno. Questi effetti sono prodotti di molte cause, dal vampirismo alla distruzione voluta. Nello stesso modo, i pensieri che affollano l’atmosfera possono comprimerla o annientarla. I suoi cristalli stanno nel Fuoco dello spazio. È frequente che l’aura di certi luoghi che ospitano attività creative o irritazione, sia satura delle qualità corrispondenti. Infatti, la qualità dell’energia agisce in modo conforme sullo spazio.
405 — L’energia psichica rafforza i centri durante la loro trasmutazione. Uno stato di tensione di quella energia in un centro particolare naturalmente ne diminuisce l’afflusso negli altri, dal che un senso di squilibrio. Ma dopo ogni fase trasmutativa l’azione sua è più intensa, e manifesta una qualità speciale. Il contatto con il Fuoco cosmico produce una reazione potente, e l’energia psichica aumenta di tensione, il che consente allo spirito di irradiarla consapevolmente. La tensione dei centri è dunque un grande agente di trasmutazione dell’energia psichica.
406 — La saturazione dei centri operata dal Fuoco superiore intensifica l’energia psichica. Quando il loro Fuoco divampa essa raggiunge la massima tensione. L’equilibrio fra queste due forze, dopo la trasmutazione, riaccende i centri. La compressione dell’energia psichica va di pari passo con la trasmutazione. I centri infatti ne raccolgono in sé alcuni cristalli che aumentano il potere di quest’ultimo processo. L’Agni Yogi manifesta una grande tensione energetica, che opera in accordo con il Fuoco dello spazio. L’energia psichica è un tesoro che può essere il grande rimedio di tutti i mali. Una coscienza che assecondi l’impegno dello spirito a trasmutare i centri compie una fervida impresa.
407 — Non è sempre possibile riconoscere immediatamente dove sia indirizzata una corrente di energia psichica. È impossibile deciderlo all’istante, poiché le correnti vanno in tutte le direzioni e reagiscono in modo identico, in quanto l’emissione di energia psichica per attività creative emana da una fonte sola. La sua corrente agisce sul cuore e su tutto l’organismo, perciò è difficile accertare in un dato momento la direzione in cui va operando. L’angoscia può avere molte cause, ma non è giusto attribuirla al semplice peso delle debilitanti circostanze della vita, poiché può avere un’origine opposta. Quando si emette nello spazio un flusso di energia psichica non si può evitare un senso di pena cardiaca. Bisogna dunque discriminare attentamente fra queste manifestazioni prodigiose, senza confonderle con i presagi.
408 — L’energia psichica controllata viene tesa specialmente dal Fuoco dello spirito. La volontà ne moltiplica le riserve. È bene rendersi conto, nella vita, di come l’energia psichica resista ai vari ostacoli e vi si opponga. Le sue correnti sono capaci di magnetizzare a tal punto l’atmosfera ambientale da dare origine a una sorta di flusso igneo che annienta l’assalto di qualsiasi energia malvagia. Una potente armatura è costituita dal coraggio consapevole. L’uso voluto di simili saturazioni erige un muro di fuoco che protegge le posizioni raggiunte. Il potere creativo dell’energia psichica è infinito.
409 — La coscienza può accrescere la tensione dell’energia psichica. Ma è necessario un discernimento sottilissimo, poiché se è affinata usa le forze per l’opera creativa, mentre quella grossolana e la volontà di distruzione ne fanno uso malvagio. L’energia psichica è un’arma terribile nelle mani dell’uomo.
410 — Durante le eclissi le forze delle tenebre sono favorite e le loro azioni agevolate dal turbamento dell’equilibrio; è infatti proprio in questo stato di disordine che manifestano il loro potere. Le eclissi accentuano particolarmente certi eventi, in quanto proteggono quelle aggressioni. La battaglia allora si intensifica e gli sviluppi si accelerano; le tenebre infittiscono, ma la Luce trionfa e la nuova Stella splende più luminosa.
411 — La condizione dell’umanità, povera di energia psichica, si vede chiara negli eventi che accendono la guerra tra le Forze della Luce e dell’ombra. Tutte le correnti vengono palesemente frantumate in varie direzioni, segno questo della poca consistenza delle risorse di energia psichica fra gli uomini. La sua carenza, la morte spirituale, la scomparsa delle aspirazioni elevate sono indizi certi dello stato in cui versano. È l’anelito alle alte imprese che mette ali allo spirito e comprime una riserva energetica. L’energia psichica, simile a una fiamma, esige per sua natura un impiego, ecco perché l’aspirazione potentemente l’accumula.
412 — La codardia infatti blocca l’opera costruttiva, poiché tutto dissolve. Per costruire attivamente occorre un impegno di massima serietà. O vittoria travolgente o ignobile codardia. Se fosse chiaro alla mente umana quanto sono nocive le mezze misure e i compromessi, l’opera costruttiva sarebbe ben diversa. Ma l’umanità soffre di ulcere terribili e Noi siamo costretti a sudar sangue per correggerne gli errori: tale è la condizione in cui opera la Gerarchia della Luce. Un sudore di sangue, veramente, vela le Nostre fronti.
413 — Una esaltazione spirituale e una sciagura repentina sono ugualmente efficaci nel forzare un getto di energia psichica. Nel primo caso lo si comprende facilmente, ma si possono trovare molte ragioni sottili anche per il secondo. In stato di confusione, naturalmente, l’energia psichica non è compressa bastevolmente per passare all’azione. Ma il coraggio spirituale la fa prorompere in una fiammata poderosa, che protegge dal male invadente. Ci si può esercitare a concentrarla in simile guisa, scoprendo che la volontà è capace di comprimerla e conservarla. La codardia, invece, non fa che esaurire le sue risorse. Preparatevi dunque un condensato di energia psichica e grande coraggio, fonte di incredibile potere!
414 — Il cuore intensifica molto l’energia psichica, sulle cui riserve vanno a riflettersi tutte le sue esperienze. Si può a buon diritto asserire che un uomo è chimicamente morto quando quelle riserve siano esaurite, e parlare di resurrezione qualora esse riprendano ad accumularsi. L’esame sottile dei metodi rivelerebbe vari modi di intensificare l’energia psichica, a condizione però di conoscere lo stato dello spirito. Ma è indispensabile uno stimolo igneo per consolidare una composizione di energia psichica. È possibile concentrarla come elemento di grande potere quando si intende combattere una malattia, e, purificando la coscienza, accrescere le forze spirituali che agiscono da potenze motrici spaziali. Le chiavi per far risorgere il fuoco dell’energia psichica sono nel cuore.
415 — Lo spirito che abbia realizzato durante la vita la tensione dell’energia psichica può far conto sul suo potere anche durante il trapasso nel Mondo sottile. Il corpo sottile si alimenta di tali saturazioni, e anzi è composto di fluidi di quella energia; essa agisce con potenza crescente durante la trasmutazione dei centri, che ne raccolgono i fluidi possenti per rafforzare il corpo sottile. Se essa viene accumulata da nobili sentimenti, la trasmutazione del corpo sottile ne resta di conseguenza saturata. È dunque importante accrescere le proprie forze con la determinata comprensione del suo potere. La sua attività perfeziona tutti i successivi processi vitali.
416 — L’energia psichica penetra qualsiasi tessuto, equilibrando tutto l’organismo. In caso di malattia si sperde da un centro particolare, indebolendo le attività ghiandolari; viene allora avviata a quei centri che sono in grado di ristabilire e conservare l’equilibrio. Le ghiandole dipendono in grande misura dall’energia psichica; un loro stato di gonfiore può essere dovuto a un suo deflusso. Quanto più è debole la sua corrente tanto maggiore è quel fenomeno, in quanto lo sviluppo fisico procede allora senza debito controllo. Perciò tutte le crescenze abnormi, incluse le cancerose, si possono attribuire a un efflusso di energia psichica. L’equilibrio spirituale può sradicare molte malattie, che divengono invece tanto più malignanti quanto più a lungo perdura lo stato di deflusso.
417 — Nello sviluppo dell’energia psichica si può conseguire lo stato di equilibrio in modi diversi, il principale però è il condizionamento spirituale. Durante un attacco delle forze avverse si nota che una esaltazione dello spirito concentra quella energia, moltiplicando gli effetti manifesti del Fuoco. Ma si possono verificare attacchi tali da smaltire l’intera risorsa energetica; ciò usualmente accade quando si è capaci di impugnare la spada ardente della purificazione. Nello sviluppo cosmico dell’energia psichica è bene riconoscere la crescita che avviene per linee interne, specie se accentuata dall’azione autonoma dei centri. Lo stato di questi, quando sono ferventi, corrisponde a quel potere cosmico che condensa il prana: macro e microcosmo si esprimono dunque nell’attività del Fuoco. Una volta trasmutati, i centri manifestano proprietà affini alle più sottili operazioni del Cosmo. Quando l’energia psichica è consolidata il cuore è simile a un sole.
418 — Le correnti dello spazio subiscono l’influsso dell’energia psichica. È possibile comprimerle o scaricarle a volontà: esse ne sono i sottili conduttori. Si possono eseguire vari esperimenti che comportano grandi emissioni di energia psichica. Se essa è dotata di tensione rende invulnerabili le correnti spaziali, ma se è allentata lascia filamenti spezzati tutt’intorno. Lo spirito e il cuore sono mezzi poderosi per condensarla.
419 — Quando si emette energia psichica nello spazio le correnti si comprimono a vicenda, e l’impulso che ne deriva è molto forte. Se uno spirito si impegna similmente e dirige tutte le forze a un solo scopo le correnti spaziali reagiscono alla tensione della sua energia psichica, e dalla reciproca compressione nasce uno stato di armonia. Le consonanze fra le correnti sono i canali in cui scorrono isolate le emissioni; ecco perché Noi diciamo che lo spirito può suonare le correnti dello spazio. Quando i centri sono saturi di fuoco sono dei grandi risuonatori spaziali. Le correnti obbediscono a queste potenti compressioni reciproche. Un’aura unitaria e armonizzata può veramente fare miracoli. In verità, lo spirito suona le correnti dello spazio.
420 — Lo spirito suona le correnti spaziali in vario modo. La saturazione dello spazio indotta dall’energia psichica lanciata a grande distanza le pone in tensione, e ciò accade anche nelle fasi di rarefazione dello spazio. Lo studio consapevole dei processi dell’energia psichica rivelerebbe molti prodigi, poiché è possibile stabilire un rapporto di mutua pressione fra essa e le correnti spaziali. Tale relazione intensifica la capacità creativa mentale, secondo le condizioni cosmiche e il livello spirituale. Il potere dell’energia psichica si manifesta senza limiti.
421 — Il cuore controlla l’energia psichica, il cui cristallo può moltiplicare la propria potenza, satura di energia ignea. Chi intende seriamente comprimerla deve prestare attenzione agli impulsi sottili veramente creativi, poiché la sua tensione dipende dalla loro qualità. Ad esempio, il coraggio impavido e l’impegno fervente producono cristalli di energia psichica, che sono difficilmente solubili, in quanto composti dalle sostanze più incandescenti. Pertanto le manifestazioni dei centri ignificati si svelano solo allo spirito impavido e che aspiri ardentemente alla vittoria.
422 — Le correnti armoniche creano nello spazio dei canali che consentono alle emissioni di giungere a destinazione. L’energia psichica li percorre, intensificandole in misura corrispondente. I Fuochi spaziali si uniscono così alle emissioni operate dallo spirito. Grande è il potere creativo delle correnti, quando sono armoniche. L’energia psichica pervade allora qualsiasi struttura. Si può veramente affermare che la sua crescita, provocata da un’esaltazione spirituale, rende stabile qualsiasi costruzione. Il cuore ha in sé delle grandi leve, e tutto il processo creativo dipende da quel sole dei soli.
423 — Non è raro che il cuore operi un prodigio di fuoco, ma vi resta segreto, e solo lo sforzo continuo per manifestarlo lo rivela. Il puro Fuoco splende luminoso quando nasce la gioia di un miracolo. Non crediate che il conseguimento sia autentico solo se registrato nella memoria temporale. Il Fuoco puro, senza ceneri, sfolgora quando l’aspirazione pervade ogni cosa.
424 — Si domanda quale sia l’ostacolo più grave per un buon esordio. È questo, in verità: la poca generosità dell’animo. Senza magnanimità non sono possibili né un successo creativo, né una comunità, né alcuna forma di cooperazione. Quella virtù invece rende molto più facile il lavoro, eppure nulla sembra più semplice, durante un’attività ispirata, che augurarsi solo il buon successo dei propri compagni! Un simile lavoro è produttore di gioia, e la gioia è di grande ausilio.
425 — Ecco un discepolo: si affretta e porta il calice delle sue possibilità; ma se inciampa e cade, violando le regole della fiducia e della generosità, che ne rimane?
426 — La forza sta solo nell’unione. Lo si sa da tempo immemorabile, e lo si è sempre trasgredito. L’unità è indispensabile per eseguire un compito gravoso. Se l’umanità lo volesse, potrebbe fare miracoli con le sue azioni unitarie. Ma gli sforzi isolati e maldestri di dare salvezza al pianeta sono troppo deboli. Siamo costretti, ancora una volta, a ricordare la necessità dell’unione.
427 — La vittoria conseguita in spirito predetermina il risultato. Ecco perché è tanto importante sapere qual è il giusto modo d’approccio: quante forze e tempo si possono risparmiare, e quante sofferenze evitare.
428 — I Grandi che nel Regno spirituale agiscono e sopportano sono la bellezza e la gioia del pianeta, e l’umanità deve Loro riconoscenza.
429 — L’uomo deve studiare meglio il proprio pensiero. È questa una scienza da inculcare nelle scuole, non come astrazione psicologica, ma in quanto base pratica della memoria, dell’attenzione, della concentrazione.
In realtà, oltre le quattro celebri branche dell’attività mentale altre qualità esistono, che occorre sviluppare: chiarezza, rapidità, capacità di sintesi, originalità, e altre ancora. Anche l’irritazione può essere qui combattuta. Se anche solo una parte delle cure dedicate allo sport fossero nelle scuole rivolte al pensiero, gli effetti sarebbero sorprendenti.
In verità vi si devono insegnare le vite e i detti degli eroi e di Coloro che tanto sopportano nel Regno dello spirito.
L’ignoranza è assenza di sapere, come la tenebra è assenza di Luce.
430 — Molto sovente si insiste sulla necessità di concentrazione. Quando i problemi sono assillanti essa è indispensabile per collaborare. Ma è benefica anche nelle piccole azioni.
In antico era considerata di suprema importanza. Tutti gli Insegnamenti la ripropongono come qualità irrinunciabile.
431 — L’immensa grandiosità dell’Universo è così poco compresa. Gli uomini, tutt’al più, rilevano che il sole è caldo. E il sistema solare, nel Cosmo, è pari a un atomo del sole!
432 — La reazione cosmica cresce continuamente, e l’adattabilità della Terra costantemente peggiora. I dotti cominciano appena a riconoscere gli effetti delle correnti cosmiche. Non è certo il caso di gridare al miracolo, dal momento che esse si fanno sempre più intense! Le radiazioni del cielo, e persino l’arcobaleno, hanno un notevole valore per l’ambiente. Ma io parlo proprio di quei fenomeni che sfuggono alle misure degli apparati scientifici odierni.
II fuoco sotterraneo rugge e divampa, ma quali sono gli studiosi che si avvedono di questa grave situazione? Il vero studio, in effetti, deve essere qualcosa di più della registrazione meccanica delle forze e delle loro ripercussioni.
433 — Stanno per verificarsi eventi nuovi e inattesi, di grave minaccia per il mondo. Nell’immediato futuro si dovrà notare con particolare attenzione la comparsa dell’imprevisto.
Se si paragona il mondo degli anni venti all’attuale e si applica al futuro la stessa rapidità di sviluppo diventa ovvio quanto sia difficile per l’uomo farsi un’idea dell’avvenire.
434 — Il nuovo Mondo impone condizioni nuove e nuove attività. Non sarà possibile vivervi con i vecchi metodi, ed è per questo che esorto a rigenerare la coscienza.
Alcuni si atterriscono all’idea del nuovo Mondo, altri si sgomentano per il lavoro che comporta. In qualcuno, invece, il cuore palpita non appena lo si menziona: cercate questi ultimi.
435 — Per l’uomo è molto difficile comprendere la natura ignea delle cose. Non c’è pietra che non sia pervasa di fuoco, non c’è albero, non c’è promontorio che non siano pilastri di fiamma. Ma chi può crederlo? Eppure, fintanto che l’uomo non capirà che il fuoco è alla base della natura non potrà avvalersi di certe energie. Realizzare, o anche solo ammettere o sostenere la presenza del Fuoco è cosa di grande valore. Si può dire che il Fuoco è la fonte della luce e del calore, ma anche questo è un concetto che ne sminuisce la grandezza. Qualsiasi oggetto irradia, e con ciò tutti i Mondi sono interconnessi. Pochi però sono convinti di questa proprietà delle cose. Fatto sta che vivere nell’oscurità non favorisce la comprensione della Luce.
436 — L’idea che le azioni sono permeate di fuoco è anch’essa molto mal compresa. Si assume che siano tali, tutt’al più, i moti e le grida impetuose, ma, in realtà, il Fuoco è ben altra cosa. Ricordate che l’espressione e il compimento di certi auspici rimasero del tutto inafferrabili per la grossolana comprensione umana: desideri conditi di pianti e lamenti non si realizzarono, altri invece furono esauditi, che erano di calmo pensiero. Il Mondo del Fuoco trascende le usanze terrene. Quell’elemento è così sottile da accordarsi all’energia della mente. Basta una parola per escludere l’accesso al Fuoco. Proprio per questo le antiche invocazioni erano basate sul ritmo; solo in epoche recenti si pervertirono in gemiti e pianti. Quella che conta è la preghiera del cuore. È più rapido comunicare con l’altissimo Fuoco in silenzio che con mezzi verbali. Tutte le cose della vita insegnano ad accostarsi al Fuoco.
437 — Intuito e sensibilità sono qualità del Mondo del Fuoco. Nessuno si cura di sapere perché mai solo qualcuno è sensibile. In un organismo che dia segni di Fuoco si nota anche la presenza dell’intuizione. Del pari, le oscillazioni di un pendolo segnalano la conoscenza diretta, cioè a dire, il grado del fuoco. Sovente Noi ripetiamo le stesse cose in termini diversi. Non è facile imprimere nella coscienza il fatto che il Fuoco, cosi remoto, è intimo di tutte le creature.
438 — Il chiaroveggente non vede a comando. Il discepolo sa che le condizioni adatte alla sensibilità superiore non si possono procurare con rozzi processi verbali, ed è per lui segno di migliore sviluppo quando comincia a valutare ogni accordo sovramundano. Pur volando però, in alte sfere egli non si ritrae dalla Terra. È una concomitanza che equivale a un falò ben disposto, dalla fiamma che sale diritta, senza deflettere. Sono pochi però quelli capaci di simile grave impresa: come volare senza staccarsi dal suolo? Ciò significa, non è vero, che occorre elevare con sé la Terra intera. Ma non è questa una cosa impossibile? Ma quando si realizza che tutto il creato basa sul Fuoco, non esiste più gravita, né peso. Perfezionando il pensiero del Mondo del Fuoco diviene possibile, quindi, sollevare grandi fardelli. Bisogna però tener conto della commensura.
439 — Chi può dirsi pronto al volo? Solo chi non abbia svilito la propria dignità ignea. Coloro che sostengono la Terra non sono numerosi, ma gli uomini hanno fatto di tutto per dimenticare quei Giganti. In che modo, con quali parole richiamare alla mente umana la natura essenziale delle cose? Non Ci stancheremo di provare.
440 — Il Mondo del Fuoco si esprime come energia psichica: con questo nome sarà più facilmente compreso. Chiunque infatti ammetterà che esiste in lui qualcosa che non ha nome, in nessuna lingua. Sarà più accettabile parlare di forza o di energia, piuttosto che di favilla di fuoco. L’umanità è molto ostile al fuoco, che consuma senza costruire; così essa pensa. Dunque all’inizio chiamatelo energia psichica, riservando il termine ‘Fuoco’ solo alle coscienze evolute. È più probabile che sia accolta l’idea che il musco o il fosforo o l’ambra siano carichi di energia psichica piuttosto che affini al Fuoco. Per prima cosa, e sempre, non createvi ostacoli.
441 — Il Mondo del Fuoco si apprende facilmente alla coscienza di chi ha a che fare con i minerali, poiché sovente gli sarà accaduto di vedersi attorniato di scintille sprigionate dai corpi solidi: ciò lo agevola e gli rappresenta bene il Fuoco dello spazio.
442 — Le secrezioni del corpo umano sono poco studiate. Eppure, quante cose rivelerebbero dell’energia psichica! Già abbiamo detto delle qualità notevoli della saliva, che può competere per evidenza con le fotografie delle radiazioni umane. Basta separarne i vari costituenti per vederne le fasi diverse. Per di più, a volte, fra questi si noterà qualcosa di indeterminabile, che rammenta l’energia psichica. In certi casi speciali se ne potrebbero trarre deduzioni notevoli. Quanto sarebbe utile la collaborazione di un medico capace di osservare!
443 — Sulla capacità di osservare bisogna insistere di continuo. Non è molto praticata, eppure essa sola aiuta a distinguere le scintille del Mondo del Fuoco. Non esitate a ricorrere alle espressioni più diverse per ricordare agli amici il potere dell’osservazione.
444 — Sappiate che il Karma non dimentica i traditori. Non per vendetta, ma perché la giustizia è irrevocabile. Rendetevi conto che la sua azione è brusca e repentina. Siate come guerrieri instancabili. Nelle Mie vite raramente sono stato ucciso, perché sempre all’erta. TeneteMi dunque nel cuore come un talismano. La confusione non ha nulla da spartire con il Mondo del Fuoco.
445 — Ogni cosa viene prima costruita nel Mondo del Fuoco, donde cala poi in un corpo sottile; perciò tutte le cose create sulla Terra non sono che ombre del Mondo del Fuoco. Tenete bene a mente quest’ordine di creazione. Si deve sapere che una grande parte di ciò che già esiste nel Mondo del Fuoco non ha ancora assunto lineamenti fisici. È dunque ignorante chi giudica secondo l’evidenza terrena, mentre il saggio sorride, sapendo la realtà delle cose. Questa successione nel processo creativo è semplice, ma non molto comprensibile all’ignorante. Pure, anch’egli sa bene che per costruire una statua si versa metallo fuso in una fragile forma.
446 — Molte cose, non ancora fisicamente rapprese, già sono compiute nel Mondo del Fuoco: perciò i veggenti sanno ciò che sta per essere, anche se tuttora invisibile agli occhi mondani. Per la stessa ragione molte scorie si aggregano attorno a fenomeni di rilievo. Talvolta gli uomini si avvedono che un certo bene viene, per cosi dire, corrotto da un certo male. La fusione dei metalli: ecco un processo che ricorda come le decisioni del Fuoco si trasfondono in forme terrene.
447 — Gli eventi terreni attirano a spirale, per così dire, il Mondo del Fuoco. Ma non a tutti sarà chiaro che sono inevitabili degli interludi tra le decisioni assunte colà e le loro incarnazioni. L’elemento principale, invero, è il Fuoco della struttura primaria.
448 — Se uno psichiatra volesse raccogliere i casi di insanità insolite, senza dubbio individuerebbe certi punti di contatto con il Mondo del Fuoco. Se un neurologo facesse altrettanto per certe evenienze inesplicabili, il suo lavoro sarebbe utile nello studio dell’energia psichica. Anche l’apparato di quel certo fisiologo di Calcutta potrebbe fornire indizi di quell’energia. I termini usati variano, ma il senso è il medesimo. Agli uomini non garbano quelli già in uso, e così finiscono per complicare inutilmente lo studio.
449 — Riflettere sulle vere cause è già segno di contatto con il Mondo del Fuoco. Perciò è bene cercare di penetrare sempre meglio nelle cause dei fenomeni universali: lo spirito umano non vi è forse partecipe? È molto utile osservare la condotta di coloro cui si è dato soccorso. Chi volle ricusare Saint Germain ebbe un brutto destino. L’aiuto respinto si tramuta in un fardello penosissimo; questa è la legge.
450 — Gli uomini cercano le cause delle infezioni, studiano le proprietà del sangue e dello sperma, ma dimenticano totalmente che alla loro base sta l’energia psichica, che protegge dal contagio, che è una qualità delle secrezioni. Studiare un aggregato meccanico di nozioni non serve a nulla se non si presta attenzione alla presenza attiva dell’energia psichica. Taluni ascrivono alla fede certe immunità, ma esiste uno stato di estasi che non a torto viene chiamato radianza del Mondo del Fuoco, ed è questo che protegge dalle infezioni, poiché purifica le secrezioni e fa da scudo. Perciò la gioia e l’esaltazione dello spirito sono i profilattici migliori. Chi conosce quell’estasi è già premunito contro molti pericoli. Qualunque medico sa come sono mutevoli le condizioni del sangue e delle secrezioni, ma pochi mettono in rapporto questo fatto con lo stato spirituale.
451 — Non fatevi schiavi delle statistiche, potreste cadere in errore. Fino a poco fa si valutavano le capacità intellettuali in base alle misure del cranio. Vedete fino a che punto si è dimenticata l’energia psichica.
452 — L’indagine del Mondo del Fuoco non può prescindere dallo studio del comportamento umano nei periodi di sventura, cosiddetta. Uno spirito ben preparato afferma allora: “vincerò”, e si arma di fuoco, mentre il debole e il meschino si deprimono e si aprono al contagio. È una verità semplice, ma non per questo si può trascurare di ripeterla, poiché la grande maggioranza degli uomini ne abbisogna.
453 — La necessità dell’immaginazione è poco riconosciuta. Ma in che altro modo rappresentare le Figure ardenti? Tutto viene dal Fuoco e si raffredda nella carne. Bisogna saper immaginare il sentiero che riconduce al germogliare del Fuoco, oltre il mondo fisico. Solo questa raffigurazione coraggiosa porta al Fuoco che non consuma.
454 — La concezione del Fuoco semplifica l’essenza stessa della vita terrena. Tale essa era allorché il Fuoco prese a condensare le forme oggettive. Del pari, imparate a riconoscere i rapporti fra gli inversi: il fuoco nel denso, il denso nel fuoco.
455 — Esistono forme invisibili all’occhio. Bisogna dunque riconoscere molte categorie di immagini.
456 — Il rapporto gerarchico è una manifestazione del Mondo del Fuoco. In realtà, esso ha valore solamente per i cuori ignificati, che soli sanno percepire la trama che sorregge l’ordine regolare del Mondo. Il caos continuamente l’assale, assieme alle forze del male, che tentano anch’esse di scompigliarla e lacerarla. Sono battaglie da accettare come inevitabili. È indispensabile comprendere bene questo conflitto, se si vuole acquisire il vero coraggio. Si vince quando si sa esattamente cosa si deve salvare. Ma il rapporto gerarchico è già la massima Vittoria, e bisogna imparare non solo a rispettarlo, ma anche ad amarlo come unico riparo.
457 — Il tradimento è soprattutto trasgressione della Gerarchia, ed è inammissibile, in quanto apre le porte alle tenebre. Se ne parla in ogni libro perché si tratta di una mostruosità che bisogna riconoscere in tutti gli aspetti. Può comparire all’Appello, all’Illuminazione, sulla Via nuova, tra il Fuoco e nell’Infinito; può colpire la Gerarchia e ferire il Cuore e persino contendere con il Mondo del Fuoco. È una vipera che striscia su tutti i sentieri, e bisogna scacciarla dovunque.
458 — Tutte le unioni benefiche sono auspicabili, ma se il filo che le connette è marcio, non sono unioni vere e proprie. Se basta un grillo a turbare la struttura, l’impegno non è stato molto. Nel fuoco della battaglia l’unione è imperativa; solo a questa condizione si erigono strutture monolitiche e invincibili, e ce n’è gran bisogno.
459 — Negli antichi Insegnamenti il Mondo del Fuoco era citato molto più sovente di oggi. L’uomo concepisce il Fuoco non come il massimo degli elementi ma come la più banale delle evenienze. La scienza e le scoperte recenti ne rivelano però il grande potere, e non importa per quali vie si torni a riconoscere il Mondo del Fuoco. Bisogna intenderlo, però, come base di ogni progresso evolutivo.
460 — Non si dovrebbe parlare di una qualsiasi questione come completamente avulsa da ciò che l’ha preceduta. Gli anelli devono quasi toccarsi, se si vuole che la spirale sia forte. Il nuovo, pertanto, dev’essere introdotto in modo pressoché impercettibile; non sarà la fine del mondo se qualcuno sarà indotto a dire che tutto è come sempre: tanto più prontamente verrà assimilato ciò che è nuovo. Riferitevi sovente alle basi ignee di qualsiasi scoperta. Le si chiamino pure con nomi diversi, l’essenza sarà la medesima. Quanti sbagli si commettono proprio per ostinarsi su certi termini! Non insistete mai, quindi, su un nome particolare.
461 — Pensate a uno scienziato che nelle sue ricerche si imbatta in una sostanza ignea senza avere l’immaginazione capace di portarla alla vita: che cieco sfortunato! Ha udito voci sovramundane, eppure lo spazio continua a essere vuoto, per lui. Non si rende conto di essere come un cieco al centro di un anfiteatro colmo di spettatori, di cui scambia il mormorio per il rumore del mare. E nessuno lo convincerà dell’errore. Gli uomini ritengono che gli strumenti meccanici siano sufficienti per le loro conoscenze, ma questi non potranno mai trasformare la vita.
462 — È nel giusto chi cerca di spiegare la realtà mediante punti di luce; così facendo ridesta la coscienza della pienezza dello spazio.
463 — L’intelletto non ama il fuoco, poiché continuamente è in lotta con il cuore. Non ama la saggezza, perché teme l’Infinito. Si appaga di leggi, perché non osa tentare il volo. Ciò permette di discernere il principio terreno, nonché di volare nel Mondo del Fuoco.
464 — La solennità è sempre segno di unione con il Fuoco. Chi può allora sconfiggervi? Nessuno è forte al Nostro cospetto. Eppure, a Noi piace combattere, che, altrimenti, sarebbe un vero tormento. C’è pazienza maggiore della Nostra? La tenebra è impaziente, questo è il suo limite. Tutto è lavoro, e la stessa battaglia è un lavoro. Ogni affermazione è un atto di coraggio, ed è per questo che tanto la raccomandiamo.
465 — Ha visioni chi è disposto ad accoglierle e ha il cuore capace di sopportarle. È ben raro potervi resistere; già i corpi sottili incutono terrore. Non è giusto lamentarsi di non avere visioni, poiché esse sgomentano fin dal loro primo approccio. Ma gli esseri benevoli non spaventano mai nessuno; al contrario, proteggono dalle entità malvage. Dunque il mondo denso non è pronto a percepire il Fuoco.
466 — Varie associazioni si riuniscono per indagare il Mondo sottile, ma accade sovente che gli astanti ne siano impauriti, e ciò limita i fenomeni. La paura spegne il Fuoco. È tempo dunque di assuefarsi al Mondo sovramundano. La paura si apprende all’aura e si diffonde: chi ne è preda indebolisce i compagni. Il coraggio deve essere spontaneo: se è semplicemente suggerito serve a poco. Ricordatelo, poiché l’audacia è frutto di una grande realizzazione, e quando è conseguita non si perde mai più.
467 — Ci sono esempi di cruda ossessione. È bene che i medici analizzino a fondo questo stato bestiale, per intervenire e sradicare l’infezione. Chi è ossesso deve essere isolato come un lebbroso: certi stati ossessivi sono incurabili. È una duplicità di pressione che degrada cuore e cervello, ma lo spirito saldo, diritto, consapevole ne è immune.
468 — Un fenomeno tremendo tornerà a scuotere la Terra. Perché?, si dirà. Secondo una vecchia favola, un re si incollerì senza ragione, tanto che le sue migliori città caddero in rovina. Ma egli non si avvide della vera causa e continuò nella sua collera ingiustificata. Le tempeste distrussero i suoi raccolti. Neppure allora quel sovrano tornò in sé, e tanto si inasprì che una pestilenza sterminò il suo popolo. Apparve allora un’insegna miracolosa, e vi si leggeva “assassino”. Quel re iniquo, condannato, cadde senza vita. Gli antichi sapevano quali sono gli effetti dell’ingiustizia.
469 — Si presume che i confini delle sfere sovramundane siano rimasti remotissimi, ma ciò è irragionevole. Nessuno saprebbe dire esattamente dove passa il confine del Mondo sottile, poiché la coscienza non può afferrarlo; e ciò dicasi anche del Mondo del Fuoco. Pure, quei confini sono così intimi e vicini, senza misura.
470 — L’ignorante disprezza il culto del Fuoco, eppure accende candele sugli altari. Certo lo fa per circondare le cose più sacre con ciò che è più puro. Luce e Potere attirano la coscienza umana. Non si tratta di un culto da tributare al Fuoco, ma di conoscere le proprietà di quel puro elemento creativo. Anche lo scultore ama e apprezza il marmo o la creta, senza per questo idolatrarli.
471 — Un tempo la Terra si apriva a inghiottire i traditori. Come descrivere il fato che attende i traditori di oggi, che è dieci volte peggiore? Essi sono i primi a non rendersene conto. Che tremendo destino! La tensione cresce, e la furia sotterranea ribolle.
472 — Può accadere che un uomo degno s’imbatta in una vipera, in uno scorpione, in una tarantola? Certamente sì. Più lunga la via, più numerosi gli incontri. La differenza sta semplicemente nel fatto che mentre il codardo può restare ferito, quel coraggioso no. Non pensate dunque che i valorosi messaggeri non vengano assaliti dalle creature dell’ombra. Ricordate i grandi esempi.
473 — Certi fenomeni possono avere natura sottile o essere in rapporto col mondo denso. Non è infrequente che entità oscure traggano forza da creature terrene che attirano a sé. Possono dunque apparire strani cani, o gatti, topi, o insetti fastidiosi. Gli oscuri prendono forza dagli animali. Più volte nell’Insegnamento si è affermato che questi ultimi hanno parte in certi processi sottili e inferiori, che talvolta non potrebbero manifestarsi senza il loro intervento. Ma per il coraggioso tutto ciò è come nulla. Vengano pure le tarantole, quel che conta è che la scienza impari a riconoscere il rapporto che intercorre fra animali e Mondo sottile. Vi consiglio di non ospitare animali nelle camere da letto. Alcuni capiscono che simili precauzioni hanno valore pratico, ma altri, al contrario, sembrano ansiosi di attirare ospiti invisibili.
474 — Dite ai traditori: “voi stessi vi siete condannati”. Il loro fato, in realtà, è autoimposto, e il suo peso è insopportabile. Come spiegare, altrimenti, tanti sventurati? Sono straccioni, ladri, assassini. Sovente pagano vecchi debiti, senza neppure saperlo. Ma è chiaro che scontano una pena.
475 — Il tradimento scuote il Mondo del Fuoco. Il caos si avventa contro tutte le creature.
476 — Si ripetono sovente giusti concetti, senza però comprenderli a fondo. Ad esempio, uno sguardo intenso fa pensare subito all’energia del Fuoco, che trasmette. Si dice, di una stretta di mano, che è forte e calorosa; giustamente, poiché richiama quella stessa energia che pervade tutte le emanazioni. Sono poteri, però, che non vengono attribuiti al Fuoco, ma piuttosto a un lampo dell’occhio o ai muscoli della mano. Si scordano, così, le definizioni un tempo affermate, assieme a molti giusti concetti, ormai distorti. Li si ripete meccanicamente, senza più attribuire valore alle loro formule, pur tanto necessarie.
477 — Il Mondo è scosso. I mari sono perennemente agitati nelle loro profondità, ma chi ci pensa? Sono imminenti numerosi assestamenti del fondo marino, ma nessuno riflette a questi processi. Se si studiassero gli elementi e le Sfere sovramundane, sarebbe più facile attenersi ai principi fondamentali. Perché solo pochi sanno pensare all’essenziale?
478 — Chi è assiderato porta il freddo con sé: le madri ammoniscono i figli di non avvicinarlo. Chi è stato riscaldato dal sole emana calore, ed è benefico stargli accanto. Non vale lo stesso del cuore ardente, che comunica con il Mondo del Fuoco? Gli uomini amano riscaldarsi accanto al cuore infuocato e cercano di evitare il freddo della morte; ciò vale per ogni forma di vita. Il Mondo superiore è una presenza semplice e intima, ma la coscienza terrena si isola dalla fiamma eterea dietro muri di pietra.
479 — Insegnate ai fanciulli a scoprire le correnti di calore, datrici di vita, e ad accogliere con gioia le vere manifestazioni dell’Esistenza. Tratteneteli dal venerare vecchi fantasmi. A che servono queste finzioni, se il Mondo rivela le sue prodigiose strutture? Lo spazio è saturo di raggi dei Mondi sublimi.
480 — Alcuni hanno sete di conoscenza, altri temono la Luce. Non è meglio cercarne la causa ai confini del Mondo del Fuoco?
481 — Non esiste regresso, mai: tutto progredisce all’infinito. La gioia sta infatti nell’infinito. Qualsiasi limitazione sminuisce il potere creativo superiore: è infatti una prigione; ma il volo nell’infinito fa crescere grandi ali di cigno. Non a caso ho usato questo nome: cigno.
482 — La luna favorisce una sola specie di fenomeni, e in realtà non è benefica per altre. È meglio studiare, oltre e sopra i suoi raggi, le emanazioni del Mondo del Fuoco. Dite ai cultori della Luna quanto sia bassa la qualità della sua luce.
483 — Tutti sanno quant’è difficile scoprire un guasto in un apparato molto complesso: in qualche posto qualcosa ha ceduto e lo strumento non funziona. Nessuno ha notato se in un dato momento si è commessa una piccola negligenza, che pure ha avuto il suo peso, e ora non solo si è costretti a interrompere il lavoro, ma bisogna smontare l’apparato intero. È così anche nel Mondo del Fuoco: se gli resistete con il minimo desiderio carnale interrompete il rapporto. Ma non assillate con ciò i novizi, che altrimenti prenderebbero a temerlo. Il Fuoco ama l’impeto e il coraggio. Ma l’eroe, impavido, non si abbassa a pensieri carnali. L’impeto gli consente di passare a volo gli abissi tenebrosi. Le ombre sono fitte, i precipizi numerosi, e molti sono i traditori. Che la Luce splenda sulle tenebre!
484 — Dello scudo si dice che è saldo, ma la robustezza non è sua propria, ma del braccio che lo regge. L’occhio vede il Fuoco, ma è il cuore che lo realizza.
485 — Gioia di vittoria! Gli uomini non lo sapranno ancora per qualche tempo, ma la vittoria è cosa fatta. Imparate ad attendere, voi che siete impazienti, poiché non è l’occhio, ma il cuore che la riconosce. Quando una struttura è ormai compiuta nel Mondo sottile, i cuori dei costruttori esultino. Chi dorme non si accorge se lo si porta all’aperto, ma lo spazio è già tutto un canto.
486 — Perché insisto che prendiate appunti ogni giorno? Per non interrompere il ritmo. Chi ha acquisito la virtù della costanza è già prossimo ai Cancelli del Fuoco. Bisogna essere persistenti in ogni cosa. Così si diventa instancabili, e poi invincibili.
487 — Gli uomini parlano volentieri di miracoli, ma hanno paura di avvicinarsi al Mondo sottile. Noi li dividiamo in tre categorie, a questo proposito: i densi, quelli che ammettono l’esistenza del Mondo sottile e infine quelli che riconoscono il Mondo del Fuoco. Fate altrettanto anche voi di coloro che incontrate.
488 — È imminente un anno straordinario, ma pochi riconoscono il significato degli eventi odierni. Anche chi già ne ha udito parlare vorrebbe che essi si svolgessero come se li immaginano. Di norma ciascuno se li augura secondo la propria natura, ma è bene osservare gli eventi senza tali pregiudizi. Siate onestamente attenti, sapendo che una grande data va preparandosi. La colomba allora vi riporterà non solo un ramo d’ulivo, ma anche una foglia di quercia e di alloro. Così, le Nostre offerte sacrificali non sono eventi casuali, ma passi del futuro. Le date delle grandi rivelazioni sono inalterabili. Imparate ad amare il conflitto quando è creativo. Imparate ad ascoltare con l’orecchio a terra, illuminando il cuore con una grande attesa. L’ignorante vuole il male, ma queste date tessono la stoffa del Mondo. Volate verso ciò che è prestabilito. Fogge e ornamenti sono molteplici, ma il significato è uno solo. L’anno previsto è imminente.
489 — A che servono le piccole conquiste sugli elementi, come levitare, camminare sul fuoco, sedere sull’acqua, restare sepolti senza danno? Sono processi di disciplina che denotano una certa maestria. Ma non si giunge al Mondo del Fuoco con semplici esercizi di respirazione o d’altro genere. A quel Mondo di Bellezza si perviene solo con l’esercizio del cuore. Senza biasimare chi si dedica a quelle discipline severe, affrettatevi sulla via esaltando il cuore.
490 — Quest’anno dev’essere vissuto in Terra in modo austero e teso, ma con gioia, dal saggio. Affermo una grande rotazione di energie, e sarà anche possibile ridestare chi dorme. Il Re della Gloria non viene in modo palese, ma il saggio ne ode i passi. Lasciate che i morti seppelliscano i morti, e voi rallegratevi all’incedere della vita. Consigliate gli amici di osservare con acume e di prendere nota.
491 — Alcuni, perspicaci, parlano della fine del Mondo, e la descrivono con immagini da scuole elementari. Non c’è da biasimarli, poiché fin dall’infanzia sono stati imbottiti di idee mostruose. Nonostante ciò, sentono che qualcosa sta per finire: in spirito presagiscono un mutamento. Vengono chiamati falsi profeti, ma è ingiusto, perché a modo loro percepiscono la morte di un Mondo superato, e difettano solo in quanto non riescono a discernere i segni manifesti. In verità è prossima l’ora in cui le scaglie cominceranno a cadere dagli occhi, e il Mondo della Luce verrà in essere, nella gioia. I processi più importanti possono svilupparsi in modo visibile-invisibile.
492 — Se si è preavvertiti è più facile distinguere gli eventi. Qualcosa sta nascendo, ma le moltitudini pensano solo a divertirsi. Già è innescata un’esplosione, ma tutti accorrono agli ippodromi. Gli antichi veggenti previdero molti mutamenti che ora gli storici confermano, ma i loro contemporanei non seppero far di meglio che lapidare chiunque avesse la vista lunga. Non accade forse lo stesso anche oggi?
493 — Se la mente non è flessibile è difficile pensare al Mondo del Fuoco. Non si riesce ad afferrare le scintille che non si sanno interpretare per povertà mentale. È bene quindi riflettere sul rapporto di Fuoco che connette a tutte le manifestazioni della vita. Pochi ad esempio si danno la pena di studiare le reazioni che i fenomeni elettrici inducono sul sistema nervoso. Chiunque potrebbe sperimentare su sé stesso come varia la qualità del polso in presenza di una corrente elettrica. Vedrebbe che l’elettricità spaziale e un flusso magnetico agiscono in modo diverso; il polso segnala una notevole tensione. In genere è bene non trascurare le osservazioni fatte su sé medesimo. Anche se scarsamente dotati di capacità di osservare, la conoscenza di sé è pur sempre istruttiva.
494 — Eccovi un problema: supponete che la longevità umana cresca, e le malattie scompaiano: il tasso di natalità raddoppierebbe. Pensate quale potrebbe essere la situazione fra cent’anni, o fra mille. Capirete allora perché non si riesce a superare certi ostacoli, e, per di più, perché nel futuro si darà il massimo rilievo alla vita dello spirito. L’adozione di una nuova scala di valori potrà salvare il mondo. Ma oggi si è molto lontani dal comprendere la Verità. L’anno scorso si sono prodotte larghissime crepe nella coscienza umana.
495 — La preghiera è l’espressione del pensiero migliore. Tutte le fedi prescrivono di rivolgere all’Altissimo le formule più belle, ed è bene consigliare di farlo con i pensieri più elevati. Noi ripetiamo sempre che il pensiero esaltato è estremamente benefico. E a chi rivolgerlo, se non al Supremo? Non perdete occasione di conversare sulla necessità di aspirare alla Luce. Senza aggressività, senza irritazione, questi scambi da cuore a cuore moltiplicano la Grazia sublime. Bisogna imparare a pensare, il che vuol dire che è doveroso rivolgere la mente all’Altissimo, chi con chiarezza, chi in modo meno definito, ma sempre seguendo la medesima via del Fuoco.
496 — Il saggio insegnante non biasima nessuno, così complicando la via di chi lo segue, ma si rallegra se gli allievi si affrettano, lieti di pensare all’Altissimo. Dove un fuoco già arde, non occorre costringere. L’azione più perfetta è quella del cuore, e bisogna proteggerne la qualità con sollecite cure, poiché è il distillato di molte sofferenze. Ma il Fuoco del cuore è sacro.
497 — L’ignorante non sa sopportare i dolori, ma chi conosce bene gli esempi dei grandi intende le amarezze come delizie. La conoscenza dunque è la via del Fuoco. Non vi esalta sapere quant’è prossima?
498 — Chi mai vorrebbe nutrire pensieri falsi? Quando si saprà fotografare l’aura molti tenteranno di sostituire i loro pensieri abituali con qualcosa di meglio, inventato all’istante. Si sa che è possibile versare lacrime finte. Certuni, meschini e astuti, cercheranno di nascondere le loro vere nature, ma la fotografia sarà rivelatrice. Saranno esperimenti notevoli. Si vedrà che l’ipocrisia non fa che peggiorare la situazione, spargendo macchie scure sull’immagine, e ciò renderà inutili quelle furberie. Il pensiero sincero e genuino genera radiazioni luminose, e le sacre aspirazioni hanno colori chiari. Presto si compiranno progressi in questo senso. Ma sarà difficile conciliare le polarità del fotografo e del suo soggetto. Ci vorranno molte prove e tentativi. Sarà inoltre necessario apprestare un apparato che ozonizzi l’atmosfera ambientale, per purificarla.
499 — La spiritualità è una virtù sia naturale che acquisita. Nelle fasi intermedie bisogna coltivarla, ma è una trasformazione che dev’essere intrapresa fin dalla nascita. L’atmosfera dev’essere pura, l’immaginazione non offuscata da forme ignobili, e bisogna imparare ad amare ciò che è genuinamente elevato e bello, evitando il lusso e la corruzione. L’uomo spirituale non è mai ipocrita, né codardo, né mentitore. Saprà che il lavoro è un mezzo di perfezione insostituibile, e la preghiera del suo cuore sarà bella e ardente.
500 — Pessimo è intendere l’umiltà come mediocrità. Essa è invece la nobile esecuzione del Servizio; è forse insignificante montare la guardia alle porte assegnate? Non è cosa da poco risolvere di lavorare sempre meglio. Non è cosa da poco venerare il Mondo del Fuoco. Ma il vero Servizio sta nel sopportare con pazienza continuando a perfezionarsi. Questa virtù è tipica del Sentiero del Fuoco.
501 — Sapete già che gli oggetti si possono spostare con il pensiero o con l’energia psichica. Qui l’ignorante obbietta: perché il fuoco mentale non è a disposizione di chiunque, in qualsiasi momento? L’ignoranza, infatti, può arrivare a simili assurdità. I bambini ricorrono all’aiuto dei grandi quando le loro forze sono inadeguate, ma gli ignoranti non si vergognano di sollevare domande così idiote. Nel Mondo sottile tutto è mosso dal pensiero, ma il denso consente solo di rado l’esercizio di qualità sottili. Questi interventi sono regolati da leggi complesse, che non sempre concedono tali invasioni nel sottile. Strumenti per confermare le reazioni fisiche al pensiero non possono che essere rudimentali, poiché il campo d’azione dell’energia del Fuoco non è la volontà personale, ma il cuore. Quest’ultimo non dà accesso al male, mentre quella volontà può provocare disastri. Quando verrà riconosciuto il valore della vita del cuore, la carne sarà sublimata e più sensibile alle leggi del Mondo sottile.
502 — Bisogna rendersi conto fino a che punto si sia ossificata la coscienza umana. Non datele quindi cibo che non sia in grado di assimilare, e accompagnate il difficile con il facile, altrimenti nessuno vi starà ad ascoltare. Il Maestro inevitabilmente parla a ciascuno in modo diverso, perché diverse sono le coscienze. Non si tratta di contraddizione, è semplicemente il metodo migliore. Imparate dunque a trattare le coscienze con la più grande cautela, come fossero fuoco.
503 — Si osserva che i bambini non ripetono solo le parole che hanno sentito, ma ne inventano altre, loro proprie. Proprio queste ultime fanno comprendere ciò che hanno in retaggio dalle incarnazioni precedenti, ed è facile dedurne il vero carattere, raccogliendo i segni di qualità preziose. È possibile formarsi un’idea della coscienza di un bambino fin dalle sue espressioni più precoci. Non a caso questo o quell’oggetto ne attira l’attenzione; e significative sono le parole inattese dalla sua prima infanzia. Si tratta in fondo della stessa cosa, ma ora la vediamo in quanto energia ignea. Molta elettricità percorre il corpo del bambino, quasi nella stessa quantità dell’adulto, il che significa che gli elementi ignei vi sono tutti presenti. Il seme dello spirito vi si è incorporato.
Le madri ricordino che i bambini osservano e sono più coscienti che esse non credano. Per di più, molte cose sfuggono alla loro attenzione; ad esempio un frequente risplendere del corpo del bimbo, e certi gesti e moti di collera o stati di abbandono. È errato pensare che l’aura sua sia poco espressiva: al contrario, vi si può scorgere non poco del fardello che ha portato con sé.
504 — Certe medicine sono veri e propri veleni. L’insieme delle composizioni farmaceutiche è tutto da rivedere. Accanto a quei veleni stanno balsami preziosi, e altri poi che sapete, e che sono stati dimenticati. Non si devono gettar via le sostanze datrici di vita, checché ne dicano gli oppositori.
505 — Il filo d’argento è il simbolo radioso del legame e della fiducia, ed è possibile elevarlo a tale stato di lucentezza, da renderlo quasi percettibile. L’apparire dell’Immagine della Guida non è una benedizione maggiore. Ma l’uomo ha libera volontà, e può rompere le corde di qualsiasi strumento. Già vi ho detto come siano lamentosi i suoni di quei legami recisi per sempre. In verità, li si ode anche nel pieno infuriare delle più spaventevoli ossessioni. Tremendi sono quei gemiti, nel caos. Recidere i legami è un delitto, e ne seguono malanni. I traditori spezzano i legami più sacri, perciò il loro crimine è l’offesa peggiore al Mondo del Fuoco. Che altro c’è di più infame?
506 — Si trascura il fatto che lo spazio è saturo di raggi. Chi mai saprebbe tagliare un raggio? o il fulmine? Lo sguardo dell’uomo a volte può trapassare un muro di pietra, tale è la forza che anch’egli può esercitare. Ma come acquisire la potenza dei raggi spaziali? Dunque è necessario riconoscersi responsabili delle proprie azioni.
507 — Ci fu un re che mandò le sue truppe in battaglia e rimase ad attenderne l’esito su un colle. Quando vide dei cavalieri allontanarsi veloci gridò: “Vittoria! Il nemico è in fuga”. Ma gli astanti convennero che quello era il suo stesso esercito in rotta. “Non è vero — disse il re sorridendo — i miei guerrieri sono armati di lance, e là non le vedo, né vedo le mie bandiere”. I consiglieri allora mormorarono: “Le hanno gettate”. Quel re dunque, sconfitto, per qualche tempo si figurò vincitore. Può accadere, al contrario, che a lungo un vittorioso si consideri a torto perduto. L’ora della semina e del raccolto non coincidono. Ma il cuore ardente riceve presagi che le apparenze non comprovano. Il Mondo del Fuoco è reale.
508 — Perché l’energia del Fuoco si chiama psichica? Solo per consentire che i molti possano meglio assimilarla. Essi riescono infatti ad accettarne le manifestazioni psichiche, mentre sono totalmente chiusi al concetto di Fuoco. Non spaventate però chi ha paura. Lasciateli entrare per i loro passaggi. L’essenza della realizzazione non viene disturbata da una pletora di nomi. Gli uomini temono ciò che da piccoli è stato loro presentato come pericoloso. La grande energia non può avere un nome soltanto.
509 — Chi non è capace di esaminare un oggetto da tutti i lati non è un osservatore.
510 — Per conoscere l’Insegnamento, che è inesauribile, bisogna che l’attrazione sia invincibile.
511 — Agli oscuri tutto sembra limitato: le tenebre stanno proprio in questo.
512 — Non vi pare che quelle scariche che si sentono, come gocce di rugiada, siano fenomeni dovuti all’energia ignea? Quando ci si abitua a vederla ovunque presente, tutto si trasforma, nella vita.
513 — C’è consolazione nell’idea di Infinito e nel realizzare la presenza costante della Forza suprema.
514 — Si può accrescere la fiamma con metodi sia diretti che indiretti. Fra questi ultimi sono i movimenti ritmici e il canto di certe lamentazioni, ma il sistema più semplice e naturale è il fuoco acceso nel cuore. Tutti i metodi indiretti si ripercuotono nell’organismo umano. Anche il massaggio può agevolare un arto a danno dell’equilibrio degli altri. E la stessa cosa di quando si tende la pelle per eliminare le rughe: è un palliativo temporaneo, poiché torneranno a mostrarsi tanto più presto. E chiaro che l’equilibrio deve essere raggiunto e conservato per vie naturali: ciò che serve è il fuoco alimentato dal cuore, non l’esercizio muscolare. L’equilibrio fra cuore e muscoli sarà il problema della futura razza umana.
515 — L’uomo non pensa a ciò che l’attende, la ricostruzione. La sua mente oscilla fra due estremi e perde la via della prudenza. L’uso dell’energia ignea è lasciato ai fachiri, e suscita solo curiosità.
516 — A tutto il resto aggiungete questo semplice esercizio: restate in silenzio e pensate all’Altissimo. Un calore prodigioso vi riscalderà. Non è infatti il fuoco della combustione quello che veramente vi occorre, ma il Calore superiore, creativo. Il buon giardiniere non mette a fuoco gli arbusti che ama.
517 — Non è vero che uno sguardo intenso costringe a voltarsi, e fa tremare persino? Qualsiasi fremito è già un segno di Fuoco. Ma c’è fuoco e fuoco: quello di un corpo ardente e quello di un corpo gelido. Quando la temperatura è molto elevata le estremità possono farsi insensibili, e questa è appunto una condizione che accompagna il grande Calore del cuore.
518 — V’è un silenzio attraversato a intervalli da scariche e luci, e un altro, più profondo, che nulla viene a turbare: quale è maggiore?
519 — Fra le varie interpretazioni delle piramidi notate questa, che delinea i tre Mondi: la cima sta per il Mondo del Fuoco, dove tutto è uno; la parte mediana per il sottile, dove le essenze sono già separate; e la base rappresenta il Mondo denso. Questa suddivisione è la più profonda, e la piramide si pone come simbolo potente delle gradazioni che distinguono i Mondi. Nel denso, le varie nature sono fra loro tanto distinte che è arduo pensare che si possano unificare nella sommità ignea. Eppure tutta la piramide fu eretta per la sua cima: le sue basi non hanno altro scopo che consentire ai fianchi di combinarsi e completarsi assieme in modo armonico. Pensate a quante volte quel punto che è la vetta è contenuto nell’area di base. Quel punto di Fuoco presiede alle pietre, rudimentali, frammentarie, deposte al suolo. Molta cura meticolosa è necessaria per assicurare il compimento igneo. Bisogna pensare alla Vetta. Non vi inganni il fatto che già nel Mondo sottile le essenze siano nettamente distinte. Lo spigolo della piramide può essere suddiviso in quattro, cinque, sette, otto o in qualsivoglia altro numero di parti, ma i tre Mondi restano sempre la partizione fondamentale. Sopra la piramide visibile si può poi immaginarne un’altra, identica ma invisibile, estendendo il concetto all’infinito. Ma ciò trascende ormai il linguaggio terreno.
520 — Di frequente gli uomini si lamentano per la monotonia della vita esteriore. Ma, qualunque essa sia, dipende dalle ricchezze di quella interiore: non è che la sua centesima parte. La vera vita, dunque, è l’interiore.
521 — Quando vi consiglio di badare alla salute non è per mandarvi dal medico, e non dovete allarmarvi. Non abbiamo nessuna intenzione di fare di voi dei malati, ma di preservarvi in buona salute. Nessuno può negare che sia necessario averne cura; il carro deve avanzare sulla via prescritta fino alla bella meta che l’attende. Se si toglie tutto ciò che è karmico, quella meta sarà realmente radiosa. Ma quale vita è più potente nel modellare il karma: l’interna o l’esteriore?
522 — La vita interiore è cento volte più influente sul Karma. Prendete un delitto qualsiasi, e vedrete che di per sé è poca cosa a confronto della sua preparazione interiore. Quanto tempo ha richiesto! E quante coscienze, all’intorno, sono state intossicate dai preparativi minuziosi, e quante belle occasioni sono state ricusate; ma questo è un male cui non si pensa. L’energia ignea, l’unica che potrebbe arrestare la corruzione, si allontana dalla coscienza. Eppure sarebbe così facile cauterizzare a tempo, bloccando il processo.
523 — La disputa fra allopatia e omeopatia deve lasciare il campo alla sintesi. Il medico saggio sa quando è bene ricorrere all’uno o all’altro principio. Persino l’acqua zuccherata può essere benefica. Non dimenticate che i raggi spaziali sono nettamente allopatici e che è impossibile fare a meno delle dosi amministrate dalla Natura. Anche quel laboratorio che è l’organismo umano è tipicamente allopatico. Ma in dispute del genere è bene essere concilianti.
524 — Provate a domandare a qualcuno in che modo percepisce in sé l’azione dell’energia ignea. Forse per prima cosa vi dirà che avverte un bruciore di stomaco. Gli uomini dedicano ben poca attenzione alle manifestazioni importanti dell’organismo, poiché la concentrano soprattutto su quelle che sono conseguenze dei loro eccessi. Come dir loro dove sta il buon senso? Essi invero lo temono, perché potrebbe dimostrarli in colpa.
525 — Domandarono al Maestro cosa si nasconda dietro il Velo di Fuoco, ma quando Egli pronunciò la parola Aum, nessuno la comprese come massima valenza del Potere supremo. Domandarono se quella Forza superinfuocata può manifestarsi fra le creature terrene, e la risposta fu affermativa. Ancora una volta restarono perplessi, perché se quella Potenza trascende gli elementi non sembrerebbe possibile contenerla. Ma il Maestro disse che non esistono parole per esprimerne la sublime Radianza, ma che talvolta se ne possono cogliere i segni. Imparate a fare attenzione.
526 — Il Maestro afferma che se il legame è forte i discepoli possono scansare i pericoli. Ma quel legame va inteso in tutta la sua vitalità, non solo nei giorni di vacanza, ma nel bel mezzo delle comuni fatiche. È questa una persistenza inaccessibile a molti. Il Fuoco sacro non deve spegnersi mai.
527 — Tutti sanno che alcuni negano recisamente l’esistenza del Mondo sottile, per via del fatto che non l’hanno mai visto. Eppure molti non hanno mai visto gli abitanti di certe plaghe remote del mondo, dove ciò nondimeno pulsa una notevole attività vitale. È ridicolo dunque deridere chi ricerca. Anche se questi non ha svolto compiti matematici, nel cuore conosce la via da seguire. Quando il cuore chiama, i Fuochi illuminanti certamente s’accendono.
528 — Nel mondo sottile le luci del Mondo del Fuoco splendono solo talvolta. I suoi abitanti le venerano come sacre, benefiche scorciatoie sul sentiero. Quindi anch’essi comprendono che la fase superiore si manifesta molto raramente. Non altrettanto infrequenti sono invece i contatti fra il mondo denso e il sottile, e talora anche il Mondo del Fuoco irradia quaggiù. Perché dunque gli incarnati sono così ostinati nel negare?
529 — Le nubi filano nel cielo, ma la nave giunge in porto; né il marinaio pensa alla profondità dell’acqua sotto la chiglia. Del pari, voi siete circondati da precipizi, ma non dovete averne paura.
530 — È giusto distribuire fra i coadiutori l’incarico di raccogliere dai Testi dell’Insegnamento gli argomenti sparsi. Così facendo si raggiungeranno due scopi: leggeranno con più attenzione e saranno costretti a pensare alle pertinenze degli argomenti. In seguito quegli estratti potrebbero essere raccolti e pubblicati come testi a sé stanti, a basso costo. L’insegnamento dell’“Etica vivente” è necessario a vari livelli umani. I temi più semplici serviranno a coloro che abbisognano di una conoscenza preliminare. Ogni giorno che passa gli uomini devono aspirare a meglio comprendere la vita spirituale. La confusione del mondo esige l’apertura di vie nuove.
531 — Per quale ragione gli uomini sono tormentati in Terra? Perché le loro sofferenze non accennano a diminuire? Perché i loro cuori sono pieni di odio? Perché hanno dimenticato lo scudo dello spirito. Non c’è nulla di sovrannaturale nel ricordare loro il Mondo del Fuoco, dove le grossolanità vengono distrutte tra le fiamme. Essi sanno bene che è necessaria l’igiene fisica, ma dopo l’abluzione d’acqua occorre quella di Fuoco. È chiaro che la prima riguarda l’accesso al Mondo sottile, ma che poi ci vuole il Fuoco.
532 — Il fuoco fisico può spegnersi, quello spaziale mai. Il conduttore elementale è eterno. Nelle processioni, anche diurne, si usano le torce non senza ragione.
533 — Bisogna prestare più attenzione alla longevità, ai mutamenti del carattere, alla scarsezza di elettricità, alle nuove malattie, ad altri fenomeni ancora, che non sfuggono a una mente vigile. L’Insegnamento allude a molti cambiamenti, ma anche nella vita quotidiana si vedono cose insolite. Se anche non si vogliono ammettere le proprietà chimiche dei Luminari, pur tuttavia esse esistono e creano le varie fasi della vita.
534 — Ecco un fatto degno di nota: quando un uomo osserva attorno a sé qualche segno della vita spirituale non manca mai di proclamarsi occultista. Sarebbe più sensato, invece, considerarsi capace di vedere. È meglio lasciare quel termine a chi resta al buio, in segreto. Certi concetti hanno bisogno di essere ripuliti, se non si vuole che molti cadano nell’abisso dell’orgoglio e della pazzia. Dite e affermate che i segni spirituali sono parte dell’esistenza naturale. Chi li ignora li nega, perché è cieco. Chi è in grado di vedere deve tollerare molti affronti: i ciechi non sopportano di sentir parlare della luce. State attenti dunque a non infuriare chi non vede. Oggi sono così numerosi certi eventi che solo chi è completamente cieco non riesce a vedere i segni del fuoco.
535 — Le capacità di quel bimbo di cui avete parlato sono una prova diretta di ciò che si disse. Se un bambino fa uso di energia psichica è perché sa ciò che è inaudibile agli altri; ma quando interviene la volontà razionale la corrente dell’energia primaria si interrompe. Il precetto è questo: siate semplici in spirito, poiché ciò consente l’azione della pura energia: non ostacolatene la corrente, rendetevi conto che la violenza esercitata dall’intelletto impoverisce. Lo scienziato sa quale libro prendere dallo scaffale non per raziocinio, ma per conoscenza-diretta. Si è nel giusto quando ci si comporta in base a quella inafferrabile conoscenza.
536 — Il bicarbonato di sodio è utile per controllare il diabete, ed è benefica in tal senso anche una dieta vegetariana, le arance specialmente. Il musco non serve per il diabete, ma preserva l’equilibrio. Questa malattia è curabile con la suggestione, se presa all’inizio e se l’azione è abbastanza intensa. In verità, latte e bicarbonato sono sempre efficaci; non così il tè e il caffè, come tutto ciò che genera alcool all’interno. Il diabete è sovente ereditario, per una generazione, pertanto è impossibile prevederlo.
Non è consigliabile affidarsi al musco estratto da qualsiasi specie animale, ma solo a quello di cervo.
537 — Gli oscuri hanno poco da cantare vittoria, o vantarsi delle loro conquiste. L’ascia è già pronta e la mala pianta non resisterà al braccio della giustizia.
538 — Alcuni pensano che non ci sia pericolo nel cambiare di Maestro, senza ricordare che il legame si forma per cicli di tre e sette anni. Sapete come è ignominiosa la fine degli apostati. Il Mondo del Fuoco salvaguarda il diritto della giustizia.
539 — Pensate alla confusione che regna nello spirito dei traditori, a quell’orribile, fosco sprofondare nelle tenebre, a quella tragica recisione del legame di Fuoco. Per i traditori sole e luna sono come la stessa cosa, e nella loro follia abbatterebbero il sole. In verità gli psichiatri dovrebbero studiarli: ne vedrebbero i parossismi seguiti dal terrore. Per certi versi si comportano come persone normali, ma per altri aspetti non appartengono più al pianeta e lo spirito sa cosa ciò comporti!
540 — Il tradimento presuppone fiducia nel lato opposto, e quanto più grave fu quello tanto più grande fu la fiducia. Come il martello e l’incudine producono fra loro una bella scintilla, cosi la fiducia, che è creativa, trae dal tradimento una forza infuocata. Antichissima è la storia della reciproca opposizione dei principi. Assieme ad eventi di valore benefico si compiono anche tradimenti mostruosi.
541 — Il vero meccanico non pensa di far girare le ruote altrui. Poiché ama il suo lavoro, spontaneamente cerca di perfezionare tutti i congegni di cui si occupa. La venerazione del Mondo del Fuoco deve includere l’attento esame di tutte le sue manifestazioni: è possibile passare accanto alle più significative senza notarle, per disattenzione. Lo spazio è intimo a qualsiasi organismo umano, ma quanti se ne avvedono? Se uno di essi, perché raffinato, reagisce a terremoti ed eruzioni lontane, e freme per certi fenomeni atmosferici, lo stesso avviene, in anticipo, per i grandi eventi. Molto tempo fa si previde che i migliori vi sarebbero stati molto sensibili, mentre la feccia del Kali Yuga sarà cieca e sorda nell’imminenza degli avvenimenti eccezionali.
542 — Perché stupirsi se molti bambini ricordano il loro passato? Proprio di questi tempi nascono molti simili intermediari evidenti fra questo mondo e il sottile, che ricordano, inoltre, il loro soggiorno fra due vite incarnate; senonché nessuno sa formulare le giuste domande a tale proposito. Ciò che importa, infatti, non è dove sia stato sepolto l’oro, ma il ricordo di precise sensazioni. In tal modo i due Mondi si riconnettono, ed è una circostanza, questa, foriera di grandi sviluppi. Ma per molto tempo ancora non saranno in molti ad accorgersi quanto ogni cosa sia mutata dattorno. Ricordate la vecchia favola di quel re condotto al patibolo, ma così avulso dalla realtà da preoccuparsi, per via, di una gemma caduta dalla sua corona.
543 — Le cause dei grandi eventi sono le alterazioni dei raggi spaziali, il mutuo avvicinarsi dei mondi, il rinnovamento della coscienza, che modifica l’atteggiamento verso la vita. Già molte cose assumono forma.
544 — Non è forse significativo il fatto che la musica trasmessa per radio non incanta i serpenti? Molti insegnamenti del genere sono presenti in piccoli esempi. Alla base di tutto ciò sta sempre la stessa energia psichica, e sono fenomeni che si possono osservare dovunque.
545 — È vero che molti infermi e molti cosiddetti anormali manifestano un legame con il sovramundano, e in ciò sta un motivo di biasimo per l’umanità. Sono in realtà i sani che dovrebbero avvertire l’immediatezza del Mondo sottile: ma la distinzione fra sano e malato oggi non è più chiara. La ragione umana è coperta da una crosta che produce pregiudizi, ed è una barriera che impedisce di vedere il Mondo sottile. Certuni, considerati anomali, sono senza pregiudizi, e per questo motivo non sono isolati da quel Mondo. È frequente infatti che durante una malattia alcuni riescano a vedere sia nel passato che nel futuro, sino a riscoprire le vite trascorse e recuperare attitudini obliate. Bisogna schiarire la linea di confine fra salute vera e propria e stato di torpore. Le nuove scoperte scientifiche non servono a questo fine. Bisogna scuotere gli uomini al punto di renderli capaci di serbare la memoria del passato e di ciò che è per loro prescritto, senza bisogno di stati febbrili.
546 — In caso di pericolo straordinario lampeggia la chiaroveggenza, il che significa che è possibile in qualche modo scuotere i sedimi della coscienza. Lo stesso accade durante gli attacchi epilettici, e il soggetto parla dei cieli che gli si sono aperti. E significa che la chiaroveggenza è possibile anche nelle condizioni terrene. In realtà essa agisce all’istante, ed è troppo rapida per essere misurata in base a tempi fisici: anche in quei barbagli l’atemporaneità si mostra come proprietà del Mondo sottile. Certo anche i sogni sono senza tempo, pur potendo racchiudere un gran numero di eventi. Cosi, da vari esempi, si può richiamare alla coscienza ciò che un tempo era noto a chiunque.
547 — Si domanda perché sia permesso tanto male. Che domanda piena d’orgoglio! Chi può dire quanta è la tenebra già bruciata e quanto è stato il soccorso profferto? Anche voi emettete pensieri benefici, e in tal modo date aiuto. È possibile accendere molti Fuochi senza sapere né come né dove. È proprio come se certe lettere, indirizzate a un cieco, finissero in altre mani, con risultati benefici. Bisogna dunque scoccare frecce di ardente giustizia. È la giustizia che tiene assieme il Mondo del Fuoco.
548 — Sento un’altra domanda: perché parlare tanto del tradimento? Proprio perché i tradimenti sono molti. Se un cobra striscia in una casa se ne parla molto. Prima di un terremoto i serpenti escono dalle tane, e oggi appunto ci sono tanti rettili in giro.
549 — I telegrafisti provetti sanno comunicare fra loro senza parlare, semplicemente con tocchi quasi impercettibili. Similmente nel Mondo sottile la voce non è indispensabile, sostituita da rapidi pensieri, ma con tutto ciò quel Mondo non è privo di suono. Cosa può esserci di più bello della musica delle sfere? Giustamente si proibisce di parlare durante un’esecuzione musicale: il suono ha natura cosi sottile che le voci possono generare dissonanze strazianti. Il Mondo sottile è pervaso di bellissimi suoni, nelle sue sfere più elevate. Se in Terra la vita è così faticosa, il pensiero può sempre salire nelle sfere sovramundane.
550 — Si può notare che stanno comparendo gruppi interi di persone già in precedenza connessi fra loro, e che durante una certa incarnazione si desta un interesse comune per le opere compiute un tempo da qualcuno. Si nota, per cosi dire, una spirale di manifestazione e di occultamento della capacità creativa. Sono vie da osservare, poiché aiutano a comprendere il Mondo sottile. Anche l’apparire di quei gruppi merita di essere studiato, in quanto possono presentarsi assieme non solo amici, ma anche avversari. Ecco ad esempio un amico, che si conserva tale da gran tempo, e altri malauguranti che, se per voi sono innocui, sono nocivi per chi vi accompagna. È un intreccio complicato che dimostra chiaramente l’esistenza di forti legami che richiedono molte vite per essere sciolti.
551 — Alcuni non capiscono perché si debba prima indicare il Mondo sottile per poi metter e in guardia nei suoi confronti. Non si tratta di una contraddizione. Infatti, mentre le sue sfere più elevate meritano attenzione e rispetto, quelle inferiori sono pericolose. I cuori puri non temono contagi di ossessione, ma quelli non privi di macchie possono attrarre entità terrificanti. Non bisogna poi fraintendere fra Mondo sottile e del Fuoco: le vette del primo sfiorano il secondo. In certe circostanze anche il mondo denso è prossimo al sottile, del resto. Una volta per sempre, dunque, imparate che i legami fra i Mondi sono gradi dell’Infinito.
552 — Gli uomini d’oggi parlano dell’altro mondo assai più di un tempo, e con comprensione migliore. Non siate troppo severi nel giudicare le peculiarità di certe manifestazioni. Gli uomini si vergognano di farsi scoprire a pensare a qualcosa che non sia semplicemente commerciale. Ma le correnti spaziali agiscono invisibili. Oggi si assiste a una preoccupazione continua, diretta, lucida per cose cui prima mai si pensava. Accanto a manifestazioni di follia si sviluppano ricerche commoventi. Provate a indovinare a quale paese sto pensando. C’è da attendersi una prodigiosa fioritura.
553 — Molte volte si è avvertito che è necessario espellere qualsiasi paura, che paralizza. Ma soprattutto bisogna liberarsi dal timore del Mondo sottile e del Fuoco, perché è il più pernicioso. Occorre trasformarlo nella gioia. Pochi l’impareranno: i più, infatti, pur approvando a parole, saranno presi da un tremito interiore che gela il calore dell’estasi. E per entrare nel bel giardino ci vogliono proprio luce e calore. Su quel giardino splende il Firmamento di Fuoco in tutta la sua gloria. Anche ai nuovi vicini bisogna accostarsi senza paure: infatti il coraggio luminoso protegge da molte entità sgradevoli. Nel mondo fisico gli uomini cercano di nascondere la paura, ma lassù ciò non è possibile.
554 — La disperazione è tenebra: è una definizione accurata, poiché spegne l’irradiazione e smorza il Fuoco del cuore. È una condizione pericolosa, non solo, ma indegna dell’uomo, anche, che allora è peggio di una bestia. Disfarsi della disperazione è possibile. Le peggiori entità ne fanno uso, e il terrore la segue. Come trovare allora il giardino di bellezza?
555 — Le forze psichiche devono essere studiate in condizioni diverse. Talvolta è utile un riposo completo, talaltra occorre uno stato di tensione per ottenere certi risultati. Non senza motivo ai monaci si prescrivevano varie specie di genuflessioni; nello stesso modo in antico si sapeva il valore del silenzio. Bisogna capire in senso vasto che il Mondo denso è al servizio del sottile.
556 — Se, leggendo del Mondo del Fuoco, si ricordassero solo queste parole: Mondo del Fuoco, già sarebbe un bene. Sarebbe d’altro canto già pericoloso pensare: “se quel Mondo esistesse...”, poiché quel “se” è segno di grave sfiducia. Non ci sono buone parole che bastino a nascondere quel dubbio letale. Un pellegrino di tal genere dovrà molto sopportare prima di giungere in vista dei Cancelli del Fuoco. Molte sono le obiezioni simili opposte al Mondo del Fuoco, anche da parte di qualcuno che si considera iniziato o illuminato. Non serve a nulla scuotere la mano o danzare in tondo se il cuore resta freddo nelle tenebre. Pochi davvero sono quelli che sono disposti a prepararsi per il lungo viaggio.
557 — Sapete che bisogna parlare in modo semplice, ma gli uomini si attendono addirittura il semplicissimo. Vi verranno poste domande cui proverete vergogna a rispondere. Ma qualunque mamma conosce tali domande poste dai suoi bimbi, e supera l’irritazione e trova parole gentili.
558 — Saper abbassare la propria coscienza al livello di un’altra è opera di compassione. Non è sempre piacevole lavare una ferita, ma ben più ardua da sopportare è la vista del tradimento; eppure anche quell’abominio può essere affrontato. Una vittoria in spirito è un progresso.
559 — Si apprende forse l’Insegnamento solo per tremare di paura a tutte le ombre? È bene ogni tanto domandarsi quanta parte di esso si sia finora applicata alla vita. Suggeritelo agli amici, che ci pensino e persino lo mettano per iscritto. Così facendo ci si libera infatti di pensieri superati, è come giurare di fronte a sé stessi.
560 — Un Maestro che non avesse vinto in sé l’intolleranza non potrebbe modellare il futuro: per questo si impartisce l’Insegnamento. Senza lavorare alla perfezione lo spirito non può progredire. Ad esempio, è possibile incatenare l’attenzione degli ascoltatori, ma è molto più necessario suscitare un moto di progresso. L’Insegnamento non vieta di leggere altri testi. Chiunque ha paura limita sé stesso, mentre la guida invita ad ampie conoscenze, e non impedisce a nessuno di accostarsi al bene in qualunque suo aspetto. La liberalità spirituale è indispensabile. Chi non è disposto ad ascoltare è perché teme qualcosa. Dunque lo stato igneo richiede ampie aperture e ali velocissime.
561 — Un cane sensibile fiuta da lontano le tracce del padrone. Anche nell’uomo esiste altrettanta sensibilità, ma egli la ottunde con il raziocinio. Eppure non sono pochi quelli che ammettono di percepire a volte odori inesplicabili. Forse sono aromi che emanano dal Mondo sottile, ma raramente vengono notati. Gli uomini sono più pronti a riconoscere l’odore di un animale che le fragranze sovramundane.
562 — Certi racconti di regressione allo stato animale sono veritieri. L’Insegnamento ha già fatto notare il rapporto indiscutibile che intercorre fra uomo e animali. Il fato di quelle bestie si riflette in certe persone. Invece di ascoltare le storie delle streghe sarebbe meglio studiare i referti di tali accadimenti, che non sono rari. Il Mondo, in realtà, è pieno di meraviglie! Oggi si sente di un uomo che è stato sepolto, ma sopravvive; domani di un altro che esce indenne dal fuoco; ed ecco una fanciulla che parla delle sue incarnazioni precedenti; in tal modo si allarga la concezione della vita.
563 — Il rispetto nasce dallo sdegno dello spirito: è un mezzo antichissimo, comune a tutti i popoli.
564 — Per chi ne sia degno, è possibile elevarsi dal Mondo sottile a quello del Fuoco? Sì, ed è una mirabile trasformazione. Per la purezza conseguita, il corpo sottile comincia a splendere; il fuoco si propaga, e alla fine quel guscio cade via, lieve come cenere, e poiché l’essenza ignea non può restare a quel livello, sale nel Mondo del Fuoco. Ma quella che nel Mondo sottile era un’effulgenza insopportabile diviene la più fioca in quest’altro; tale è il grado. Abituatevi a pensare il Mondo sottile suddiviso in molti strati. Dalla fiamma rosso cupo alla più fulgida radianza dell’arcobaleno, come in un mare agitato, le sue sfaccettature splendono e formano insieme tutte le combinazioni possibili. Ma dagli abissi inferiori e tenebrosi questa radiosità è vista come lontane vampe di luce. Chi ama la Luce non abbia paura del Fuoco. Ardere in terra è segno di una superba trasformazione.
565 — Che il pensiero sia un’energia è una realtà indiscutibile. Il pensiero crea. Ma in ogni testo è bene sia ribadito che non tutti i pensieri sono così efficaci. Se è vivido, il pensiero ha la forza del lampo. Ma la minima duplicità lo distrugge e gli nega l’effetto voluto; al contrario, essa genera deformità e orribili mostri che restano come incubi spaventosi. Con simili pensieri pertanto si creano forme nello spazio che sono come insetti fastidiosi! Sovente si allontana dalla fronte una mosca che non c’è, o si sente una ragnatela. Perché non ricordare allora le conseguenze del pensiero?
566 — Di frequente si discute sulla durata del soggiorno nel Mondo sottile. Si citano lunghe permanenze, ma se ne osservano altre brevissime. Come riconciliare questi estremi? Tutto è possibile nell’Universo, immenso e molteplice. Gli abitanti del Mondo sottile sono divisibili in varie classi: alcuni vogliono prolungare la loro permanenza per acquisire il massimo delle capacità: sono quelli che lavorano più accanitamente. Altri vorrebbero restare a lungo per non riassumere il fardello terreno. Altri ancora vi si attardano perché amano quel Mondo. Ma un quarto gruppo cerca in ogni modo di ritornare al più presto nell’esperienza fisica. È vero che i bambini tornano spesso a incarnarsi rapidamente, ma si può osservare che si propongono molti compiti diversi. È commovente vedere tra loro quelli che vogliono fare meglio e temono le condizioni precedenti; questi in particolare hanno bisogno di aiuto. Sono propositi ben diversi da quelli dell’avaro che, persi i tesori terreni della vita precedente, vuole tornare ad arricchirsi. Ma quel che più conta, nel Mondo sottile, è la capacità di preservare chiaro e puro il pensiero: bisogna sapere bene ciò che si vuole.
567 — Se non si pensa al futuro non si trova aiuto. Ogni giorno è possibile meditare in bellezza su una vita migliore oltre il mondo terreno; e quanto più belle le immagini, tanto migliori saranno le possibilità generate là dove il pensiero è sovrano.
568 — Avete visto quel gioco cinese, in cui molte sfere stanno l’una nell’altra: si voleva in tal modo ricordare i Mondi sacri. È arduo per l’uomo comprendere le dimensioni sovramundane, inesprimibili. Ma chiunque abbia visto il colore del Mondo sottile e ne abbia udito le risonanze, sa che la migliore definizione di quella Sfera è proprio questa: il sottilissimo.
569 — Santana, cioè la corrente vitale, tutto trasforma e predispone, ma lascia sempre spazio al libero arbitrio. I raggi dei Luminari predestinano molte cose, ma il legame con il Mondo superiore resiste, e proprio per questo assume maggior valore. Tutte le religioni insegnano a rispettare le Guide: gli uomini devono riconoscere che hanno la possibilità di uscire indenni dalla mischia e di passare tutti gli stretti con il Loro aiuto, purché non lo rifiutino. Bisogna amare la Guida, con tutto il cuore: Egli non soccorre con mezzi terreni, quindi occorre farsi sensibili e coscienti di quel filo di Fuoco. La Sua mirabile protezione appare chiara in tutti i casi della vita, se si tengono gli occhi aperti. Dunque Santana non è più potente della manifestazione dei Mondi superiori.
570 — Quale arma è più micidiale del “boomerang”? Se colpisce il Maestro ritorna con effetti disastrosi. Perciò si custodisce tanto accuratamente l’idea del Guru. Se questi viene minacciato l’arma ritorna con violenza mortale, e non per castigo, ma semplicemente perché ciascuno è giudice di sé stesso. Siate dunque molto cauti con i concetti più elevati, poiché sono di Fuoco.
571 — La loggia nera non ha altro scopo che nuocere alle Nostre opere e distruggere il pianeta. Gli uomini vengono usualmente allettati in quella loggia con promesse di lunga vita, poiché molto paventano la morte, e con lusinghe di ricchezze e di grande potere.
Oggi in modo speciale è intenso il desiderio di vivere a lungo. Non si pensa alla vita nelle sfere sovramundane, poiché grande è l’attaccamento alla Terra. Fra i metodi suggeriti dagli oscuri spiccano la passionalità e la violenza, da cui nascono i tradimenti più vili.
572 — Quello scienziato non morì per veleno, ma per incantesimo. I pensieri che aderiscono a un certo oggetto perdurano a lungo. In antico si sapeva deporli a strati su un oggetto con incantesimi speciali a lungo protratti, e il mago non lo lasciava e lo conservava in luogo segreto. Si tratta di un esperimento notevole.
573 — L’Insegnamento del Bene deve restare fedele al Bene in tutti i suoi aspetti. È una verità molto semplice, ma la cattiva volontà cerca continuamente di deformarla. Il Maestro di Bontà deve patire, al vedere gli operai che si confondono e si escludono a vicenda. È una mutilazione del Bene che avviene allorché qualcuno ne porta una misura troppo grande per lui e qualcun altro cerca di caricarsene il doppio. E se un altro osasse pensare a un carico triplo non troverebbe aiuto. Non sono bastati milioni di anni perché l’umanità imparasse a gioire del Bene e amarlo come massimo beneficio. L’Insegnamento deve dunque stimolare in tutti coloro che ne sono portatori la capacità di vasta simpatia, altrimenti non sarebbe Insegnamento di Bene, ma di egoismo.
574 — In molte fedi si trova questa espressione: la Battaglia di Fuoco. È un giusto concetto, poiché amore, coraggio, rinuncia al sé, devozione e tutte le qualità migliori hanno a che fare con il Fuoco. D’altro canto, ignoranza, collera, irritazione, malizia, malevolenza e invidia sono anch’esse stimolatrici di un Fuoco, dalla fiamma scarlatta e scura, ma pur sempre Fuoco. Quindi la lotta tra Bene e male è una guerra tra Fuochi. Quando essi si affrontano, si vede quanto siano differenti quelli generati dai sentimenti nobili e dalle basse passioni. Accettate questa divisione, tra sentimento e passione. È una distinzione che molti non saprebbero immaginare, ma il colore della Fiamma ne rivelerà facilmente la provenienza.
575 — È bene parlare delle logge nere, perché sono numerose. E frequente che uomini di per sé buoni non ammettano l’idea che esista un simile abominio. Eppure si constatano le trasgressioni più mostruose, e si vede che gli oscuri si insinuano a vario livello nelle vesti dei più rispettabili servitori del bene comune.
576 — I cuori puri vedranno l’Altissimo. Ma bisogna ricordare che la purezza delle idee riconosciute dipende dal libero arbitrio. Si comincia una vita pura, nella casa e nel cuore, per decisione autonoma. La Guida non può forzare la purezza del cuore, se non la si vuole. La purificazione migliore è operata dal Fuoco.
577 — Sovente non si sa per molto tempo ciò che avviene nella casa del vicino, ed è ancora più a lungo ignoto ciò che accade in un altro paese. Non c’è dunque da stupire se resta sconosciuta la vita di un altro livello. Segreti sono le cause e gli effetti. Il mondo materiale percepisce solo Maya, ingannevole e transitoria, ed è pertanto più ragionevole appuntare le speranze sul futuro. Ma il Nostro Decreto riguarda risultati reali.
578 — Un guerriero si pose un giorno sotto la protezione di un eremita molto venerato. Dopo la vittoria tornò a manifestargli la sua gratitudine per due salvataggi portentosi. Ma quegli rispose: “Sei un ingrato, poiché sei stato salvato non due, ma dodici volte, e le più importanti non le hai neppure avvertite”. È solito che si riconosca il minore e si trascuri il maggiore.
579 — L’Etica vivente è un ponte che collega tutti i Mondi, ma la traversata è sicura solo se essa viene applicata nella vita. Nulla allora può perforare l’armatura di Fuoco. Le erbacce della metafisica non disturbano lo spirito che conosca la via del pensiero vivente. È solo la misura del Bene che esprime il Fuoco della Luce, e con tale lampada si può imboccare a piè sicuro quel grande ponte. L’Etica Vivente è impartita solo in vista del lungo viaggio, e bisogna amarla come mezzo di soccorso.
580 — Sapete che le esplosioni in genere possono essere anche più nocive di una ferita visibile, poiché possono causare la perdita irrimediabile dell’equilibrio. Lo stesso vale anche per le concussioni provocate da scosse invisibili. Qualsiasi medico potrebbe constatare l’identità dei sintomi in ambo i fenomeni. Si parla inoltre del rumore del pensiero, di soffi di calore e venti freddi. È vero che il pensiero può fare rumore e generare vento; possono essere interventi di Fuoco, ma raramente questi fenomeni vengono notati.
581 — È comune sentir parlare di contraddizioni, nella quale categoria si infila tutto ciò che non si è ben capito. In un giorno di grande calura si ride alla vista di un viaggiatore vestito di abiti caldi, senza pensare al freddo notturno. Le pretese contraddizioni sono molte volte l’effetto di una mentalità povera. Quante sciagure sono da ascrivere alla poca volontà di pensare. La vita è intasata non dalle contraddizioni vere e proprie, ma dalle espressioni verbali prive di senso.
582 — Vairaga è il nome della sacra fiamma della rinuncia alle cose materiali. La tolleranza è più difficile a livello mentale che nell’azione, dove anche i muscoli possono soccorrere nell’astinenza, ma i centri mentali sono così sottili che solo chi ha appreso l’arte di pensare è capace di seguirne i riflessi. Si dice che il Mondo sottile è remoto dal fisico, eppure qualsiasi processo mentale è già pertinente a quel Mondo. Dalla sottigliezza del pensiero ci si può fare un’idea della pellicola del Mondo sottile. Il corpo sottile è ancora ponderabile, anche se in misura estremamente lieve, ma quello di Fuoco elude qualsiasi misura. Gli scienziati possono favorire la scoperta del Mondo sottile. In tutti i campi si può vedere che il pensiero moltiplica le altre energie; così si apre la via a nuove forme di cooperazione.
583 — Chi se la sente di affermare che esiste il vuoto? Eppure questo concetto è così ripetuto, per ignoranza, che diviene abituale fin dall’infanzia. È difficile districare dal linguaggio i termini privi di senso, ma è imperativo accingersi a tale impresa, se non vi vuole che la coscienza resti sepolta sotto le scorie.
584 — Saper purgare la coscienza dai concetti inutili equivale già a prepararsi al lungo viaggio. Solo in quella condizione più sgombra si può pensare alla nuova coscienza. La gioia nasce quando Vairaga splende.
585 — Si è detto che l’ignoranza è l’Inferno, ma pochi lo capiscono. Eppure l’effetto dell’ignoranza è proprio il fuoco che divora. È però possibile sostituire il bene al male, mutando così le proprietà del Fuoco. È un mirabile dono, per l’uomo, il poter alterare le proprietà degli elementi: ma come potrà avvantaggiarsene, se non ferma mai il pensiero sugli elementi? L’Insegnamento dell’Etica vivente deve imprimere la direzione in cui far avanzare la mente umana. Senza mai violare il libero arbitrio, che ciascuno affretti il proprio ritmo e percepisca le grandi vibrazioni, non importa come, purché le senta e si affretti.
586 — Un cuore malvagio non potrà mai accostarsi al Mondo del Fuoco. Un cuore carbonizzato è nero come la pece. La malignità: ecco ciò che incendia una vita dedicata alla rovina altrui. Tanto più quindi è necessaria la spada di Luce che, priva di malizia, foderata di giustizia, sia in guardia.
587 — È sempre bene parlare del cuore: è tempo di occuparsi di ciò che più è necessario. Là dove c’è cuore c’è Fuoco. Il viandante non si pone per via senza l’accendino, sapendo che ne avrà bisogno la notte. Così, senza cuore la notte dello spirito incombe. Gli ostacoli non sono poi così terribili, ma un cuore pietrificato è davvero spaventoso. Non c’è uomo, né animale, né pianta, né pietra senza cuore. Ciò significa che se manca il cuore non si è già più del Mondo manifesto, ma del caos.
588 — L’ansietà è un baratro di infelicità. Chi vi si arrende è come un uomo in una casa che brucia: le fiamme lo lambiscono, e non brama che fuggire, mentre brandelli di pensieri lo sbalestrano qua e là e lo riempiono di irritazione. In tale caos nasce il terrore, che lo paralizza. Evitate dunque l’ansia. Calma non significa affatto ozio, né insensibilità.
589 — Le supersensazioni ottenute con metodi artificiali sono estremamente pericolose. L’umanità si compiace di tale vanagloria, ma hanno vero valore solo le conquiste ottenute per vie naturali. Per di più, i metodi artificiali in mani sporche danno origine ad azioni mostruose. Se il pensiero è impuro, tali saranno tutte le immagini della mente. In qualunque cosa, l’elemento decisivo è sempre la qualità.
590 — Un gesto dissennato mette sovente radici profonde; da una cosa appena visibile nascono grandezze invisibili. Gli uomini non pensano alla bellezza e quindi si circondano di brutture. Per prima cosa, il pensiero.
591 — Sapete quanto sia necessario ripetere, ma anche questo va fatto con arte. È quasi come stendere un tappeto sulle scale. La ripetizione di per sé non annoia, come dimostrano i pavimenti di identiche piastrelle; e coloro cui viene riproposta una ripetizione senza fine possono marciare sicuri, proprio come su un selciato fatto con grande cura.
592 — Troppo sovente si usano parole con significati scorretti. Si dice ad esempio supernaturale anziché insolito. Ma il supernaturale non esiste a nessun livello. Una cosa può essere insolita per l’ignorante, ma anche questa definizione è condizionale, in quanto quella cosa può essere tale solo in certe situazioni. I dizionari sarebbero dunque da rivedere in gran parte. Ne abbiamo parlato più volte, e quando si tratta di tradurre in altri idiomi si vede quanto siano varie le sfumature di significato. Gli uomini non si danno la pena di cercare definizioni migliori, e certi antichi dialetti comprovano che non è semplice ringiovanire un dizionario con espressioni adatte, tanto più se si tratta delle concezioni che riguardano il Fuoco celeste e terreno. I Fuochi visibili e invisibili sono tanti che occorrono definizioni molto più sottili.
593 — Nei pressi delle fabbriche di materiali esplosivi non si fuma, si calzano scarpe speciali dalla suola soffice, si evita l’uso di arnesi metallici e persino si parla a bassa voce, respirando in modo diverso dal solito. Dove un grave pericolo li minaccia nella carne gli uomini sono pronti a rinunciare alle loro abitudini, ma mai li sfiora il pensiero che nella mente possano occorrere esplosioni anche più gravi, invisibili ma irreparabili. La paura li aiuta a proteggersi dalle insidie fisiche, ma l’intera vita spaziale non esiste per loro. Sono bravi a bestemmiare le grandi Forze e si rallegrano per le sventure altrui, se la loro propria rovina non è distintamente visibile. Quando nell’Infinito si perde di vista la commensura le possibilità migliori vanno sciupate: e questa è proprio l’ultima occasione di congiungere il denso al sottile e persino all’igneo. Bisogna decidersi a pensare in modo netto e chiaro a questa fusione dei mondi.
594 — Si sono scoperti dei raggi che rendono invisibili gli oggetti. Possibile che una simile scoperta non faccia pensare al Mondo sottile, invisibile? Anche la minima scoperta dovrebbe essere estesa all’Infinito. È chiaro che questa può cambiare del tutto la vita terrena, e sovvertire le basi dello stato. Basterebbe un solo raggio per annientare il dominio delle macchine: un raggio invisibile può bloccare anche il meccanismo più ingegnoso. Sono possibilità che alcuni paventano, mentre altri le accolgono per conoscenza diretta. Ma il Fuoco del cuore è più forte di questi raggi.
595 — Il bicarbonato di sodio è benefico, e ciò dipende dal Fuoco. I depositi naturali di soda furono chiamati ceneri di una grande Conflagrazione. Già in antico dunque se ne sapeva l’importanza. La superficie della Terra è disseminata di questa sostanza, che tutti possono usare. Parimenti l’olio di artemisia rafforza potentemente il sistema nervoso: senza distruggere, con il suo fuoco ne espurga i sedimi nocivi.
596 — L’uso di mescolare valeriana al vino non era riservato solo ai templi, ma anche a molti vini greci di consumo corrente. Musco, valeriana e soda possono essere combinati assieme.
597 — Dovunque si vede che gli uomini smembrano i concetti a modo loro. L’energia psichica è sottile, ignea, divina, è l’Aum. Così variamente viene definito il medesimo principio, e ogni volta si presume di aver espresso una definizione migliore. A ben vedere, questo procedimento non è corretto. È ora ormai di elaborare la sintesi. Bisogna affermare con forza il significato dell’esistenza terrena, e semplificarla. Sopra tutte le varie occupazioni si deve ricordare che la via è lunga, e che è bene armarsi di pazienza, pensando a ciò che potrà servire durante il viaggio. Ma questo pensiero deve essere una gioiosa scoperta, che ciascuno compie da sé. Senza la gioia il cuore resta confuso, e la debolezza se ne impadronisce. Si scopre poi che alla gioia si accompagna sempre il coraggio, inseparabilmente. Anche le conquiste più ardue non possono compiersi se lo spirito non è esaltato: chi è schiavo lavora depresso, ma lo spirito ardente trasforma ogni cosa con la luce della sua gioia. Il calore è generato dalla gioia. Ma ricordate che gioia, calore e fuoco vivono nel cuore. Siate sempre propensi a rammentare queste sue presenze. Dopo tutto gli uomini sanno di avere un cuore, e amano quel suo calore, che chiamano cordialità. Imparate dunque a parlare a chiunque di ciò che più è gaudioso, con le parole più semplici e nelle maniere più adatte a ciascuno: così facendo bussate alla porta ignea dell’anima umana.
598 — È istruttivo osservare che gli oscuri, nell’assalire ogni cosa al solo scopo di guastarla, non fanno che dimostrare, con la loro furia, le loro debolezze. Il male è sempre un pessimo consigliere.
599 — Ricordate il caso notevole di quel ragazzo che, bendato, compiva atti sorprendenti. Ma la spiegazione è semplice: era cieco dalla nascita. Quando lo si seppe, non si fece più grande conto delle sue abilità; proprio come se, date le sue condizioni, non avesse capacità reali. È frequente che si presti attenzione ai dettagli più insignificanti, trascurando l’essenziale. I ciechi hanno facoltà mirabili e degne di studio: è uno stato che talvolta viene chiamato vista ignea.
600 — Un eremita, per meglio acquisire la virtù del silenzio, non fidando nelle proprie forze, con pazienza e fermezza si bendò la bocca. Un giorno vide un bambino in pericolo sull’orlo di un torrente, ma non poté disfare abbastanza in fretta quel bendaggio, e quando ebbe finito il bambino era già stato portato via dalla corrente. Le vere conquiste non sono mai artificiali. Si vince solo quando si è costretti ad agire. Chi non lo fa perché non può, non giunge a nulla, e ciò vale sia per la vita fisica che spirituale. Oltre a non compiere atti ignobili, bisogna anche capire perché tali azioni sono inammissibili. Il pensiero deve essere attivo. Quando si è similmente creativi la sua forza è indispensabile. Non c’è evoluzione senza pensiero. Se nel Mondo sottile e del Fuoco, così prossimi, esso muove ogni cosa, non è difficile riconoscerne la preminenza. Nell’infinito, grandi spirali, cicli interi di pensiero, sono impegnati a manifestare. Il più significante oggetto materiale è una trasformazione del pensiero; perché non dovrebbe ripetersi lo stesso processo nello spazio, in scala maggiore? Il pensiero è Fuoco, ed è generato dal vortice e dall’esplosione creativa. Il pensiero è Luce e irraggiamento. Così bisogna venerare il Pensiero igneo.
601 — I computi artificiosi, non illuminati dal fuoco del cuore, causano sciagure e confusione nel mondo. Gli uomini perdono il senso della vita, non solo per sé, ma lasciano un retaggio di fumi inquinanti per tutte le generazioni successive. Perciò bisogna riscoprire il pensiero come virtù creatrice. Chiunque ne possiede forze sufficienti, se solo gli fosse insegnato nell’infanzia che possiede quel tesoro, manifesto e prescritto.
602 — Ogni giorno vissuto in comunione è l’offerta di un tesoro. Cooperare non è difficile, non è difficile non turbare lo spazio. Ogni giorno dunque è possibile accrescere il sacro tesoro.
603 — Talvolta si paragona il pensiero all’oceano, ed è plausibile. In ciascun uomo coesistono tre correnti principali di pensiero. Una è superficiale, e viene dalla carne, dai riflessi muscolari, ovvi nella vita esteriore. La seconda interessa il cuore e contribuisce a migliorare i sentimenti sottili. E infine nella profondità della coscienza si acquisisce la rinuncia al sé: ciò è ormai prossimo al Mondo del Fuoco. Chiunque può percepire i tre Mondi: anche nell’usuale vita quotidiana può scegliere a quale pensiero attenersi. Per poter udire la voce del cuore non occorre essere né ricchi né poveri, né di alta o bassa condizione, né è indispensabile una grande cultura. In verità, il pensiero è un oceano, con tante correnti.
604 — Si vorrebbe sapere per quale motivo le manifestazioni del Fuoco sono così rare: rispondete che lo si deve al fatto che il mondo denso non può sopportare quei vortici. Domandatelo a quei pochissimi che le testimoniano: vi diranno che quelle Visitazioni li lasciano più morti che vivi. Educando a dovere il pensiero è però possibile prepararsi a quelle eventuali Comunioni. Ma certo dalla carne alla visione del Fuoco la strada è molta, e solo rarissimi cuori sono in grado di affrontarla.
605 — I cristalli sono foggiati da un solo e medesimo fuoco, eppure sono tutti diversi. Sono strutture ignee che danno molto da pensare, e averne qualcuna accanto serve bene a ricordare quel mondo di Luce al quale è lecito aspirare.
606 — Il fuoco fisico divora più rapidamente un albero spezzato che un tronco integro e robusto, e lo stesso avviene per tutti gli approcci al Mondo del Fuoco. Quando pongo in guardia sul pericolo di qualsiasi fessura prevedo quanto sia importante trattenere l’umanità dalle sue follie. Le crepe, per così dire, attraggono e assorbono la fiamma densa. Evitate le infezioni, e il cuore starà meglio; il principio terapeutico è il pensiero onnicomprensivo. Domandate a un medico se è vero che il paziente che vuole essere malato trascina il suo male molto più a lungo. Il desiderio personale dimostra il potere del pensiero.
607 — Immaginarsi il Mondo del Fuoco è sia facile che difficile. Non c’è separazione fra i Mondi. Tra quello sottile e quello del Fuoco intercorre lo stesso rapporto che fra il denso e il sottile. Fra i fenomeni visibili si aprono a volte approcci invisibili. Del pari, nel mondo fisico talvolta solo il battito del cuore denota la presenza di un’entità sottile. È ben raro che l’occhio colga certi bagliori, e per di più li considera casuali. Similmente, nel caso di pochissimi uomini spirituali, si riesce a vedere un diadema di luce sulle loro fronti: sono manifestazioni molto rare e rivelano la presenza del cristallo dello spirito. La loro aura sembra comporsi in un anello. Ecco perché l’antico simbolo della corona, segno di distinzione, aveva un significato profondo. Non fa meraviglia che manifestazioni elevate si presentino nelle ore più gravi. Non è possibile esprimere le leggi del Mondo del Fuoco.
608 — Dai centri emanano radiazioni a forma di anello, che splendono d’un tratto tutte assieme quando lo spirito manda il suo soccorso a grande distanza. Sono tensioni di alto livello. Non i nervi né i muscoli vi sono interessati, sono le corde del cuore che prendono a suonare, e le si può persino udire. Simili tensioni sono però spaventose per chi non sia abituato a pensare ai Mondi superiori. Chi è più esperto in ciò accoglie con calma anche quelle manifestazioni della corona, considerandole come insolite ma molto preziose. Una simile tensione non è cosa frequente.
609 — L’astrologia è una grande scienza, ma il pensiero può controllare quelle energie. Esso infatti ha il suo valore in astrologia, perché crea, perché ha una sua chimica, perché agisce persino sul Karma. Il pensiero è in grado di combattere anche queste potentissime leggi.
610 — I nani sono degni di speciale attenzione. Sono come una razza particolare che si manifesta ovunque. Non solo le loro caratteristiche fisiche, ma anche le psichiche sono peculiari. Nessuno sa spiegare la ragione del comparire di queste piccole creature, tanto meno in quanto esse nascono nelle stesse condizioni e da famiglie di normale statura. Ma si è osservato, già da tempo, che si verificano inattese apparizioni di creature molto piccole. C’è anche una storia, nella vita di Paracelso, che, pur grossolanamente abbellita, rivela con quanta cura egli cercasse di preservarle. Fu, naturalmente, un esperimento fallito. Ma anche oggi si conservano impronte di estremità molto piccole. Sono cose da considerare in modo rigorosamente scientifico. La spiegazione sta in una proprietà dell’ectoplasma, dal quale vengono e i nani e i giganti. Questi ultimi sono ormai dimenticati; non destano interesse e raramente eccedono i due metri; inoltre, sono pochi. Ma gli altri rivelano nettamente le loro somiglianze e peculiarità. I nani dell’India e dell’Africa del sud, nonché i pigmei eschimesi ricordano da vicino i loro fratelli europei. Quando si studierà l’ectoplasma con la debita diligenza se ne scopriranno le proprietà specifiche, e sarà uno studio di grande valore in rapporto al Mondo del Fuoco.
611 — L’apparire di occhi può essere segno del Mondo del Fuoco. Non è senza ragione infatti che, di tutto l’organismo umano, gli occhi siano l’immagine più cospicua. È facile capirlo, perché sono centri conduttori dell’energia ignea. La loro stessa struttura è la più sottile fra tutte quelle del Mondo denso; in tal modo preserva le singolarità del Mondo superiore. Quando compare un occhio singolo non si tratta di un semplice simbolo, ma di un fenomeno concreto percepito anche da altri.
612 — L’ectoplasma è importante anche per quanto riguarda la costituzione delle razze umane. È connesso ai raggi dei Mondi lontani, può essere di buona o cattiva qualità e dipende dal fuoco del cuore. È scadente nei soggetti linfatici, ed è proprio questa la causa di quelle strane formazioni che sono i nani. Le persone dotate di qualità medianiche sono sovente linfatiche.
613 — Il linfatismo può favorire le pratiche di magia nera, ed è bene guardarsene in tutti i modi. Non pensate che quella magia sia poca cosa attualmente. Ha i suoi nidi fra il popolo come fra le classi dominanti. Sono pratiche corrotte che la scienza ha il dovere di esaminare seriamente.
614 — La virtù terapeutica della suggestione è grandissima, ma la si può ancora accrescere: al fuoco interiore si possono aggiungere le vibrazioni del Fuoco spaziale, per il quale si intende la forza magnetica e l’elettricità. Con questo triplice influsso si possono curare varie specie di paralisi. Naturalmente il magnete posto sul capo del malato deve essere considerevolmente potente. L’elettrificazione deve essere duplice, cioè sia corporea che aerea. Si può star certi che con una suggestione di tale potenza si può migliorare anche un caso di paralisi cronica. È poi urgente studiare l’ipnosi. Bisogna sapere che le suggestioni brevi hanno poca efficacia, perché la loro azione deve essere prolungata. Per il momento l’ipnotista dovrebbe persino vivere accanto al paziente, per armonizzare le aure. Quest’ultima condizione, di armonia, non è mai osservata. Si introduce un estraneo, forse portatore di tendenze nocive, e si concede mezz’ora alla forza miracolosa per operare i suoi effetti. Chiunque sia appena sensibile capirà che da un simile trattamento casuale non può venirne che male. L’energia ignea va usata con la massima cura.
615 — Con la stessa triplice azione si possono curare anche certi stati di ottusità di origine nervosa. In questi casi, però, la suggestione deve essere dolce e carezzevole, mentre deve essere imperativa per le forme di paralisi. Molte varietà di pazzia possono essere così curate o guarite. Quanti sventurati languiscono segregati!
616 — La follia innocua è, per così dire, una paralisi locale. Si tratta di stabilire un rapporto amichevole con il cervello e il cuore. Ma questa è una rara eventualità, poiché si preferisce disprezzare o temere il paziente. Eppure non è detto che la sua malattia sia effetto di una sua colpa: può essere stato raggiunto da una freccia nemica. Sono casi frequenti. Molte di queste forme di follia, generate, per così dire, a seguito di una concussione, sono suscettibili di cura.
617 — È bene se l’aria è piena di elettricità spaziale: in caso contrario il fuoco sotterraneo avrebbe la prevalenza. Molta è la malizia diffusa nello spazio, ed è per questo che tanto vi raccomando di badare alla salute.
618 — Una cura terapeutica psichica deve essere intrapresa dopo molta considerazione, e poi condotta risolutamente a termine. Anche in questo caso, come sempre, le mezze misure sono pericolose. È lecito aprire i centri, ma non lo è introdurvi a forza un influsso qualsiasi che potrebbe suscitarvi irritazione o altro contagio, anziché curare. Il ricorso ad un’intensa suggestione richiede inoltre il consenso del paziente, poiché ogni contrasto è pericoloso e potrebbe in ultimo anche esaurire le sue forze. D’altro canto, lo stato di incoscienza è anch’esso indesiderabile, giacché sono richiesti la cooperazione e la forte volontà del malato: e lo stesso vale non solo per l’attività terapeutica, ma per tutti i processi della vita. Senza quel concorso, come si potrebbe pensare al Mondo del Fuoco? Al Mondo sottile si può accedere anche in semi-incoscienza, ma a quello del Fuoco si perviene solo in piena e chiara coscienza.
Nessuno potrà mai dire che il pensiero del Mondo del Fuoco sia distruttivo, negativo o anarchico. Dall’aspirare ai Mondi superiori non può venire alcun male, ma commensura e perfezione. Quindi, dopo aver letto questi “Segni del Mondo del Fuoco” nulla dovrà più essere ricusato o profanato. Al contrario, il pensatore conoscerà una gioia che di gran lunga trascende l’esistenza terrena.
Torneremo a parlare del Mondo del Fuoco, a proposito delle energie superiori. Ma fino a quel momento imparate ad amare quel Mondo di Fuoco, di Luce, di Bellezza.